legge 241/90 indebito inpdap non ripetibile

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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123sbirro
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Iscritto il: gio apr 28, 2011 11:51 pm

legge 241/90 indebito inpdap non ripetibile

Messaggio da 123sbirro »

Buona sera Avvocato,
Mi chiamo Alessandro Pica e presto servizio nell’ Arma dei Carabinieri da 7 anni.
Mi rivolgo a Voi, per una questione che riguarda mio padre di anni 71, brigadiere Capo dell’ Arma dei Carabinieri, in quiescenza per limiti di età dal mese di Novembre dell’ anno 1998.
Da novembre 1998 sino a luglio 2009, mio padre ha percepito pensione provvisoria in attesa che venisse applicato provvedimento definitivo (ben 11 anni).-
Nel mese di luglio l’ inpdap comunicava la variazione della pensione, in base all’ applicazione della pensione definitiva, per la quale emergeva un conguaglio negativo di euro 24000..(indebito pubblico). Dal mese di agosto 2009 per la restituzione di quanto dovuto a causa dell’ indebito veniva trattenuta sulla pensione la rata mensile di 420 euro (questa trattenuta sarebbe dovuta durare sino a maggio dell’ anno 2014).
Consapevoli di quanto previsto dalla legge n. 241 del 1990, che prevede l’ irripetibilità delle somme corrisposte non dovute, trascorsi i termini dall’ adozione del provvedimento provvisorio, e per il consolidarsi di una situazione di fatto basata sulla fiducia riposta nell’ amministrazione, e sulla buona fede e mancata dolo dell’ interessato, provvedevamo ad inoltrare ricorso alla Corte dei Conti di Milano nel mese di Settembre 2009, per il tramite dei patronati INCA.
L’INPDAP, prima del giorno dell’ udienza davanti alla Corte dei Conti, fissata per il giorno 14.12.2010,sospendeva la trattenuta di euro 420 euro sulla pensione iniziata ad agosto 2009 (circa 7000 euro in un anno e 4 mesi restituiti all’ inpdap)
ed emetteva una variazione di pensione derivante dall’ applicazione del decreto di pensione privilegiata emesso in data 08 07 2008 (mio padre avevava fatto domanda di pensione privilegiata nel 2002).
In parole povere, e per non confonderVi troppo le idee, con questa nuova variazione di pensione fatta dall’ Inpdap, derivante dall’ applicazione del decreto di pensione privilegiata, l’ INPDAP prima dell’ udienza davanti alla corte dei Conti sospendeva si la trattenuta sulla pensione di mio padre, ma sanava l’ indebito pubblico con gli arretrati della pensione privilegiata (circa 20000 euro dal 2002 al 20010).
Il giorno dell’ udienza, 14/12/2010, l’ avvocato dei patronati venuto a conoscenza di questa nuova situazione decideva di rinviare di comune accordo con gli avvocati del’ INPDAP, la data dell’ udienza, per effetture maggiori accertamenti di calcolo.
