Riformato posso lavorare o no?

[pincopallino75]

Buongiorno amici e colleghi, in sostanza ho un grandissimo dubbio che mi ha messo in testa un commercialista, poi il Contact Center dell INPS. In sostanza sono stato riformatono senza causa di servizio il 12 settembre u.s. e ho rinunciato al ruolo civile. Ora chiedo ma posso essere assunto senza perdere la pensione o no? Il lavoro da dipendente che ho trovato è un partime di 3 ore che non andrebbe a superare i 6000 euro anno. In attesa di qualche esperto o chi ha già vissuto questa situazione vi lascio una buona giornata

[mauri64]

Ciao pincopallino75,
se fai una ricerca sul forum troverai tutte le informazioni utili al tuo quesito, in quanto l'argomento è stato ampiamente dibattuto.

[lepre15]

Salve certo che puoi lavorare ci sono miriadi di commenti in questo forum dove spiegano passa passo i tuoi dubbi! È inutile ripetere il tutto, basta che sul motore di ricerca
scrivi lavoro da pensionato. Ps che se stato riformato al SMI non vuol dire che tu non possa lavorare da civile, altrimenti la possibilità di transito non l’avrebbero concessa. Ciao

[pincopallino75]

Sai per caso cosa vuol dire trattamento minimo inps? Se non erro si parla di lordo quindi se per caso dovessi prendere uno stipendio di 430 euro netto lo andrei cmq a superare giusto?

[mauri64]

@pincopallino,
il trattamento minimo mensile per l'anno 2023 è di € 567,94, per 13 mensilità equivale a 7.383,22.
Pertanto per non avere decurtazione, lo stipendio lordo dovrà essere inferiore al trattamento minimo. Nell'anno in corso per conservare la pensione intera, l'importo del contratto part time dovrà essere più basso di 7.383.22 euro lordi.
Sarai soggetto soltanto all'adeguamento IRPEF.

[lepre15]

Ti ha risposto il buon Maurizio, pensiero personale si vuole intraprendere attività lavorativa in ambito civile è semplice la ditta dove sarai assunto avrà sicuramente un commercialista per le varie contabilità, quindi rivolgendoti direttamente a lui troverai la soluzione giusta, per le ore da fare giornaliere ecc. al fine di non superare la soglia massima alla quale scatta la decurtazione della pensione.