Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

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Nerone II
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Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da Nerone II »

Vorrei rispondere ad iosonoqui e contemporaneamente spezzare una lancia in favore dell'amico che a dire da iosonoqui "lancia il sasso e nasconde la mano". Con il senno di poi, se fossi stato più vigliacco forse non sarei finito in mezzo ai casini.
Purtroppo non si può fare nulla, e dico nulla, per arginare o meglio fermare certi malcostumi, non mi riferisco solo allo straordinario ma a tanti altri soprusi che nonostante le leggi siano cambiate si continuano a perpetrare ai danni del personale dipendente. Di provvedimenti sulla carta ne esistono a buttare, ma è solo teoria, in pratica non puoi fare nulla. Credo, anzi sono certo, che tutti quanti durante le 6-8 ore di servizio hanno tralasciato il lavoro per pensare ai fatti propri, ma se è una cosa occasionale per una sopraggiunta esigenza non credo che sia un delitto. La cosa grave è quando la cosa è sistematica.
Se qualcosa nel proprio reparto non va bene, ed il responsabile è il proprio comandante cosa si dovrebbe fare? Andare da lìcomandante di compagnia? Mi viene da ridere a crepa pelle al solo pensiero. Prendersi le proprie responsabilità avrebbe un senso quando i colleghi facciano anche loro la propria parte e il superiore gerarchio di riferimento (compagnia/provinciale) faccia le proprie verifiche e prenda eventualmente provvedimenti, allora si che sarebbe come dice lei iosonoqui.
Io non so a che livello gerarchico lei è però considerata la sua risosta le ipotesi non possono essere che due, o fa parte del ruolo comandanti oppure lavora in un'altra amministrazione e di riflesso no riesce a comprendere, giustamente, di che si sta parlando.
Anch'io ho sempre fatto della schiettezza un punto di forza, anche se poi vedendo in che condizioni mi hanno messo non si è rivelato poi cosi forte!!!
cordialmente


iosonoquì
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Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da iosonoquì »