PUO’ L’ INPDAP SANARE L’ INDEBITO TRATTENENDOSI LE SOMME SPETTANTI DAGLI ARRETRARTI DELLA PENSIONE PREVILEGIATA.
MIO PADRE AVEVA FATTO AFFIDAMENTO SU QUESTI ARRETRATI, CONSIDERANDO GLI ANNI PASSATI DA QUANDO HA FATTO DOMANDA DI PENSIONE PRIVILEGIATA E LA SOMMA CHE SI ASPETTAVA, CIRCA 20000 EURO (1/10 IN PIU SULLA PENSIONE ORDINARIA).
L’ ASSISTENZA LEGALE FORNITA DAI PATRONATI INCA MI STA LASCIANDO MOLTO A DESIDERARE, IN QUANTO ALLE MIE CONTINUE DOMANDE NON VI SONO RISPOSTE SODDISFACENTI, CHE TRA L’ ALTRO LASCIANO TRASPARIRE UN VELO DI SCARSA COMPETENZA IN MATERIA.
MI DICONO CHE IN QUESTO MODO L' INDEBITO NON C'E' PIU' PERCHE' E' STATA EFFETTUATA UNA VARIAZIONE ALLA PENSIONE.
LE MIE DOMANDE SONO QUESTE
1.SE LA CORTE DEI CONTI IN BASE ALLE NORMATIVE IN VIGORE DECIDE CHE L' INDEBITO NON DEVE ESSERE RESTITUITO, PER LA BUONA FEDE DI MIO PADRE, L' AFFIDAMENTO POSTO NEL CORSO DEGLI ANNI A RICEVERE LA GIUSTA PENSIONE, ASSENZA DI DOLO.......................,ALLORA A QUESTO PUNTO MIO PADRE AVREBBE DIRITTO SIA ALLA RESTITUZIONE DELLE SOMME ANTECEDENTEMENTE TRATTENUTE SULLO STIPENDIO (420 EURO PER 16 MESI) SIA CHE AGLI ARRETRATI DERIVANTI DALLA PENSIONE PRIVILEGIATA? (DOMANDA PPO FATTA DA MIO PADRE NEL 2002, DECRETO EMESSO NEL 2009)
2.LA LEGGE 241/90 PREVEDE IL TERMINE MASSIMO DI 3 ANNI DALLA DATA DI REGISTRAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI PER EFFETTUARE VARIAZIONI DI PENSIONENEL CASO DI MIO PADRE IL DECRETO DI PENSIONE DEFINITIVO VENIVA REGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI NELL' OTTOBRE 2007-LA VARIAZIONE EFFETTUATA DALL' INPDAP IN APPLICAZIONE DEL DECRETIO PPO CHE COMPORTAVA L ATRATTENUTA DEGLI ARRETRATI PPO E' STATA FATTA NEL DICEMBRE 2010, QUINDI SONO PASSATI PIU DI 3 ANNI.
3.IL RICORSO FATTO DA MIO PADRE (SIAMO IN ATTESA DI CONVOCAZIONE DI UDIENZA) CON IL TRAMITE DEI PATRONATI, ALL' EPOCA NON VERTIVA SU QUESTIONE DI PENSIONE PRIVILEGIATA VISTO CHE ANCORA NON ERA STATO EMESSO IL DECRETO, QUINDI NON SI POTEVA IMMAGINARE CHE VENISSE EFFETTUATA UNA SUCCESSIVA VARIAZIONE DI PENSIONE CON LA QUALE L' INPDAP SI TRATTENEVA GLI ARRETRATI DELLA PPO A FRONTE DELLE MAGGIORI SOMME CORRISPOSTE PER 11 ANNI.
4. CHE TIPO DI MEMORIE AGGIUNTIVE SI POTREBBERO AGGIUNGERE AL RICORSO PER FAR PRESENTE ALLA CORTE DEI CONTI QUESTA NUOVA VARIAZIONE DI PENSIONE CHE PRECLUDE A MIO PADRE IL DIRITTO AGLI ARRETRATI SULLA PPO.
in buona sostanza e mi scuso per essere stato troppo logorroico, come si puo' fare per recuperare gli arretrati di pensione privilegiata di oltre 8 anni, oltre alla restituzione delle somme trattenute sullo stipendio?.
Mi scuso di nuovo e la ringrazio per la cortese attenzione.


