PER FAVORE I VOSTRI RAPPRESENTANTI COGER CHE FINE HANNO FATTO LA PENSIONE E DI TUTTI ATTENDO RISPOSTE SUL FORUM GRAZIE.
I sindacati dei Comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico incontrano i Segretari del P.d.L, Alfano, del P.D., Bersani e dell’UDC Cesa ed una delegazione de FLI
19/04/2012
I sindacati del cartello, unitamente alle rappresentanze militari dei Comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, come richiesto con la lettera del 4 aprile scorso, hanno incontrato alle ore 10,00 di ieri la delegazioni del PDL composta dal Segretario politico Angelino Alfano e dai parlamentari Brunetta, Mantovano, Ramponi, Cantoni, Gasparri, La Russa, Santelli, Ascierto, Saltamartini, Casero, Capezzone, alle ore 13,00 di ieri la delegazione dell’UDC composta dal Segretario politico Lorenzo Cesa e dai parlamentari Galletti, Rao, Serra, Bosi e De Poli, alle ore 11,00 una delegazione del FLI composta dai parlamentari Menia, Di Biagio, Materazza ed alle 13,00 odierne la delegazione del PD composta dal Segretario politico Pierluigi Bersani e dai parlamentari Fiano, Pinotti, Rosato, Villecco.
Durante gli incontri politici le Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze militari, nel giudicare molto negativamente lo schema di regolamento presentato dai tecnici dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia alle Amministrazioni dei Comparti, hanno rappresentato le proprie legittime e motivate ragioni, ed hanno espresso la fortissima preoccupazione per il silenzio assordante finora manifestato da tutte le componenti del Governo e per la volontà d’introdurre norme che penalizzerebbero profondamente gli operatori annullando, di fatto, quella specificità introdotta con provvedimento legislativo solo pochi mesi fa.
Al riguardo i sindacati hanno fortemente sollecitato Alfano, Bersani, Cesa ed i parlamentari del FLI ad intervenire personalmente e direttamente sul Presidente Monti perché affronti immediatamente la questione dell’armonizzazione del sistema previdenziale dei Comparti interessati con particolare riferimento alla salvaguardia delle prerogative lavorative, come si erano impegnati pubblicamente a fare i Ministri Fornero, Cancellieri, Severino e De Paola a convocare le rappresentanze del Comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico.
E’ stato ulteriormente sottolineato ai tre Segretari dei partiti ed alla delegazione del FLI che sostengono politicamente il Governo Monti che lo schema di regolamento, oltre ad essere gravemente penalizzante ed offensivo della dignità professionale e del trattamento previdenziale degli operatori della sicurezza, difesa e soccorso pubblico, determinerebbe gravi ed irreparabili problemi di funzionalità ed efficienza degli apparati preposti alla gestione della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico.
Nel corso della riunione è stato rappresentato chiaramente ed inequivocabilmente lo stato di fortissimo malessere, l’esasperazione e la grandissima sfiducia che cresce sempre di più ogni giorno tra tutti gli operatori della sicurezza, difesa e soccorso pubblico, per questo ulteriore atto di tradimento che si consumerebbe nei loro confronti, qualora le manifestate intenzioni del Governo sulla previdenza si traducessero in un ennesimo provvedimento penalizzante, dopo i pesanti interventi già subiti negli ultimi anni in materia di trattamento economico.
I tre leader dei partiti ed il FLI che sostengono la maggioranza di governo hanno condiviso le ragioni espresse dalle parti sociali ed in particolare hanno formalmente assunto l’impegno di esercitare un intervento politico sul Governo affinchè nell’emanazione del regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al pensionamento venga garantita concretamente la specificità lavorativa degli appartenenti ai Comparti e le attuali sperequazioni esistenti, con particolare riguardo agli operatori dei Vigili del Fuoco e con essa la piena funzionalità degli apparati e la qualità e l’efficienza dei servizi.
Attendiamo la convocazione da parte del Ministero Fornero e, come sempre, giudicheremo, senza pregiudizio, se gli impegni assunti dai politici troveranno corrispondenza nei fatti che si verificheranno. E’ stato ribadito e confermato, altresì, lo stato di agitazione della categoria proclamato già da tempo e se non saranno riviste le proposte d’intervento sulla previdenza indicate nella bozza di schema di regolamento reso noto dal Ministero del Lavoro, attiveremo ogni azione legittima possibile, anche con forme nuove ed inedite di protesta, per la tutela della categoria.
