Domande sul C.P.P.
Domande sul C.P.P.
Buongiorno,
non sono un “addetto ai lavori”, pertanto abbiate comprensione su quanto scriverò. Spero che non ci siano troppi strafalcioni.
Sono uno scrittore di romanzi gialli/polizieschi. Il nuovo protagonista è un maresciallo dei carabinieri che comanda una caserma in una piccola cittadina.
Poiché dovrà indagare su un omicidio, mi sono letto il C.P.P. alle pagine che interessano la questione. Riassumo quindi brevemente qui sotto i dati salienti, sempreché abbia compreso bene. Siate magnanimi e non bastonatemi, per favore.
Premesso che l'art. 57 del CPP indica come ufficiali e agenti di polizia giudiziaria gli ufficiali superiori e inferiori e isottufficiali dei carabinieri (quindi marescialli e brigadieri) il primo passo, durante le indagini su un omicidio, è compiuto dalla polizia giudiziaria, la quale può avviare proprie indagini autonomamente e assicurare la cessazione del reato oltre che acquisire gli elementi necessari, ma deve darne avviso senza ritardo al PM. Una volta intervenuto il PM, la polizia giudiziaria (nel mio caso il maresciallo CC) deve compiere le attività delegate dal magistrato, anche di propria iniziativa.
La funzione di polizia giudiziaria ha natura e finalità repressive, anziché preventive, dal momento che interviene quando si è già verificata una violazione della legge penale che l'attività di polizia di sicurezza (o di prevenzione o amministrativa) non ha potuto evitare. L'attività della polizia giudiziaria è dunque, quella di effettuare indagini poiché si occupa di reati già commessi, con lo scopo di assicurare alla giustizia i loro autori, mentre l'attività della polizia di sicurezza è rivolta al futuro, occupandosi di reati che potrebbero essere commessi, con lo scopo di prevenirne la commissione.
L'articolo 55 del codice di p.p. stabilisce che "la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale". Aggiunge, al comma 2, che essa "svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall'autorità giudiziaria".
Riassumendo (nel caso del mio romanzo) la cronologia dovrebbe essere questa:
Viene trovato un morto.
Vengono avvertiti i carabinieri.
Giunge sul posto il maresciallo e un carabiniere.
Accertato che si tratta di omicidio il sottufficiale informa il PM.
Il PM arriva sul luogo e constatato che si tratta di omicidio delega il maresciallo alle indagini per ricercare l'assassino, naturalmente tenendolo informato degli sviluppi.
In caso si debba procedere con urgenza a una perquisizione, il maresciallo potrà procedere di sua iniziativa informando il PM.
In caso, invece, di perquisizione senza urgenza, il maresciallo dovrà richiedere il mandato.
Dopo diverse indagini, viene trovato l'assassino.
I dubbi sono questi:
1) È sempre necessaria la presenza del magistrato durante la constatazione di un omicidio?
2) Poniamo il caso che ci sia un'urgenza più grave in altra città, il PM può ordinare al maresciallo di iniziare le indagini in sua assenza? Salvo naturalmente l'obbligo di metterlo al corrente degli sviluppi?
3) Il maresciallo procede all'arresto e interroga l'assassino in caserma, chiedendogli se vuole avvalersi dell'avvocato.
L'arrestato non si avvale e i carabinieri raccolgono a verbale la sua confessione.
Possono farlo o ci vuole il PM?
4) L'arrestato vuole l'avvocato. La conversazione termina.
Giunge l'avvocato e viene interrogato. Da chi? Dal maresciallo o necessariamente in presenza del PM?
Grazie per le risposte, Giorgio.
non sono un “addetto ai lavori”, pertanto abbiate comprensione su quanto scriverò. Spero che non ci siano troppi strafalcioni.
Sono uno scrittore di romanzi gialli/polizieschi. Il nuovo protagonista è un maresciallo dei carabinieri che comanda una caserma in una piccola cittadina.
