Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da naturopata »
Ma non c'è da comparare nulla, la disparità è evidente se questi anni vengono conglobati nel "bonus anni". In questi casi non c'è altra via del ricorso alla Corte dei Conti. Io ritengo che al di la degli altri "vantaggi" per il comparto legati agli anni di "scivolo" che poi possono anche non sussistere (vedi mancato riscatto ai fini tfs, riforma per motivi di salute e quindi mancato anticipo della pensione di 5 anni e quando i riscatti davano vantaggi ai fini di pensione ante 1995), la legge o le disposizioni ad essa collegate possono solo essere migliorative e non peggiorative e quindi al di la di questi presunti vantaggi, nel calcolo pensionistico non posso essere penalizzato rispetto al civile cui viene applicata la medesima legge 335/95 che nulla ha a che vedere con quelle del riscatto tfs, etc.etc..
Per non parlare poi del giochetto della quota "C", per cui il montante viene diviso per 13 e moltiplicato per 12, per cui si perdono ulteriori 1000 euro di pal, autofinanziandosi la tredicesima a vita, sottratta all'inizio di ogni anno e pagata a dicembre (questo l'ha fatto notare più volte l'amico angri).
Per non parlare poi del giochetto della quota "C", per cui il montante viene diviso per 13 e moltiplicato per 12, per cui si perdono ulteriori 1000 euro di pal, autofinanziandosi la tredicesima a vita, sottratta all'inizio di ogni anno e pagata a dicembre (questo l'ha fatto notare più volte l'amico angri).
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da aledeo1971 »
Mi informerò. Comunque grazie!!!
naturopata ha scritto:Ma non c'è da comparare nulla, la disparità è evidente se questi anni vengono conglobati nel "bonus anni". In questi casi non c'è altra via del ricorso alla Corte dei Conti. Io ritengo che al di la degli altri "vantaggi" per il comparto legati agli anni di "scivolo" che poi possono anche non sussistere (vedi mancato riscatto ai fini tfs, riforma per motivi di salute e quindi mancato anticipo della pensione di 5 anni e quando i riscatti davano vantaggi ai fini di pensione ante 1995), la legge o le disposizioni ad essa collegate possono solo essere migliorative e non peggiorative e quindi al di la di questi presunti vantaggi, nel calcolo pensionistico non posso essere penalizzato rispetto al civile cui viene applicata la medesima legge 335/95 che nulla ha a che vedere con quelle del riscatto tfs, etc.etc..
Per non parlare poi del giochetto della quota "C", per cui il montante viene diviso per 13 e moltiplicato per 12, per cui si perdono ulteriori 1000 euro di pal, autofinanziandosi la tredicesima a vita, sottratta all'inizio di ogni anno e pagata a dicembre (questo l'ha fatto notare più volte l'amico angri).
Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
[/quote]aledeo1971 ha scritto:Sulla base di quanto detto in ordine ai contributivi figurativi "svuotati", sarebbe sufficiente comparare - a parita di data nascita, data inizio servizio, data fine servizio e reddito- la pensione di inabilita assoluta ex art 2 co. 12 riconosciuta ad un dipendente pubblico e quella concessa ad un dipendente ff.pp. o aa.
Forse solo in questo caso si potrebbe verificare la possibile disparita di trattamento.
Scusate ma vi sembra giusto che nel bonus della 335 dagli anni effettivi di servizio per arrivare ai 40 anni utili a pensione conteggino anche questi 5 anni di maggiorazione 1/5 Polizia che dopo il 31/12/1995 sono inutili e non contribuiscono all' ammontare della Pal?? cosa che invece non succede ai civili e ai privati poiché non avendo maggiorazioni automatiche ( tranne la 388 che e'invece a domanda) il bonus della 335 viene dato a loro per intero ovvero parte dall' ultimo anno di servizio effettivo fino al raggiungimento dei 40 anni utili...allora siamo davanti ad una vera e propria disparità di trattamento...warcraft3 ha scritto:Si perfetto diciamo la stessa cosa, francamente avevo capito dai post degli altri utenti che venissero decurtati gli anni di "scivolo" dal "bonus anni" e questo certamente non è corretto.naturopata ha scritto:Mi sa che diciamo al stessa cosa, a tal punto al legge è chiarissima (copio/incollo): Il trattamento di pensione in questione è calcolato sulla base dell'anzianità contr,ibutiva maturata, aggiungendo al montante individuale posseduto al momento della decorrenza della prestazione, una ulteriore quota di contribuzione riferita al periodo mancante fino al raggiungimento del sessantesimo anno di età entro i 40 anni di contributi (o 57 nel nostro caso o comunque l'età pensionabile). Il problema di fondo che si discute qui è che i 5 anni figurativi (dando per scontato che si siano maturati tutti e 5) non vengono conteggiati. E secondo me non c'è nulla da fare. Se sono anni figurativi già "regalati" per il solo anticipo, come fai a toglierli per "regalarne" (passatemi il termine, per farmi capire) altri 5 figurativi che però valgano anche per l'importo?
