Supponiamo....
Supponiamo....
Buongiorno. Vorrei iniziare con voi un post su un argomento che spesse volte (quando ero ancora in uniforme) ha movimentato i miei sonni. Supponiamo, in astratto, che io sia in malattia con diagnosi non dipendente da causa di servizio e dato per scontato che ho regolarmente notiziato il mio ufficio ed ho trasmesso i miei due certificati (uno con diagnosi per ed uno no, busta chiusa, ecc. ecc.). Supponiamo (alternativamente se fuori fuori dall'orario di visita fiscale o all'interno di tale fascia di orario) io decida di uscire e mi reco in piazza dove mi trattengo a chiacchierare con alcuni amici. In questo contesto supponiamo che arrivi il mio comandante di reparto e non in visita di cortesia. Cosa potrebbe succedere? Sulla base delle risposte poi possiamo prevedere ulteriori scenari. Qualcuno ha esperienze in tal senso?
Re: Supponiamo....
Aggiungo: ho cercato più volte l'argomento nel forum, ma non sono riuscito a trovare nulla. Per cui se è già stato oggetto di discussione vi chiedo scusa e vi chiedo la cortesia di indicarmi come trovarlo.
Re: Supponiamo....
Di sicuro il Tuo Comandante di reparto non ha alcuna voce in capitolo circa la Tua malattia. Detto ciò e per non essere ipocriti non credo che però resista dalla possibilità di romperti le scatole informando del fatto la scala gerarchica e l'infermeria competente per le valutazioni del caso...
Re: Supponiamo....
Secondo me !! se sei in malattia per motivi tipo "stato di ansia, depressione ecc.ecc." Non può dirti un bel niente anzi gli dai gli auguri di una buona Pasqua visto che arrivata..!!! se invece sei in malattia per altri motivi potrebbe segnalarlo al Comandante di Compagnia...per farti arrivare una visita fiscale negli orari previsti della giornata e la poi dovrai giustificare con delle motivazioni del medico di famiglia..l'uscita dalla tua abitazione cmq per evitare questo conviene sempre andare dall'infermeria della Legione e farsi dare una bella licenza di convalescenza Buona Pasqua
Re: Supponiamo....
scusate , ma se l'ulteriore convalescenza concessa dall'infermeria (a seguito di convocazione, dovuta a piu' di 20 gg di malattia avuti dal proprio medico, giusto?) non si è piu' sottoposti agli obblighi dei controlli per le visite?
Visita di "cortesia" a militare malato?
Andiamo per gradi.
Per 1965: per quanto ne so io (anche per esperienza diretta) il riposo medico/convalescenza concesso da DSS vale a tutti gli effetti come licenza straordinaria; senza obbligo di dimora e senza possibilità di visita fiscale.
Per quanto attiene, invece, alle osservazioni di vito1966 io non mi trovo tanto d'accordo circa il distinguo sul motivo per cui tu sei in malattia. Ricordo che la mia gerarchia non sa per quale diagnosi ho marcato visita in quanto questa è comunicata in busta chiusa solo al DSS (fatta eccezione che possa trattarsi di "patologia già riconosciuta dipendente da cds" ma solo perchè così indicato nella prescrizione di riposo medico).
Per ritornare alla supposizione iniziale potrebbe succedere:
A) il mio comandante mi chiede come sto e so ho bisogno di qualcosa, prendiamo un caffè insieme e va via;
B) il mio comandante mi preannuncia azione disciplinare:
C) il mio comandante mi invita a rientrare in servizio immediatamente a pena di denuncia penale.
Guardate che sono tutte supposizioni (tuttavia qualcuno potrebbe averle sperimentate....).
Come dovrebbe comportarsi il nostro malato nei casi B) e C)?
Per 1965: per quanto ne so io (anche per esperienza diretta) il riposo medico/convalescenza concesso da DSS vale a tutti gli effetti come licenza straordinaria; senza obbligo di dimora e senza possibilità di visita fiscale.
Per quanto attiene, invece, alle osservazioni di vito1966 io non mi trovo tanto d'accordo circa il distinguo sul motivo per cui tu sei in malattia. Ricordo che la mia gerarchia non sa per quale diagnosi ho marcato visita in quanto questa è comunicata in busta chiusa solo al DSS (fatta eccezione che possa trattarsi di "patologia già riconosciuta dipendente da cds" ma solo perchè così indicato nella prescrizione di riposo medico).
Per ritornare alla supposizione iniziale potrebbe succedere:
A) il mio comandante mi chiede come sto e so ho bisogno di qualcosa, prendiamo un caffè insieme e va via;
B) il mio comandante mi preannuncia azione disciplinare:
C) il mio comandante mi invita a rientrare in servizio immediatamente a pena di denuncia penale.
Guardate che sono tutte supposizioni (tuttavia qualcuno potrebbe averle sperimentate....).
Come dovrebbe comportarsi il nostro malato nei casi B) e C)?
Re: Supponiamo....
Un collega in malattia sorpreso da proprio comandante a sistemare una staccionata del suo giardino e stato denunciato per simulazione di infermita alla procura militare...altro collega in malattia per 15 gg non trovato alla visita fiscale ..il cna gli ha preso quasi ottocento euro dallo stipendio... un comsndante di stazione in malattia sorpreso al bar sotto casa. .sanxionato disciplinarmene
Re: Supponiamo....
Buonasera lellobit. Sono pienamente d'accordo con te e mi sta bene che se sono in malattia non mi pare proprio il caso di sistemare la staccionata o se mi faccio beccare al bar (sul fatto che non mi trovino per la visita fiscale non si discute neanche), in realtà la mia ipotesi è diversa e specifica: io sono in piazza (non al bar) ed il mio comandante se ne potrebbe uscire con una delle due osservazioni A. o B. (magari alla presenza dei miei amici). Di quale violazione disciplinare o, addirittura, penale potrei essere chiamato a rispondere? C'è forse qualcosa che mi sfugge?