Nerone II ha scritto:Vorrei rispondere ad iosonoqui e contemporaneamente spezzare una lancia in favore dell'amico che a dire da iosonoqui "lancia il sasso e nasconde la mano". Con il senno di poi, se fossi stato più vigliacco forse non sarei finito in mezzo ai casini.
Purtroppo non si può fare nulla, e dico nulla, per arginare o meglio fermare certi malcostumi, non mi riferisco solo allo straordinario ma a tanti altri soprusi che nonostante le leggi siano cambiate si continuano a perpetrare ai danni del personale dipendente. Di provvedimenti sulla carta ne esistono a buttare, ma è solo teoria, in pratica non puoi fare nulla. Credo, anzi sono certo, che tutti quanti durante le 6-8 ore di servizio hanno tralasciato il lavoro per pensare ai fatti propri, ma se è una cosa occasionale per una sopraggiunta esigenza non credo che sia un delitto. La cosa grave è quando la cosa è sistematica.
Se qualcosa nel proprio reparto non va bene, ed il responsabile è il proprio comandante cosa si dovrebbe fare? Andare da lìcomandante di compagnia? Mi viene da ridere a crepa pelle al solo pensiero. Prendersi le proprie responsabilità avrebbe un senso quando i colleghi facciano anche loro la propria parte e il superiore gerarchio di riferimento (compagnia/provinciale) faccia le proprie verifiche e prenda eventualmente provvedimenti, allora si che sarebbe come dice lei iosonoqui.
Io non so a che livello gerarchico lei è però considerata la sua risosta le ipotesi non possono essere che due, o fa parte del ruolo comandanti oppure lavora in un'altra amministrazione e di riflesso no riesce a comprendere, giustamente, di che si sta parlando.
Anch'io ho sempre fatto della schiettezza un punto di forza, anche se poi vedendo in che condizioni mi hanno messo non si è rivelato poi cosi forte!!!
cordialmente
Gentilissimo Nerone II,
il suo post è pieno zeppo di vorrei ma non posso ...
Qualche tempo addietro sono stato criticato da qualche più giovane collega perchè mi sarei vantato della mia anzianità di servizio. Bene, giusto per puntualizzare, ne ho 32 suonati di servizio e nel mio lungo peregrinare da una capo all'altro dell'isola (isole comprese...nello specifico servizio nel cagliaritano), ho sempre cercato di essere onesto: verso me stesso e verso gli altri. Pur avendo il grado di Luogotenente oramai da diversi anni, ho sempre fatto fede agli insegnamenti che, grazie a Dio, sono frutto probabilmente di pari onestà di mio padre, volato in cielo all'inizio del decennio scorso.
Detto questo, Le posso dire che nel corso degli anni con l'attuale grado, ne ho visti passare di ufficiali sotto i ponti: mai uno uguale all'altro e mai uno con gli stessi ideali del precedente. Quando scrivo ufficiali, dico sia Sottotenenti che Tenenti, Capitani, Maggiori, Tenenti Colonnelli e Colonnelli (per via dell'incarico che ricoprivo e ricopro) con cui ho dovuto rapportarmi.
Non dico che dobbiamo cambiare l'Arma dei Carabinieri anzi....
Sotto la divisa Lei concorderà che siamo tutti uomini coi nostri difetti! L'importante, almeno per il sottoscritto, è comunque tenere fede agli stessi identici ideali, ovverosia all'onestà verso se stessi e verso gli altri. Il mio difetto principiale è quello di tenermi sempre aggiornato (essere punto di riferimento per molti colleghi sia Ispettori che Sovrintendenti che Appuntati e Carabinieri) è motivo di grande soddisfazione personale (badi bene, NON di godimento, ma di soddisfazione). Diversamente, quando è l'Ufficiale a prostrarsi al sottoscritto per chiedere lumi su qualcosa, allora un pochino ci godo...se non altro perchè ho la certezza di conoscere la persona che ho di fronte e che sò perfettamente valere meno del sottoscritto.
E veniamo al punto: come cambiare alcuni malvezzi dei nostri e vostri superiori? Come far cessare alcuni comportamenti discutibilissimidi chi ci comanda o ha il grado superiore al nostro?
Quì cari colleghi non ho la bacchetta magica. L'anzianità di servizio coniugata all'onestà professionale ha fatto sì che io riuscissi a limare alcuni attriti e contrasti col superiore (cosa assai difficile quando hai il Tuo comandante di Compagnia che ogni 4/5 anni cambia.....).
Ad esempio, il mio attuale comandante di Compagnia, proveniente dal ruolo sottufficiali, è conscio delle mie potenzialità e sà perfettamente (ho avuto di chiarirlo in colloqui cordialissimi) che non abuso di nulla e nulla faccio per il mio interesse personale.
Ecco.....quando dico (pardon..scrivo) che i primi ad essere onesti dobbiamo esserlo noi stessi penso di scrivere il giusto. Nel servizio......se mi fermo a giocare la schedina del superenalotto sono comunque in difetto; se compro il pane per la famiglia mentre passo davanti al panificio idem; se vado alle poste a pagare la bolletta del telefono idem......(potrei fare mille esempi che calzerebbero a pennello). Se vedo il mio comandante di reparto che lo fà......lui è un mangiapane a tradimento; lui è questo o quello......e giù pareri negativi contro di lui.
Sbaglia lui....senza ombra di dubbio e, con un esame di coscienza schietto ed obiettivo, sbaglio io quando lo faccio (spero di aver reso l'idea).
Tornando alla bacchetta magica, io ho risolto semplicemente spingendo con la critica (nei modi dovuti) quando è giusto...e addolcendo le parole quando è giusto (il reparto di cui mi onoro esserne il comandante è frutto di onestà di tutti i colleghi di cui mo onoro redigere la documentazione caratteristica nei loro riguardi. Tutti lavoriamo per lo stesso obbiettivo e andiamo d'accordo senza litigi o discrasie all'interno). Sono il primo ad essere onesto e sono colui che sà perfettamente avere dei collaboratori onesti. Il motto che "i panni sporchi si lavano in famiglia" esiste anche al nostro interno. Salvare il collega che merita è giusto e doveroso (sempre che non lo abbia fatto con la cognizione di commettere abusi.....allora si cucini nel suo brodo!).
Quando ho scritto il precedente post intendevo far risaltare l'onestà che deve regnare in ognuno di noi.
L'Arma è una bella Istituzione...gli armaioli ogni tanto traballano e ne combinano di cotte e di crude.
Stà a noi, infilarsi tra le coperte quando si và a letto, e non avere nulla da recriminanrsi avendo la certezza di avere fatto il proprio.
Io posso farlo senz'altro, nella convinzione di non aver rubato nulla e di aver dato qualcosa, onestamente e senza rimorsi.

