In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Vining
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In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Vining »

Buonasera gentile Roberto,
sono un brigadiere con 30 anni di servizio compiuti, già riformato parziale (5^ cat. tab."A" a vita), dal 1984.
sono in licenza di convalescenza, dal settembre 2008, per motivi di una patologia cui soffro, Serio problema epatico, recentemente ho terminato un ciclo di terapia antivirale, considerarata "salvavita", ed ho presentato alla mia amministrazione anche il certificato di grave patologia, per cui, tutto il periodo in cui sono stato in terapia salvavita, (11 mesi) non dovrebbe essere considerato aspettativa. Così mi è stato riferito.
Non so che sorte avrò per questa situazione, se mi riformano totalmente, oppure no.
L'Ufficiale medico della C.M.O., in sede di visite collegiali, da come agisce non mi ha fatto capire niente, perchè a parte la patologia che è si dip. da c.s., mi ha richiesto un'esame audiometrico che non ha nessuna relazione clinica con quella per cui mi trovo in convalescenza.
La domanda che le chiedo è questa:
perchè mi ha richiesto questo esame, poichè io sono in convalescenza per altro motivo?
che decisioni potrebbe adottare nei miei confronti. Durante una visita collegiale, mi chiese se avevo altre malattie, risposi di si ma non riconosciute, di cui un ipoacusia neurosensoriale.
in primis, parlava di riforma, poi, mi ha portato avanti ancora con la convalescenza, ed infine la richiesta del test di cui sopra, che ripeto, non capisco che cosa centra.
Il prossimo 22 02, mi devo ripresentare a visita, munito di questo test, e non so che cosa mi succederà. Sono arrivato a 17 mesi di convalescenza ed ancora non ha preso una decisione, nonostante la terapia salvavita l'abbia terminata con successo circa 6 mesi fa. Purtroppo, però, il danno che mi ha causato la patologia è molto rilevabile sotto il profilo clinico.
E' possibile che mi venga proposto un transito nel ruolo civile, oppure, vuole inserire questa ipoacusia a sostegno dell'altra patologia, "che da sola è gia abbastanza grave", per determinare una riforma totale?
se così fosse, a che cosa vado incontro, considerando che l'ipoacusia non è si dip. da c.s., in termini economici?
Restando in attesa di suo gradito, le porgo cordiali saluti.


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Vining
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Vining »

Errata corrige. Buonasera Roberto, è da intendersi, Gentile Avvocato Giorgio Carta..
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Roberto Mandarino »

Confermo, è molto probabile la sua ipotesi, e cioè che l'ipoacusia occorra alla Commissione Medico Militare per farle raggiungere un grado d' invalidità superiore e quindi sufficiente per riformarla.

Ai fini della pensione privilegiata questo è indifferente, infatti nel suo caso, l'importo sarebbe sempre della maggiorazione del 10% della pensione maturata, questo dalla 4^ all' 8^ categoria.
Suppongo infatti che lei abbia già ricevuto il decreto dell'equo indennizzo per la patologia per la quale è stato giudicato pazialmente idoneo, sullo stesso decreto, viene riportato anche il parere determinante, favorevole o contrario al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, rilasciato da parte del Comitato di Verifica (già comitato delle pensioni privilegiate ordinarie) tale parere se favorevole, è valido, per la stessa patologia, anche ai fini della successiva ascrizione a categoria tabellare ai fini della P.P.O., che viene assegnata sul verbale di riforma stilato dalla cmo.


Saluti Roberto
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Vining »

Grazie Roberto, mi devi scusare se ho fatto un po di confusione nel pubblicare questo post, dapprima l'ho inserito nel forum carabinieri, poi accortomi che non era indirizzato al gentile avvocato Carta, l'ho pubblicato nuovamente nel forum l'avvocato risponde.
Una cortesia, ma il decreto di equo indennizo, che mi è stato concesso nel lontano 1993, vale già come P.P.O., voglio dire: serve questo documento per inoltrare la domanda per ottenere la pensione privilegiata?
In attesa ti rinnovo cordiali saluti.
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Roberto Mandarino »

Potrà verificare nel decreto di Equo indennizzo, il numero e la data del parere favorevole o contrario al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio con il quale si è espresso il Comitato di Verifica (allora Comitato delle Pensioni Privilegiate Ordinaria).

