Gentile Avvocato, Gentile Dottoressa, Gentili Colleghi, al fine di ricevere da voi buoni consigli su eventuali azioni da mettere in atto, vi vorrei illustrare per quanto brevemente la mia situazione:
In data 06.12.2011, presentavo istanza di riconoscimento di interdipendenza da Causa di Servizio presso l'ufficio di appartenenza, relativa a due eventi di violenza e lesioni patite rispettivamente nel 1994 e nel 2004 riconosciuti SI DIPENDENTI da C.di S. ma purtroppo non ascritti ad alcuna delle tabelle.
Evento 1: In Servizio di Ordine Pubblico, venivo ferito selvaggiamente al capo con svariate martellate tanto che per salvare la mia vita e quella di una collega, feci uso dell'arma in dotazione esplodendo alcuni colpi in direzione dell'aggressore, ferendolo alle gambe e successivamente tratto in arresto per tentato omicidio.
Evento 2 : nel corso di attività di arresto nei confronti di tre malviventi responsabili di tentata rapina, venivo ferito al volto ed in svariate parti del corpo a suon di calci e pugni, tanto da dover provvedere successivamente alla sostituzione dei denti anteriori.
In conseguenza del primo evento, subentrarono delle complicazioni a livello neurologico quali continue cefalee, emicranie, vertigini ecc. associate a disturbi psichiatrici, quali stati d'ansia, attacchi di panico, paure intense, incubi rievocativi con disturbi del sonno ecc. ecc.-
Numerose sono le occasioni che per i malesseri patiti mi sono rivolto al medico di base ed al medico dell'Ufficio Sanitario, fruendo di periodi di congedo straordinario esternando i soli disturbi neurologici, per timore di essere messo in aspettativa e successivamente riformato in conseguenza dei disturbi psichici, mettendo a repentaglio la mia unica fonte di sussistenza e quella della mia famiglia, continuando a prestare servizio nonostante i disturbi dai quali ero affetto.
In conseguenza del secondo evento la condizione psicofisica è crollata, tanto che oltre ai periodi di congedo straordinario che mi venivano concessi, fruivo anche del congedo ordinario per sottrarmi ai disturbi che mi hanno più volte colto durante il servizio e che faticavo a nascondere.
Tali condizioni, alla fine mi hanno costretto nel mese di Ottobre 2011 a riferire al Sanitario della Polizia di Stato, con tutte le conseguenze immaginabili e a mettermi in cura presso il Distretto di Salute Mentale A.S.L. TO 1 dove tuttora sono seguito con assunzione di farmaci e supporto psicologico ove mi è stato diagnosticato:"DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS COMPLICATO DA EPISODIO DEPRESSIVO MAGGIORE".
In data 22 c.m. in sede di convocazione alla C.M.O. di Torino per la definizione della pratica di cui all'oggetto, la Commissione, mi forniva il relativo verbale e con amarezza, venivo informato al punto "OSSERVAZIONI E NOTE" con la seguente dicitura:"QUESTA C.M.O. IN MERITO ALL'ISTANZA DELL'INTERESSATO NON EVIDENZIA ALCUNA CORRELAZIONE EZIOPATOGENETICA TRA L'INFERMITA"DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS" E LE INFERMITA' (Eventi 1 e 2) RIPORTATE A DIAGNOSI NON ESSENDO SODDISFATTI I CRITERI MEDICO LEGALI DELLA CRONOLOGIA E DELLA SEQUENZIALITA' DEGLI EVENTI".
Premetto che in sede di istanza avevo allegato copiosa documentazione medica e certificati storici legati agli eventi traumatici ed in sede di definizione avevo fornito alla C.M.O. una perizia psichiatrica privata e ben tre relazioni del C.S.M. ASL TO 1, il tutto a certificazione motivata sul nesso di causa e correlazione agli eventi di lesioni e violenze subite in passato.
Il mio sospetto e che tale documentazione fornita sia stata senza dubbio ignorata.
Detto questo, chiedo a voi cosa posso fare adesso per oppormi a tale osservazione?
Posso fare immediato ricorso o dovrò aspettare che mi venga notificato il diniego del comitato di verifica?
In attesa di un vostro cortese riscontro vi porgo i miei sentiti saluti.
Bruno ANTONINO Collab. Tecn. Capo della P.di S. in aspettativa-
DINIEGO RICONOSCIMENTO DI INTERDIPENDENZA DA C.DI.S.
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