Mazzata sulle pensioni militari
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Ora è praticamente ufficiale, la mazzata sulle pensioni militari è arrivata, la rivalutazione sulle pensioni per i prossimi anni ce la possiamo scordare, il governo del cambiamento ai danni delle pensioni dei militari e forze dell'ordine prevede di recuperare da questa ingiusta misura 390 milioni nel 2019, 800 nel 2020 e così via.
Ora voglio proprio vedere chi ancora cerca di negare che Zen ci avesse visto giusto. Comunque visto che i nostri soldi andranno ai fannulloni il cerchio di chiude, si pensa che al pensionato, nel nostro caso militare, possa essere negato il diritto ad avere una giusta retribuzione dopo una vita di sacrifici, notti, turni massacranti ecc. Propongo dopo che questo blocco sarà ufficializzato, visto che come sembra durera per molti anni di valutare un eventuale ricorso collettivo perché se ricordo bene c'è una sentenza della suprema corte che per sommi capi afferma che il blocco se protratto nel tempo è da considerarsi incostituzionale. A tale riguardo sarebbe gradito il parere del grande Gino vero esperto in materia.
Ora voglio proprio vedere chi ancora cerca di negare che Zen ci avesse visto giusto. Comunque visto che i nostri soldi andranno ai fannulloni il cerchio di chiude, si pensa che al pensionato, nel nostro caso militare, possa essere negato il diritto ad avere una giusta retribuzione dopo una vita di sacrifici, notti, turni massacranti ecc. Propongo dopo che questo blocco sarà ufficializzato, visto che come sembra durera per molti anni di valutare un eventuale ricorso collettivo perché se ricordo bene c'è una sentenza della suprema corte che per sommi capi afferma che il blocco se protratto nel tempo è da considerarsi incostituzionale. A tale riguardo sarebbe gradito il parere del grande Gino vero esperto in materia.
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
La vera mazzata c"è stata con i governi precedenti, una rivalutazione della pensione 10 euro al mese, sopra le 2000 euro nette, cosa vuoi che sia, devo farti una lista di quale importo sarebbe dovuta essere la mia pensione? Dal mancato contratto per 9 anni etc etc etc etc etc etc ..
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Per te non sarà nulla ma per me no, non la vedo proprio così, poi ora che si era tornati con il governo Gentiloni alla normalita ci pensano questi a darci altre mazzate. Ma tu hai pensato che ci sono colleghi in pensione dal 2011 e non hanno mai visto un euro di rivalutazione della pensione salvo quella parziale del 2018. Sono otto anni che non hanno nulla e per i prosimi anni sara uguale.Qua tutto aumenta, gas corrente acqua ecc. e le pensioni no. Poi questi soldi andranno a finanziare quello che sappiamo. È una cosa totalmente ingiusta e ingiustificabile. Poi se si vuole dire che hanno fatto bene allora inutile parlarne. Qui si nega il fatto che la mazzata è arrivata come pronosticava Zen e durerà anni.
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
Hai ragione.. infatti si sta tagliando dove si trovano i soldi per alzare le pensioni basse ..è la distribuzione che non ha funzionato.. chi troppo E chi niente..
CHI È in pensione in molti avranno un figlio che non lavora e se lo deve mantenere, va già bene che ci ha pensato questo governo.
Le bollette luce gas etc sono dei fuori de testa.. paghi 30 euro nei consumi e70 di tasse trasporti manutenzione Iva io le dilaziono.. a breve bisogna fare un prestito per pagarle.. eppure i dirigenti direttori e fax vari quanto guadagnano? Che stipendi hanno al mese?
CHI È in pensione in molti avranno un figlio che non lavora e se lo deve mantenere, va già bene che ci ha pensato questo governo.
Le bollette luce gas etc sono dei fuori de testa.. paghi 30 euro nei consumi e70 di tasse trasporti manutenzione Iva io le dilaziono.. a breve bisogna fare un prestito per pagarle.. eppure i dirigenti direttori e fax vari quanto guadagnano? Che stipendi hanno al mese?
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
Ritorno nuovamente sull'argomento gas enel..
