Incarico Comando.

[Benedetta]

Buon giorno illustre avvocato. Sono un Lgt cs G di F. in forza ad una Squadra Operativa Volante di un Nucleo Operativo Metropolitano . Nel mese di marzo 2023 il Comandante del NOM ha inteso sostituire il Comandante della Squadra (io ero il vice) con un collega più giovane di me di servizio e di grado, lasciandomi alle sue dipendenze. Pur volendo considerare un incarico fiduciario, il Comandante del NOM poteva farlo sulla scorta di quanto sancito dall'art. 854 dell'Ordinamento Militare o doveva trasferirmi in altra articolazione per evitare una situazionr imbarazzante e che a parere di chi scrive cozzs con il citato articolo? Ho chiesto anche motivazioni di tale scelta ai sensi dell'arte 241/90 sia di persona che per il tramite di un amministrativi sta, ma trascorsi 8 mesi non mi è stata fornita alcuna risposta. Potrebbe intravedersi una omissione? In attesa di suo cortese e gentile riscontro, sperando di essere stato chiaro e coinciso, saluto cordialmente, ringraziandola fon d'ora.

[Avv. Giorgio Carta]

Buongiorno luogotenente. Al di là dell'art. 854 del COM, che riguarda l'anzianità con riferimento agli atti di servizio e non degli incarichi, non esiste un principio generale espresso che imponga l'attribuzione del comando al militare più alto (o anziano) in grado. Limitatamente agli ufficiali (non della GdF, però), gli artt. 855 e 855 bis del COM riconoscono una tendenziale, ma non assoluta, precedenza al comando all'ufficiale avente maggiore anzianità di grado indipendentemente dal ruolo di appartenenza, fatte salve, per i carabinieri, le disposizioni ordinative che attribuiscono l'incarico di comando o di direzione a un determinato ruolo e grado.
Tolto questo caso, l'attribuzione del comando ad un militare inferiore di grado è forse inopportuna, ma non illegittima né sussiste l'obbligo di assegnare il militare più alto in grado ad altro reparto.
Tanto premesso, non conosco la richiesta che lei ha rivolto alla scala gerarchica, ma l'ordinamento prevede l'obbligo di "dare" atti amministrativi (in visione o n copia), non di dare spiegazioni. Quindi, il silenzio serbato potrebbe non essere illegittimo.
Di più, senza vedere gli atti non posso dirle. Le suggerisco quindi di rivolgersi ad un avvocato che tratti la materia militare, vista la sua evidente peculiarità.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta