sono un Maresciallo Capo della Guardia di Finanza(o meglio fino al 21.12.2010) arruolato in data 1.10.1977, condannato per tentata concussione con sentenza di primo grado,divenuta definitiva in data 15.04.2010, ad un anno di reclusione e la temporanea sospensione dai pubblici uffici per lo stesso periodo. In data 16.06.2010 venivo sottoposto al procedimento diciplinare e l'ufficiale inquirente visto la sentenza e le mie memorie difensive,riteneva di dover concordare con il giudizio del Tribunale(che mi aveva concesso tutte le attenuanze possibili,in virtù delle circostanze che avevano determinato il reato)e mi riteneva meritevole di conservare il grado.Il comandante regionale riteneva invece di dissentire da tale parere e mi deferiva ad una commissione disciplinare che in data 17.12.2010 mi giudicava non idoneo a mantenere il grado. In data 22.12.2010 il comandante interregionale emetteva una propria determinazione con la seguente motivazione:"a seguito di perdita del grado per rimozione(e non degradazione) viene posto nel ruolo di soldato semplice a disposizione del distretto militare",la stessa mi veniva notificata il 14.01.2011 con in allegato i modi e i tempi per un eventuale ricorso gerarchico al comandante generale o amministrativo al Tar competente.
In data 8.10.2010 ho presentato domanda di pensione con decorrenza 21.06.2011 ed in data 16.11.2010 il comandante interregionale mi concedeva il nulla osta. Ora a seguito di quanto sopra mi è stata notificata l'archiviazione della pratica.
Premetto che il presidente della Commissione di disciplina mi comunicava la fissazione della riunione per il giorno 14,10,2010; il 30.09.2010 mi venivano concessi gg 30 di malattia con diagnosi "sindrome ansioso depressiva reattiva" a seguito del quale il Presidente della Commissione disciplinare mi comunicava la sospensione della riunione con riserva di comunicarmi appena possibile altra data. Il giorno 4.11.2010 la C.M.O. presso il Dipartimento Militare di Medicina Legale di Milano mi confermava la diagnosi e mi concedeva gg. 90 di riposo. Il giorno 16.12.2010 alle ore 11,30 (così riporta l'avviso) mi è stato notificato un plico contenente la fissazione dell'udienza per il successivo giorno 17.12.2010 alle ore 08,15 a Bergamo. La notifica è stata eseguita ex art. 140 c.p.c. poichè ero assente. Sono venuto a conoscenza di ciò solamente il giorno 20.12.2010 quando con mia sorpresa apprendevo che la Commissione si era appunto già riunita, senza che io avessi, anche volendo, potuto presentare altre memorie o integrare ulteriori dichiarazioni.
La domanda che io le pongo è questa: Dov'è il diritto alla difesa? Non era un mio diritto quello di essere presente a quella riunione? Attualmente mi trovo ancora in malattia in quanto la C.M.O. di Milano mi ha concesso ulteriori gg. 90 di riposo medico, quindi ritengo di essere ancora militare ma a carico di chi? L'amministrazione dalla quale io dipendevo sino al 21.12.2010 (stente al contenuto della determinazione) mi ha fatto sottoscrivere una richiesta di liquidazione e mi considera in alcuni atti come posto in congedo. Io non sono in possesso di alcun atto di congedo, nè ho mai richiesto di essere posto in congedo.
Le mie condizioni di salute non mi permettono di reagire a tutto ciò. Questa situazione me la sto trascinando dal 1997, sono allo stremo delle forze. Invece di avere un po' di considerazione da parte dell'amministrazione che ho servito per oltre 30 anni, mi vedo da questa trattato come un essere infetto. Speravo nella sentenza del Consiglio di Stato nr.3056 del 2006 che si esprimeva "tutti i militari della Guardia di Finanza sottoposti alla perdita del grado per rimozione e non per degradazione,compete la collocazione nel grado più basso della scala gerarchica che non è quello di soldato semplice,ma bensì quello di finanziere" ma da una sua risposta ad un iscritto sembra non sia così. Riuscirò ad andare in pensione con decorrenza 21.6.2011, atteso che compio 53 anni il 20.06.2011?. La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità ed in attesa di una sua risposta o meglio di un suo prezioso consiglio le porgo Distinti saluti.
