Gentile Avvocato,
Le scrivo per una consulenza tecnica atteso che nessuno sa darmi notizie più circostanziate.
Sono un maresciallo dell'Arma in servizio presso una Stazione in Trentino Alto Adige. Dal 10 aprile sono in missione in Kosovo poiché chiamato come semplice "operaio" dopo essermi segnalato con il periodico "missioni di breve durata". La missione sarebbe dovuta durare circa 6 mesi ma allo scadere dei sei mesi, per non si sa bene quali ragioni, ci è stata data la possibilità di "estendere" la nostra permanenza in teatro operativo. Difatti, di mese in mese, ci hanno rinnovato la proprosta di estensione del mandato e ormai sono trascorsi quasi dodici mesi dal mio arrivo in Kosovo. Credo però che per la prima decade di aprile verremo mandati in patria. La domanda che le pongo è la seguente:
Nel mio caso, al rientro in patria, avrei diritto all'indennità prevista dalla c.d. legge 100 ovvero legge 86/2001?
RADIOSCARPA partorisce numerose e discordanti interpretazioni e tra l'altro nessuno sa/vuole darmi notizie circostanziate a riguardo.
La ringrazio anticipatamente per le delucidazioni che vorrà darmi.
Rientro da missione "breve durata" all'estero
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: Rientro da missione "breve durata" all'estero
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
La missione breve, secondo i parametri normativi, è quella he dura fino a sei mesi.
Dal giorno successivo, scatta invece il regime normativo della c.d. missione lunga, con conseguente applicazione, a mio parere, dell'articolo 1, ultimo comma, della legge n. 86/2001.
Al personale in questione, quindi, sempre a mio parere, spetta l'indennità di trasferimento anche "all'atto del rientro in Italia", ma a condizione che li'impiego sia avvenuto "ai sensi delle leggi 8 luglio 1961, n. 642, 27 luglio 1962, n. 1114, e 27 dicembre 1973, n. 838".
Ora, ai sensi di detta disciplina, si deve trattare di personale che non è impiegato all'estero "in blocco", cioè unitamente al proprio reparto, ma al personale che singolarmente si assenta dal proprio reparto e s unisce ad altri militari per partecipare - congiunti - alla missione all'estero.
Ovviamente, l'Amministrazione tende a non riconoscere - anche in questo caso - l'indennità di tarsferimento ed, infatti, sto seguendo alcuni ricorsi promossi da militari che invece voliono rivendicare tali diritti.
Ultima avvertenza: il diritto all'indennità in esame si prescrive in 5 anni.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Dal giorno successivo, scatta invece il regime normativo della c.d. missione lunga, con conseguente applicazione, a mio parere, dell'articolo 1, ultimo comma, della legge n. 86/2001.
Al personale in questione, quindi, sempre a mio parere, spetta l'indennità di trasferimento anche "all'atto del rientro in Italia", ma a condizione che li'impiego sia avvenuto "ai sensi delle leggi 8 luglio 1961, n. 642, 27 luglio 1962, n. 1114, e 27 dicembre 1973, n. 838".
Ora, ai sensi di detta disciplina, si deve trattare di personale che non è impiegato all'estero "in blocco", cioè unitamente al proprio reparto, ma al personale che singolarmente si assenta dal proprio reparto e s unisce ad altri militari per partecipare - congiunti - alla missione all'estero.
Ovviamente, l'Amministrazione tende a non riconoscere - anche in questo caso - l'indennità di tarsferimento ed, infatti, sto seguendo alcuni ricorsi promossi da militari che invece voliono rivendicare tali diritti.
Ultima avvertenza: il diritto all'indennità in esame si prescrive in 5 anni.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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Re: Rientro da missione "breve durata" all'estero
Messaggio da Grazianovi »
Gentile Avvocato,
La ringrazio per la sua risposta e valuterò, al mio rientro, se presentare domanda. Se ho capito bene ho tempo 5 anni per presentare l'istanza? Ma vi è rischio che l'amministrazione, dovendomi pagare, mi trasferisca "per esigenze di servizio" dalla stazione dove sono in servizio in qualche altro luogo?
La consulterò non appena la domanda mi verrà respinta anche se mi hanno già detto che, se aspiro a farne altre di missioni all'estero, un ricorso del genere potrebbe essere "controproduttivo"... e lei capisce bene cosa voglio dire!
Segnalerò Lei e il sito per cui collabora agli altri colleghi che prestano servizio con me e sono certo che verrà contattato. Grazie
La ringrazio per la sua risposta e valuterò, al mio rientro, se presentare domanda. Se ho capito bene ho tempo 5 anni per presentare l'istanza? Ma vi è rischio che l'amministrazione, dovendomi pagare, mi trasferisca "per esigenze di servizio" dalla stazione dove sono in servizio in qualche altro luogo?
La consulterò non appena la domanda mi verrà respinta anche se mi hanno già detto che, se aspiro a farne altre di missioni all'estero, un ricorso del genere potrebbe essere "controproduttivo"... e lei capisce bene cosa voglio dire!
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: Rientro da missione "breve durata" all'estero
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Lungi dal non comprendere la sue perplessità ed i suoi timori, sono però dell'idea che i sopprusi nei confronti dei militari e dei cittadini in divisa non cesseranno mai se non si comincia - tutti quanti - a reagire!
In bocca al lupo.
Giorgio Carta
In bocca al lupo.
Giorgio Carta
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