123sbirro
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Messaggio da 123sbirro »

Buona sera Avvocato,
Mi chiamo Alessandro Pica e presto servizio nell’ Arma dei Carabinieri da 7 anni.
Mi rivolgo a Voi, per una questione che riguarda mio padre di anni 71, brigadiere Capo dell’ Arma dei Carabinieri, in quiescenza per limiti di età dal mese di Novembre dell’ anno 1998.
Da novembre 1998 sino a luglio 2009, mio padre ha percepito pensione provvisoria in attesa che venisse applicato provvedimento definitivo (ben 11 anni).-
Nel mese di luglio l’ inpdap comunicava la variazione della pensione, in base all’ applicazione della pensione definitiva, per la quale emergeva un conguaglio negativo di euro 24000..(indebito pubblico). Dal mese di agosto 2009 per la restituzione di quanto dovuto a causa dell’ indebito veniva trattenuta sulla pensione la rata mensile di 420 euro (questa trattenuta sarebbe dovuta durare sino a maggio dell’ anno 2014).
Consapevoli di quanto previsto dalla legge n. 241 del 1990, che prevede l’ irripetibilità delle somme corrisposte non dovute, trascorsi i termini dall’ adozione del provvedimento provvisorio, e per il consolidarsi di una situazione di fatto basata sulla fiducia riposta nell’ amministrazione, e sulla buona fede e mancata dolo dell’ interessato, provvedevamo ad inoltrare ricorso alla Corte dei Conti di Milano nel mese di Settembre 2009, per il tramite dei patronati INCA.
L’INPDAP, prima del giorno dell’ udienza davanti alla Corte dei Conti, fissata per il giorno 14.12.2010,sospendeva la trattenuta di euro 420 euro sulla pensione iniziata ad agosto 2009 (circa 7000 euro in un anno e 4 mesi restituiti all’ inpdap)
ed emetteva una variazione di pensione derivante dall’ applicazione del decreto di pensione privilegiata emesso in data 08 07 2008 (mio padre avevava fatto domanda di pensione privilegiata nel 2002).
In parole povere, e per non confonderVi troppo le idee, con questa nuova variazione di pensione fatta dall’ Inpdap, derivante dall’ applicazione del decreto di pensione privilegiata, l’ INPDAP prima dell’ udienza davanti alla corte dei Conti sospendeva si la trattenuta sulla pensione di mio padre, ma sanava l’ indebito pubblico con gli arretrati della pensione privilegiata (circa 20000 euro dal 2002 al 20010).
Il giorno dell’ udienza, 14/12/2010, l’ avvocato dei patronati venuto a conoscenza di questa nuova situazione decideva di rinviare di comune accordo con gli avvocati del’ INPDAP, la data dell’ udienza, per effetture maggiori accertamenti di calcolo.
PUO’ L’ INPDAP SANARE L’ INDEBITO TRATTENENDOSI LE SOMME SPETTANTI DAGLI ARRETRARTI DELLA PENSIONE PREVILEGIATA.
MIO PADRE AVEVA FATTO AFFIDAMENTO SU QUESTI ARRETRATI, CONSIDERANDO GLI ANNI PASSATI DA QUANDO HA FATTO DOMANDA DI PENSIONE PRIVILEGIATA E LA SOMMA CHE SI ASPETTAVA, CIRCA 20000 EURO (1/10 IN PIU SULLA PENSIONE ORDINARIA).
L’ ASSISTENZA LEGALE FORNITA DAI PATRONATI INCA MI STA LASCIANDO MOLTO A DESIDERARE, IN QUANTO ALLE MIE CONTINUE DOMANDE NON VI SONO RISPOSTE SODDISFACENTI, CHE TRA L’ ALTRO LASCIANO TRASPARIRE UN VELO DI SCARSA COMPETENZA IN MATERIA.
MI DICONO CHE IN QUESTO MODO L' INDEBITO NON C'E' PIU' PERCHE' E' STATA EFFETTUATA UNA VARIAZIONE ALLA PENSIONE.
LE MIE DOMANDE SONO QUESTE
1.SE LA CORTE DEI CONTI IN BASE ALLE NORMATIVE IN VIGORE DECIDE CHE L' INDEBITO NON DEVE ESSERE RESTITUITO, PER LA BUONA FEDE DI MIO PADRE, L' AFFIDAMENTO POSTO NEL CORSO DEGLI ANNI A RICEVERE LA GIUSTA PENSIONE, ASSENZA DI DOLO.......................,ALLORA A QUESTO PUNTO MIO PADRE AVREBBE DIRITTO SIA ALLA RESTITUZIONE DELLE SOMME ANTECEDENTEMENTE TRATTENUTE SULLO STIPENDIO (420 EURO PER 16 MESI) SIA CHE AGLI ARRETRATI DERIVANTI DALLA PENSIONE PRIVILEGIATA? (DOMANDA PPO FATTA DA MIO PADRE NEL 2002, DECRETO EMESSO NEL 2009)
2.LA LEGGE 241/90 PREVEDE IL TERMINE MASSIMO DI 3 ANNI DALLA DATA DI REGISTRAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI PER EFFETTUARE VARIAZIONI DI PENSIONENEL CASO DI MIO PADRE IL DECRETO DI PENSIONE DEFINITIVO VENIVA REGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI NELL' OTTOBRE 2007-LA VARIAZIONE EFFETTUATA DALL' INPDAP IN APPLICAZIONE DEL DECRETIO PPO CHE COMPORTAVA L ATRATTENUTA DEGLI ARRETRATI PPO E' STATA FATTA NEL DICEMBRE 2010, QUINDI SONO PASSATI PIU DI 3 ANNI.
3.IL RICORSO FATTO DA MIO PADRE (SIAMO IN ATTESA DI CONVOCAZIONE DI UDIENZA) CON IL TRAMITE DEI PATRONATI, ALL' EPOCA NON VERTIVA SU QUESTIONE DI PENSIONE PRIVILEGIATA VISTO CHE ANCORA NON ERA STATO EMESSO IL DECRETO, QUINDI NON SI POTEVA IMMAGINARE CHE VENISSE EFFETTUATA UNA SUCCESSIVA VARIAZIONE DI PENSIONE CON LA QUALE L' INPDAP SI TRATTENEVA GLI ARRETRATI DELLA PPO A FRONTE DELLE MAGGIORI SOMME CORRISPOSTE PER 11 ANNI.
4. CHE TIPO DI MEMORIE AGGIUNTIVE SI POTREBBERO AGGIUNGERE AL RICORSO PER FAR PRESENTE ALLA CORTE DEI CONTI QUESTA NUOVA VARIAZIONE DI PENSIONE CHE PRECLUDE A MIO PADRE IL DIRITTO AGLI ARRETRATI SULLA PPO.
in buona sostanza e mi scuso per essere stato troppo logorroico, come si puo' fare per recuperare gli arretrati di pensione privilegiata di oltre 8 anni, oltre alla restituzione delle somme trattenute sullo stipendio?.
Mi scuso di nuovo e la ringrazio per la cortese attenzione.
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