Vorrei andare in pensione prima

[mauri64]

@MarcoM
Il sistema previdenziale è talmente complesso che bisogna analizzare attentamente tutti gli aspetti prima di prendere una decisione...

[MarcoM]

Io ne ho analizzato uno solo

"Fuga per la Liberta"

[sasabl]

100000 euro?? Mi sembra un poʻ tanto..

Ciao!

In realtá sono molti di piú e questo grazie ai frutti dell’interesse composto. Supponiamo che la differenza dei 360 euro mensili sia un piccolo investimento mensile a cui annualmente, al primo gennaio, viene corrisposto un interesse annuale dell’uno percento. Il primo anno, al 31 dicembre, avremo un piccolo capitale pari a 360*12=4320€. A questa cifra, il giorno successivo viene applicato il tasso di interesse uguale, come abbiamo giá detto, all’uno percento. Il nostro capitale diventa pertanto 4320*1,01=4363,20€. L’anno successivo, continuiamo con i versamenti mensili così da disporre, al 31 dicembre, di un capitale pari a 4363,20+4320=8683,20€. Ancora una volta, il giorno successivo a questo capitale viene applicato l’interesse dell’un percento ed il nuovo importo diventa 8683,20*1,01=8770,03€, E così per altri diciotto anni.
Avrai riconosciuto che con l’esempio ho voluto rappresentare che quel tasso di interesse applicato sia da far corrispondere alla perequazione annuale della pensione (supponendo che per i prossimi anni sia sempre dell’uno percento). Se vuoi trovare l’importo finale al termine dei vent’anni (che è pari a 100393,32€, ) ti basta andare alla pagina della banca d’Italia https://economiapertutti.bancaditalia.i ... interesse/ ed inserire i dati chiesti (magari aggiungendo anche 13 mensilità per ciascun ulteriore versamento annuale e non limitarlo ai dodici così da ricomprendere anche la tredicesima: vedrai che in questo caso l’importo diventa 108759,43€). Se ci aggiungi la differenza nel TFS (i sei scatti ed i quattro anni in più di servizio sei tranquillamente sopra i 100000€ anche senza aggiungere il maggior reddito dovuto alla permanenza al lavoro).

Ho detto prima di aver considerato che l’un percento di interesse fosse il tasso di inflazione annuale stabilito ai fini della perequazione dall’ISTAT. Ma tutti noi sappiamo che questo tasso, in realtà non è il tasso reale di inflazione che ci riguarda. Infatti, ognuno di noi, con i propri acquisti, se ne confeziona ogni anno uno personale. Come ben si sa l’ISTAT, il suo tasso di inflazione lo calcola su un paniere di centinaia di prodotti e/o servizi. E’ per tale motivo che ognuno di noi, in base ai propri acquisti annuali (che sicuramente non coprono esattamente tutti i prodotti del paniere iSTAT), avrà un proprio tasso di inflazione. E ti sei mai chiesto se questo tasso fosse piú alto di quello dell’ISTAT, come peraltro sempre ci appare, che succede alla pensione? Semplicemente perde il proprio potere d’acquisto anno dopo anno. È abbastanza evidente che oggi, pur avendo lo stesso importo di denari che avevamo qualche anno addietro, non possiamo acquistare quello che avremmo potuto acquistare a quel tempo. Bisogna pertanto, in un’ottica finanziaria, valutare quello che potrebbe essere il valore attuale della pensione che percepiremo tra vent'anni. Supponendo che a 56 anni, da Assistente Capo Coordinatore, si possa arrivare ad avere una pensione di 1700€ e ponendo che il nostro tasso di inflazione sia il due percento e non l’uno percento come quello dell’ISTAT, quanto varranno quei 1700€ tra vent’anni? La formula è abbastanza semplice importo desiderato diviso 1 più il tasso di interesse (ovvero la differenza tra il nostro e quello dell’ISTAT) elevato al numero di anni che ci interessa. Quindi 1700/(1+0,02-0,01)^20 =1393-23€. E se il nostro tasso fosse il 3% con una differenza del 2% rispetto a quello dell’ISTAT? 1700/(1+0,03-0,01)^20 = 1144,05€. A questo punto dovremmo essere tutti concordi nell’affermare che quei 100000€ (che diventeranno in realtà meno per la caduta del potere d’acquisto) potrebbero servire ad alleviare la vecchiaia e dovrebbero quindi essere messi nel piatto della bilancia soppesandoli ben bene con la libertà di andare anticipatamente in pensione quattro anni prima.

Naturalmente, nella formula, ho utilizzato l’importo di 1700€ e non quello perequato poiché quest’ultimo – che è proporzionale all’inflazione ISTAT – è già considerato sottraendolo da quello che è il nostro tasso di inflazione percepito.

[passero1]

Super Sasabl

[mauri64]

Ciao sasabl, tanto di cappello.

[MarcoM]

Ehhh si ....son soldi .... non pochi ..
Ma consideriamo che i pensionamenti avranno sempre meno anni di retributivo e le future pensioni saranno ben più basse delle nostre....
Per me che per fortuna sono ancora in buona salute,alzarmi la mattina e fare sport....(2tuote).....e tante altre cose,non ha prezzo.........son scelte ..

[mauri64]

...Sono scelte personali...

