pensione contributiva
pensione contributiva
Salve, nuovo iscritto, ho provato a cercare risposte al mio quesito tra quelli gia' proposti ma non ho trovato quello che cercavo. Io come altri entrati in polizia fine anni 90 inizio 2000 in eta' adulta difficilmente arriveremo al massimo contributivo. Ora avendo fatto l'errore di non ricongiungere gli anni fuori, pensando di poterlo fare in seguito alle medesime condizioni, mi ritrovo che pur facendo i due anni in più arriverò a 26 e 9 mesi di servizio effettivo. Ecco il quesito, il patronato mi ha detto che mi costerà sui 17/20000 euro la ricongiunzione , volevo sapere se 3 anni in più danno un aumento significativo sull'assegno di pensione o meno. Anche se mi aumentasse di 100 euro se il destino mi da lunga vita ci vorrebbero circa 20 per ammortizzarli. Secondo quesito, dal resoconto Inps, del corso mi mancherebbero solo tre mesi, avendo iniziato il corso a ottobre 2000, mi risultano i contributi da gennaio 2001, questi tre mesi per riscattarli vanno pagati o basta farne richiesta? Terzo ed ultimo se lo sapete, i due anni in più li farò come poliziotto o nei ruoli tecnici? Grazie a chi mi dara' delucidazioni.
Re: pensione contributiva
Buona sera ne approfitto per chiedere nel sistema contributivo cosa influisce anche gli straordinari e altre accessorie in che misura ..per la pensione o per il tfs TFR grazie .
Re: pensione contributiva
Ciao Topgun86,
per avere un miglioramento economico gli accessori conviene farne il più possibile, in quanto la maggiorazione del 18% viene corrisposta indifferentemente anche a coloro che non li hanno mai effettuati, ovvero in misura inferiore a tale percentuale.
In considerazione di ciò, soltanto la parte eccedente concorre ad innalzare l’assegno pensionistico, altrimenti, come detto sopra il tutto è irrilevante.
Se questi accessori vengono svolti l’ultimo anno di servizio prima del limite ordinamentale, l’eccedenza grazie al moltiplicatore viene moltiplicata per sei volte.
Tanto premesso, per avere in quiescenza un aumento economico considerevole, l'accessorio deve essere effettuato per tutta l'attività lavorativa non solo per pochi anni.
Infine, gli accessori non incidono minimamente sull'indennità di buonuscita (TFS).
per avere un miglioramento economico gli accessori conviene farne il più possibile, in quanto la maggiorazione del 18% viene corrisposta indifferentemente anche a coloro che non li hanno mai effettuati, ovvero in misura inferiore a tale percentuale.
In considerazione di ciò, soltanto la parte eccedente concorre ad innalzare l’assegno pensionistico, altrimenti, come detto sopra il tutto è irrilevante.
Se questi accessori vengono svolti l’ultimo anno di servizio prima del limite ordinamentale, l’eccedenza grazie al moltiplicatore viene moltiplicata per sei volte.
Tanto premesso, per avere in quiescenza un aumento economico considerevole, l'accessorio deve essere effettuato per tutta l'attività lavorativa non solo per pochi anni.
Infine, gli accessori non incidono minimamente sull'indennità di buonuscita (TFS).
Re: pensione contributiva
Ciao, io (arruolamento 1998, riformato 2015 ) posso dirti che ho riscattato 2 anni e 4 mesi di lavoro esterno pre-arruolamento e che questi, da subito, mi hanno portato 220 euro netti al mese in più (220 nel 2015, poi perequati come noto nel corso degli anni).
Fatti bene i conti, io li riscatta appena arrulato e non pagai nulla ma penso ti converrà sempre, anche considerato che sono reversibili.
Fatti bene i conti, io li riscatta appena arrulato e non pagai nulla ma penso ti converrà sempre, anche considerato che sono reversibili.
Re: pensione contributiva
Grazie del tuo contributo navyseals infatti sto valutando e cerco di farmi un quadro chiaro, comunque la richiesta all'INPS l'ho già fatta nel 2021 di ricongiunzione sono in attesa del preventivo. 220 netti vale ,la pena ricongiungerli, ma per meno non lo so.
Re: pensione contributiva
@ Lorfra02
220 netti vale ,la pena ricongiungerli, ma per meno non lo so
quella cifra potresti forse eguagliarla se gli anni che devi ricongiungere sono stati fatti entro il 31/12/1992, altrimenti te la scordi...se contributivi anche quelli non arriveresti a 100 euro..
220 netti vale ,la pena ricongiungerli, ma per meno non lo so
quella cifra potresti forse eguagliarla se gli anni che devi ricongiungere sono stati fatti entro il 31/12/1992, altrimenti te la scordi...se contributivi anche quelli non arriveresti a 100 euro..
