Gentilissimo Avvocato, chiedo cortesemente di poter avere delle risposte e se possibile dei consigli sulla mia situazione che di seguito le espongo :
sono un Ass. Capo di Pol.Pen., arruolato il 07 Ottobre 1982, il giorno 07 Ottobre del 2012 avrò esattamente 30 anni di servizio effettivo nel Corpo, attualmente mi trovo in convalescenza concessa dalla C.M.O. da 279 giorni + 85 ultimamente concessi per un totale quindi di 364 giorni, diagnosi d'ingresso Stato ansioso depressivo reattivo, per il quale ho la causa di servizio riconosciuta dal 1995 sempre dalla stessa C.M.O., però la stessa essendo intempestiva e non equoindennizzabile, ora mi si creerà la situazione che se non mi riformano il 05 Settembre 2012 data d'invito, scatterà inesorabilmente la riduzione al 50%, l'ultimo certificato che ho portato alla C.M.O. il 10 Giugno 2012 contiene la diagnosi del mio Medico Psichiatra curante con la seguente patologia (Psiconevrosi d'ansia di grave entità cronicizzata).
Questa può essere collegata alla causa di servizio di Stato ansioso depressivo reattivo..?
Ho anche un altra causa di servizio riconosciuta, Cervicoartrosi, per la quale ho saputo per vie traverse che mi è stato riconosciuto l'aggravamento dal Comitato di Verifica, e sembra che mi abbiano dato un 8° Tabella A.
Praticamente, se non mi riformano nella data che ho precedentemente indicato, cosa mi succede..?
Se invece mi dovessero riformare, saprebbe indicarmi quale può essere la mia pensione..?
In sostanza, sperando di aver esposto nel miglior modo la mia situazione, può fare un quadro della stessa.?
P/S - Sottolineo che per il momento non sono interessato al passaggio a ruolo civile in quanto non reggo proprio più l'ambiente Carcere, però gradirei conoscere comunque le modalità di transito e quali potrebbero essere gli eventuali vantaggi o svantaggi.
Anticipatamente la ringrazio sentitamente per le risposte che vorrà darmi, resto in attesa di un suo riscontro e le invio i miei piu Cordiali Saluti.
Grazie. Giovanni Antonio PORCU.
Riforma per "psiconevrosi d'ansia di grave entità".
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: Riforma per Psiconevrosi d'ansia di grave entità cronici
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
se non la riformano entro il 365° giorno consecutivo di convalescenza, il suo stipendio viene dimezzato.
In caso di diciarazione di permanente non idoneità al servizio, lei avrà 30 giorni o 60 (a seconda della diagnosi) per transitare ai ruoli civili o a quelli tecnici della polizia penitenziaria.
Le consiglio comunque di fare questa scelta che le consente di rinviare la decisione se andare in pensione o no e, frattanto, la mantiene con lo stipendio e le fa aumentare anzianità.
Si consulti con un legale che conosca al materia, però. Meglio non sbagliare in questa fase.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
In caso di diciarazione di permanente non idoneità al servizio, lei avrà 30 giorni o 60 (a seconda della diagnosi) per transitare ai ruoli civili o a quelli tecnici della polizia penitenziaria.
Le consiglio comunque di fare questa scelta che le consente di rinviare la decisione se andare in pensione o no e, frattanto, la mantiene con lo stipendio e le fa aumentare anzianità.
Si consulti con un legale che conosca al materia, però. Meglio non sbagliare in questa fase.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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Re: Riforma per Psiconevrosi d'ansia di grave entità cronici
Messaggio da Tonino Porcu »
Grazie Avvocato.
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Re: Riforma per "psiconevrosi d'ansia di grave entità"
Messaggio da Roberto Mandarino »
Ogni tanto seguo le discussioni e, scusandomi con l'autorevole avvocato Carta per l'intromissione vorrei porre l'attenzione del collega su alcuni punti.
Fino a qualche anno addietro, soltanto agli appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria, il Comitato di Verifica concedeva con facilità il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di questo tipo di patologie.
Il fatto che non potrà mai ricevere l'equo indennizzo per aver presentato con ritardo la relativa domanda, non ha alcuna influenza su tutto il resto.
Pertanto le consiglio di acquisire (tramite una semplice richiesta di accesso agli atti) tutta la documentazione sanitaria relativa alla patologia di cui ha sofferto all'epoca, in particolare:
1) il verbale emesso dalla Commissione Medica che molto probabilmente (considerata la sua appartenenza al Corpo della Polizia Penitenziaria) riportava il parere, previsto con la vecchia normativa, favorevole al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio;
2) i pareri favorevoli o contrari previsti dalla precedente normativa, e molto probabilmente favorevoli al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, rilasciati all'epoca dai suoi superiori.
Sulla base di questa documentazione, il Comitato doveva esprimersi, e se non l'ha mai fatto dovrà farlo oggi a seguito della sua istanza di aggravamento.
Pertanto se lei ha la fortuna di aver già risconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato di Verifica (già denominato Comitato delle Pensioni Privilegiate), una patologia mentale, nel caso in cui le venisse accolta la domanda di "aggravamento" (eventualmente allegando alla stessa una perizia medico psichiatrica, rilasciata da una struttura pubblica, attestante la riconducibilità della patologia a quella precedentemente sofferta), pur superando il dodicesimo mese consecutivo di aspettattiva malattia non subirebbe alcuna decurtazione stipendiale.