Roma 19 aprile 2012
POLIZIA DI STATO
SIULP
(Romano) SAP
(Tanzi) UGL-Polizia di Stato
(Mazzetti) CONSAP
(Innocenzi)
POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE
(Capece) UIL Penitenziari
(Sarno) FNS-CISL
(Mannone) UGL Penitenziaria
(Moretti) CNPP
(Di Carlo)
CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF
(Moroni) UGL-Forestale
(Scipio) FNS - CISL
(Mannone) Fe.Si.Fo.
(Rossi) UIL CFS
(Violante)
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO
FNS - CISL
(Mannone) UIL VVF
(Lupo) CONAPO
(Brizzi) UGL - VVF.
(Cordella
FONTE SEGRETERIA NAZIONALE SIULP ROMA
incontro con i segretari di partiti politici-PENSIONI-
Re: incontro con i segretari di partiti politici-PENSIONI-
Per notizia:
Camera, mozione di Aldo DI BIAGIO (FLI) e altri
presentato il: 19/04/2012
C.1/01018
Tutelare la specificità del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
-----------------------
La Camera,
premesso che:
la delicatezza e la complessità del ruolo svolto e dei compiti assegnati alle Forze armate, alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, impone di considerare l'efficienza psico-fisica del personale addetto condizione indispensabile di efficienza funzionale e organizzativa delle strutture operative; su queste premesse - non su di una considerazione di favore e di vantaggio per il personale dei suddetti comparti - si fonda la differenziazione della disciplina previdenziale, che è riconosciuta in buona parte Paesi europei;
su questa base, l'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, ha stabilito che «ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti»;
il personale dei suddetti comparti deve operare in un sistema di vincoli del tutto peculiari e con condizioni di impiego altamente usuranti, che presuppone il costante possesso dell'idoneità psicofisica e il mantenimento di standard di efficienza operativa periodicamente verificati e testati, anche mediante controlli medici, prove fisiche e severe prove di addestramento;
ogni anno centinaia di militari/agenti e vigili del fuoco perdono i requisiti di idoneità, anche a seguito di cause di
servizio o contraggono malattie permanenti; a questi ovviamente si aggiungono quanti cadono nell'adempimento del proprio dovere;
l'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, dispone che «allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento (...) sono adottate le relative misure di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, tenendo conto delle obiettive peculiarità ed esigenze dei settori di attività nonché dei rispettivi ordinamenti» del personale addetto a specifiche attività, tra cui quello del comparto sicurezza e difesa e quello del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
le suddette disposizioni escludono ogni intervento sugli istituti peculiari previsti per il personale dei suddetti comparti, connaturati all'espletamento di atipiche ed usuranti attività che rendono indispensabile disporre di strumenti compensativi volti a differenziare la posizione del personale addetto, anche ai fini dell'accesso alla pensione;
la specificità del comparto, delineata nella legge n. 183 del 2010, occorre sottoporre anche la disciplina attuativa; alla luce di tali disposizioni, il regolamento di armonizzazione in materia pensionistica, ai sensi del decreto-legge n. 201 del 2011, si configura come un procedimento attuativo della «specificità», di cui alla legge n. 183 del 2010;
la legge n. 243 del 2004 - cosiddetta «Maroni» - già prevedeva che gli addetti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico per la loro specificità fossero esclusi dal processo di innalzamento dell'età pensionabile;
sebbene la legge avesse previsto diversamente, non si è ancora proceduto all'istituzione di forme pensionistiche integrative e complementari per il personale del comparto sicurezza-difesa; più in generale, non sono mai state previste forme di tutela effettiva del personale assunto dopo il 1° gennaio 1996, con una carriera previdenziale interamente compresa, anche prima della recente riforma, nelle regole del sistema contributivo;
in ragione della specificità del comparto, si configura come determinante la partecipazione delle rappresentanze del personale - così come si è verificato in altre circostanze - nella fase di definizione ed emanazione dei provvedimenti; tale prassi non risulta essere stata seguita nell'ambito della delega di cui all'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201;
in data 15 marzo 2012, una nota dell'ufficio stampa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali evidenziava che «il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con il Ministro dell'Interno, il Ministro della giustizia, e il ministro della difesa, si è detta disponibile ad un incontro con i rappresentanti dei sindacati delle forze di polizia e con il CoCeR del comparto Sicurezza e Difesa per verificare le loro istanze», e che lo stesso «verrà fissato al più presto compatibilmente con l'attività di Governo»;