Poiché dovrà indagare su un omicidio, mi sono letto il C.P.P. alle pagine che interessano la questione. Riassumo quindi brevemente qui sotto i dati salienti, sempreché abbia compreso bene. Siate magnanimi e non bastonatemi, per favore.
Premesso che l'art. 57 del CPP indica come ufficiali e agenti di polizia giudiziaria gli ufficiali superiori e inferiori e isottufficiali dei carabinieri (quindi marescialli e brigadieri) il primo passo, durante le indagini su un omicidio, è compiuto dalla polizia giudiziaria, la quale può avviare proprie indagini autonomamente e assicurare la cessazione del reato oltre che acquisire gli elementi necessari, ma deve darne avviso senza ritardo al PM. Una volta intervenuto il PM, la polizia giudiziaria (nel mio caso il maresciallo CC) deve compiere le attività delegate dal magistrato, anche di propria iniziativa.
La funzione di polizia giudiziaria ha natura e finalità repressive, anziché preventive, dal momento che interviene quando si è già verificata una violazione della legge penale che l'attività di polizia di sicurezza (o di prevenzione o amministrativa) non ha potuto evitare. L'attività della polizia giudiziaria è dunque, quella di effettuare indagini poiché si occupa di reati già commessi, con lo scopo di assicurare alla giustizia i loro autori, mentre l'attività della polizia di sicurezza è rivolta al futuro, occupandosi di reati che potrebbero essere commessi, con lo scopo di prevenirne la commissione.
L'articolo 55 del codice di p.p. stabilisce che "la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale". Aggiunge, al comma 2, che essa "svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall'autorità giudiziaria".
Riassumendo (nel caso del mio romanzo) la cronologia dovrebbe essere questa:
Viene trovato un morto.
Vengono avvertiti i carabinieri.
Giunge sul posto il maresciallo e un carabiniere.
Accertato che si tratta di omicidio il sottufficiale informa il PM.
Il PM arriva sul luogo e constatato che si tratta di omicidio delega il maresciallo alle indagini per ricercare l'assassino, naturalmente tenendolo informato degli sviluppi.
In caso si debba procedere con urgenza a una perquisizione, il maresciallo potrà procedere di sua iniziativa informando il PM.
In caso, invece, di perquisizione senza urgenza, il maresciallo dovrà richiedere il mandato.
Dopo diverse indagini, viene trovato l'assassino.
I dubbi sono questi:
1) È sempre necessaria la presenza del magistrato durante la constatazione di un omicidio?
2) Poniamo il caso che ci sia un'urgenza più grave in altra città, il PM può ordinare al maresciallo di iniziare le indagini in sua assenza? Salvo naturalmente l'obbligo di metterlo al corrente degli sviluppi?
3) Il maresciallo procede all'arresto e interroga l'assassino in caserma, chiedendogli se vuole avvalersi dell'avvocato.
L'arrestato non si avvale e i carabinieri raccolgono a verbale la sua confessione.
Possono farlo o ci vuole il PM?
4) L'arrestato vuole l'avvocato. La conversazione termina.
Giunge l'avvocato e viene interrogato. Da chi? Dal maresciallo o necessariamente in presenza del PM?
Grazie per le risposte, Giorgio.
Re: Domande sul C.P.P.
Buonasera a lei.costauno ha scritto:Buona sera. Domanda: da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?
L'ho spiegato all'inizio quando mi sono presentato. Non sono un carabiniere, ma uno scrittore.
Quando mi sono iscritto al forum non mi è stato chiesto se fossi un militare. Forse dovevo immaginarlo che è uno spazio riservato. Se fosse così le chiedo scusa e non disturberò più. Anzi, l'Amministratore mi cancelli pure se ho sbagliato.
Grazie, buon proseguimento, Giorgio.
Re: Domande sul C.P.P.