Sempre cordialmente.

P.S.: il post precedente non intendeva criticare nessuno (giammai). Ciricare il superiore è facilissimo ma non fare niente perchè ciò cambi è peggio (meglio rimanere in silenzio).
Concordo quando Lei scrive che i giovani Ispettori sono pericolosi....effettivamente taluni sono mine vaganti!!!!


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picopino

Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da picopino »

iosonoquì ha scritto:
Nerone II ha scritto:Vorrei rispondere ad iosonoqui e contemporaneamente spezzare una lancia in favore dell'amico che a dire da iosonoqui "lancia il sasso e nasconde la mano". Con il senno di poi, se fossi stato più vigliacco forse non sarei finito in mezzo ai casini.
Purtroppo non si può fare nulla, e dico nulla, per arginare o meglio fermare certi malcostumi, non mi riferisco solo allo straordinario ma a tanti altri soprusi che nonostante le leggi siano cambiate si continuano a perpetrare ai danni del personale dipendente. Di provvedimenti sulla carta ne esistono a buttare, ma è solo teoria, in pratica non puoi fare nulla. Credo, anzi sono certo, che tutti quanti durante le 6-8 ore di servizio hanno tralasciato il lavoro per pensare ai fatti propri, ma se è una cosa occasionale per una sopraggiunta esigenza non credo che sia un delitto. La cosa grave è quando la cosa è sistematica.
Se qualcosa nel proprio reparto non va bene, ed il responsabile è il proprio comandante cosa si dovrebbe fare? Andare da lìcomandante di compagnia? Mi viene da ridere a crepa pelle al solo pensiero. Prendersi le proprie responsabilità avrebbe un senso quando i colleghi facciano anche loro la propria parte e il superiore gerarchio di riferimento (compagnia/provinciale) faccia le proprie verifiche e prenda eventualmente provvedimenti, allora si che sarebbe come dice lei iosonoqui.
Io non so a che livello gerarchico lei è però considerata la sua risosta le ipotesi non possono essere che due, o fa parte del ruolo comandanti oppure lavora in un'altra amministrazione e di riflesso no riesce a comprendere, giustamente, di che si sta parlando.
Anch'io ho sempre fatto della schiettezza un punto di forza, anche se poi vedendo in che condizioni mi hanno messo non si è rivelato poi cosi forte!!!
cordialmente
Gentilissimo Nerone II,
il suo post è pieno zeppo di vorrei ma non posso ...
Qualche tempo addietro sono stato criticato da qualche più giovane collega perchè mi sarei vantato della mia anzianità di servizio. Bene, giusto per puntualizzare, ne ho 32 suonati di servizio e nel mio lungo peregrinare da una capo all'altro dell'isola (isole comprese...nello specifico servizio nel cagliaritano), ho sempre cercato di essere onesto: verso me stesso e verso gli altri. Pur avendo il grado di Luogotenente oramai da diversi anni, ho sempre fatto fede agli insegnamenti che, grazie a Dio, sono frutto probabilmente di pari onestà di mio padre, volato in cielo all'inizio del decennio scorso.
Detto questo, Le posso dire che nel corso degli anni con l'attuale grado, ne ho visti passare di ufficiali sotto i ponti: mai uno uguale all'altro e mai uno con gli stessi ideali del precedente. Quando scrivo ufficiali, dico sia Sottotenenti che Tenenti, Capitani, Maggiori, Tenenti Colonnelli e Colonnelli (per via dell'incarico che ricoprivo e ricopro) con cui ho dovuto rapportarmi.
Non dico che dobbiamo cambiare l'Arma dei Carabinieri anzi....
