Rinnovo contratti e versamento contributi

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VincentVega
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Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da VincentVega »

Ho una domanda per i piu' esperti.
In condizioni normali, alla scadenza del contratto questo dovrebbe essere subito rinnovato ed il relativo aumento, con lo stipendio aggiornato servirebbe per il calcolo dei contributi pensionistici.
Sappiamo tutti che il rinnovo non avviene mai alla scadenza, ma anche molti anni dopo.
In molti casi sono stati dati dei "contentini", gli arretrati calcolati non si sa' come e buonanotte.
Nel calcolo pero' dei contributi pensionistici, gli importi validi per il periodo di validita' del contratto, vengono aggiornati ai nuovi importi anche in modo retrattivo?
Oppure rimangono i vecchi importi ?
Esempio
anno 2018 retribuzione 33.000 euro (contratto biennio 2016-2018 scaduto)
anno 2019 retribuzione 34.000 euro
anno 2020 retribuzione 35.000 euro
nel 2021 viene rinnovato il contratto e prevede per il biennio 2019-2021 un aumento di 1.000 euro (e' solo un esempio).
A questo punto dal momento del rinnovo si inizieranno a percepire gli aumenti, ma la retribuzione passata viene aggiornata ai fini dei contributi e quindi del calcolo pensionistico ?


sasabl
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Re: Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da sasabl »

Rimangono i vecchi importi. Se ti danno la classica una tantum a copertura del periodo di mancato rinnovo questa andrà a finire nel montante contributivo dell'anno in cui la prendi. Unico vantaggio, se così si può dire visto che sono soldi che avresti dovuto già prendere, è che su quell'importo, per il calcolo dell'IRPEF dovuta, applicheranno, ai sensi dellart.17 TUIR, la tassazione separata e non quella progressiva. Pagherai quindi un 8/10% in meno di IRPEF a seconda della aliquota media calcolata in base ai due anni precedenti. Un pò come quello che succede con gli straordinari in esubero che, messi nel basket 3, vengono pagati nell'anno fiscale successivo e risultano soggetti ad un'aliquota IRPEF più bassa del normale 38%. Questa percentuale corrisponde alla famosa aliquota media che, se guardi in basso nell'ultima pagina del tuo statino, la trovi scritta in basso a destra.

Ciao!
VincentVega
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Re: Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da VincentVega »

Ok per l'una-tantum per la retribuzione, ma per i contributi pensionistici ?
Non dovrebbero adeguarli a quanto previsto nel rinnovo contrattuale ?
Ripetendo questo giochetto in una carriera di 35 anni, se il rinnovo e' biennale alla fine sono diversi soldini in meno
nel montante, o sbaglio ?
59Andrea
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Re: Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da 59Andrea »

sasabl ha scritto: mer nov 18, 2020 8:22 pm Rimangono i vecchi importi. Se ti danno la classica una tantum a copertura del periodo di mancato rinnovo questa andrà a finire nel montante contributivo dell'anno in cui la prendi. Unico vantaggio, se così si può dire visto che sono soldi che avresti dovuto già prendere, è che su quell'importo, per il calcolo dell'IRPEF dovuta, applicheranno, ai sensi dellart.17 TUIR, la tassazione separata e non quella progressiva. Pagherai quindi un 8/10% in meno di IRPEF a seconda della aliquota media calcolata in base ai due anni precedenti. Un pò come quello che succede con gli straordinari in esubero che, messi nel basket 3, vengono pagati nell'anno fiscale successivo e risultano soggetti ad un'aliquota IRPEF più bassa del normale 38%. Questa percentuale corrisponde alla famosa aliquota media che, se guardi in basso nell'ultima pagina del tuo statino, la trovi scritta in basso a destra.