Libero mercato una volta veniva erogato solo da una società, adesso ci sono 100 compagnie ed ognuna promuove il suo pacchetto e promozioni.
Ma il gas ha un costo, i distributori lo pagano tutti un tot al mq. .. .buona giornata.. mercato libero.
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Dottor veterano Sempreme064
il linguaggio è come un abito, ci distingue nelle taglie, nei colori e nelle misure. Proprio sulle misure vorrei porre oggi l'accento. Chi è stato titolare di Comando Arma (di uomini, mezzi e strutture) conosce bene le ristrettezze economiche a cui è soggetta la madre patria, allorquando avrebbe dovuto ad esempio rigenerare gli arredi, garantire la manutenzione degli immobili, adeguare alla normativa vigente, la sicurezza e la tutela dei luoghi di lavoro. Chi ha vissuto per anni in strutture fatiscenti, terremotate, inadeguate ed ha lottato per dare una parvenza di dignitosa vivibilità ad esse, si è scontrato sempre con i capitolati azzerati e l'unico effetto che riluceva in tanto scoramento, era l'onore dell'uniforme. Chi si è misurato in quest'incarico conosce bene le battaglie per la manutenzione e l'igiene delle caserme, la mancanza del materiale di uso corrente, la faccia sconsolata degli addetti alle pulizie allorquando l'appalto rinnovato annualmente per i servizi, era troppo stringente ed inadeguato, anzi antieconomico. Ed intanto si garantiva il servizio esterno, l'attività d'indagine, la gestione del personale, le relazioni con autorità del territorio, assolvendo con molti sacrifici anche al compito di padre, di marito...altro che "radical chic sinistrorso".
Ne discende che la capacità espressiva oltre che intrinseca al soggetto, viene dall'affinamento e dall'aggiornamento quotidiano delle facoltà intellettuali, con umiltà e rispetto ed attenzione verso gli altri.
E tutto ciò per cinque lustri sempre sul ponte di comando ad essere sferzati ed a volte umiliati e delusi dagli eventi più improbabili. Non un lamento lo "stato dell'arte" era quello, prendere o lasciare. Ciononostante sempre ringrazierò lo Stato Italiano e l'Arma dei Carabinieri per l'opportunità concessami.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ne possiamo sempre parlare...
il linguaggio è come un abito, ci distingue nelle taglie, nei colori e nelle misure. Proprio sulle misure vorrei porre oggi l'accento. Chi è stato titolare di Comando Arma (di uomini, mezzi e strutture) conosce bene le ristrettezze economiche a cui è soggetta la madre patria, allorquando avrebbe dovuto ad esempio rigenerare gli arredi, garantire la manutenzione degli immobili, adeguare alla normativa vigente, la sicurezza e la tutela dei luoghi di lavoro. Chi ha vissuto per anni in strutture fatiscenti, terremotate, inadeguate ed ha lottato per dare una parvenza di dignitosa vivibilità ad esse, si è scontrato sempre con i capitolati azzerati e l'unico effetto che riluceva in tanto scoramento, era l'onore dell'uniforme. Chi si è misurato in quest'incarico conosce bene le battaglie per la manutenzione e l'igiene delle caserme, la mancanza del materiale di uso corrente, la faccia sconsolata degli addetti alle pulizie allorquando l'appalto rinnovato annualmente per i servizi, era troppo stringente ed inadeguato, anzi antieconomico. Ed intanto si garantiva il servizio esterno, l'attività d'indagine, la gestione del personale, le relazioni con autorità del territorio, assolvendo con molti sacrifici anche al compito di padre, di marito...altro che "radical chic sinistrorso".
Ne discende che la capacità espressiva oltre che intrinseca al soggetto, viene dall'affinamento e dall'aggiornamento quotidiano delle facoltà intellettuali, con umiltà e rispetto ed attenzione verso gli altri.
E tutto ciò per cinque lustri sempre sul ponte di comando ad essere sferzati ed a volte umiliati e delusi dagli eventi più improbabili. Non un lamento lo "stato dell'arte" era quello, prendere o lasciare. Ciononostante sempre ringrazierò lo Stato Italiano e l'Arma dei Carabinieri per l'opportunità concessami.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ne possiamo sempre parlare...