Sotto la divisa Lei concorderà che siamo tutti uomini coi nostri difetti! L'importante, almeno per il sottoscritto, è comunque tenere fede agli stessi identici ideali, ovverosia all'onestà verso se stessi e verso gli altri. Il mio difetto principiale è quello di tenermi sempre aggiornato (essere punto di riferimento per molti colleghi sia Ispettori che Sovrintendenti che Appuntati e Carabinieri) è motivo di grande soddisfazione personale (badi bene, NON di godimento, ma di soddisfazione). Diversamente, quando è l'Ufficiale a prostrarsi al sottoscritto per chiedere lumi su qualcosa, allora un pochino ci godo...se non altro perchè ho la certezza di conoscere la persona che ho di fronte e che sò perfettamente valere meno del sottoscritto.
E veniamo al punto: come cambiare alcuni malvezzi dei nostri e vostri superiori? Come far cessare alcuni comportamenti discutibilissimidi chi ci comanda o ha il grado superiore al nostro?
Quì cari colleghi non ho la bacchetta magica. L'anzianità di servizio coniugata all'onestà professionale ha fatto sì che io riuscissi a limare alcuni attriti e contrasti col superiore (cosa assai difficile quando hai il Tuo comandante di Compagnia che ogni 4/5 anni cambia.....).
Ad esempio, il mio attuale comandante di Compagnia, proveniente dal ruolo sottufficiali, è conscio delle mie potenzialità e sà perfettamente (ho avuto di chiarirlo in colloqui cordialissimi) che non abuso di nulla e nulla faccio per il mio interesse personale.
Ecco.....quando dico (pardon..scrivo) che i primi ad essere onesti dobbiamo esserlo noi stessi penso di scrivere il giusto. Nel servizio......se mi fermo a giocare la schedina del superenalotto sono comunque in difetto; se compro il pane per la famiglia mentre passo davanti al panificio idem; se vado alle poste a pagare la bolletta del telefono idem......(potrei fare mille esempi che calzerebbero a pennello). Se vedo il mio comandante di reparto che lo fà......lui è un mangiapane a tradimento; lui è questo o quello......e giù pareri negativi contro di lui.
Sbaglia lui....senza ombra di dubbio e, con un esame di coscienza schietto ed obiettivo, sbaglio io quando lo faccio (spero di aver reso l'idea).
Tornando alla bacchetta magica, io ho risolto semplicemente spingendo con la critica (nei modi dovuti) quando è giusto...e addolcendo le parole quando è giusto (il reparto di cui mi onoro esserne il comandante è frutto di onestà di tutti i colleghi di cui mo onoro redigere la documentazione caratteristica nei loro riguardi. Tutti lavoriamo per lo stesso obbiettivo e andiamo d'accordo senza litigi o discrasie all'interno). Sono il primo ad essere onesto e sono colui che sà perfettamente avere dei collaboratori onesti. Il motto che "i panni sporchi si lavano in famiglia" esiste anche al nostro interno. Salvare il collega che merita è giusto e doveroso (sempre che non lo abbia fatto con la cognizione di commettere abusi.....allora si cucini nel suo brodo!).
Quando ho scritto il precedente post intendevo far risaltare l'onestà che deve regnare in ognuno di noi.
L'Arma è una bella Istituzione...gli armaioli ogni tanto traballano e ne combinano di cotte e di crude.
Stà a noi, infilarsi tra le coperte quando si và a letto, e non avere nulla da recriminanrsi avendo la certezza di avere fatto il proprio.
Io posso farlo senz'altro, nella convinzione di non aver rubato nulla e di aver dato qualcosa, onestamente e senza rimorsi.

Sempre cordialmente.

P.S.: il post precedente non intendeva criticare nessuno (giammai). Ciricare il superiore è facilissimo ma non fare niente perchè ciò cambi è peggio (meglio rimanere in silenzio).
Concordo quando Lei scrive che i giovani Ispettori sono pericolosi....effettivamente taluni sono mine vaganti!!!!