Questo parere, (mentre una volta occorrevano due pareri uno ai fini dell' E.I. ed uno ai fini della P.P.O.) oggi con le nuove norme previste dal D.P.R. n.461/2001, è unico ed è valido anche ai fini di P.P.O., quindi le garantisce che quella patologia, se riconosciuta dipendente da causa di servizio ai fini di Equo Indennizzo oppure dell' indennità unatantum, è automaticamente riconosciuta dipendente da causa di servizio anche ai fini della Pensione Privilegiata Ordinaria.

Pertanto il parere favorevole al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio rilasciato da parte del Comitato, (che potrà tranquillamente verificare essendo riportato sul Decreto di Equo indennizzo) è importante, perchè qualora nel verbale di riforma totale a fianco a tale patologia (già riconosciuta dipendente ai fini di E.I.) la commissione medica nel quadro relativo alla valutazione relativa ai fini di P.P.O. ascriva tale patologia ad una qualsiasi categoria della Tabella A (cerchi di ottenere la dicitura a vita, considerato che ne soffre dal 1993, per evitare altre visite alla scadenza dei 4 anni solitamente concessi), avrà diritto automaticamente alla Pensione Privilegiata.

Quando si presenterà alla visita per la scadenza dei giorni di aspettativa malattia, fornisca, alla Commissione Medico Militare, il Decreto di Equo Indennizzo, in modo che anche la Commissione possa verificare il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio rilasciato dal Comitato e concederle anche la P.P.O. speriamo "a vita".
Saluti Roberto
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Vining »

Gentile Roberto, per orientamento, ti scrivo quello che è riportato sul verbale di riforma parziale:
L'inf. è ascriv. alla 5^ ctg. di pens. tab A a vita a decorrere dalla scadenza del precedente p.m.l. L'inf. stab. in data odierna è ascrivibile alla 5^ ctg di E.I. misura maxima.
Tale verbale è datato 08.03.1984.
Dopo circa 10 anni, mi pervenne il decreto di equo indennizzo (1993), solo su mia richiesta, motivando che la mia pratica era con una tantum e dimenticata al C.G.A. ufficio equo indennizzo, poichè i tempi per la definizione della mia pratica dovevano essere più celeri rispetto ai normali, avendo sottoscritto all'epoca l'una tantum, con maggiorazione del 20%, che poi, non ho mai capito che cosa è.
Il verbale dell'equo indennizzo, non riesco a trovarlo, cmq, sicuramente agli atti della Stazione CC che mi notificò il decreto deve esserci.
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Roberto Mandarino »

Il decreto di Equo Indennizzo non lo trova perchè non c'è.

Infatti ha specificato soltanto adesso, di aver ricevuto l'indennità una tantum (più favorevole dell'Equo Indennizzo) relativa al personale parzialmente idoneo.

Molto probabilmente non esiste neanche il parere del Comitato perchè all'epoca non era richiesto in caso di una tantum.

Quindi è probabile che la sua documentazione andrà con i documenti dell'epoca al Comitato, questo si dovrà esprimere quindi successivamente alla sua riforma totale.

Per esserne assolutamente certo può chiamare la mattina al numero dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comitato di Verifica, e chiedere con i suoi dati personali, se la quella patologia all'epoca è stata trattata.

Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comitato di Verifica sito in Roma via Lanciani n.11 tel. 06-47618941oppure 31 finale.

Saluti Roberto
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Roberto, se non ricordo male, l'una tantum, è una maggiorazione del 20 % sull'equo indennizzo, che quando viene accettato dall'interessato, determina che la pratica viene evasa in tempi molto rapidi rispetto a chi non lo chiede.
Nel contesto, però, chiude definitivamente l'iter patologico, come una sorta di cassazione talchè l'interessato non può più chiedere nulla, tipo, aggravamento o riesame per la patologia liquidata.
Per quanto riguarda invece il decreto, sono sicuro che esiste, perchè ricordo che su di esso, vi era riportata tutta la situazione della relativa liquidazione equo indennizzo, nonchè il parere della commissione P.P.O.
Sono in attesa di ricevere copia dalla Stazione CC. che mi ha notificato il citato decreto. Non appena mi arriva ti farò sapere con esattezza il contenuto.
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Roberto Mandarino »

Probabilmente lei si riferisce al parere favorevole al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio rilasciato dalla Commissione Medico Militare (cmo) ai fini di Equo indennizzo.
Ai fini di P.P.O. la Commissione Medico Militare può esprimersi soltanto dopo il congedo oppure in sede di riforma totale (congedo), non quando l'interessato è in servizio.