Re: pensione contributiva
Grazie e' quello che pensavo, siccome nel nostro ambiente girano diverse leggende , come quella che se raggiungi i 30anni di servizio effettivo ti aumenta l'assegno tipo un bonus ho pensato di chiederlo. Ora aspetto il preventivo dell'INPS per il ricongiungimento, se e' come penso sui 20000 euro non lo accetto,dovesse essere molto meno mi faccio due conti. Grazie ancora.firefox ha scritto: ↑dom nov 05, 2023 12:21 pm @ Lorfra02
220 netti vale ,la pena ricongiungerli, ma per meno non lo so
quella cifra potresti forse eguagliarla se gli anni che devi ricongiungere sono stati fatti entro il 31/12/1992, altrimenti te la scordi...se contributivi anche quelli non arriveresti a 100 euro..
Re: pensione contributiva
Lo sbaglio, se così si può definire, a mio avviso è stato l'aver fatto richiesta di ricongiunzione onerosa quando ti mancano ancora anni prima del pensionamento e, se non accetti, immagino non hai ancora 10 anni lavorativi per poter eventualmente ripresentare domanda.firefox ha scritto: ↑dom nov 05, 2023 12:21 pm @ Lorfra02
220 netti vale ,la pena ricongiungerli, ma per meno non lo so
Grazie e' quello che pensavo, siccome nel nostro ambiente girano diverse leggende , come quella che se raggiungi i 30anni di servizio effettivo ti aumenta l'assegno tipo un bonus ho pensato di chiederlo. Ora aspetto il preventivo dell'INPS per il ricongiungimento, se e' come penso sui 20000 euro non lo accetto,dovesse essere molto meno mi faccio due conti. Grazie ancora.
Io a colleghi nella tua condizione, anzi con molti più anni da ricongiungere, ho consigliato di fare domanda un anno prima della pensione....quanto arriva l'obolo da pagare, se si accetta, i ratei gravano quasi tutti sulla pensione che però viene immediatamente implementata e quindi la cosa è più indolore...
- domenico.c
- Sostenitore
- Messaggi: 774
- Iscritto il: sab gen 22, 2022 2:29 pm
Re: pensione contributiva
Messaggio da domenico.c »
forse non conviene aspettare molto:
Quanto costa
La ricongiunzione comporta il pagamento di un onere calcolato in base alla quantità dei contributi da
ricongiungere, all’età, al sesso ed alla retribuzione del lavoratore alla data della domanda.
Dall’importo così calcolato viene detratto il valore dei contributi trasferiti, e la somma che resta
rappresenta l’onere della ricongiunzione: la metà di tale somma è a carico del lavoratore.
Quindi, maggiore è la quantità di contributi da ricongiungere, e più sono elevati l’età ed il reddito del
lavoratore, maggiore sarà l’onere della ricongiunzione, a meno che l’importo da portare in detrazione
sia molto alto.
Per calcolare il costo della ricongiunzione bisogna tenere in considerazione alcuni elementi variabili
quali:
• la data di presentazione della domanda;
• l’età del richiedente alla data della domanda;
• l’anzianità contributiva totale (comprensiva anche dei periodi ricongiunti) alla data della domanda;
• il sesso del richiedente.
Sulla base di questi elementi è calcolato un coefficiente, chiamato “coefficiente di riserva matematica”,
contenuto in tabelle emanate con appositi Decreti Ministeriali, succedutisi nel tempo e di cui l’ultimo
risale al 2007.
Il coefficiente di cui abbiamo parlato, che è simile a quello utilizzato per il calcolo dei riscatti, è
moltiplicato per la maggior quota di pensione (il beneficio pensionistico) derivante dalla differenza tra
il calcolo della pensione annua senza i periodi oggetto di ricongiunzione ed il calcolo della pensione
annua comprensivo di tali periodi. All’importo così ottenuto è sottratta la somma dei contributi,
rivalutati alla data della domanda di ricongiunzione, provenienti dall’altra gestione. Questo ulteriore
importo è abbattuto al 50%, e la somma risultante rappresenta il costo della ricongiunzione.
In pratica, molto più semplicemente, il costo della ricongiunzione è dato dalla differenza tra due quote
di pensione (la prima calcolata con i soli contributi esistenti nella gestione accentrante, la seconda
comprensiva dei contributi ricongiunti in tale gestione), moltiplicato per il coefficiente di riserva
matematica e quindi abbattuto del 50%.
Come si paga?
Nella lettera che l’Ente previdenziale invia all’interessato per comunicargli che la domanda di
ricongiunzione è stata accolta sono anche indicate le modalità di pagamento. Quest’ultimo può
avvenire in unica soluzione, oppure ratealmente, in un numero di rate mensili non superiore alla metà
delle mensilità corrispondenti ai periodi ricongiunti. E’ anche possibile pagare la ricongiunzione
rateizzando l’importo dovuto sulle rate di pensione, purché venga in ogni caso garantito il trattamento
minimo, in vigore alla data della domanda, sulla rata di pensione.
E’ utile ricordare che, dal primo gennaio 2001, l’onere della ricongiunzione è interamente deducibile ai
fini fiscali.