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
No no va bene così..
ci siamo capiti..

Re: Mazzata sulle pensioni militari
Giusto, io ho fatto oltre 5 lustri di comando e concordo con te su tutto e ringrazierò sempre la mia amministrazione per l'onore che mi ha concesso. Ma da pensionato rimango basito di come ci trattano, veri bancomat.
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Intanto se per caso pagate in ritardo qualcosa al fisco, sappiate che il governo ha quasi triplicato i tassi di interesse.
Pagamenti al fisco in ritardo, dal 2019 interessi quasi triplicati
La crescita del saggio legale dallo 0,3% allo 0,8% vale anche per la pace fiscale
Pesano l’inflazione e i rendimenti dei titoli di Stato fino a dodici mesi
Il legislatore moltiplica la misura degli interessi legali: saranno aumentati dallo 0,3% annuo fino allo 0,8%, con effetto dal 1° gennaio 2019. La nuova misura è disposta dall’articolo 1 del decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 dicembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 291 del 15 dicembre. L’Economia - va ricordato - può modificare il livello degli interessi «sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno».
Lo scorso anno la misura applicabile per il 2017 era passata dallo 0,1% allo 0,3% per l’anno 2018 e dal 2019 subirà un nuovo aumento. Sarà perciò più pesante il costo del ravvedimento. Così come sarà più oneroso pagare in ritardo le somme all’erario e le rate per i nuovi condoni previsti dal decreto legge 119/2018. La nuova misura dello 0,8% si dovrà, infatti, applicare sui pagamenti rateali dovuti per la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (articolo 1), per la definizione degli atti del procedimento di accertamento (articolo 2) e per la chiusura delle liti pendenti (articolo 6). Per regolarizzare gli omessi o tardivi versamenti del 2018, con il ravvedimento nel 2019 per gli interessi legali, si dovranno quindi applicare le due misure, dello 0,3% fino al 31 dicembre 2018 e dello 0,8% dal 1° gennaio 2019.
In materia di interessi - va ricordato - non è stata mai fissata una misura unica per i versamenti e i rimborsi. Infatti, nonostante i vari annunci, si è ancora in attesa di un allineamento, per evitare che gli interessi applicati dal fisco su quanto gli è dovuto siano più alti di quelli riconosciuti al contribuente in caso di rimborso. In sostanza, si sarebbe dovuta mettere la parola «fine» su queste disparità, con il fisco che fa la parte del leone e che riconosce poco pretendendo almeno il doppio.
Infatti, se il contribuente deve avere il rimborso, l’interesse riconosciuto dal fisco per il ritardo è di norma il 2% annuo, mentre se il contribuente versa dopo la scadenza, l’interesse che deve pagare è il doppio. Inoltre, scatta pure la sanzione del 30%, riducibile al 15%, se il contribuente paga entro 90 giorni, mentre nessuna sanzione è prevista a carico del fisco, anche se esegue i rimborsi in ritardo. La disparità doveva essere eliminata da un decreto che si sarebbe dovuto approvare nel mese di gennaio del 2016. Si tratta del decreto previsto dall’articolo 13 del Dlgs 24 settembre 2015 n. 159, in vigore dal 22 ottobre 2015.
Il decreto che doveva fissare una misura unica di interessi per versamenti, riscossione e rimborsi di ogni tributo, doveva essere emanato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 159/2015. Considerato che questo decreto è entrato in vigore il 22 ottobre 2015, il provvedimento doveva essere emanato entro il 20 gennaio 2016. Per il momento, visto che il decreto è rimasto solo una promessa, si devono applicare gli interessi vigenti, che sono di diversa misura e, di norma, favoriscono il fisco, penalizzando i contribuenti. Ad esempio, per i contribuenti che pagano a rate le imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, gli interessi sono dovuti nella misura dello 0,33% mensile, cioè pari al 4% annuo.
Sul tema pensioni invece....
