cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

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mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

Ciao,
vi è sicuramente la perdita di tempo da parte dell'Ente previdenziale nell'istruire la pratica, però in virtù dell'interruzione della pensione per un anno rientra abbondantemente dalle spese.


mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

Ciao,
KURO OBI ha scritto: gio mar 21, 2024 3:54 pm
Giaguaro ha scritto: gio mar 21, 2024 3:31 pm Caro Kuro, buona fortuna.
Se la metti più leggibile ti rispondo. Grazie
Se clicchi sul file con il mouse diventa leggibile.
Altrimenti, usa il tasto ctrl e lo scroll del mouse e ingrandisci l'immagine a tuo piacimento.
KURO OBI
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da KURO OBI »

Giaguaro ha scritto: gio mar 21, 2024 3:31 pm Caro Kuro, buona fortuna.
Ok, stampato. Non ho capito perché fai gli auguri a me.......ma forse non hai letto bene sopra. Lo faccio vedere al mio amico e nostro collega e se mi risponde io ti rispondo. Altrimenti non ti darò riscontro, non parlo di ciò che non conosco. Ciao
mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

Ciao,
Concordo.
KURO OBI
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da KURO OBI »

Giaguaro ha scritto: gio mar 21, 2024 3:31 pm Caro Kuro, buona fortuna.
Buongiorno. Riporto quanto dettomi dal collega, che ha fatto vedere la lettera al suo commercialista. "La comunicazione di inps non rileva nessuna irregolarità di comunicazione (per il tipo di prestazione lavorativa occasionale non è prevista da nessuna normativa), ma soltanto la non effettuata dichiarazione del C.U. relativo al lavoro sul 730. E se effettuata la mancanza è di comunicazione fra inps e agenzia delle entrate. Le società di spettacolo DEVONO inviare al lavorante il C.U. relativo alla prestazione". Io aggiungo che chi lo dice è un collega che sono 15 anni che fa la comparsa tutti gli anni percependo a volte più di 1000 euro all'anno, riceve il c.u. che porta al commercialista, ed è stato riformato per inabilità alla mansione 9 anni fà. Con questo penso che la discussione sia chiusa, con buona pace di chi ancora non ha le idee chiare
Giaguaro
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da Giaguaro »

Ciao Navy, certo, ecco quanto chiedi.
Kuro, onestamente non so chi non abbia le idee chiare, quando sono andato all'INPS, il funzionario mi disse che c'è questa fantozziana direzione antifrode o come cavolo si chiama (vedi l'altra comunicazione che ho postato) che controlla a livello di campione, indipendentemente dagli importi. Probabilmente io sono stato più sfortunato del tuo amico. In ogni caso, mi sono salvato dalla restituzione di tutta la PAL 2018 per il semplice fatto che, sebbene non avessi informato l'Inps, avevo informato l'Agenzia delle Entrate, oltre che denunciare tale reddito (non è stato emesso alcun C.U., era una collaborazione occasionale autonoma). Tutto il resto sono chiacchiere e supposizioni.
Ah, il mese scorso ho percepito 340 euro per una prestazione occasionale sostituendo un amico malato per una settimana circa. Ho scritto tramite Inps risponde il giorno prima di iniziare. Inps mi ha risposto dicendo che ne prendevano atto, invitandomi a comunicare prontamente la cessazione. Cosa che ho fatto la sera stessa dell'ultimo giorno di lavoro. Per quanto INPS sia strana e sicuramente a volte sbagli, se non serviva, penso me lo avrebbero detto, invece di chiedermi la data di fine servizio.
Ognuno faccia come crede, io li avviso tutte le volte, tanto non supero il reddito e non mi costa nulla. Ciao a tutti.
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KURO OBI
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da KURO OBI »

