Ansia dovuta a cambio reparto

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AntonioTini
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Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da AntonioTini »

Buongiorno. Sono un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri con 8 anni di servizio. La mia carriera nell'arma é sempre andata in maniera lineare, ma negli ultimi mesi un cambio di reparto che mi ha portato nella linea territoriale ha portato con sé anche uno stato d'ansia. Dovuta sia alle difficoltà tipiche della stazione, sia al fatto di trovarsi in un ambiente dove c'è una situazione interna con una linea di comando molto rigida e ansiogena a mio avviso. Purtroppo sono vincolato a restare in territoriale almeno un altro anno e mezzo.
Da circa un mese mi sono affidato ad una psicologa, ma purtroppo continuo a soffrire d'ansia, tanto da svegliarmi la mattina ed il solo pensiero di dover andare a lavoro mi fa sentire malissimo. Tutto ciò si ripercuote anche nella vita privata dove ormai mi sembra di aver perso completamente la serenità. Sono sempre triste e non riesco più a scindere il lavoro dalla vita privata. Vorrei trovare una via di fuga, ma non so come chiedere aiuto, se comunicare il problema superiormente, se cercare una possibile riforma con transito. Tutto ciò che mi porti a ritrovare il sorriso ormai perso. Grazie.


AntonioTini
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da AntonioTini »

La procedura lineare sarebbe questa. Ma spesso c'è molto timore a compiere questa scelta, dovuta sia al non sapere quello che accadrà se si manda un certificato medico del genere, sia al non sapere bene a chi affidarsi
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lino
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da lino »

NavySeals ha scritto: mar ott 15, 2024 1:37 pm Ciao, come sempre detto, la salute innanzitutto. Che deve essere ponderata alle tue aspettative. Ad esempio, se vuoi continuare a fare il CC, vedi se riesci a "tamponare". Se sei già convinto di transitare ai civili, esci alla luce del sole e con questa problematica di salute non avrai alcune difficoltà a farlo.
Navyseals è stato ineccepibile, stesso mio pensiero.
Quindi valutare se con un percorso psicoterapeutico ( ci vogliono mesi per eventuali benefici), tu possa continuare la tua carriera tranquillamente.
Oppure se si nota peggioramenti, nonostante le cure, pensare seriamente al passaggio nei ruoli civili...

Conosco bene le situazioni, ove l'eccessiva rigidità di qualche superiore, magari neanche dovuta, faccia scattare quel senso di ingiustizia e impotenza che poi produce , un implosione che fa scattare malesseri di vario genere.(Tachicardie, paure irrazionali, difficoltà di accesso alla caserma, sensi di angoscia, ecc.
Il mio è solo un breve riepilogo degli scritti delle migliaia di colleghi, solo su questo sito.
Abbiamo questo triste primato, purtroppo.
Nonostante siano stati messi specialisti in ogni ambulatorio legionale, bisogna comunque sempre prevenire e questo non lo si fa', nonostante i vari interventi negli anni, ai più alti livelli gerarchici.
Non hai possibilità di essere trasferito in nessun modo??
I migliori auguri.
Per Aspera ad Astra!!!!
AntonioTini
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da AntonioTini »

Lino, hai colto in pieno elencando le stesse ed identiche situazioni che sto provando io. Essere trasferito? Non so, penso che l'unico modo sia mettersi a rapporto dal comandante di legione e rappresentare comunque le situazioni che si vivono. Alcuni colleghi che in passato erano nel reparto in cui sono io attualmente hanno provato questa strategia, ma io sono qui da pochi mesi e temo che il mio malessere sia sottovalutato
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lino
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da lino »

@AntonioTini
In effetti se sono passati pochi mesi....
Se vuoi puoi scrivermi in pm...
Un caro saluto.
Per Aspera ad Astra!!!!
lepre15
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da lepre15 »