Pensioni, da 1.530 euro rivalutazioni frenate fino al 50 per cento
Il reddito di cittadinanza costerà 7,1 miliardi, «quota 100» si ferma a 4,7
Vertice Conte-Tria, si tratta ancora con Bruxelles. Slittano sì del Senato e decisione Ue
Le nuove regole, a sorpresa, sostituiscono quelle ancora più penalizzanti in scadenza
È stato inviato a Bruxelles il documento con la proposta italiana sulla legge di bilancio 2019 uscita dal vertice domenicale a Palazzo Chigi: la manovra si riduce a 31-32 miliardi dai 37 originari, mentre la previsione di crescita del Pil scende da 1,5% a 0,9-1%. Ma continua la trattativa con la Commissione europea, che promette un’analisi «attenta». Se nel governo Conte si è trovato d’accordo per ridurre l’obiettivo di deficit nominale dal 2,4 al 2,04%, l’esecutivo comunitario insiste perché ci sia una riduzione del disavanzo strutturale. Fino a ieri sera, il dossier italiano non era comunque all’ordine del giorno del collegio dei commissari di domani.
Resta caldo anche il confronto nella maggioranza sul merito degli emendamenti alla manovra. Ieri sera incontro tra il premier Conte e il ministro Tria. Il risultato è un nuovo allungamento dei tempi in cerca di un accordo. Via libera di Lega e M5S alla revisione al ribasso dei fondi per «quota 100» (da 7 a 4,7 miliardi per il 2019) e reddito di cittadinanza (7,1 miliardi).
Sul fronte pensioni novità per l’adeguamento degli assegni al carovita, che resterà parziale, soprattutto per gli importi più elevati, nei prossimi quattro anni. Con il maxi-emendamento governativo atteso nelle prossime ore, dovrebbe arrivare uno schema di indicizzazione ancora su cinque fasce e piena solo per le pensioni fino a tre volte il minimo (1.530 euro lordi al mese), seguita da una stretta che cresce con il crescere dell'assegno, fino al 50% per importi sopra 6 volte il minimo.
E il taglio delle pensioni più elevate potrebbe partire dai 100mila euro lordi anziché da 90mila.
In poche parole, per pagare il reddito di cittadinanza il governo blocca le rivalutazioni anche alla povera gente.
Pagamenti al fisco in ritardo, dal 2019 interessi quasi triplicati
La crescita del saggio legale dallo 0,3% allo 0,8% vale anche per la pace fiscale
Pesano l’inflazione e i rendimenti dei titoli di Stato fino a dodici mesi
Il legislatore moltiplica la misura degli interessi legali: saranno aumentati dallo 0,3% annuo fino allo 0,8%, con effetto dal 1° gennaio 2019. La nuova misura è disposta dall’articolo 1 del decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 dicembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 291 del 15 dicembre. L’Economia - va ricordato - può modificare il livello degli interessi «sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno».
Lo scorso anno la misura applicabile per il 2017 era passata dallo 0,1% allo 0,3% per l’anno 2018 e dal 2019 subirà un nuovo aumento. Sarà perciò più pesante il costo del ravvedimento. Così come sarà più oneroso pagare in ritardo le somme all’erario e le rate per i nuovi condoni previsti dal decreto legge 119/2018. La nuova misura dello 0,8% si dovrà, infatti, applicare sui pagamenti rateali dovuti per la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (articolo 1), per la definizione degli atti del procedimento di accertamento (articolo 2) e per la chiusura delle liti pendenti (articolo 6). Per regolarizzare gli omessi o tardivi versamenti del 2018, con il ravvedimento nel 2019 per gli interessi legali, si dovranno quindi applicare le due misure, dello 0,3% fino al 31 dicembre 2018 e dello 0,8% dal 1° gennaio 2019.
In materia di interessi - va ricordato - non è stata mai fissata una misura unica per i versamenti e i rimborsi. Infatti, nonostante i vari annunci, si è ancora in attesa di un allineamento, per evitare che gli interessi applicati dal fisco su quanto gli è dovuto siano più alti di quelli riconosciuti al contribuente in caso di rimborso. In sostanza, si sarebbe dovuta mettere la parola «fine» su queste disparità, con il fisco che fa la parte del leone e che riconosce poco pretendendo almeno il doppio.
