facoltà di rinuncia al transito

Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
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stoca1966
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facoltà di rinuncia al transito

Messaggio da stoca1966 »

Sentite questa…voci di corridoi (ma non tanto di corridoio) riportano che è in itinere un nuovo procedimento che riguarderebbe la facoltà di rinuncia al transito in data successiva all’accoglimento dello stesso ovvero trascorsi i 150 giorni dalla domanda…
Mi spiego meglio ..attualmente vi è la facoltà di rinuncia anche il giorno prima della firma del contratto e la mancata presentazione per la firma e della presentazione in servizio è parimenti equiparata a dichiarazione di rinuncia.. tanto premesso, si presume che in qualsiasi momento si possa rinunciare al transito ma…E’ QUESTA E’ BELLA DA SENTIRE.. al fine di determinare statisticamente l’esatto numero di militari riformati richiedenti transito (legge 266/99) con l’eventuale immissione di personale militare in soprannumero e da collocare con transito diretto nell’amministrazione difesa, stanno prevedendo (a detta di alcuni bene informati) che una volta richiesto il transito entro i 30 giorni dalla riforma e trascorso il periodo previsto dalla legge (150 gg), non si possa più rinunciare se non per comprovate motivazioni esclusivamente di carattere sanitario che siano intercorse in itinere e comunque tali motivazioni dovranno essere sempre valutate dagli organi preposti (quali non si sa)…
in sintesi.. il rinunciare per sede non desiderata o motivazioni personali a decorrere dai riformati con data successivamente alla circolare di persociv del giugno 2011 (che da tale circolare sono resi pienamente edotti sia sulle modalità di assegnazione che per gli iter procedurali inerenti il transito) non potranno più avvalersi di tale facoltà….questo a detta dei signori (civili e militari) oltre a determinarne le unità esatte di transito eviterebbe anche la strumentalizzazione economica che insorgerebbe a capo di colui che riformato presenta domanda per avere un vantaggio economico percependo l’ultimo stipendio a volta di gran lunga superiore alla pensione dai 12 ai 18 mesi e che crea un danno economico all’amministrazione…
Se qualcuno la sentita anche diversamente lo posti sul forum grazie…
Tra riduzione pensioni , art 18, brunetta , patroni griffi e quant'altro che dio c'è la mandi buona ....non si capisce più niente in quest'italia ognuno fa come c...o gli pare... oramai se potessero ci cancellerebbero sensa pensarci su due volte...
Saluti a tutti


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lino
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Re: facoltà di rinuncia al transito

Messaggio da lino »

stoca1966 ha scritto:Sentite questa…voci di corridoi (ma non tanto di corridoio) riportano che è in itinere un nuovo procedimento che riguarderebbe la facoltà di rinuncia al transito in data successiva all’accoglimento dello stesso ovvero trascorsi i 150 giorni dalla domanda…
Mi spiego meglio ..attualmente vi è la facoltà di rinuncia anche il giorno prima della firma del contratto e la mancata presentazione per la firma e della presentazione in servizio è parimenti equiparata a dichiarazione di rinuncia.. tanto premesso, si presume che in qualsiasi momento si possa rinunciare al transito ma…E’ QUESTA E’ BELLA DA SENTIRE.. al fine di determinare statisticamente l’esatto numero di militari riformati richiedenti transito (legge 266/99) con l’eventuale immissione di personale militare in soprannumero e da collocare con transito diretto nell’amministrazione difesa, stanno prevedendo (a detta di alcuni bene informati) che una volta richiesto il transito entro i 30 giorni dalla riforma e trascorso il periodo previsto dalla legge (150 gg), non si possa più rinunciare se non per comprovate motivazioni esclusivamente di carattere sanitario che siano intercorse in itinere e comunque tali motivazioni dovranno essere sempre valutate dagli organi preposti (quali non si sa)…
in sintesi.. il rinunciare per sede non desiderata o motivazioni personali a decorrere dai riformati con data successivamente alla circolare di persociv del giugno 2011 (che da tale circolare sono resi pienamente edotti sia sulle modalità di assegnazione che per gli iter procedurali inerenti il transito) non potranno più avvalersi di tale facoltà….questo a detta dei signori (civili e militari) oltre a determinarne le unità esatte di transito eviterebbe anche la strumentalizzazione economica che insorgerebbe a capo di colui che riformato presenta domanda per avere un vantaggio economico percependo l’ultimo stipendio a volta di gran lunga superiore alla pensione dai 12 ai 18 mesi e che crea un danno economico all’amministrazione…
Se qualcuno la sentita anche diversamente lo posti sul forum grazie…
Tra riduzione pensioni , art 18, brunetta , patroni griffi e quant'altro che dio c'è la mandi buona ....non si capisce più niente in quest'italia ognuno fa come c...o gli pare... oramai se potessero ci cancellerebbero sensa pensarci su due volte...
Saluti a tutti
Scusami caro Stoca ti conosco e so che le tue notizie hanno sempre una fonte.
Ma da quando succedera' sta cosa???
Perche' qua ci sono almeno 4 o 5 rinunciatari...........................di cui 3 gia che percepiscono regolare pensione.
ciao e facci sapere.........
ps.hai letto quello che abbiamo scritto per chi rinuncia al transito per il riconoscimento del periodo cosa ne pensi??
Per Aspera ad Astra!!!!
stoca1966
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Iscritto il: dom ago 28, 2011 12:34 pm

