Nuovo contratto
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Messaggio da CAPONIK »
Salve sono un sovr.te Capo della Polizia Penitenziari, e sono stato riformato nel 2013, e vero che per 5 anni anni chi viene riformato prende i miglioramenti dei contratti.Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti
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Re: Nuovo contratto
Certo! nel tuo caso fino al 2018.
Sperando che le buone notizie arrivino e vengano confermate come le contrattazioni previste per oggi che parlano di un aumento div€210, dove sono inclusi i sette anni di blocco con le relativee perdite che l'intero comparto ha subito sino ad oggi.
Ci credo poco, aspetterò la serata sperando in buone cose.
Sperando che le buone notizie arrivino e vengano confermate come le contrattazioni previste per oggi che parlano di un aumento div€210, dove sono inclusi i sette anni di blocco con le relativee perdite che l'intero comparto ha subito sino ad oggi.
Ci credo poco, aspetterò la serata sperando in buone cose.
Re: Nuovo contratto
Buon pomeriggio, carissimi colleghi vi comunico per quanto di mia conoscenza, che per coloro che sono stati posti in quiescenza a seguito di riforma, nei 5 anni non competete alcun contratto.
Tale informazione l'ho acquisita da una dipendente ex INPDAP quando andai in pensione nel 2012 a seguito di riforma.
Se nel frattempo siano state emanate nuove norme non ne sono a conoscenza!
Se qualcuno ha buone notizie le posti.
Buona giornata.
Tale informazione l'ho acquisita da una dipendente ex INPDAP quando andai in pensione nel 2012 a seguito di riforma.
Se nel frattempo siano state emanate nuove norme non ne sono a conoscenza!
Se qualcuno ha buone notizie le posti.
Buona giornata.
Re: Nuovo contratto
Ciao,
per caponik,
eventuali aumenti spettano solo ed esclusivamente a coloro i quali rientrano nell'ausiliaria e quindi la polizia penitenziaria è esclusa da questo sistema, che tra l'altro si acquisisce a domanda per la pensione di vecchiaia ai soli militari.
Figurarsi per coloro che vengono riformati.
Ciao.
Roberto Venezia.
per caponik,
eventuali aumenti spettano solo ed esclusivamente a coloro i quali rientrano nell'ausiliaria e quindi la polizia penitenziaria è esclusa da questo sistema, che tra l'altro si acquisisce a domanda per la pensione di vecchiaia ai soli militari.
Figurarsi per coloro che vengono riformati.
Ciao.
Roberto Venezia.
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Re: Nuovo contratto
Messaggio da Filippogianni »
Un paio di centesimicarlo64 ha scritto:Buongiorno a tutti,
secondo voi, che differenza in €urini potrà esserci, tra uno che va in pensione a settembre 2017 e un altro che ci va ad ottobre 2017?
Grazie!
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Re: Nuovo contratto
Messaggio da Filippogianni »
Lo sempre sentito dire dai precedenti pensionati e francamente ci credevo , oggi però leggendo vari comunicati sindacali e non sindacali sui rinnovi contrattuali non c'è nessuna menzione al riguardo anzi tutt'altro le decorrenze economiche e giuridiche smentiscono in tutto .CAPONIK ha scritto:Salve sono un sovr.te Capo della Polizia Penitenziari, e sono stato riformato nel 2013, e vero che per 5 anni anni chi viene riformato prende i miglioramenti dei contratti.Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti
Io mi sono messo l'anima in pace l'unica cosa che attendo sono i conteggi delle indennità accessorie con l'emissione del nuovo PA04 aggiornato delle indennità accessorie e come sappiamo il Dap fa passare un lasso di tempo dai 4 ai 5 anni , riformato marzo 2014 dovrò attendere almeno tra il 2018 e il 2019 .
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Re: Nuovo contratto
Messaggio da Filippogianni »
I sei scatti vengono conteggiati sin da subito sulla penitenziaria oppure sbagliocinghio ha scritto:TI VOLEVO CHIEDERE TI E ARRIVATA LA LETERA DEI SEI SCATTI E SE TI ANNO DATTI GLI ARRETRATTI E AUMENTATA LA PENSIONE
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Re: Nuovo contratto
Messaggio da oreste.vignati »
occhio..... c'è di mezzo il riordino, chi è andato ad ottobre 2017 lo percepisce, chi è andato a settembre NOFilippogianni ha scritto:Un paio di centesimicarlo64 ha scritto:Buongiorno a tutti,
secondo voi, che differenza in €urini potrà esserci, tra uno che va in pensione a settembre 2017 e un altro che ci va ad ottobre 2017?