[Goldrake14]

Non oso contestare Sasabi ma secondo me l'ha messa giù troppo orientata verso il "dio denaro". Conta molto dove hai fatto servizio, io ero comandante di Stazione capoluogo in sede provinciale e facevo molto volentieri il mio lavoro, ma raggiunti i 37+3 me ne sono andato perchè il lavoro era pesante, più di quando avevo 30 anni. Altri colleghi sono rimasti, pianificando malattie e stati d'ansia che verranno in futuro, ma non fa parte del mio carattere. Poi ho anche valutato la morte "precoce" di mio padre e di suo padre perciò mi sono detto, "si fottano i soldi" e me ne sono andato a 56 anni.

[mauri64]

Ciao!
Sono andato in pensione di anzianità a gennaio 2017 con 52 anni e 9 mesi di età, consapevole che se mi fossi trattenuto fino al limite di età avrei beneficiato di un assegno pensionistico, della buonuscita e dell'indennità supplementare notevolmente superiori. Nonostante tutto, non mi sono mai pentito di tale scelta.

[Scialla]

Vero ma, con tutto retributivo, la questione era decisamente diversa.. per carità, le differenze c'erano eccome ma, per quanto mi riguarda, se vado ai 60 mantengo lo stipendio attuale, se fossi andato a fine anno scorso, andavo a prendere 300€ in meno dello stipendio attuale...

Anche io ho giurato e spergiurato di andarmene appena potevo, e invece sono ancora qua.. poi dipende da dove si lavora, io sono tranquillissimo altrimenti non avrei esitato

[mauri64]

@Scialla
Un annetto prima di andare in pensione mi feci fare una previsione pensionistica al Servizio Amministrativo Legionale, dove mi affermarono che l'importo si sarebbe aggirato intorno a 1850 euro netti (equivalente oggi ad un misto con anzianità contributiva utile di 17 anni e 10 mesi al 31/12/1995).
Nell'arco di pochi giorni presentai subito domanda di pensione.

[sasabl]

Non oso contestare Sasabi ma secondo me l'ha messa giù troppo orientata verso il "dio denaro". Conta molto dove hai fatto servizio, io ero comandante di Stazione capoluogo in sede provinciale e facevo molto volentieri il mio lavoro, ma raggiunti i 37+3 me ne sono andato perchè il lavoro era pesante, più di quando avevo 30 anni. Altri colleghi sono rimasti, pianificando malattie e stati d'ansia che verranno in futuro, ma non fa parte del mio carattere. Poi ho anche valutato la morte "precoce" di mio padre e di suo padre perciò mi sono detto, "si fottano i soldi" e me ne sono andato a 56 anni.

Ciao!

La questione non credo sia quella di orientare la discussione sul "dio denaro". Credo sia quella di comprendere che ogni scelta porta a conseguenze che non sempre, alla lunga, sono confacenti alle nostre attese. Avrai notato, nel mio messaggio precedente, che dopo 20 anni il potere d'acquisto di una pensione d'anzianità di 1700€ diventa pari, in caso del 2% costante di inflazione, alle odierne 1393,23€ mentre, nel caso di un'inflazione media al 3%, diventa pari a quella di 1144,05€. Sarebbe comodo oggi vivere disponendo di un importo di solo 1144€? Io farei molta fatica e, seppur con sacrificio, punterei alla pensione per limite d'età. 2060€ tra vent'anni equivalgono alle odierne 2060/(1+0.02-0,01)^20=1688,26€ con un'inflazione al 2% e 1386,32€ con l'inflazione al 3% supponendo sempre una perequazione all'uno percento.

E qui mi viene in mente la fiaba di Esopo "La formica e la cicala". La cicala, d'estate, si è divertita con balli e canti sbeffeggiando la formica che perseverava nel suo incessante lavoro per mettere da parte il cibo prima dell'arrivo dell'inverno. Poi, al momento dell'arrivo della brutta stagione, sappiamo bene com'è andata .... la formica, dentro la sua casetta calda, mangiava abbondantemente divertendosi mentre alla cicala non è rimasto che continuare a cantare, ma a stomaco vuoto....

Come si è detto in altri messaggi è ovviamente una scelta personale e quindi insindacabile ma bisogna sempre ricordare che una volta scelta la strada per la pensione non la si può più cambiare

[Scialla]

@mauri64
Cavoli, tu appartieni agli "sfortunati" giunti ad un pelo dal retributivo pieno.... per 2 mesi!

[mauri64]

@Scialla
Sbadatamente non ho precisato di rientrare nel sistema retributivo con 18 anni e un mese di contribuzione utile al 31/12/1995. Solo che il collega dell'Ufficio Pensioni, erroneamente aveva calcolato male la PAL non inserendo l'importo della quota C. Sono andato ugualmente in pensione e, successivamente con l'accredito del primo rateo pensionistico l'importo era nettamente superiore.

[Antonio R]

Buongiorno. Vi racconto la mia esperienza. Arruolato il 23/10/86 Ho smesso di lavorare a giugno del 2023. Mi sono congedato il 21 agosto 2023 .con la qualifica di Ass. Capo Coordinatore. Il mio ultimo stipendio tolte le indennità era di € 1880. Prendo € 1710 di pensione. Ho smesso di lavorare a giugno del 2023 (tante ferie arretrate). Avevo 57 anni e 3 mesi di età quando ho percepito la prima pensione. Facendo un rapido conto quando compirò 60 anni avrò percepito 35 mensilità x 1710 = 59850 euro. Inoltre avrò diritto alle perequazioni annuali, il contratto 2022/2024 eal compimento dei 60 anni circa 30 euro in più al mese per termine TRATTENUTA DECRETO LEGISLATIVO 165/97 Art. 4.
Questa è solo la mia esperienza personale.
Però io sono andato in pensione perché non sarei riuscito a fare altri quasi 4 anni di turni.