Chiedo. Ma la risposta di INPS è chiara. Per non incorrere nella decurtazione devi dichiarare il reddito. Se non comunichi mi sembra che non succede niente, o comunque non lo specificano. Per quanto riguarda giaguaro, la tua situazione mi sembra un pò strana, visto che al mio amico tutti gli anni da sempre quando fa la comparsa l'anno successivo gli arriva il C.U. Mi ha fatto vedere tanti C.U. anche per un solo giorno da comparsa. Come arriva il C.U. anche a noi consiglieri comunali.
KURO OBI
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da KURO OBI »

Che non abbiano emesso il C.U. è sicuro, altrimenti se lo ritrovava nel cassetto fiscale. Ho fatto delle ricerche, e chiesto anche in uffici finanziari al comune, e sono arrivato alla conclusione che le cose stanno proprio come dice NavySeals. Cioè la decurtazione della PAL sembra che l'Istituto possa farla soltanto per una omissione finanziaria, come non avere dichiarato il reddito. La sola mancanza della comunicazione, peraltro non obbligatoria per alcune prestazioni occasionali, non vedo come possa essere punita. Ma è un mio pensiero confortato dai fatti di un amico che non comunica da 15 anni le sue prestazioni, ma tutte dichiarate col C.U.
mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

Ciao KURO OBI,
eventualmente basta darne comunicazione all'INPS e continuare a dichiarare le proprie prestazioni occasionali.
ROS71
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da ROS71 »

Buongiorno a tutti. Mi sono appena unito su questo forum e siccome lo ritengo molto utile ho voluto subito iniziare come sostenitore.
Mi trovo ormai in procinto di essere riformato e le mie intenzioni sarebbero quelle di non accettare l'impiego civile bensì la pensione.
Ho 53 anni e ho compiuto 41 anni di contributi (36 effettivi + 5 cumulativi).
Vi scrivo perchè ho bisogno di togliermi un dubbio per me molto importante.
Leggendo tutte le 5 pagine di questo argomento ho ricevuto molte informazioni. Per questo motivo vi ringrazio ma volevo esprimere una mia considerazione e porvi la domanda:
Mentre leggevo la domande e risposte della pagina 1, mi sentivo rincuorato e felice perchè la risposta era chiara: Da riformato, se hai compiuto 40 o più anni contributivi puoi lavorare serenamente (pensione e reddito da lavoro cumulabili al 100% senza alcuna decurtazione) => Infatti, una delle risposte che scioglieva ogni dubbio era: "Confermo, purché non sia stato andato in pensione di inabilità riconosciuta ai sensi della legge 335/1995."
Poi, però, voltando pagina (dalla pag. 2 in poi) l'argomento si allargava alla possibilità di poter aumentare la pensione futura ma la risposta che contrastava con quanto detto nella pagina 1 era: "potrai tranquillamente lavorare, purché la pensione non sia di inabilità assoluta a qualsiasi attività lavorativa e, senza superare il trattamento minimo mensile di € 598,61 relativo all'anno 2024 che moltiplicato per 13 mensilità equivale ad € 7.781,93.
Sarai soggetto soltanto all'adeguamento IRPEF in base al corrispondente scaglione del reddito prodotto.
Detto ciò è consigliabile effettuare un attività part-time, altrimenti ti decurteranno il 50% dell'importo per lavoro dipendente ed il 30% per lavoro autonomo".
Ecco, il mio forte dubbio e la mia domanda: Ma quest'ultima risposta si riferisce a quelle persone che sono state riformate e transitano in pensione con meno di 40 anni? Oppure le decurtazioni del 50% ovvero del 30% si applicano a prescindere dalla durata della contribuzione (quindi anche per chi come me ha più di 40 anni contributivi) qualora un'individuo riformato in pensione vada a sforare il trattamento minimo mensile di cui alla risposta trascritta qui sopra?
Riepilogo la mia domanda, per essere più preciso: Vorrei continuare a lavorare da pensionato (ex militare riformato per causa di servizio accertata) tabella A8 con 41 anni di servizio e 53 anni di età) - Domanda: Con le mi caratteristiche, potrò lavorare andando in cumulo totale (pensione più nuovo reddito da lavoro) senza subire alcuna decuratazione? Se si, dove trovo i riferimenti normativi che possano farmi prendere la decisione con maggiore serenità?
Vi prego di rispondere in maniera da sciogliere definitivamente il mio dubbio, perchè ho le idee un po confuse e la vostra risposta potrà aiutarmi a decidere se continuare a lavorare (ne avrei tanto di bisogno) oppure no. Grazie anticipatamente. Vi mando un caloroso saluto. A presto!
mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