AntonioTini ha scritto: mar ott 15, 2024 3:59 pm Lino, hai colto in pieno elencando le stesse ed identiche situazioni che sto provando io. Essere trasferito? Non so, penso che l'unico modo sia mettersi a rapporto dal comandante di legione e rappresentare comunque le situazioni che si vivono. Alcuni colleghi che in passato erano nel reparto in cui sono io attualmente hanno provato questa strategia, ma io sono qui da pochi mesi e temo che il mio malessere sia sottovalutato
Ciao, l'unico consiglio che ti posso dare e' resistere, quando hai finito il tuo turno di lavoro, tanto svago, quando sei libero dal servizio non fossilizzarti a pensare le cose negative che si verificano in caserma.
Più pensi di non farcela e più il senso di insicurezza e timore prenderà il sopravvento su di te. Viceversa più pensi di superare ogni ostacolo più sarai sicuro di te, devi resistere. Poi in alternativa, (ma non mollare) quando esce il getra Nazionale (se hai i requisiti) fai domanda per altra regione cosi scavalchi i quattro anni di permanenza nel posto attuale (non conosco le tue condizioni familiari), ma andando in altra regione essendo Ispettore, sarà facile anche prendere alloggio di servizio, in caso che sei scapolo o hai dei legami sentimentali nella regione dove ti trovi attualmente, chiedi una regione limitrofa, ti fai i tuoi 4 anni di permanenza e poi tenti di rientrare nella regione a te gradita (dopo 4 anni sai quanta acqua il fiume porta via? :D ). Questa secondo me è l'opzione giusta per te (sempre sei hai i requisiti). Ripeto non mollare che le cose si risolvono, visti i tuoi pochi anni di servizio è un peccato transitare nei ruoli civili.
AntonioTini
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da AntonioTini »

Ciao Lepre, grazie dei consigli. Attualmente per me é difficile spostarmi, ho una compagna che lavora qui in zona, ed una casa di proprietà qui. Diciamo che sono d'accordo sul discorso di non mollare, ma la situazione che sto vivendo ahimè ma sta facendo dubitare di tutto, del lavoro che faccio, sentendo proprio il bidogno di fare un lavoro "tranquillo". Non conosco bene l'impiego civile quale sia, ma suppongo sia più tranquillo rispetto alla movimentata vita militare. Sono d'accordo sull'attendere le varie procedure di trasferimento come getra e mini getra, ma ti posso assicurare che a volte alcuni mesi possono sembrare un'eternitá. Attualmente sicuramente sono spaesato, e questo mal di concilia con la vita di stazione, specialmente, ahimè da sottufficiale, dove bisogna essere sempre presenti a se stessi, senza correre il rischio di distrarsi un attimo. Considerando che sono in un ambiente di una tossicità altissima, dove non si fa altro che accrescere ansia e preoccupazioni, con un sovraccarico spropositsto nei miei confronti, in quanto l'ultimo sottufficiale arrivato
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frapisa
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Re: Ansia dovuta a cambio reparto

Messaggio da frapisa »

AntonioTini ha scritto: ven ott 18, 2024 12:37 pm Ciao Lepre, grazie dei consigli. Attualmente per me é difficile spostarmi, ho una compagna che lavora qui in zona, ed una casa di proprietà qui. Diciamo che sono d'accordo sul discorso di non mollare, ma la situazione che sto vivendo ahimè ma sta facendo dubitare di tutto, del lavoro che faccio, sentendo proprio il bidogno di fare un lavoro "tranquillo". Non conosco bene l'impiego civile quale sia, ma suppongo sia più tranquillo rispetto alla movimentata vita militare. Sono d'accordo sull'attendere le varie procedure di trasferimento come getra e mini getra, ma ti posso assicurare che a volte alcuni mesi possono sembrare un'eternitá. Attualmente sicuramente sono spaesato, e questo mal di concilia con la vita di stazione, specialmente, ahimè da sottufficiale, dove bisogna essere sempre presenti a se stessi, senza correre il rischio di distrarsi un attimo. Considerando che sono in un ambiente di una tossicità altissima, dove non si fa altro che accrescere ansia e preoccupazioni, con un sovraccarico spropositsto nei miei confronti, in quanto l'ultimo sottufficiale arrivato
Quindi non fai le 36 ore settimanali come in ufficio, tipo settimana corta. La Stazione è bruttissima, inutile negarlo, diventi schiavo in tutto e per tutti, inutile dirlo e negare la realtà, ci guadagna il comandante di compagnia, sempre se sei simpatico, il comandante provinciale e quando capita il comandante della legione. Alla stazione, in un'altra vita la regalo a chi si sente missionario, io preferisco le missioni. Ne dico solo una finito il turno, aprivo il cancello di casa e arrivava la chiamata. Non dico quando stavo in alloggio di servizio, peggio di peggio........
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