Pur pensando che questo spazio sia riservato, Le rispondo volentieri: dato che Lei ha citato il c.p.p., se magari trovasse il tempo per leggerne il testo nelle parti di Suo interesse, che sono consultabili rapidamente e online con una semplice ricerca testuale, non avrebbe dubbi (e conseguenti quesiti) su questi argomenti che costituiscono l'abc dell'attività di p.g.GiorgioB6 ha scritto:Buonasera a lei.costauno ha scritto:Buona sera. Domanda: da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?
L'ho spiegato all'inizio quando mi sono presentato. Non sono un carabiniere, ma uno scrittore.
Quando mi sono iscritto al forum non mi è stato chiesto se fossi un militare. Forse dovevo immaginarlo che è uno spazio riservato. Se fosse così le chiedo scusa e non disturberò più. Anzi, l'Amministratore mi cancelli pure se ho sbagliato.
Grazie, buon proseguimento, Giorgio.
Re: Domande sul C.P.P.
Gentile visitatore
irritarsi per nulla è del tutto fuori luogo. Anch'io sono un ospite di questo forum che consente a tutti, Militari e non di avere un dibattito corretto e costruttivo. Quindi non c'è motivo di tanto risentimento. Se vorrai potrò fornirti ogni dato sulla questione, dalla visuale di chi ha operato per lungo tempo sul campo come C/te di Stazione CC. La realtà romanzata come sai, è molto diversa da quella reale, quindi ciò che potrai desumere dal confronto sarà tutto di prima mano ed aderente alla normativa vigente. Sebbene in pensione da qualche tempo, con molta modestia, fornisco tuttora consulenza disinteressata ai commolitoni di diverse anzianità in servizio. Saluti
irritarsi per nulla è del tutto fuori luogo. Anch'io sono un ospite di questo forum che consente a tutti, Militari e non di avere un dibattito corretto e costruttivo. Quindi non c'è motivo di tanto risentimento. Se vorrai potrò fornirti ogni dato sulla questione, dalla visuale di chi ha operato per lungo tempo sul campo come C/te di Stazione CC. La realtà romanzata come sai, è molto diversa da quella reale, quindi ciò che potrai desumere dal confronto sarà tutto di prima mano ed aderente alla normativa vigente. Sebbene in pensione da qualche tempo, con molta modestia, fornisco tuttora consulenza disinteressata ai commolitoni di diverse anzianità in servizio. Saluti
Re: Domande sul C.P.P.
Cosa interessa il grado e gli anni di servizio che hacostauno ha scritto:Buona sera. Domanda: da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?
La domanda è un altra. Se questo è per sminuire la persona ti posso assicurare che colleghi con 30 anni di servizio non saprebbero rispondere. E questo a prescindere dal grado.......
Re: Domande sul C.P.P.
Non vivendo al circolo polare, cerco sebbene in web, di conoscere la realtà per interagire al meglio con l'interlocutore. Regola basilare specie per un operatore di P.G. - Chi con 30 di servizio non conosce gli art. 55 - 57 - 347 del C.p.p. o è stato impiegato esclusivamente fuori dai ranghi o si sarà dedicato a pascolare un branco di ovini, cosa per altro non semplice per tutti. Saluti a Zenmonk.
Re: Domande sul C.P.P.
Buonasera.
Non capisco a chi si riferisca "costauno" quando scrive "irritarsi per nulla...", "motivo di tanto risentimento...", eccetera.
Se si riferisce al sottoscritto, sarebbe interessante comprendere da cosa lo ha dedotto.
Comunque, non capisco perché inizia l'intervento con la frase "Gentile visitatore" ignorando il mio nickname.
Mi pare di aver risposto civilmente - senza offendere né denigrare nessuno - alla sua richiesta perentoria: "da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?", che in verità mi ha spiazzato per il tono inquisitorio, quasi fosse un "ordine".
