Che ne pensate?
Potrebbe arrivare anche questa ennesima mazzata

Chi con 20 anni di contributi prende pensioni di 2000 euro e chi, se così fosse, con 40 supererà di poco le 1000 euro?
Messaggio da Highlander70 »
Buon giorno, ovviamente gli "annunci" se pur fatti dall'attuale premier poi si scontrano, spero, che le auspicate resistenze della politica e delle parti sociali ma, andare in pensione tutti con il sistema contributivo, significa che gli anni maturati ante 1995 saranno calcolati con il sistema contributivo e non con quello retributivo, senza se e senza ma...brude ha scritto: ↑ven ott 29, 2021 9:59 pm Ciao a tutti, non vorrei dire sciocchezza, ma il ritorno al calcolo della pensione contributiva significa che per andare in pensione bisogna avere 67 anni ( per i civili) . La pensione sarà quindi basata su quanto si contribuirà (come lo è sempe stato dal 1995 ) . Ad oggi, invece, c'è la possibilità di andare in pensione con la quota 100 e altri sistemi , dati dal calcolo dell' età e dagli anni di contribuzione (nei quali rientra anche quello retributivo antecedente al 1995). In pratica si torna al precedente sistema di calcolo (misto per quelli arruolati prima del 1995).
In definitiva, " tramonterà definitivamente Quota 100. Ecco perché l'esecutivo si prepara a varare la riforma delle pensioni già dal prossimo Consiglio dei ministri: il primo obiettivo sarà quello di limitare i danni dello scalone generato dalla legge Fornero. Si parla di Quota 102 nel 2022 e di Quota 104 nel 2023, maturabili rispettivamente con 64 e 66 anni di età (contro i 62 di Quota 100) ed almeno 38 di contributi. Addirittura si vocifera di una Quota 103, nata proprio nella trattativa tra i partiti. Si tratterà, comunque, sempre di un'uscita anticipata di tipo volontario: chi lo vorrà, infatti, potrà continuare a lavorare fino a 67 anni .
Stando al prospetto creato da La Stampa, un dipendente pubblico/privato con stipendio medio di 1600 euro andato in pensione tramite Quota 100 tra 2019-2021 (quindi con 62 anni di età e 38 di contributi) percepisce un assegno mensile di 1300 euro. Con legge Fornero (e quindi pensione a 67 anni di età o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 per le donne) lo stesso lavoratore avrebbe incassato circa 200/300 euro in più al mese, rinunciando però così all'uscita anticipata. Con Quota 102 e Quota 104, un lavoratore nelle medesime condizioni dovrà presumibilmente attendere rispettivamente i 64 o 66 anni di età e comunque i 38 anni di contributi"
Forse mi sono sbagliato , lascio quindi voce agli esperti .
Salve Max,
Salve Max,Maxgal64 ha scritto: ↑ven nov 05, 2021 9:16 am Io mi sono arruolato nel 1983 e con il sistema misto avevo al dicembre 1995 16 anni e 10 mesi di contribuzione grazie a periodi esterni ricongiunti. I periodi erano pari ad anni uno, mesi nove e giorni diciannove. Gli anni figurativi hanno inciso per il calcolo pensionistico due anni ed i restanti tre sono esclusivamente ai fini del diritto. Non credo che si possa parlare di cifre rilevanti, quando poi il resto della mia anzianità lavorativa fino al 2012 è calcolata con il sistema misto e negli ultimi sei anni con il solo contributivo.