Allora, il calcolo della pensione per un misto e credo che tu lo sia si fa per una parte con il sistema retributivo cioè sull'ultima retribuzione e una parte con il sistema contributivo, bene detto ciò quando andrai in pensione il calcolo retributivo te lo fanno con il parametro che hai mentre per la parte contributiva questa differenza di parametro come te la calcolano? te la calcolano con gli arretrati che hai ricevuto in virtù del riordino, non è che prendono le differenze e te le mettono nelle retribuzioni del 2010 in poi, il passato è passato prendono gli arretrati e ti fanno il 33% e te lo trasformano poi in pensione con il coefficiente di trasformazione in vigore al momento che vai in pensione, ovviamente questi arretrati vengono capitalizzati anno per anno da quando li hai percepiti fino all'anno prima del penultimo anno che vai in pensione, cioè gli ultimi 2 anni capitalizzazione zero
spero di essere stato chiaro
Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
Re: Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
Grande LOUIS!! ho provato a inserire le nuove tabelle stipendiali relativo al riordino delle carriere a partire dal mese che ho maturato 8 anni nel grado il risultato è inconfondibile per l'esattezza della tua previsione senza accessori.Louis65 ha scritto:vuoi sapere quanto ti cambia la pal? bene posta gli arretrati che hai ricevuto e te lo dicoMimmo62 ha scritto:Forse non mi sono spiegato bene, la mia domanda è improntata a sapere se hai fini del conteggio della pensione, il riordino delle carriere ( 8 anni nel grado) quindi il relativo parametro e da considerarlo dal momento che lo hai maturato? nel mio caso a partire dal 15-01-2010. oppure dal 01-10-2017?Louis65 ha scritto:forse non l'hai capito, guarda che già gli arretrati del riordino parametrale te l'hanno dato e quanti sono? spiccioli, e che contribuzione fruttano questi spiccioli? centesimi di spiccioli
Aggiungendo il parametro a partire da tale data cambierebbe ulteriormente la pal.
Grazie.
Re: Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
Grazie per la grande disponibilità e la pazienza messa a disposizione.Louis65 ha scritto:Allora, il calcolo della pensione per un misto e credo che tu lo sia si fa per una parte con il sistema retributivo cioè sull'ultima retribuzione e una parte con il sistema contributivo, bene detto ciò quando andrai in pensione il calcolo retributivo te lo fanno con il parametro che hai mentre per la parte contributiva questa differenza di parametro come te la calcolano? te la calcolano con gli arretrati che hai ricevuto in virtù del riordino, non è che prendono le differenze e te le mettono nelle retribuzioni del 2010 in poi, il passato è passato prendono gli arretrati e ti fanno il 33% e te lo trasformano poi in pensione con il coefficiente di trasformazione in vigore al momento che vai in pensione, ovviamente questi arretrati vengono capitalizzati anno per anno da quando li hai percepiti fino all'anno prima del penultimo anno che vai in pensione, cioè gli ultimi 2 anni capitalizzazione zero
spero di essere stato chiaro
Re: Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
come volevasi dimostrare ecco la chicca dell'inpsLouis65 ha scritto:Si ma mi sembra un po esagerato dal 1% al 2,5% non è mai successo forse volevano dire dal 0,1% allo 0,25%
sai l'1% su un montante di € 290.000 che significa? quasi € 2.700 di PAL in meno, no non è possibile assolutamente NO hanno scritto minkiate
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Re: Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
si ma questa circolare non c'entra su ciò che hai citatoMimmo62 ha scritto:come volevasi dimostrare ecco la chicca dell'inpsLouis65 ha scritto:Si ma mi sembra un po esagerato dal 1% al 2,5% non è mai successo forse volevano dire dal 0,1% allo 0,25%
sai l'1% su un montante di € 290.000 che significa? quasi € 2.700 di PAL in meno, no non è possibile assolutamente NO hanno scritto minkiate
Re: Finalmente,"sing", ora i conteggi pensione e tfr
Fonte PMI.itLouis65 ha scritto:si ma questa circolare non c'entra su ciò che hai citatoMimmo62 ha scritto:come volevasi dimostrare ecco la chicca dell'inpsLouis65 ha scritto:Si ma mi sembra un po esagerato dal 1% al 2,5% non è mai successo forse volevano dire dal 0,1% allo 0,25%
sai l'1% su un montante di € 290.000 che significa? quasi € 2.700 di PAL in meno, no non è possibile assolutamente NO hanno scritto minkiate
Pensioni con importo inferiore dal 2019, per compensare la maggior durata del trattamento dopo l'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita.
Ribasso in vista, dal 2019, dei coefficienti per il calcolo dell’assegno previdenziale: con lo scatto dell’età pensionabile viene adeguato anche il coefficiente sulla parte contributiva della pensione, per incamerare il fatto che, a parità di uscita dal lavoro, si percepirà l’assegno per più tempo. In soldoni l’assegno sarà di importo inferiore. I nuovi moltiplicatori saranno comunicati con il provvedimenti di adeguamento alle aspettative di vita, atteso per fine anno, e applicati ai trattamenti previdenziale con decorrenza dal primo gennaio 2019.
=> Requisiti pensione dal 2019
Il coefficiente di trasformazione del montante contributivo della pensione scenderà di una percentuale fra l’1 e il 2,5%. Il calcolo riguarda solo la parte contributiva della pensione, quindi penalizza maggiormente coloro che hanno l’assegno completamente calcolato con il metodo contributivo. I lavoratori che avevano già 18 anni di contributi alla fine del 1995 hanno la pensione calcolata con il retributivo fino alla fine del 2012, e solo per la parte maturata successivamente al primo gennaio 2012 il calcolo contributivo (sul quale incide quindi il coefficiente di trasformazione).
Il meccanismo prevede che il coefficiente salga con l’allungarsi della permanenza al lavoro, quindi favorisce chi va in pensione più tardi. Di fatto, quindi, per controbilanciare l’impatto della revisione sull’assegno previdenziale, conviene restare per più tempo al lavoro.
Questo innalzamento dei coefficienti va tenuto presente in particolare da coloro che maturano un diritto a pensione entro il 31 dicembre 2018: nel momento in cui si fermano di più al lavoro, rischiano di avere una pensione più bassa perché il coefficiente per calcolare l’assegno è più basso.
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