Grazie!
Re: Nuovo contratto
io ho trovato questo artico inps il quale dice che per cinque anni si a diritto se ci sono nuovi contratti ti spettano
Le principali peculiarità del Comparto Difesa, Sicurezza e soccorso pubblico
I lavoratori del comparto sicurezza (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili e Corpo Forestale dello Stato), ancora nel corso del 2015, possono accedere al pensionamento di vecchiaia con limiti di età inferiori rispetto al resto del personale dipendente dello Stato (cosiddetto personale civile) iscritto alla CTPS in relazione alla qualifica o grado. In particolare, per i lavoratori del comparto sicurezza, l’età massima per la permanenza in servizio è ricompresa tra i 61 anni e tre mesi e i 66 anni e tre mesi.
Questi lavoratori maturano il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni e tre mesi con 35 anni di anzianità contributiva, oppure - a prescindere dall’età anagrafica- con 40 anni e tre mesi di contributi(1). Gli iscritti che, alla data del 31 dicembre 2011, hanno già raggiunto la massima anzianità contributiva prevista (aliquota massima di pensione pari all’80% della retribuzione pensionabile(2) ), possono accedere alla pensione di anzianità all’età di 53 anni e tre mesi.
I lavoratori usufruiscono di maggiorazioni di servizio in relazione alla natura del servizio svolto (ad esempio: servizio di confine; servizio di volo; servizio d’impiego operativo etc). Queste maggiorazioni consentono di raggiungere l’anzianità lavorativa per l’accesso alla pensione più rapidamente. Dal 1° gennaio 1998, l’accredito di queste maggiorazioni convenzionali è stato limitato ad un massimo totale di 5 anni.
Il personale militare che, al momento della cessazione del servizio, percepisce l’indennità di volo e/o di aeronavigazione ha diritto a specifiche maggiorazioni economiche sulla pensione.
Fino al 31 dicembre 1992:
la pensione era calcolata sulla base della retribuzione tabellare dell’ultimo giorno di servizio, maggiorata del 18 per cento;
non esistevano tetti retributivi, che sono stati parzialmente introdotti dal 1993 ed integralmente allineati a quelli in vigore nel FPLD nel 1998.
Le principali peculiarità del Comparto Difesa, Sicurezza e soccorso pubblico
I lavoratori del comparto sicurezza (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili e Corpo Forestale dello Stato), ancora nel corso del 2015, possono accedere al pensionamento di vecchiaia con limiti di età inferiori rispetto al resto del personale dipendente dello Stato (cosiddetto personale civile) iscritto alla CTPS in relazione alla qualifica o grado. In particolare, per i lavoratori del comparto sicurezza, l’età massima per la permanenza in servizio è ricompresa tra i 61 anni e tre mesi e i 66 anni e tre mesi.
Questi lavoratori maturano il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni e tre mesi con 35 anni di anzianità contributiva, oppure - a prescindere dall’età anagrafica- con 40 anni e tre mesi di contributi(1). Gli iscritti che, alla data del 31 dicembre 2011, hanno già raggiunto la massima anzianità contributiva prevista (aliquota massima di pensione pari all’80% della retribuzione pensionabile(2) ), possono accedere alla pensione di anzianità all’età di 53 anni e tre mesi.
I lavoratori usufruiscono di maggiorazioni di servizio in relazione alla natura del servizio svolto (ad esempio: servizio di confine; servizio di volo; servizio d’impiego operativo etc). Queste maggiorazioni consentono di raggiungere l’anzianità lavorativa per l’accesso alla pensione più rapidamente. Dal 1° gennaio 1998, l’accredito di queste maggiorazioni convenzionali è stato limitato ad un massimo totale di 5 anni.
Il personale militare che, al momento della cessazione del servizio, percepisce l’indennità di volo e/o di aeronavigazione ha diritto a specifiche maggiorazioni economiche sulla pensione.
Fino al 31 dicembre 1992:
la pensione era calcolata sulla base della retribuzione tabellare dell’ultimo giorno di servizio, maggiorata del 18 per cento;
non esistevano tetti retributivi, che sono stati parzialmente introdotti dal 1993 ed integralmente allineati a quelli in vigore nel FPLD nel 1998.
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