Se l'amministrazione dovesse trasformare la sua domanda in "aggravamento-interdipendenza", questa verrebbe nuovamente sottoposta al vaglio del Comitato di Verifica, ma se esistono dei presupposti (che devono essere ben documentati), potrà comunque ottenere un esito favorevole.
In caso positivo, oltre alla Pensione Privilegiata Ordinaria, potrebbe richiedere anche l'assegno di incollocabilità.
Se la patologia è sopravvenuta a causa di particolari episodi accaduti in servizio (sparatorie, azioni criminose, ecc.ecc.) potrà chiedere anche i benefici previsti per le "Vittime del Dovere" .
Avrebbe comunque diritto alla Pensione Privilegiata Ordinaria (che in questo caso sarebbe di un importo pari alla maggiorazione del 10% di tutta la pensione normale maturata, comprese eventuali indennità operative) anche nel caso in cui, l'altra patologia "cervicoatrosi" (già riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato) venisse nuovamente ascritta dalla Commissione Medica (nel verbale di riforma stilato per decretare la totale inidoneità al servizio, oppure successivamente alla cessazione dal servizio su altro verbale) a categoria della Tabella "A" ai fini di P.P.O. (la gravità della stessa patologia determinata dalla Commissione Medica con l'ascrizione a categoria tabellare ai fini di equo indennizzo non ha alcun valore ai fini di P.P.O. e viceversa).
Usando il motore di ricerca che si trova in alto a questo forum, troverà diversi consigli rilasciati da persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua.
Le invio qualche link che potrà esserle utile..
http://forum.grnet.it/carabinieri-f43/p ... t3347.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://forum.grnet.it/carabinieri-f43/d ... lit=stress" onclick="window.open(this.href);return false;
http://forum.grnet.it/l-avvocato-rispon ... =non#p4667" onclick="window.open(this.href);return false;
http://forum.grnet.it/l-avvocato-rispon ... sso#p12469" onclick="window.open(this.href);return false;
http://forum.grnet.it/l-avvocato-rispon ... cia#p20577" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.levittimedeldovereditalia.it ... overe.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Cari saluti Roberto Mandarino
Fino a qualche anno addietro, soltanto agli appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria, il Comitato di Verifica concedeva con facilità il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di questo tipo di patologie.
Il fatto che non potrà mai ricevere l'equo indennizzo per aver presentato con ritardo la relativa domanda, non ha alcuna influenza su tutto il resto.
Pertanto le consiglio di acquisire (tramite una semplice richiesta di accesso agli atti) tutta la documentazione sanitaria relativa alla patologia di cui ha sofferto all'epoca, in particolare:
1) il verbale emesso dalla Commissione Medica che molto probabilmente (considerata la sua appartenenza al Corpo della Polizia Penitenziaria) riportava il parere, previsto con la vecchia normativa, favorevole al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio;
2) i pareri favorevoli o contrari previsti dalla precedente normativa, e molto probabilmente favorevoli al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, rilasciati all'epoca dai suoi superiori.
Sulla base di questa documentazione, il Comitato doveva esprimersi, e se non l'ha mai fatto dovrà farlo oggi a seguito della sua istanza di aggravamento.
Pertanto se lei ha la fortuna di aver già risconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato di Verifica (già denominato Comitato delle Pensioni Privilegiate), una patologia mentale, nel caso in cui le venisse accolta la domanda di "aggravamento" (eventualmente allegando alla stessa una perizia medico psichiatrica, rilasciata da una struttura pubblica, attestante la riconducibilità della patologia a quella precedentemente sofferta), pur superando il dodicesimo mese consecutivo di aspettattiva malattia non subirebbe alcuna decurtazione stipendiale.
Se l'amministrazione dovesse trasformare la sua domanda in "aggravamento-interdipendenza", questa verrebbe nuovamente sottoposta al vaglio del Comitato di Verifica, ma se esistono dei presupposti (che devono essere ben documentati), potrà comunque ottenere un esito favorevole.
In caso positivo, oltre alla Pensione Privilegiata Ordinaria, potrebbe richiedere anche l'assegno di incollocabilità.
Se la patologia è sopravvenuta a causa di particolari episodi accaduti in servizio (sparatorie, azioni criminose, ecc.ecc.) potrà chiedere anche i benefici previsti per le "Vittime del Dovere" .
Avrebbe comunque diritto alla Pensione Privilegiata Ordinaria (che in questo caso sarebbe di un importo pari alla maggiorazione del 10% di tutta la pensione normale maturata, comprese eventuali indennità operative) anche nel caso in cui, l'altra patologia "cervicoatrosi" (già riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato) venisse nuovamente ascritta dalla Commissione Medica (nel verbale di riforma stilato per decretare la totale inidoneità al servizio, oppure successivamente alla cessazione dal servizio su altro verbale) a categoria della Tabella "A" ai fini di P.P.O. (la gravità della stessa patologia determinata dalla Commissione Medica con l'ascrizione a categoria tabellare ai fini di equo indennizzo non ha alcun valore ai fini di P.P.O. e viceversa).
Usando il motore di ricerca che si trova in alto a questo forum, troverà diversi consigli rilasciati da persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua.
Le invio qualche link che potrà esserle utile..
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Cari saluti Roberto Mandarino
Ultima modifica di Roberto Mandarino il lun giu 18, 2012 8:49 am, modificato 1 volta in totale.
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
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