Lavoro parasubordinato o dipendente post pensione di vecchiaia

[Pegaso66]

Salve,
sono un appartenente alla G.di F. arruolamento 1984. Tra qualche mese sarò collocato in pensione di vecchiaia con 41 anni e 6 mesi effettivi di servizio, nonché con la possibilità di richiedere subito dopo la PPO poiché la CMO (su mia richiesta di aggravamento patologie) mi ha già rilasciato apposito verbale con riconoscimento "a vita" della futura PPO con classificazione alla 8 categoria.

Sto valutando la possibilità di proseguire a lavorare, assunto come lavoratore dipendente o con contratto di collaborazione, per coadiuvare l’attività di un consulente tecnico del PM, nell’esecuzione di accertamenti tecnici forensi.

In virtù di quanto stabilito dall’art. 72, comma 2, della Legge 388/2000, penso di aver diritto alla piena cumulabilità con i redditi da lavoro dipendente (o eventualmente parasubordinato) poiché nel mio caso si tratterebbe di PPO liquidata con oltre 40 anni di contributi effettivi.

Dapprima chiedo se la mia considerazione riguardo l’impossibilità di intaccare la pensione e la PPO attraverso l’attività lavorativa sia corretta.

Poi, vorrei comprendere se lo status di pensionato, quale ex appartenente al comparto sicurezza, sia compatibile con la sottoscrizione di un contratto di collaborazione (o si ci sia la possibilità di essere assunti esclusivamente come dipendenti). E in entrambi i casi, tenuto conto che la pensione + PPO, da previsioni, genererebbe già un compenso lordo compreso tra i 40/45 mila euro lordi, a che percentuale sarebbe tassato il successivo lavoro (dipendente o collaboratore).

Spero di essere stato chiaro nel porre i quesiti e ringrazio in anticipo quanti interverranno alla discussione.

[NavySeals]

Ciao, trovi tutto, argomento più che trattato. Ti riassumo che, avendo 40 anni al momento della cessazione, non sarai soggetto ad alcun taglio. Puoi svolgere sua lavoro da dipendente che autonomo. La tassazione avverrà sul cumolo (pensione più reddito da lavoro).