Non sono un militare, lo ribadisco. Mi sono fatto poco più di 35 anni nella protezione civile come operatore radio, anche se mi avevano fornito una specie di divisa, e nel gruppo antincendio, in collaborazione con le unità francesi di pronto intervento e attualmente collaboro con l'unità cinofila della mia provincia, se è questo che vuol sapere, e ho conosciuto molti risvolti tragici dell'essere umano, che mi hanno lasciato il segno.
Per "Zenmonk": come ho scritto nell'introduzione, ho letto gli articoli del CPP che mi interessavano, segnalati anche in "grassetto".
È seguito un riassunto, affinché qualcuno mi potesse dire se va bene o no. Infine avevo posto qualche domanda.
Era soltanto una richiesta di aiuto. Tutto qui.
Giorgio.
Non capisco a chi si riferisca "costauno" quando scrive "irritarsi per nulla...", "motivo di tanto risentimento...", eccetera.
Se si riferisce al sottoscritto, sarebbe interessante comprendere da cosa lo ha dedotto.
Comunque, non capisco perché inizia l'intervento con la frase "Gentile visitatore" ignorando il mio nickname.
Mi pare di aver risposto civilmente - senza offendere né denigrare nessuno - alla sua richiesta perentoria: "da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?", che in verità mi ha spiazzato per il tono inquisitorio, quasi fosse un "ordine".
Non sono un militare, lo ribadisco. Mi sono fatto poco più di 35 anni nella protezione civile come operatore radio, anche se mi avevano fornito una specie di divisa, e nel gruppo antincendio, in collaborazione con le unità francesi di pronto intervento e attualmente collaboro con l'unità cinofila della mia provincia, se è questo che vuol sapere, e ho conosciuto molti risvolti tragici dell'essere umano, che mi hanno lasciato il segno.
Per "Zenmonk": come ho scritto nell'introduzione, ho letto gli articoli del CPP che mi interessavano, segnalati anche in "grassetto".
È seguito un riassunto, affinché qualcuno mi potesse dire se va bene o no. Infine avevo posto qualche domanda.
Era soltanto una richiesta di aiuto. Tutto qui.
Giorgio.
Re: Domande sul C.P.P.
Personalmente, dati i suoi dichiarati trascorsi trentennali, non vedrei ostacoli alla sua partecipazione al forum, pertanto volentieri le rispondo nel merito dei quesiti.GiorgioB6 ha scritto:Buonasera.
Non capisco a chi si riferisca "costauno" quando scrive "irritarsi per nulla...", "motivo di tanto risentimento...", eccetera.
Se si riferisce al sottoscritto, sarebbe interessante comprendere da cosa lo ha dedotto.
Comunque, non capisco perché inizia l'intervento con la frase "Gentile visitatore" ignorando il mio nickname.
Mi pare di aver risposto civilmente - senza offendere né denigrare nessuno - alla sua richiesta perentoria: "da addetto ai lavori, quale grado rivesti e quanti anni di servizio hai?", che in verità mi ha spiazzato per il tono inquisitorio, quasi fosse un "ordine".
Non sono un militare, lo ribadisco. Mi sono fatto poco più di 35 anni nella protezione civile come operatore radio, anche se mi avevano fornito una specie di divisa, e nel gruppo antincendio, in collaborazione con le unità francesi di pronto intervento e attualmente collaboro con l'unità cinofila della mia provincia, se è questo che vuol sapere, e ho conosciuto molti risvolti tragici dell'essere umano, che mi hanno lasciato il segno.
Per "Zenmonk": come ho scritto nell'introduzione, ho letto gli articoli del CPP che mi interessavano, segnalati anche in "grassetto".
È seguito un riassunto, affinché qualcuno mi potesse dire se va bene o no. Infine avevo posto qualche domanda.
Era soltanto una richiesta di aiuto. Tutto qui.
Giorgio.
Concordo con Costauno, che saluto, sull'indicazione della necessita di una sua rilettura del codice, in quanto i suoi quesiti a fattor comune risultano malposti, presumibilmente per un incolpevole travisamento a monte dell'intera materia.