Rimozione dal grado
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
- Professionista
- Messaggi: 2230
- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: Rimozione dal grado
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
non le pare una domanda un po' troppo articolata per un forum di consulenza spicciola??
saluti,
Avv. Giorgio Carta
saluti,
Avv. Giorgio Carta
Re: Rimozione dal grado
Messaggio da serraciro »
Egregio Collega-
Ho letto la tua esposizione del tuo caso-Purtroppo la Giurisprudenza negli ultimi anni è mutata, ed e molto drastica nei confronti degli appartenenti alle forze di Polizia.-
Il Procedimento disciplinare la prima volta è stato sospeso, ma la seconda volta è andato avanti, ed ha portato alla tua destituzione dalla G.D.F.
Analogo caso e capitato a me, la C.M.O. mi ha dichiarato non idoneo permanentemente in modo assoluto ai servizi di Polizia alla data del 20.2.2002-
Mentre la sentenza della Corte di Cassazione era del 19.2.2002- Per cui l'amministrazione mi ha dichiarato decaduto estinguendo il procedimento per la dispensa-
Con 27 anni di servizio e 51 anni di età alla data del 2002, non mi ha concesso la pensione per mancanza di requisiti pensionistici-
Nel caso tuo vista la giovane età anagrafica e la nuova normativa pensionistica dove occorrono 35 anni di servizio effettivo e un'età anagrafica di 57 anni sembra di capire che non hai diritto a pensione ordinaria.-
Ma nel caso avessi una causa di servizio riconosciuta con una categoria ascritta alla Tab.A,avresti diritto alla pensione privilegiata tabellare-
Come al sottoscritto avendo una 5^ mi venne concessa una pensione privilegiata pari al 60 % dell'ultimo stipendio-
Comunque un cosiglio, qualora non ti concedono la pensione ordinaria oppure per dispensa,fatti riconoscere qualche causa di servizio-
Nel caso non fosse possibile, appena ti notificano il decreto , vai all'INPDAP e fai la domanda per la prosecuzione volontaria dei contributi,fino ad arrivare a 35 anni,cosi non perdi il beneficio pensionistico maturato-
Perchè in caso che tu non abbia diritto a pensione,l'amministrazione versa i contributi per la posizione INPS,che ti darà diritto a pensione al 65° anno di età-
Mentre se fai la prosecuzione volontaria,la percepirai a 60 anni.-
Voglio precisarti che non sono un'avvocato ma un collega di sventura che però alla fine con la propria caparbietà ha ottenuto una rivincita nei confronti del Ministero prendendo il doppio di pensione rispetto a quella che non mi hanno voluto dare-
Un saluto
Ho letto la tua esposizione del tuo caso-Purtroppo la Giurisprudenza negli ultimi anni è mutata, ed e molto drastica nei confronti degli appartenenti alle forze di Polizia.-
Il Procedimento disciplinare la prima volta è stato sospeso, ma la seconda volta è andato avanti, ed ha portato alla tua destituzione dalla G.D.F.
Analogo caso e capitato a me, la C.M.O. mi ha dichiarato non idoneo permanentemente in modo assoluto ai servizi di Polizia alla data del 20.2.2002-
Mentre la sentenza della Corte di Cassazione era del 19.2.2002- Per cui l'amministrazione mi ha dichiarato decaduto estinguendo il procedimento per la dispensa-
Con 27 anni di servizio e 51 anni di età alla data del 2002, non mi ha concesso la pensione per mancanza di requisiti pensionistici-
Nel caso tuo vista la giovane età anagrafica e la nuova normativa pensionistica dove occorrono 35 anni di servizio effettivo e un'età anagrafica di 57 anni sembra di capire che non hai diritto a pensione ordinaria.-
Ma nel caso avessi una causa di servizio riconosciuta con una categoria ascritta alla Tab.A,avresti diritto alla pensione privilegiata tabellare-
Come al sottoscritto avendo una 5^ mi venne concessa una pensione privilegiata pari al 60 % dell'ultimo stipendio-
Comunque un cosiglio, qualora non ti concedono la pensione ordinaria oppure per dispensa,fatti riconoscere qualche causa di servizio-
Nel caso non fosse possibile, appena ti notificano il decreto , vai all'INPDAP e fai la domanda per la prosecuzione volontaria dei contributi,fino ad arrivare a 35 anni,cosi non perdi il beneficio pensionistico maturato-
Perchè in caso che tu non abbia diritto a pensione,l'amministrazione versa i contributi per la posizione INPS,che ti darà diritto a pensione al 65° anno di età-
Mentre se fai la prosecuzione volontaria,la percepirai a 60 anni.-
Voglio precisarti che non sono un'avvocato ma un collega di sventura che però alla fine con la propria caparbietà ha ottenuto una rivincita nei confronti del Ministero prendendo il doppio di pensione rispetto a quella che non mi hanno voluto dare-
Un saluto
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