Infatti, se il contribuente deve avere il rimborso, l’interesse riconosciuto dal fisco per il ritardo è di norma il 2% annuo, mentre se il contribuente versa dopo la scadenza, l’interesse che deve pagare è il doppio. Inoltre, scatta pure la sanzione del 30%, riducibile al 15%, se il contribuente paga entro 90 giorni, mentre nessuna sanzione è prevista a carico del fisco, anche se esegue i rimborsi in ritardo. La disparità doveva essere eliminata da un decreto che si sarebbe dovuto approvare nel mese di gennaio del 2016. Si tratta del decreto previsto dall’articolo 13 del Dlgs 24 settembre 2015 n. 159, in vigore dal 22 ottobre 2015.
Il decreto che doveva fissare una misura unica di interessi per versamenti, riscossione e rimborsi di ogni tributo, doveva essere emanato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 159/2015. Considerato che questo decreto è entrato in vigore il 22 ottobre 2015, il provvedimento doveva essere emanato entro il 20 gennaio 2016. Per il momento, visto che il decreto è rimasto solo una promessa, si devono applicare gli interessi vigenti, che sono di diversa misura e, di norma, favoriscono il fisco, penalizzando i contribuenti. Ad esempio, per i contribuenti che pagano a rate le imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, gli interessi sono dovuti nella misura dello 0,33% mensile, cioè pari al 4% annuo.
Sul tema pensioni invece....
Pensioni, da 1.530 euro rivalutazioni frenate fino al 50 per cento
Il reddito di cittadinanza costerà 7,1 miliardi, «quota 100» si ferma a 4,7
Vertice Conte-Tria, si tratta ancora con Bruxelles. Slittano sì del Senato e decisione Ue
Le nuove regole, a sorpresa, sostituiscono quelle ancora più penalizzanti in scadenza
È stato inviato a Bruxelles il documento con la proposta italiana sulla legge di bilancio 2019 uscita dal vertice domenicale a Palazzo Chigi: la manovra si riduce a 31-32 miliardi dai 37 originari, mentre la previsione di crescita del Pil scende da 1,5% a 0,9-1%. Ma continua la trattativa con la Commissione europea, che promette un’analisi «attenta». Se nel governo Conte si è trovato d’accordo per ridurre l’obiettivo di deficit nominale dal 2,4 al 2,04%, l’esecutivo comunitario insiste perché ci sia una riduzione del disavanzo strutturale. Fino a ieri sera, il dossier italiano non era comunque all’ordine del giorno del collegio dei commissari di domani.
Resta caldo anche il confronto nella maggioranza sul merito degli emendamenti alla manovra. Ieri sera incontro tra il premier Conte e il ministro Tria. Il risultato è un nuovo allungamento dei tempi in cerca di un accordo. Via libera di Lega e M5S alla revisione al ribasso dei fondi per «quota 100» (da 7 a 4,7 miliardi per il 2019) e reddito di cittadinanza (7,1 miliardi).
Sul fronte pensioni novità per l’adeguamento degli assegni al carovita, che resterà parziale, soprattutto per gli importi più elevati, nei prossimi quattro anni. Con il maxi-emendamento governativo atteso nelle prossime ore, dovrebbe arrivare uno schema di indicizzazione ancora su cinque fasce e piena solo per le pensioni fino a tre volte il minimo (1.530 euro lordi al mese), seguita da una stretta che cresce con il crescere dell'assegno, fino al 50% per importi sopra 6 volte il minimo.
E il taglio delle pensioni più elevate potrebbe partire dai 100mila euro lordi anziché da 90mila.
In poche parole, per pagare il reddito di cittadinanza il governo blocca le rivalutazioni anche alla povera gente.
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Caro Admin, infatti per pagare i fannulloni prendono i denari da gente che ha lavorato una vita, mi sembra giusto i fannulloni sono molti di più dei militari/forze di Polizia e dentro il seggio elettorale un voto vale un voto.