Ciao!
Più tardi riscontro.
mauri64
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da mauri64 »

ROS71 ha scritto: dom lug 14, 2024 4:43 pm Buongiorno a tutti. Mi sono appena unito su questo forum e siccome lo ritengo molto utile ho voluto subito iniziare come sostenitore.
Mi trovo ormai in procinto di essere riformato e le mie intenzioni sarebbero quelle di non accettare l'impiego civile bensì la pensione.
Ho 53 anni e ho compiuto 41 anni di contributi (36 effettivi + 5 cumulativi).
Vi scrivo perchè ho bisogno di togliermi un dubbio per me molto importante.
Leggendo tutte le 5 pagine di questo argomento ho ricevuto molte informazioni. Per questo motivo vi ringrazio ma volevo esprimere una mia considerazione e porvi la domanda:
Mentre leggevo la domande e risposte della pagina 1, mi sentivo rincuorato e felice perchè la risposta era chiara: Da riformato, se hai compiuto 40 o più anni contributivi puoi lavorare serenamente (pensione e reddito da lavoro cumulabili al 100% senza alcuna decurtazione) => Infatti, una delle risposte che scioglieva ogni dubbio era: "Confermo, purché non sia stato andato in pensione di inabilità riconosciuta ai sensi della legge 335/1995."
Poi, però, voltando pagina (dalla pag. 2 in poi) l'argomento si allargava alla possibilità di poter aumentare la pensione futura ma la risposta che contrastava con quanto detto nella pagina 1 era: "potrai tranquillamente lavorare, purché la pensione non sia di inabilità assoluta a qualsiasi attività lavorativa e, senza superare il trattamento minimo mensile di € 598,61 relativo all'anno 2024 che moltiplicato per 13 mensilità equivale ad € 7.781,93.
Sarai soggetto soltanto all'adeguamento IRPEF in base al corrispondente scaglione del reddito prodotto.
Detto ciò è consigliabile effettuare un attività part-time, altrimenti ti decurteranno il 50% dell'importo per lavoro dipendente ed il 30% per lavoro autonomo".
Ecco, il mio forte dubbio e la mia domanda: Ma quest'ultima risposta si riferisce a quelle persone che sono state riformate e transitano in pensione con meno di 40 anni?
Confermo.
Oppure le decurtazioni del 50% ovvero del 30% si applicano a prescindere dalla durata della contribuzione (quindi anche per chi come me ha più di 40 anni contributivi) qualora un'individuo riformato in pensione vada a sforare il trattamento minimo mensile di cui alla risposta trascritta qui sopra?
NO, vedi sopra.
Riepilogo la mia domanda, per essere più preciso: Vorrei continuare a lavorare da pensionato (ex militare riformato per causa di servizio accertata) tabella A8 con 41 anni di servizio e 53 anni di età) - Domanda: Con le mi caratteristiche, potrò lavorare andando in cumulo totale (pensione più nuovo reddito da lavoro) senza subire alcuna decuratazione? Se si, dove trovo i riferimenti normativi che possano farmi prendere la decisione con maggiore serenità?
Vi prego di rispondere in maniera da sciogliere definitivamente il mio dubbio, perchè ho le idee un po confuse e la vostra risposta potrà aiutarmi a decidere se continuare a lavorare (ne avrei tanto di bisogno) oppure no. Grazie anticipatamente. Vi mando un caloroso saluto. A presto!
Nel caso in esame potrai tranquillamente lavorare senza alcuna decurtazione sulla pensione. Mi ripeto, sarai soggetto soltanto soltanto all'adeguamento IRPEF in base al corrispondente scaglione del reddito prodotto.
Dovrai comunicare all'INPS la nuova attività da lavoro autonomo, diversamente sarà compito del datore di lavoro farlo quale lavoro dipendente.
Di seguito riporto un articolo inerente l'argomento in titolo.