Saluti Roberto
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Vining »

Comunque, non appena avrò questo documento, ti farò sapere.
Ritornando alle patoligie non riconusciute, come tu dicevi prima non ha importanza, se più ne dimostro meglio è oppure il contrario???
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

Messaggio da Roberto Mandarino »

E' sufficiente anche soltanto una patologia, ma che sia o sia stata riconosciuta dipendente da causa di servizio (anche precedentemente e soltanto ai fini dell'Equo Indennizzo) dal Comitato di Verifica (all'epoca denominato Comitato delle Pensioni Privilegiate Ordinarie) e che questa successivamente al congedo o in sede di riforma totale, venga ascritta almeno ad 8^ categoria della Tab.A, AI FINI DI P.P.O. possibilmente con a fianco la dicitura "a vita", non importa più di tanto l'ascrizione tabellare ai fini dell'Equo Indennizzo.

Speriamo che lei ricordi bene e che ci sia anche il parere del Comitato delle Pensioni Privilegiate Ordinarie dell'epoca, perchè se ho ben capito si tratta di un' epatite, ed oggi quelle patologie molto difficilmente vengono riconosciute dipendenti da causa di servizio se non vi sono dei documentati motivi di un contaggio subito durante il servizio.

In effetti, con tali documentazioni relative al personale parzialmente idoneo, a quei tempi, hanno fatto un bel pò di confusione, alcune sono state inviate subito al Comitato altre invece sono rimaste archiviate.
Di due miei amici che si sono trovati in una simile situazione:
uno Brig.CC. dichiarato parzialmente idoneo nel 1989 (che chiese all'epoca l'indennità una tantum) il parere è stato chiesto al Comitato nel 2009...(dopo 20 anni e dopo la riforma totale);
l'altro sempre Brig. CC. dichiarato parzialmente idoneo nel 1992, all'epoca chiese l'Equo Indennizzo, la documentazione fu subito inviata al Comitato ecc.ecc.

E' preferibile che la sua pratica sia stata inviata all'epoca al Comitato, in questo caso infatti, avrebbe qualche possibilità in più che tale organo si sia espresso favorevolmente, sopratutto perchè all'epoca non si conoscevano esattamente i motivi veri per cui si contraeva l'epatite.
Saluti e in bocca al lupo
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Ma nel caso fosse come dici, a cosa vado incontro?
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Se non avrà patologie riconosciute dipendenti da causa di servizio dal Comitato ed ascritte AI FINI DI P.P.O. ad almeno 8 ^ cat. dalla cmo, perderà la pensione privilegiata, nel suo caso, si tratta di 150-190 euro nette al mese.
Comunque può chiedere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di altre patologie come l'ipoacusia, l'artrosi ecc.

Saluti Roberto
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Ma una curiosità, visto che sei così gentile e ti ringrazio per la disponibilità che mi stai offrendo.
Una volta decretata la riforma parziale, concesso l'equo indenizzo, non possono più fare niente perchè quello che è stato stabilito all'epoca è stato approvato, altrimenti, sarei stato chiamato da qualche ente preposto.
Un'ultima domanda, all'atto che mi conferirono la riforma, ebbi a ricevere da parte dell'inìdap, la relativa liquidazione dei pochissimi anni di servizio che avevo svolto, 2-3, poi successivamente, dietro mia domanda fui ripristinato in servizio.
Che cosa determia ora tutto questo?
Roberto Mandarino
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Re: In convalescenza "SI DIP. DA C.S.".

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Per quanto riguarda l'equo indennizzo, avendo ricevuto l'indennità una tantum, non potrà chiedere ulteriore equo indennizzo. Inoltre oggi l'Equo indennizzo è di una cifra irrisoria.

Le rilascio due notizie una bella e una brutta, prima la brutta: se otterrà la pensione privilegiata dovrà restituire il 50% di quanto percepito per l'indennità una tantum.
Quella bella è questa: lei fino ad ora ha omesso di riferire di essere stato già riformato totalmente, cioè congedato, quindi il suo caso è più unico che raro, di conseguenza, se il verbale di riforma non è stato annullato (come penso) sullo stesso vi è anche la valutazione ai fini di Pensione Privilegiata oltre che di Equo Indennizzo.
Pertanto quasi certamente il Comitato all'epoca è stato interessato per quanto riguarda la P.P.O.

Relativamente alla buonuscita, la percepirà entro 105 giorni dal giorno della riforma, scaduto tale termine avrà diritto anche agli interessi legali. Ovviamente ne avrà diritto a decorrere dalla data del nuovo rientro in servizio, infatti la buonuscita relativa all' anzianità precedente l' ha già percepita. Avrà minimo 50 mila euro di buonuscita.

Saluti Roberto
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