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Personalmente la cosa che mi fa più arrabbiare è che non ci sarà alcuna norma per il reddito di cittadinanza e per quota 100 nella Legge di Bilancio, però ci saranno i tagli a quei fondi destinati ad aumentare di qualche euro le pensioni (basse) di chi ha lavorato una vita. Da questa cosa si vede il vero volto del "cambiamento".
Re: Mazzata sulle pensioni militari
Premesso che NON faccio nessuna valutazione politica, ma se sono otto anni che NON aumentano le pensioni è colpa di un governo in carica da 6 mesi?GiulioTR ha scritto: ↑mar dic 18, 2018 9:01 am Per te non sarà nulla ma per me no, non la vedo proprio così, poi ora che si era tornati con il governo Gentiloni alla normalita ci pensano questi a darci altre mazzate. Ma tu hai pensato che ci sono colleghi in pensione dal 2011 e non hanno mai visto un euro di rivalutazione della pensione salvo quella parziale del 2018. Sono otto anni che non hanno nulla e per i prosimi anni sara uguale
Qua tutto aumenta, gas corrente acqua ecc. e le pensioni no. Poi questi soldi andranno a finanziare quello che sappiamo. È una cosa totalmente ingiusta e ingiustificabile. Poi se si vuole dire che hanno fatto bene allora inutile parlarne. Qui si nega il fatto che la mazzata è arrivata come pronosticava Zen e durerà anni.
Mazzata sulle pensioni come definita da Zen - e basta rileggere i post - significava un RICALCOLO al ribasso per tutte le pensioni anche basse
tu risulta sia sancito che faranno così?
Perchè se NON faranno così, e NON per stabilire chi avesse torto o ragione, di che stiamo parlando

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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
Ripeto si al Reddito cittadinanza e riforma dei centri per l'impiego..i fannulloni : "" descritto dal "comandante lustre". E laltro radical scik.. "io vesto in jeans"" sono disoccupati iscritti alle camere del lavoro che non riescono ad averne uno da decenni. Se non c'è lavoro cosa devono fare? Non per niente emigrano all'estero .
Se hanno rifiutato dei lavori in regola erano dei lavori sottopagati con sfruttamento.
Per la perequazione indicizzazione infatti ancora non si sa nulla ma si parla sopra 2000euro netti così hanno detto ieri in tv.
I giornali lasciateli perdere..
Se hanno rifiutato dei lavori in regola erano dei lavori sottopagati con sfruttamento.
Per la perequazione indicizzazione infatti ancora non si sa nulla ma si parla sopra 2000euro netti così hanno detto ieri in tv.
I giornali lasciateli perdere..
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da Sempreme064 »
P.s. qui si parla di pensioni non di titoli ..
- luiscypher
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Re: Mazzata sulle pensioni militari
Messaggio da luiscypher »
Lascia perdere i governi precedenti, hanno fatto solo danni! La gente se n'è accorta e non li ha votati più e mai li voterà!GiulioTR ha scritto: ↑mar dic 18, 2018 9:01 am Per te non sarà nulla ma per me no, non la vedo proprio così, poi ora che si era tornati con il governo Gentiloni alla normalita ci pensano questi a darci altre mazzate. Ma tu hai pensato che ci sono colleghi in pensione dal 2011 e non hanno mai visto un euro di rivalutazione della pensione salvo quella parziale del 2018. Sono otto anni che non hanno nulla e per i prosimi anni sara uguale.Qua tutto aumenta, gas corrente acqua ecc. e le pensioni no. Poi questi soldi andranno a finanziare quello che sappiamo. È una cosa totalmente ingiusta e ingiustificabile. Poi se si vuole dire che hanno fatto bene allora inutile parlarne. Qui si nega il fatto che la mazzata è arrivata come pronosticava Zen e durerà anni.
L'indicizzazione non è tutta sta mazzata, su... Viviamo lo stesso! Volete amplificare un problema che non esiste... Per anni non hanno adeguato le pensioni e nessuno fiatava... Mò tutto sto scandalo, mazzate e non mazzate! Ma per favore!
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