le suddette rappresentanze del personale in occasione di diverse iniziative sindacali hanno chiesto un urgente confronto con il Governo, compreso il Ministro dell'economia e delle finanze, che non si limiti a configurarsi come un «incontro» - così come auspicato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - ma che si strutturi in un tavolo tecnico di confronto;
le rappresentanze del personale nei giorni scorsi hanno, altresì, chiesto che venga presentata una proposta di legge carattere di urgenza che modifichi, sul punto, la previsione della delega prevista nel decreto-legge cosiddetto «Salva-Italia» e preveda un passaggio parlamentare sul tema,
con il rinvio del termine per l'approvazione del regolamento di armonizzazione,
impegna il Governo:
a tutelare la specificità, anche ai fini previdenziali, del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che per esigenze funzionali è tenuto a lasciare il servizio prima degli altri lavoratori pubblici e privati, e ad istituire a tal fine, con assoluta urgenza, un tavolo di concertazione con le relative rappresentanze sindacali, al fine di giungere ad un regolamento i cui contenuti siano condivisi, nel quale riconoscere in maniera inderogabile la peculiarità degli operatori del settore;
ad escludere, nel regolamento di armonizzazione, il ricorso a forme assistenziali non previste dalla norma di legge - come gli istituti dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata e della indennità ausiliaria che sono per loro natura funzionali alla copertura di specifici rischi professionali e non implementazione della disciplina pensionistica generale dei suddetti comparti;
ad avviare, contestualmente alla stesura del regolamento di armonizzazione, le procedure di concertazione atte al riconoscimento di forme pensionistiche complementari, salvaguardando - con apposite previsioni - il personale attualmente in servizio e già assoggettato al cosiddetto sistema contributivo puro;
ad assumere adeguate iniziative di carattere normativo, volte a consentire il riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa e dell'ordinamento del personale dei vigili del fuoco.
(1-01018)
«Di Biagio, Paglia, Granata, Angela Napoli, Menia, Della Vedova, Briguglio, Giorgio Conte, Patarino».
Camera, mozione di Aldo DI BIAGIO (FLI) e altri
presentato il: 19/04/2012
C.1/01018
Tutelare la specificità del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
-----------------------
La Camera,
premesso che:
la delicatezza e la complessità del ruolo svolto e dei compiti assegnati alle Forze armate, alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, impone di considerare l'efficienza psico-fisica del personale addetto condizione indispensabile di efficienza funzionale e organizzativa delle strutture operative; su queste premesse - non su di una considerazione di favore e di vantaggio per il personale dei suddetti comparti - si fonda la differenziazione della disciplina previdenziale, che è riconosciuta in buona parte Paesi europei;
su questa base, l'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, ha stabilito che «ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti»;
il personale dei suddetti comparti deve operare in un sistema di vincoli del tutto peculiari e con condizioni di impiego altamente usuranti, che presuppone il costante possesso dell'idoneità psicofisica e il mantenimento di standard di efficienza operativa periodicamente verificati e testati, anche mediante controlli medici, prove fisiche e severe prove di addestramento;
ogni anno centinaia di militari/agenti e vigili del fuoco perdono i requisiti di idoneità, anche a seguito di cause di
servizio o contraggono malattie permanenti; a questi ovviamente si aggiungono quanti cadono nell'adempimento del proprio dovere;
l'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, dispone che «allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento (...) sono adottate le relative misure di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, tenendo conto delle obiettive peculiarità ed esigenze dei settori di attività nonché dei rispettivi ordinamenti» del personale addetto a specifiche attività, tra cui quello del comparto sicurezza e difesa e quello del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
le suddette disposizioni escludono ogni intervento sugli istituti peculiari previsti per il personale dei suddetti comparti, connaturati all'espletamento di atipiche ed usuranti attività che rendono indispensabile disporre di strumenti compensativi volti a differenziare la posizione del personale addetto, anche ai fini dell'accesso alla pensione;
la specificità del comparto, delineata nella legge n. 183 del 2010, occorre sottoporre anche la disciplina attuativa; alla luce di tali disposizioni, il regolamento di armonizzazione in materia pensionistica, ai sensi del decreto-legge n. 201 del 2011, si configura come un procedimento attuativo della «specificità», di cui alla legge n. 183 del 2010;