Re: facoltà di rinuncia al transito

Messaggio da stoca1966 »

ciao lino, riguarderà solo i riformati con data successiva a giugno 2011 quindi anche gli altri sul forum possono stare tranquilli...andando più nel dettaglio il tutto e agganciato al progetto DI PALMA al fine di determinare il numero effettivo annuale dei transitandi al fine di non creare un surplus di passaggi che andrebbero a creare ulteriori doglianze ai dipendenti civili della difesa già sul piede di guerra per il transito diretto voluto dal neoministro...il passaggio dovrà essere graduale (annuale)e per farlo devono determinare l'aliquota esatta di personale militare da immettere per ogni forza armata, a quanto sembra questo è il primo motivo, poi viene l'altro quello del danno economico che incide in misura irrilevante vista la percentuale bassa di quelli che rifiutano rispetto a quelli che accettano comunque... forse, ma questo è un mio pensiero, con la scusa del danno economico, vogliono limitare anche coloro che avendo un'età tale da andare in soprannumero cerchino il pensionamento (riforma) quadagnando sia con aspettativa per infermità che con la 266 qualche anno più favorevole sia di stipendio che di anni di contribuzione pensionistica, ma ti ripeto questo e solo un mio pensiero.. quello che ho sentito (e la fonte non è da poco.. credimi..) e quello che ho postato, non so i tempi anche perchè credo che anche loro non li sappiano attualmente determinare...
non ho letto gli altri post cui fai riferimento, li leggo appena ho un po di tempo... nel frattempo mi permetto di rassicurarti per quanto allo stato ho sentito (riguarderà solo i riformati da luglio 2011 perchè a conoscenza della circolare che ben fissava le assegnazioni delle sedi in ambito regionale quindi al momento della domanda il riformato era ben conscio dell'assegnazione di sede futura da impiegato civile)
se avrò altre notizie (voci) non esiterò a postarle, perchè ritengo che tali voci anche se di trattasi di progetti che non avranno poi mai luogo per svariati motivi possano essere d'aiuto a chi oggi si trova al varco della riforma...staremo a vedere ...
ps. sono incazzato nero .. nel 2005 volevano riformarmi ma io caparbiamente ed anche con qualche aiuto sono riuscito a rimanere in servizio... adesso onestamente visto l'andamento ...me ne pento amaramente....
un caloroso saluto
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vovoforum
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Re: facoltà di rinuncia al transito

Messaggio da vovoforum »

stoca1966 ha scritto:ciao lino, riguarderà solo i riformati con data successiva a giugno 2011 quindi anche gli altri sul forum possono stare tranquilli...andando più nel dettaglio il tutto e agganciato al progetto DI PALMA al fine di determinare il numero effettivo annuale dei transitandi al fine di non creare un surplus di passaggi che andrebbero a creare ulteriori doglianze ai dipendenti civili della difesa già sul piede di guerra per il transito diretto voluto dal neoministro...il passaggio dovrà essere graduale (annuale)e per farlo devono determinare l'aliquota esatta di personale militare da immettere per ogni forza armata, a quanto sembra questo è il primo motivo, poi viene l'altro quello del danno economico che incide in misura irrilevante vista la percentuale bassa di quelli che rifiutano rispetto a quelli che accettano comunque... forse, ma questo è un mio pensiero, con la scusa del danno economico, vogliono limitare anche coloro che avendo un'età tale da andare in soprannumero cerchino il pensionamento (riforma) quadagnando sia con aspettativa per infermità che con la 266 qualche anno più favorevole sia di stipendio che di anni di contribuzione pensionistica, ma ti ripeto questo e solo un mio pensiero.. quello che ho sentito (e la fonte non è da poco.. credimi..) e quello che ho postato, non so i tempi anche perchè credo che anche loro non li sappiano attualmente determinare...
non ho letto gli altri post cui fai riferimento, li leggo appena ho un po di tempo... nel frattempo mi permetto di rassicurarti per quanto allo stato ho sentito (riguarderà solo i riformati da luglio 2011 perchè a conoscenza della circolare che ben fissava le assegnazioni delle sedi in ambito regionale quindi al momento della domanda il riformato era ben conscio dell'assegnazione di sede futura da impiegato civile)
se avrò altre notizie (voci) non esiterò a postarle, perchè ritengo che tali voci anche se di trattasi di progetti che non avranno poi mai luogo per svariati motivi possano essere d'aiuto a chi oggi si trova al varco della riforma...staremo a vedere ...
ps. sono incazzato nero .. nel 2005 volevano riformarmi ma io caparbiamente ed anche con qualche aiuto sono riuscito a rimanere in servizio... adesso onestamente visto l'andamento ...me ne pento amaramente....
un caloroso saluto
ciao stoca mica possiamo stare tanto tranquilli perchè io per esempio sono stato riformato a settembre 2011 quindi dopo la circolare di giugno, ma sulla circolare diceva a ppunto che in qualsiasi momento prima del perfezionamento del contratto si poteva rinunciare!!! io ho fatto domanda il 10 ottobre 2011 e rinunciato il 15 febbraio 2012, quindi prima dei 150gg ma persociv dopo la mia rinuncia, mi ha spedito una copia via posta non raccomandata a/r con il foglio dove dice che la mia domanda era stata accolta proprio in riferimento ai 150 gg di termine e anche se me l'hanno spedita a fine febbraio, era datata gennaio 2012.
ora se la voce che dici tu è reale e sara retroattiva allora chi è nella mia posizione, si troverà senza impiego civile (avendo rinunciato) e senza pensione!?!?!? :shock:
la verità, vi farà liberi (Gv 8,32)
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