Ciao!
Ciao Sasabl, scusami ma io la interpreto diversamente.
Gli arretrati relativi ad aumenti di contratto seguono due principi:
@ il principio di “cassa”, ai fini IRPEF riferito all’anno in cui si riscuotono ed essendo di pertinenza degli anni precedenti, vengono sottoposti all’aliquota media irpef degli ultimi due anni;
@il principio di “competenza” ai fini previdenziali, in quanto gli arretrati contrattuali vanno a sostituire la vacanza contrattuale e quindi all’aggiornamento delle voci fisse e continuative ( es: stipendio; iis; assegno di funzione; indennità pensionabile) degli anni passati oggetto del rinnovo contrattuale.
A sua volta questo passaggio si riflette anche con l’adeguamento della quota B e C.
In breve, alla data del congedo l’amministrazione, fino ad aprile 2019, inviava/invia all’Inps e per conoscenza al congedante, il modello PA04 in formato cartaceo, (ora sostituito dal SIN2 inserito nella piattaforma PASSWEB), in cui indicava/indica il luogo della vacanza contrattuale gli aggiornamenti delle voci fisse e continuative, oggetto del rinnovo contrattuale.
A sua volta l’Inps sulla base dei dati del PA04 elabora la PAL.

Stessa ragionamento vale anche per gli accessori, es. straordinari, che riscuoti con qualche anno di ritardo. Ebbene, l’importo riscosso, ai fini IRPEF è sottoposto a tassazione separa con l’aliquota media degli ultimi due anni, ma ai fini previdenziale e collocato negli anni di competenza ovvero quando lo hai effettuato.

In relazione all’eventuale risparmio, 8/10%, in caso di tassazione separata, penso che ciò si potrebbe verificare solo se nell’anno precedente alla riscossione degli arretrati ( da contratto o straordinari) si ha una aliquota media alta e nel terzultimo anno un’aliquota più bassa oppure viceversa, tanto da abbassare la media aritmetica.

Per quanto riguarda la tassazione degli straordinari è vero che nel corso dell’anno sono tassati con l’aliquota max alta, 38%, ma a febbraio dell’anno successivo con il conguaglio, dare/avere, le imposte da pagare vengono rapportate al reddito imponibile percepito, poi indicato nel CUD.
Resta inteso che, ai fini previdenziali gli importi arretrati degli straordinari seguono il principio di competenza e quindi nel PA04 vengono allocati come accessori nell’anno di spettanza ovvero allorquando sono state effettuate le ore di lavoro straordinario.
sasabl
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Re: Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da sasabl »

Ciao Andrea!

Una volta era come dici tu.
Adesso c'è l'articolo 6, comma 9, del d.lgs. n. 314 del 1997 che recita "Le gratificazioni annuali e periodiche, i conguagli di retribuzione spettanti a seguito di norma di legge o di contratto aventi effetto retroattivo e i premi di produzione sono in ogni caso assoggettati a contribuzione nel mese di corresponsione"
C'era una circolare dell'INPS al riguardo ma adesso non me la ritrovo.
59Andrea
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Re: Rinnovo contratti e versamento contributi

Messaggio da 59Andrea »

Ciao Sasabl,
penso che ti riferisca all’aliquota previdenziale da applicare alle somme arretrate.
Io nella risposta ho precisato che, ai fini pensionistici per la determinazione della PAL, gli importi percepiti vengo collocati negli anni in cui sono stati maturati.
Certamente ti è noto che, successivamente al rinnovo contrattuale l’amministrazione provvede a notificare al dipendente un atto dove sono riportate tutte le voci stipendiali modificate e non, con a fianco la data di decorrenza della percezione.
In calce allo stesso documento è riportato “”I nuovi importi assorbono la vacanza contrattuale prevista dall’art 8 comma 3 del DPR 5.11.2004 nr. 301””. ( nota rilevata dai documenti notificatomi).
Ribadisco, ma a te a già noto, che gli importi delle voci vengono inserite nel PA04, ora SIN2.
Circostanza questo lo verificato personalmente.
Anzi, relativamente alla mia posizione contributiva ho avuto modo di appurare che l’importo indicato nel CUD corrispondeva con quello indicato nell’estratto contributivo INPS, ma differiva da quello indicato nel PA04 che a sua volta ho riscontrato nel foglio di calcolo utilizzato dall’Inps per la determinazione della PAL.
Dunque, l’Inps per la determinazione della PAL prende in considerazione le cifre indicate nel PA04 inviato dall’amministrazione.
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