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Egregio comandante nel leggere la Sua risposta si potrebbe pensare che in un reparto basta essere onesti, leali, coesi da una comune unità d'intenti affinchè tutto vada bene. Probabilmente, anzi, sicuramente la Sua azione di comando è ispirata a quei principi di equità e giustizia ormai desueti anche se più volte evocati, memorabile la lettera del generale Sciazzu sul benessere del personale (sembrava scritta da un alieno), per cui per tornare la sua azione di comando direi che la stessa è dovuta più ad un uomo illuminato che non ad un comandante nell'accezione letterale del termine. Nei miei 32 anni di servizio il mio operare è sempre stato ispirato nell'interesse del servizio e della comunità che in quel momento servivi, la mia critica a volte aspra ma sempre nel solco del rispetto delle regole, dei regolamenti e delle persone è sempre stata costruttiva e non distruttiva, ma soprattutto sono sempre stato franco, e per franco intendo mai ambiguo o dualista, eppure tutto questo non ha pagato, la mia franchezza, la mia critica era vista come polemica e le mie idee erano da pericoloso sovversivo. Per cui Le chiedo e non solo per me, ma per tanti che hanno ed operano come me, Lei è certo che quei principi a cui Lei si ispira (e non li abbandoni mai soprattutto per rispetto di Suo padre) in una amministrazione governata da una oligarchia autarchica sempre più individualistica, in termini di merito, disciplina e rispetto della persona paghino? Io per la mia esperienza credo di no, e chi come noi della vecchia guardia ha sempre creduto in quei valori a cui lei si ispira non può che prenderne atto e regolarsi di conseguenza . Il volere ma non posso non mi appartiene ma per volere ed ottenere occorre il sostegno di molti altrimenti le battaglie di pochi sono solo fine a se stesse.
Con stima
eusabbate

Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da eusabbate »

Ma tu non eri raccomandato forse. E poi mica è una novità. I figli del mio Comandante sposati sul luogo con ragazze del luogo e nessuno dice nulla. L'Arma forse è cambiata...........
fox62
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Iscritto il: mar apr 03, 2012 11:57 am

Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da fox62 »

Due anni fà un giovane Appuntato si è sposato con la sorella del sindaco del piccolo paese ove presta servizio. L'Appuntato non è stato trasferito da nessuna parte. Dunque anni addietro il ragionamento era un'altro, adesso l'Amministrazione consente queste cose che prima erano oggetto di trasferimento. Se si tratta di una conquista sociale che ne trae beneficio il personale ben vengano. Poi sia chiaro, le raccomandazioni e non solo nell'Arma sono da tutte le parti, sono sempre esistite e mai nessuno le eliminerà.
panorama
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Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!

Messaggio da panorama »

"eusabbate" Ma tu non eri raccomandato forse. E poi mica è una novità. I figli del mio Comandante sposati sul luogo con ragazze del luogo e nessuno dice nulla. L'Arma forse è cambiata...........

Evidentemente questo Comandante che tu dici si comporta allo stesso modo anche con i parenti acquisiti, ossia se gli deve fare una perquisizione in casa o su strada la fa, oppure se gli deve contestare qualche infrazione stradale lo fa, oppure se deve fare una ispezione a chi detiene le armi lo fa, oppure ..... praticamente se deve proprio il CARABINIERE lo fa in tutti i sensi, senza favoritismi personali o di parentela.
Diversamente se non fa nulla di quanto sopra SI VEDE che lascia stare "tranquillo" tutto il paese, perchè non vuole commenti sfavorevoli e si fa VOLER BENE da tutta la cittadinanza.

Ecco perchè sta "forse" ancora li perchè non è stata riscontrata INCOMPATIBILITA' AMBIENTALE dentro caserma e fuori caserma da parte dei Superiori diretti (es. Comandante Compagnia .....)

Ma è anche vero che una parte di Comandanti dopo decorsi 8 anni di permanenza si sono "ambientati" e quindi "integrati" con gli abitanti, vivendo e lasciando vivere e poi pretendono dai sottoposti di fare quello che loro non fanno per non essere criticati.

Ne conosco alcuni che hanno pagato di tasca anche infrazioni stradali fatti proprio dal personale dipendente.
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