Carissimo avvocato e colleghi tutti sono appena arrivato e dopo aver letto diversi articoli colgo anch'io l'occasione per chiedere delle informazioni.
La mia situazione:
- Sono un CC ed ho 25 anni di servizio;
- sono 15 anni che presto servizio nello stesso reparto;
- ho presentato negli ultimi tre anni due domande di tasferimento, verso due reparti diversi, nell'ambito della Caserma in cui lavoro (entrambe con esito negativo) giustificandole che non vi è organico nei reparti da me richiesti e che si doveva rinforzare il reparto in cui ero effettivo come da direttive superiori;
- ad ottobre 2011 (l'ultima domanda) mi viene negato il trasferimento per il reparto X , per questione di organico in quanto non è possibilie lasciare il reparto nel quale sono effettivo, a Dicembre 2011 (dopo due mesi) quella "persona" deputata a decidere sui trasferimenti decide di trasferire il collega mio parigrado, ed effettivo al mio stesso reparto presso il nuovo reparto Y.
- sono stanco, assuefatto dalla mansione assegnatami, trovare la soluzione a tutta la gente che arriva in caserma;
- mia figlia, minore di età, è stata riscontrata affetta da una certa situazione medica, non di quelle gravi fortunatamente (ed è stata in cura da uno psicologo infantile). La causa, a parere del sanitario è riconducibile allo stato del padre, il quale purtroppo, a causa della demotivazione professionale, della stanchezza mentale anche se vogliamo, come accennato prima, involontariamente, ha fatto si, col suo comportamento chiuso ed evasivo, che nella figlia scaturisse quel qualcosa che l'ha portata a comportarsi in un determinato modo.
- per non mettere mia figlia di mezzo, non ho presentato domanda di trasferimento in tal senso ed ho seguito le vie regolari, ovvero una domanda ogni sei mesi, ora però, visto che la mia situazione di famiglia non è più sopportabile sto pensando di presentarla, questo con la speranza di ottenere il trasferimento ed essere più tranquillo e vedere mia figlia più serena e gioiosa;
- non per ultimo mi sono messo a rapporto dal Com.te Gen.le dell'Arma dei CC;
- il mio Com.te di Corpo mi ha già sentito, e a quest'ultimo però non ho raccontato della situazione di famiglia, poichè pensavo che se non mi ha accontentato con due domande e relative integrazioni, e vedendo un mio collega trasferito, figuriamoci quanto gli poteva interessare di mia figlia o di me che sono un numero come tanti altri, in più ogni volta che parlo con questi Sig.ri Uff.li chissà come mai finiscono sempre col parlare delle mie note caratteristiche che sono nella media, come se non avessero altri temi da affrontare, eppure strano, sono stato elogiato da un Com.te di Regione per aver salvato una persona (e loro non ne parlano), un attestato di benemerenza rilasciato dalla Fondazione Carnegie (e loro non ne parlano), mi sono diplomato al serale (e loro non ne parlano), facendo i turni e studiando di notte, non ho mai avuto sanzioni disciplinari o condanne penali, ho prestato servizio in reparti che l'Arma considera "speciali" e non per 4 giorni ma per bensì quasi 10 anni, ed ora che ho bisogno io?
In conclusione le chiedo se mi conviene presentare al più presto la domanda di trasferimento motivata per un reparto che non ha carenze organiche, col rischio di vedermi bocciata anche questa istanza, oppure affrontare la scala gerarchica e raccontare tutto a voce al prossimo Com.te di Divisione.
Chiedo scusa se mi sono dilungato e sfogato ma che vuole, ognuno di noi che indossa una divisa .....la vive e la racconta.
Cordialmente.
Domanda di trasferimento motivata
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: Domanda di trasferimento motivata
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
le due strade sono assolutamente compatibili ed idonee allo scopo, quindi le percorra entrambe contemporaneamente.
Non capisco, però, perché non parli della condizione di sua figlia. Non dico che la medesima sarebbe con certezza presa in considerazione dalla scala gerarchica, ma perché non espoore correttamente la situazione che la affligge?
In bocca al lupo ,
Avv. Giorgio Carta
Non capisco, però, perché non parli della condizione di sua figlia. Non dico che la medesima sarebbe con certezza presa in considerazione dalla scala gerarchica, ma perché non espoore correttamente la situazione che la affligge?
In bocca al lupo ,
Avv. Giorgio Carta
Re: Domanda di trasferimento motivata
Giorgio Carta ha scritto:le due strade sono assolutamente compatibili ed idonee allo scopo, quindi le percorra entrambe contemporaneamente.
Non capisco, però, perché non parli della condizione di sua figlia. Non dico che la medesima sarebbe con certezza presa in considerazione dalla scala gerarchica, ma perché non espoore correttamente la situazione che la affligge?
In bocca al lupo ,
Avv. Giorgio Carta
Grazie per l'attenzione dedicata
e comunque, a risposta della sua domanda circa il perchè non espongo la situazione, le posso dire che non l'ho fatto a tempo debito, poichè sembrava mettere in piazza i problemi di famiglia.
Grazie ancora.
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