Quanto costa
La ricongiunzione comporta il pagamento di un onere calcolato in base alla quantità dei contributi da
ricongiungere, all’età, al sesso ed alla retribuzione del lavoratore alla data della domanda.
Dall’importo così calcolato viene detratto il valore dei contributi trasferiti, e la somma che resta
rappresenta l’onere della ricongiunzione: la metà di tale somma è a carico del lavoratore.
Quindi, maggiore è la quantità di contributi da ricongiungere, e più sono elevati l’età ed il reddito del
lavoratore, maggiore sarà l’onere della ricongiunzione, a meno che l’importo da portare in detrazione
sia molto alto.
Per calcolare il costo della ricongiunzione bisogna tenere in considerazione alcuni elementi variabili
quali:
• la data di presentazione della domanda;
• l’età del richiedente alla data della domanda;
• l’anzianità contributiva totale (comprensiva anche dei periodi ricongiunti) alla data della domanda;
• il sesso del richiedente.
Sulla base di questi elementi è calcolato un coefficiente, chiamato “coefficiente di riserva matematica”,
contenuto in tabelle emanate con appositi Decreti Ministeriali, succedutisi nel tempo e di cui l’ultimo
risale al 2007.
Il coefficiente di cui abbiamo parlato, che è simile a quello utilizzato per il calcolo dei riscatti, è
moltiplicato per la maggior quota di pensione (il beneficio pensionistico) derivante dalla differenza tra
il calcolo della pensione annua senza i periodi oggetto di ricongiunzione ed il calcolo della pensione
annua comprensivo di tali periodi. All’importo così ottenuto è sottratta la somma dei contributi,
rivalutati alla data della domanda di ricongiunzione, provenienti dall’altra gestione. Questo ulteriore
importo è abbattuto al 50%, e la somma risultante rappresenta il costo della ricongiunzione.
In pratica, molto più semplicemente, il costo della ricongiunzione è dato dalla differenza tra due quote
di pensione (la prima calcolata con i soli contributi esistenti nella gestione accentrante, la seconda
comprensiva dei contributi ricongiunti in tale gestione), moltiplicato per il coefficiente di riserva
matematica e quindi abbattuto del 50%.
Come si paga?
Nella lettera che l’Ente previdenziale invia all’interessato per comunicargli che la domanda di
ricongiunzione è stata accolta sono anche indicate le modalità di pagamento. Quest’ultimo può
avvenire in unica soluzione, oppure ratealmente, in un numero di rate mensili non superiore alla metà
delle mensilità corrispondenti ai periodi ricongiunti. E’ anche possibile pagare la ricongiunzione
rateizzando l’importo dovuto sulle rate di pensione, purché venga in ogni caso garantito il trattamento
minimo, in vigore alla data della domanda, sulla rata di pensione.
E’ utile ricordare che, dal primo gennaio 2001, l’onere della ricongiunzione è interamente deducibile ai
fini fiscali.
Vai a
- GENERALE
- ↳ Annunci e Regole importanti
- CONSULENZA LEGALE PER I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA
- ↳ L'Avv. Giorgio Carta risponde
- CONSULENZA LEGALE SU CONTENZIOSI CIVILI
- ↳ L'Avv. Giovanni Carta risponde
- PREVIDENZA SOCIALE
- ↳ CALCOLI PENSIONISTICI
- ↳ ASPETTATIVA - CAUSE DI SERVIZIO - EQUO INDENNIZZO - PENSIONE PRIVILEGIATA ORDINARIA E TABELLARE
- ↳ VITTIME DEL TERRORISMO, DOVERE E CRIMINALITÀ
- ↳ ISTRUZIONI PER LA CONCESSIONE DELLA SPECIALE ELARGIZIONE PREVISTA PER LE VITTIME DEL SERVIZIO
- SALUTE E BENESSERE FORZE ARMATE E FORZE DI POLIZIA
- ↳ Psicologia
- ↳ La Dott.ssa Alessandra D'Alessio risponde
- LEXETICA - ASSISTENZA LEGALE E MEDICO LEGALE
- ↳ IL LEGALE RISPONDE
- ↳ IL MEDICO LEGALE RISPONDE
- FORZE DI POLIZIA
- ↳ CARABINIERI
- ↳ POLIZIA DI STATO
- ↳ News Polizia di Stato
- ↳ GUARDIA DI FINANZA
- ↳ POLIZIA PENITENZIARIA
- ↳ Attività di Polizia Giudiziaria
- MILITARI
- ↳ ESERCITO
- ↳ MARINA
- ↳ AERONAUTICA
- ↳ CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
- ↳ DONNE MILITARI
- ↳ UFFICIALI
- ↳ MARESCIALLI
- ↳ SERGENTI
- ↳ VSP
- ↳ VFP
- Trasferimenti all'Estero
- ↳ Tunisia
- ↳ Tenerife - Canarie
- DIPARTIMENTO VIGILI DEL FUOCO
- ↳ CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
- IMPIEGO CIVILE
- GUARDIE PARTICOLARI GIURATE