https://www.inps.it/it/it/dettaglio-app ... avoro.html
ROS71
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da ROS71 »

Buongiorno. Cari Mauri & NavySeal, innanzitutto grazie di cuore per la tempestività e per l'utilità delle vostre risposte che mi avrebbero chiarito i miei dubbi se non fosse per la successiva lettura dell'articolo inviatomi dal gentilissimo Mauri.

Perchè la lettura dell'articolo mi ha di nuovo messo un po di confusione? 1) Perchè io sono un po duro di comprendonio :lol: 2) Perchè le norme italiane sono sempre articolate e danno sempre adito a diverse sfumature/interpretazioni; 3) Perchè non so bene quale tipo di pensione andrò a prendere nel momento in cui avrò deciso di rifiutare l'impiego civile.
La mia domanda a questo punto è: Che tipo di pensione andrò a prendere nel mio caso (riformato per malattia per causa di servizio in tabella A8 e perciò con diritto a chiedere la PPO)? (sarà un assegno ordinario di invalidita'?)

Se la risposta sarà affermativa (cioè: Si, tu percepirai un assegno ordinario di invalidità), a questo punto con riferimento all'articolo inviatomi da Mauri dovrei rientrare in questo seguente caso: "Per i titolari di assegno di invalidità che continuano a lavorare sono previste una riduzione per incumulabilità con i redditi da lavoro introdotta dalla legge 8 agosto 1995, n. 335 (che opera indipendentemente dall'anzianità contributiva utilizzata per liquidare l'assegno ed eventuali successivi supplementi) e una trattenuta per incumulabilità con i redditi da lavoro, se la pensione è liquidata con meno di 40 anni di contributi".....Corretto?

A questo punto, se non ho capito male, da quello che c'è scritto nell'articolo dovrei subire una "riduzione per incumulabilità" (che opera indipendentemente dall'anzianità contributiva utilizzata per liquidare l'assegno ed eventuali successivi supplementi). E di quanto sarebbe questa "riduzione"?

Ecco, devo ammettere che continuo ad essere confuso. Vi chiedo gentilmente di comprendere le mie preoccupazioni (che spero siano infondate) e di spiegarmi meglio, nel mio specifico caso, quale tipo di assegno/pensione andrò a percepire (di anzianità, di invalidità, di inabilità, pensione anticipata precoci, eccetera) e se perciò andando a lavorare da autonomo, ipotizzando di arrivare a guadagnare un ipotetica somma di ulteriori 20.000€ annue lorde (magari!), a cosa andrei in contro, in termini di riduzione della pensione?. Perdonatemi per la complessità del quesito ma per me, in questo particolare momento, voi siete una risorsa preziosa e veramente utile. Nell'attesa delle gentilissime risposte, auguro una giornata meravigliosa a tutti voi. A presto!
celeste3
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da celeste3 »

Buongiorno a tutti e ben ritrovati. Approfitto della discussione e restando in tema vi chiedo un'informazione cui non ho trovato risposta. Relativamente alla decurtazione della pensione per cumulo per lavoro autonomo del 30% così come calcolato secondo la normativa, volevo sapere se tale decurtazione per cumulo viene applicata per sempre oppure qualora il pensionato raggiunga il requisito anagrafico dell'età pensionabile dei militari (attualmente 60 anni) l'INPS non effettuerà più la decurtazione e il reddito di lavoro autonomo diventa interamente cumulabile con la pensione. Grazie.
ROS71
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Re: cumulo pensione per riforma con reddito da lavoro.

