Porto un esempio reale di questi giorni, anche se di altro ambiente lavorativo che potrebbe aiutare a comprendere...ciaparat ha scritto: ↑ven feb 11, 2022 8:57 pm Buonasera a tutti, mi permetto di dissentire. A mio parere, se il 01/01/2023 fossero abrogate le pensioni anticipate o di anzianità, la persona che ha maturato i 41 anni di contributi (36+5) e scontato eventualmente la finestra mobile (12 0 15mm) per far valere i propri diritti dovrebbe "cristallizzare" la propria posizione producendo domanda di quiescenza PRIMA dell'entrata in vigore del nuovo provvedimento.
Inoltre, invito tutti a leggere attentamente la legge 30/12/2021 nr, 234 (legge di bilancio) sui fondi stanziati da destinare ad interventi previdenziali....
Mia moglie ha maturato il diritto, come da proroga nella recente legge di bilancio, di "opzione donna" cristallizzando gli attuali requisiti al 31/12/2021..
Potrebbe andare in pensione ad ottobre 2022 (finestra) o quando vuole anche nel 2025 per fare un esempio, anche se, come parrebbe scontato tale tipologia di pensione dal prossimo anno o l'abrogano o la modificano inasprendone i requisiti.
L'ho accompagnata personalmente al patronato, perchè volevo appunto certezza su questo secondo aspetto, ovvero certezza del diritto acquisito e questo mi è stato confermato.
In buona sostanza, anche se mia moglie producesse domanda di "opzione donna" nel 2025 quando magari NON esiste più da tre anni, potrebbe andare in pensione seduta stante avendo maturato il diritto, in virtù di una legge vigente nel 2021/2022.
In conclusione, ben sapendo che sono solo ipotesi, se Tizio ha maturato il diritto alla pensione anticipata entro il 31/12/2022 (anche solo il diritto, ovvero senza poi fare FM lavorata) e dal 01/01/2023 quella tipologia di pensioni venisse abrogata lui conserverebbe tale diritto.