Per esemplificare la tipologia di errore, potrei dire che le sue domande equivalgono a interrogarsi sul motivo per cui il sole gira intorno alla terra; evidentemente, essendo errato l'assioma, risulta impossibile confutare o confermarne il corollario.
Spero che trovi il tempo di dedicarsi alla rilettura degli articoli e della giurisprudenza di legittimità e di merito, disponibile in abbondanza e gratuitamente sul web, onde se del caso formulare quesiti basati su presupposti giuridicamente plausibili.
Re: Domande sul C.P.P.
Mi fa specie che alle legittime ed interessanti domande poste da Giorgio b6, NON addetto ai lavori, NON ha risposto nessuno degli "addetti ai lavori".
Unica cosa si è cercato di denigrarlo o sminuirlo o girare intorno al discorso.
Credo che fa un forum di questo spessore e da tutti i partecipanti ci si aspetti di più e vi sia sempre da imparare quindi spero che qualcuno risponda in modo compiuto.
Buona domenica
Unica cosa si è cercato di denigrarlo o sminuirlo o girare intorno al discorso.
Credo che fa un forum di questo spessore e da tutti i partecipanti ci si aspetti di più e vi sia sempre da imparare quindi spero che qualcuno risponda in modo compiuto.
Buona domenica
Re: Domande sul C.P.P.
A "Giorgiob6" nell'iniziale approccio è stata rivolta con garbo, educatamente ed in maniera chiara, una domanda (visto il tenore della sua richiesta), della quale è già nota la risposta. Personalmente non sono abituato ad esasperare i toni e creare bagarre. Pertanto mi taccio considerando che le risposte ai quesiti proposti posso essere desunti dal web, ma anche per evitare ulteriori malintesi o azioni volpine di sciacallaggio, da parte di chi nel dibattito, cerca lo scontro o sente defraudata la sensibilità del proprio ego e della propria levatura culturale. Per quanto mi riguarda la questione è chiusa. Saluti a tutti.
Zenmonk...e le stelle stanno a guardare!
Zenmonk...e le stelle stanno a guardare!
Re: Domande sul C.P.P.
Studiando gli stati afflittivi, il monaco ha imparato che essi sono conseguenza di una nostra visione errata della realtà circostante, per cui consideriamo permanente ciò che non lo è affatto, come il nostro ego, con tutte le fuorvianti conseguenze del caso.costauno ha scritto:A "Giorgiob6" nell'iniziale approccio è stata rivolta con garbo, educatamente ed in maniera chiara, una domanda (visto il tenore della sua richiesta), della quale è già nota la risposta. Personalmente non sono abituato ad esasperare i toni e creare bagarre. Pertanto mi taccio considerando che le risposte ai quesiti proposti posso essere desunti dal web, ma anche per evitare ulteriori malintesi o azioni volpine di sciacallaggio, da parte di chi nel dibattito, cerca lo scontro o sente defraudata la sensibilità del proprio ego e della propria levatura culturale. Per quanto mi riguarda la questione è chiusa. Saluti a tutti.
Zenmonk...e le stelle stanno a guardare!
E' dunque necessario correggere l'errore a monte, verificando - dopo matura riflessione - la realtà dei fatti e traendone le conseguenze.
La stessa pratica forse potrebbe essere di giovamento sia al visitatore che ha posto domande apodittiche su presupposti giuridicamente fuorvianti, e a maggior ragione a quel collega che, essendo anche lui ovviamente impossibilitato a pronunciarsi nel merito del perchè il sole ruoti intorno alla terra, ha l'ardire di stigmatizzare chi confessa candidamente che a simili domande non vi è risposta.
Anche per il monaco, questione chiusa con un umile inchino e una cortese richiesta di non offendere l'intelligenza altrui: siamo umili ma non sprovveduti.
"E quindi uscimmo a riveder le stelle." (Dante, Divina Commedia)
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