Messaggio da ROS71 »

Buongiorno.
Scusate se sono di nuovo qui a chiedere il vostro aiuto ma non sono ancora riuscito a togliermi i dubbi che avevo.
Ho letto l'articolo che mi avete gentilmente inviato ma ho ancora le idee poco chiare e perciò vi propongo nuovamente il quesito per essere sicuro di aver capito bene (riferimento al link che mi avevate inviato e che incollo nuovamente qui sotto).

https://www.inps.it/it/it/dettaglio-app ... avoro.html

Trafiletto che mi lascia perplesso: "Per gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici il divieto di cumulo pensione/redditi da lavoro dipendente e autonomo opera per i trattamenti pensionistici di inabilità (pensione di privilegio, dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro e quella relativa alle mansioni)".

Quindi, anche per le pensioni di privilegio come nel mio caso?

PS: Essendo stato riformato pochi giorni fa, oggi mi sono recato presso un patronato e ho avviato n. 2 domande:
1) Domanda di Pensione Ordinaria di Inabilità proficuo lavoro/mansioni gestione pubblica (inabilità al 25% - idoneo alla riserva e idoneo al transito nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del ministero della difesa ai sensi della L. 266/99). Ho rifiutato il transito nell'impiego civile;
2) Domanda di Pensione di Inabilità di privilegio gestione pubblica (per una causa di servizio riconosciuta e ascritta in Tabella A - Cat. 8 ).

Adesso, la mia domanda rimane sempre la stessa: considerato quanto vi ho appena spiegato qui sopra e tenuto conto che ho compiuto 36 anni effettivi di servizio + 5 cumulativi = 41 anni di contribuzione, se dovessi decidere di lavorare ancora in futuro (da dipendente oppure da autonomo) e se i redditi derivanti dalla nuova attività dovessero superare la soglia di 5000€ (oppure 8000€ da autonomo), subirò le decurtazioni del 50% ovvero 30% nel caso di lavoro autonomo, SI oppure NO?

E se la risposta dovesse essere NO (non subirai le decurtazioni perchè hai più di 40 anni contributivi), con riferimento all'articolo dell'inps che mi avete gentilmente inviato (vedi link postato all'inizio), sulla base di quale trafiletto/paragrafo? Potreste entrare un po più nel merito? Vi prego.

Soprattutto, mi lascia perplesso il seguente paragrafo (vedi link postato all'inizio):
"Per gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici il divieto di cumulo pensione/redditi da lavoro dipendente e autonomo opera per i trattamenti pensionistici di inabilità (pensione di privilegio, dispensa dal servizio per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro e quella relativa alle mansioni).
Tali trattamenti pensionistici sono cumulabili con i redditi da lavoro autonomo nella misura del 70% e con i redditi da lavoro dipendente nella misura del 50%".

Leggendo più volte i paragrafi che vi ho incollato qui sopra (paragrafi virgolettati), mi sembra di continuare a capire che, nel caso in cui dovessi svolgere attività lavorativa autonoma o alle dipendenze, in ogni caso dovrei subire le decurtazioni della pensione (50% se dipendente o 30% se autonomo) nonostante io abbia maturato più di 40 anni contributivi!
Però, rimango speranzoso perchè in precedenza mi avevate chiarito che, nel caso di superamento dei 40 anni contributivi, tali decurtazioni non si applicano in ogni caso (me lo confermate?).
Mi avvalgo della vostra esperienza e degli eventuali casi precedenti di persone che hanno già svolto attività lavorativa a seguito di pensione per inabilità al servizio militare con più di 40 anni di contributi (con pensione privilegiata) e che non hanno subito dette decurtazioni.
Chiedo un vostro gentilissimo riscontro e consigli utili su come potermi muovere tra i meandri delle discrezionalità interpretative che gli addetti inps potrebbero applicare, qualora io dovessi decidere di continuare a lavorare.
Grazie anticipatamente per le vostre utilissime risposte.
Cordiali saluti
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