la legge n. 243 del 2004 - cosiddetta «Maroni» - già prevedeva che gli addetti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico per la loro specificità fossero esclusi dal processo di innalzamento dell'età pensionabile;
sebbene la legge avesse previsto diversamente, non si è ancora proceduto all'istituzione di forme pensionistiche integrative e complementari per il personale del comparto sicurezza-difesa; più in generale, non sono mai state previste forme di tutela effettiva del personale assunto dopo il 1° gennaio 1996, con una carriera previdenziale interamente compresa, anche prima della recente riforma, nelle regole del sistema contributivo;
in ragione della specificità del comparto, si configura come determinante la partecipazione delle rappresentanze del personale - così come si è verificato in altre circostanze - nella fase di definizione ed emanazione dei provvedimenti; tale prassi non risulta essere stata seguita nell'ambito della delega di cui all'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201;
in data 15 marzo 2012, una nota dell'ufficio stampa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali evidenziava che «il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con il Ministro dell'Interno, il Ministro della giustizia, e il ministro della difesa, si è detta disponibile ad un incontro con i rappresentanti dei sindacati delle forze di polizia e con il CoCeR del comparto Sicurezza e Difesa per verificare le loro istanze», e che lo stesso «verrà fissato al più presto compatibilmente con l'attività di Governo»;
le suddette rappresentanze del personale in occasione di diverse iniziative sindacali hanno chiesto un urgente confronto con il Governo, compreso il Ministro dell'economia e delle finanze, che non si limiti a configurarsi come un «incontro» - così come auspicato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - ma che si strutturi in un tavolo tecnico di confronto;
le rappresentanze del personale nei giorni scorsi hanno, altresì, chiesto che venga presentata una proposta di legge carattere di urgenza che modifichi, sul punto, la previsione della delega prevista nel decreto-legge cosiddetto «Salva-Italia» e preveda un passaggio parlamentare sul tema,
con il rinvio del termine per l'approvazione del regolamento di armonizzazione,
impegna il Governo:
a tutelare la specificità, anche ai fini previdenziali, del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che per esigenze funzionali è tenuto a lasciare il servizio prima degli altri lavoratori pubblici e privati, e ad istituire a tal fine, con assoluta urgenza, un tavolo di concertazione con le relative rappresentanze sindacali, al fine di giungere ad un regolamento i cui contenuti siano condivisi, nel quale riconoscere in maniera inderogabile la peculiarità degli operatori del settore;
ad escludere, nel regolamento di armonizzazione, il ricorso a forme assistenziali non previste dalla norma di legge - come gli istituti dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata e della indennità ausiliaria che sono per loro natura funzionali alla copertura di specifici rischi professionali e non implementazione della disciplina pensionistica generale dei suddetti comparti;
ad avviare, contestualmente alla stesura del regolamento di armonizzazione, le procedure di concertazione atte al riconoscimento di forme pensionistiche complementari, salvaguardando - con apposite previsioni - il personale attualmente in servizio e già assoggettato al cosiddetto sistema contributivo puro;
ad assumere adeguate iniziative di carattere normativo, volte a consentire il riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa e dell'ordinamento del personale dei vigili del fuoco.
(1-01018)
«Di Biagio, Paglia, Granata, Angela Napoli, Menia, Della Vedova, Briguglio, Giorgio Conte, Patarino».
Vai a
- GENERALE
- ↳ Annunci e Regole importanti
- CONSULENZA LEGALE PER I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA
- ↳ L'Avv. Giorgio Carta risponde
- CONSULENZA LEGALE SU CONTENZIOSI CIVILI
- ↳ L'Avv. Giovanni Carta risponde
- PREVIDENZA SOCIALE
- ↳ CALCOLI PENSIONISTICI
- ↳ ASPETTATIVA - CAUSE DI SERVIZIO - EQUO INDENNIZZO - PENSIONE PRIVILEGIATA ORDINARIA E TABELLARE
- ↳ VITTIME DEL TERRORISMO, DOVERE E CRIMINALITÀ
- ↳ ISTRUZIONI PER LA CONCESSIONE DELLA SPECIALE ELARGIZIONE PREVISTA PER LE VITTIME DEL SERVIZIO
- SALUTE E BENESSERE FORZE ARMATE E FORZE DI POLIZIA
- ↳ Psicologia
- ↳ La Dott.ssa Alessandra D'Alessio risponde
- LEXETICA - ASSISTENZA LEGALE E MEDICO LEGALE
- ↳ IL LEGALE RISPONDE
- ↳ IL MEDICO LEGALE RISPONDE
- FORZE DI POLIZIA
- ↳ CARABINIERI
- ↳ POLIZIA DI STATO
- ↳ News Polizia di Stato
- ↳ GUARDIA DI FINANZA
- ↳ POLIZIA PENITENZIARIA
- ↳ Attività di Polizia Giudiziaria
- MILITARI
- ↳ ESERCITO
- ↳ MARINA
- ↳ AERONAUTICA
- ↳ CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
- ↳ DONNE MILITARI
- ↳ UFFICIALI
- ↳ MARESCIALLI
- ↳ SERGENTI
- ↳ VSP
- ↳ VFP
- Trasferimenti all'Estero
- ↳ Tunisia
- ↳ Tenerife - Canarie
- DIPARTIMENTO VIGILI DEL FUOCO
- ↳ CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
- IMPIEGO CIVILE
- GUARDIE PARTICOLARI GIURATE