MEDICO COMPETENTE e INVALIDITA' Con Limitazioni al Servizio

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AngeloBarese
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MEDICO COMPETENTE e INVALIDITA' Con Limitazioni al Servizio

Messaggio da AngeloBarese »

Salve, Perdonatemi del testo lungo ma è solo per spiegare tutto e che possa servire anche ad altri…
sono un assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria, arruolato il 02 novembre 1987 al 10 luglio 1990 nell’esercito e dal 10 luglio 1990 ad oggi nella polizia penitenziaria (passaggio diretto).
Ad oggi ho maturato 32 e 9 mesi circa (percepisco già il 3 assegno funzionale). Dal 1998 al Nucleo Scorte, rimosso per problemi di salute nel 2017.
Sono del 1968 ho 52 anni anagrafici.

Vi racconto cosa mi è successo e cosa sta ancora succedendo, cercando qualche consiglio che accetterò come un vostro figlio.

Dal 2017 il mio Direttore (oggi congedato) mi manda per 2 volte alla CMO al rientro della malattia per dipendenza da causa di servizio (problemi alla schiena). Alla 2^ volta la CMO mi scrivono sul verbale che “ SI PRECISA CHE LA CMO NON E’ COMPETENTE CIRCA LE PRESCRIZIONI E/O LE LIMITAZIONI EVENTUALMENTE CONSIGLIATE DAL MEDICO COMPETENTE (D.L. 81 DEL 2008) RIGUARDANTE IL RISCHIO LAVORATIVO SPECIFICO, MA SOLO IN MERITO ALL’IDONEITA’ GENERICA AL SERVIZIO D’ISTITUTO.” .
Nonostante la CMO dice che devo essere sottoposto a visita medico competente, il Direttore (oggi congedato) non mi manda a visita medico competente neanche quando scrive l’Avvocato. Inevitabilmente l’Avvocato chiede Sospensiva al TAR, e questa volta il TAR dispone la visita dal medico competente. Questo mi prescrive le limitazioni al servizio.
Il Direttore (in servizio) però non mi da incarico in base alle disposizioni del medico competente. Me la fa pesare. Allora faccio interpello all'ufficio segreteria. Risulto vincitore, ma andavo a sostituire la collega che era in quell'Ufficio da molti anni. Il Direttore (in servizio) a questo punto pur di togliermi da quell'ufficio e far rientrare la collega, mi propone di farmi ordine di servizio in base alle prescrizioni del medico competente (le tira fuori dal cilindro) purché io rinunci all'incarico in segreteria anche perché al dire del Direttore (in servizio) non potevo garantire la presenza costante per le mie condizioni di salute.

A questo punto io rinuncio e il Direttore (in servizio) mi fa l’ordine di servizio con incarico di Centralinista in giorni alterni col collega, distribuzione buoni pasto, registrazione corrispondenza all’AFIS.

Dopo 9 mesi il Direttore (in servizio) mi fa un’altro ordine di servizio dove non tiene conto delle mie condizioni e senza il parere del medico competente mi dispone che in aggiunta agli altri incarichi devo inserire al pc le telefonate effettuate dei detenuti all’AFIS. A questo punto ho un peggioramento dovuto alla postura obbligata etc. etc. e chiedo altra visita al medico competente. Quest’ultimo in aggiunge alle limitazioni mi prescrive “NO a lavori che richiedono l’uso del pc e del mouse” per artrosi alla mano destra e gli porto anche la relazione CTU e Omologa del Tribunale per invalidità del 75% (agosto 2020) riconosciuta dall’INPS con aggravamento delle condizioni di salute.

Ma il Direttore (in servizio) non convinta del “NO a lavori che richiedono l’uso del pc e del mouse” chiede al medico competente di specificare meglio. Ma senza che io abbia avuto notifica della decisione del medico competente, il Direttore mi fa altro ordine di servizio che devo utilizzare il pc e fare la pausa di 10 minuti ogni ora. Insomma la legge già lo prevede che ogni 120 minuti deve fare 15 minuti di pausa.

E la decisione del medico competente come si può mal interpretare?
La faccio vedere all'Avvocato che mi segue per il ricorso al TAR e parte la lettera di diffida alla revoca dell’ordine di servizio invitando il Direttore (in servizio) di attenersi alle prescrizioni a verbale del medico competente.

