Maturazione/mantenimento requisiti pensionistici

[roby5]

Buongiorno a tutti,
sono un Maresciallo Maggiore CC, classe 1967, il prossimo dicembre maturerò 41 anni di contributi, quindi, teoricamente, trascorsi 15 mesi potrei essere collocato in congedo a domanda per anzianità.
So' che per coloro che maturano i requisiti entro il 31/12/2024 non dovrebbe cambiare nulla circa i requisiti anagrafici e/o contributivi per l'uscita dal servizio sia per anzianità che per vecchiaia.
Dal 2025 (o 2026) pare che le cose cambieranno (in peggio ovviamente).
Detto ciò qualora io presentassi la domanda il prossimo anno per un uscita nel 2025, ma poi decidessi di revocarla, per un uscita a 60 anni, ovvero nel 2027, manterrei i requisiti attuali o rischio di incorrerre in quelli nuovi?
Grazie in anticipo a tutti coloro che potranno/sapranno darmi info in tal senso.
Roberto

[mauri64]

Ciao roby5,
allo stato attuale non vi è nulla di concreto, soltanto voci di corridoio.
Nel caso specifico maturerai i requisiti necessari per andare in quiescenza al compimento dei 60 anni (limite di età) non prima, pertanto se dovessero cambiare le condizioni saresti soggetto alle nuove.

[roby5]

Grazie mille per la risposta.
Quindi se ho capito bene il fatto di presentare domanda non "congela" i requisiti acquisiti?
Grazie ancora
Roberto

[mauri64]

@roby5,
analizziamo i diversi punti:

• nell'anno 2025 maturerai un'anzianità contributiva utile di 42 anni e 3 mesi, pertanto i requisiti necessari per accedere in pensione di "anzianità". Tale diritto sarà acquisito a tutti gli effetti ma, solo per quanto concerne gli anni contributivi indipendentemente dall'età anagrafica.

• Se per ipotesi nel 2026 tu fossi sempre in servizio e cambiasse la normativa di riferimento al nostro Comparto, per esempio, alzando il tetto massimo di pensionamento a 62 anni, raggiungeresti i requisiti "per limite di età" e corrispondenti benefici, solamente nel 2029.

• Infine, la domanda di pensione serve all'amministrazione per espletare le operazioni di congedo, se la revocassi non avrebbe alcun esito su qualsiasi tipologia di pensione.

[roby5]

....chiarissimo.
A questo punto meglio valutare la possibilità di uscire ad anzianità nel 2025.
Grazie ancora per le delucidazioni.
Buona domenica

[mauri64]

Ciao roby5,
è una scelta del tutto personale.

Buona domenica anche a Te

[firefox]

@roby5,
analizziamo i diversi punti:

• nell'anno 2025 maturerai un'anzianità contributiva utile di 42 anni e 3 mesi, pertanto i requisiti necessari per accedere in pensione di "anzianità". Tale diritto sarà acquisito a tutti gli effetti ma, solo per quanto concerne gli anni contributivi indipendentemente dall'età anagrafica.

• Se per ipotesi nel 2026 tu fossi sempre in servizio e cambiasse la normativa di riferimento al nostro Comparto, per esempio, alzando il tetto massimo di pensionamento a 62 anni, raggiungeresti i requisiti "per limite di età" e corrispondenti benefici, solamente nel 2029.

• Infine, la domanda di pensione serve all'amministrazione per espletare le operazioni di congedo, se la revocassi non avrebbe alcun esito su qualsiasi tipologia di pensione.

Buon giorno e buona domenica.

Ovviamente lungi da me mettere in dubbio la tua disamina però io quando si parla di ritti acquisiti previgente sistema previdenziale (ammesso poi cambi) ho sempre qualche dubbio in proposito.

Parto da un esempio, reale, e ben conosciuto di mia moglie anche se altra attività lavorativa..

Il 31/10/2022 ha maturato il diritto al pensionamento con opzione donna...

L'opzione è stata poi riproposta anche per il 2023 ma con requisiti più selettivi..

Ebbene lei farà domanda di pensione a fine anno mantenendo TUTTI i requisiti vigenti sino al 31/12/2022 ovvero i diritto acquisiti sono sacrosanti...ora NON mi dite frasi del tipo: speriamo sia così...ecc. ecc. perchè è così

Ora mi chiedo, se il collega in questione a 41 AA di contributi a prescindere dall'età ha maturato il diritto ad andare in pensione, ed ha facoltà o meno di "lavorare" la finestra mobile, qualora NON facesse domanda e, a titolo di esempio nel 2026 fosse ancora in servizio e da quell'anno ci vogliono 42 AA di contributi (in luogo dei 41) sempre poi con FM di 15 MM, siamo sicuri che lui NON ha congelato il diritto maturato in precedenza?

Oppure diamo per scontato ciò ed ho mal interpretato il la risposta?

[mauri64]

Ciao firefox,
se rileggi il punto 1 questo ho scritto, in sintesi una volta maturato l'anzianità contributiva utile indipendentemente dall'età anagrafica a qualsiasi età, potrà andare in pensione quando lo riterrà, anche se cambiasse la normativa.
Il quesito posto dal collega era riferito al pensionamento per limite di età, ebbene i requisiti necessari li maturerà solamente al sessantesimo anno di età, non prima.

[firefox]

Ok Mauri, riletto bene

[mauri64]

Buon domenica

[roby5]

Ciao Mauri e buogiorno a tutti i lettori del forum,
buona domenica, volevo solo un'informazione, nel caso decida di lasciare il servizio nel 2025 (da marzo del prosismo anno potrei congedarmi) desideravo sapere quali vantaggi avrei (se ci sono) nel congedarmi nel secondo semestre del 2025, per esempio a luglio o agosto o addirittura sarebbe meglio aspettare il compimento del 58 anno di età (ovvero al 1° ottobre 2025).
Mi riferisco ovviamente alla pensione anticipata con 41 anni di contributi e 15 mesi di finestra mobile, indipendentemente dall'età anagrafica.
Grazie per la risposta che potrai fornirmi ed un saluto a tutto il forum.
Roberto

[mauri64]

Ciao roby5,
trattenendoti in servizio fino al compimento del 58° anno di età, l'assegno pensionistico aumenterà di circa 18 euro mensili netti.
Non beneficerai però di alcun aumento ai fini del TFS, a causa dell'arrotondamento per difetto.
Invece trattenendoti fino al 29-30 dicembre 2025, beneficerai di 28 euro mensili netti sul rateo pensionistico e, dell'importo netto di 1.603 euro sul TFS grazie all'arrotondamento per eccesso all'anno superiore.

[roby5]

Grazie mille sempre gentilissimo e preciso.
Roberto

[mauri64]

Alla prossima.

Buona domenica.