Mando 3 giorni di malattia senza certificato elettronico e il mio medico indica che sono “invalido civile con la riduzione della capacità lavorativa nella misura del 75%”. Oggi mi chiama la collega della segreteria e mi dice che devo andare dal medico del carcere che funge da DSS Medico incaricato per gestire la competenza che determinano periodi di assenza dal servizio per temporanea inabilità.

Scrivo al Direttore (in servizio) su consiglio dell’Avvocato “Stante il mio stato di malattia sono impossibilitato a presenziare per tale data e in ogni caso lo scrivente chiede chiarimenti e spiegazioni sulle ragioni di questa visita poiché anche recentemente sono stato sottoposto in data 29.06.2020 a verifica da parte Medico Competente che ha accertato l’idoneità con limitazioni al servizio e che fermo restante eventuale visita potrà essere sottoposta nei miei confronti quando cesserà lo stato di malattia e che tutta la documentazione è già in possesso del medico competente.

Ora, vivo in un paese dove:

a Milano un poliziotto senza una gamba riferisce la bellissima frase del Capo della Polizia mentre ero in rianimazione in pericolo di vita: «Bruno è giunto il momento di raccogliere quanto hai seminato, la divisa ce l'hai cucita addosso e mai nessuno te la toglierà»". E infatti non gliel'hanno tolta Allego articolo del Milano Today del 26 maggio 2019
Bruno, il primo poliziotto d'Italia senza gamba_ _Abbiamo vinto_.pdf
e dove un altro poliziotto invalido al 100% prende i permessi legge 104 per se stesso in situazione di handicap grave, e vince contro il suo Comando perché consideravano le ore di permesso per legge 104 solo nella misura di 18 ore al mese quando invece la Legge dice diversamente ed ottiene dal TAR Roma il riconoscimento di fruire 2 ore al giorno per tutte le giornate lavorative. Vedi sentenza TAR di Roma che qui allego.
Sentenza Poliziotto che fruisce permessi Legge 104.pdf
Sono da tre anni che sono invalido e il medico competente ha tutta la documentazione.

Oltre ad essere un poliziotto sono un cittadino e un invalido a cui stanno infangando la dignità e che sto combattendo perché devono finire questi abusi.

La CMO dice che dipendo dal medico Competente e ora il Direttore mi manda alla CMO forse con l’intento di farmi riformare? Quando mi mancano pochi anni per finire il mio servizio?
Sono stato riconosciuto dalla CMO delle seguenti infermità dipendenti da causa di servizio:
1994 RICONOSCIUTA - GASTRODUEDENITE ESOFAGITE 1° GRADO;
2006 RICONOSCIUTA - NOTE DI ATROSI LOMBARE
2014 RICONOSCIUTA ROMA - PREGRESSA FRATTURA 5° METACARPO DESTRO
2015 RICONOSCIUTA - DISCOPATIE e ARTROSI CERVICALE - NO SPALLA DX E SX
(Ho la tabella A 7^ minima).

La percentuale di invalidità mi è stata data maggiormente per le mie condizioni della colonna vertebrale per un crollo multiplo e riduzione canale midollo che comprende lombare, dorsale e cervicale non operabili per osteoporosi grave con frattura.

Sono stanco di fare cause etc. etc. anche se l’avvocato è già partito. Cosa mi consigliate, come posso muovermi? Scusate se mi sono dilungato. Ma vi pare normale tutto questo?

Non so se riuscirò a superare anche questa... ma una cosa e certa sto pagando per dirigenti incompetenti, poco informati o che non vogliono creare un precedente, anche se già ci sono i 2 poliziotti.

Cos'è che ha fatto la differenza da ieri ad oggi? che ho indicato di avere il 75% di invalidità perché devono riconoscermi i benefici?

Perché devo passare a ruolo civile magari nella stessa amministrazione (da civile posso fare il centralino e con la divisa no) quando posso lavorare con la divisa nell'ufficio come quel poliziotto di Milano?

E la legge sulla Sorveglianza Sanitaria per salvaguardare la salute del dipendente (D.L n.81 del 2008)?

Vi ringrazio tutti...
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