Salve, anche io sto affrontando la stessa problematica, ma sia la mia ex amministrazione che l'inps mi hanno risposto pikke... e nulla è servito citare il testo delle normative che continuano ad interpretare a modo loro..
Vi allego un esempio di due percettori di pensione di inabilità a qualsiasi attività lavorativa che chiarisce sinteticamente lo svantaggio economico di un militare (Antonio) con carriera simile, per esempio, a quella di un ex militare passato all'impiego civile (Francesco) con meno maggiorazioni di servizio.
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Vi riporto la mia richiesta di chiarimenti inviata alla Direzione Centrale dell'INPS:
....omissis...
1) La Circolare n. 57 del 24/06/1998 del Ministero del Tesoro e del Bilancio menzionata col riferimento a) nel paragrafo “MISURA E MODALITÁ DI CALCOLO DELLA PENSIONE DI INABILITÁ” riporta che la misura della pensione di inabilità è calcolata aumentando i periodi di servizio utili a pensione, posseduti alla data della risoluzione del rapporto di lavoro, di un ulteriore periodo, pari al numero degli anni necessari per raggiungere il 60° anno di età e che tale aumento ha lo scopo di garantire l’anzianità contributiva che l’interessato avrebbe totalizzato se la permanenza in servizio si fosse protratta fino al raggiungimento dei predetti limiti, fino ad un massimo di 40 anni.
Considerando che con il sistema contributivo le maggiorazioni di servizio maturate dopo il 31/12/1995 non sono utili al trattamento della pensione, in quanto non recano nessun beneficio economico, per logica, non dovrebbero essere considerate nel calcolo della quota c. ; non seguendo tale logica, invece, la mia ex Amministrazione, (Direzione Commissariato M.M. di Roma) ha calcolato una pensione riferita a circa 37 anni di contributi effettivi ed utili al trattamento (8 anni e 3 mesi fino al 31/12/1995, 20 anni e 9 mesi dal 01/01/1996 alla data della riforma, 8 anni di ulteriore periodo, cosiddetto bonus).
2) Considerando che al 60° anno di età avrei maturato 42 anni di contributi effettivi ed utili a pensione, senza considerare le maggiorazioni di servizio post 1995, non è chiaro per quale motivo nella quota c si privilegia la scelta di contributi figurativi senza beneficio economico (tali sono le suddette maggiorazioni) anziché contributi effettivi che aumentano il montante contributivo.
L’articolo 12 della Legge 335/95 recita “…..omissis….. In ogni caso non potrà essere computata un’anzianità utile ai fini del trattamento di pensione superiore a 40 anni …omissis….
Le maggiorazioni di servizio post-1995 dovrebbero ritenersi inutili ai fini del trattamento di pensione.
3) La circolare INPS n° 157 del 01/08/2001, al CAPITOLO VII paragrafo 2.2.B), per il calcolo della quota c) della pensione di inabilità riporta: “ E’ utile precisare che ai fini della liquidazione delle pensioni o quote di pensione calcolate secondo il sistema contributivo, non si attribuiscono aumenti di valutazione dei servizi effettivi”.
Questo lascerebbe poco spazio ad interpretazioni, ma non si capisce per quale motivo queste maggiorazioni di servizio sono state valorizzate anche nella mia quota c) di pensione con conseguente decremento del bonus.
4) In merito al D. Lgs. 165/97 citato con lettera in riferimento a), si deduce chiaramente che le maggiorazioni di servizio post-1995 restano valide ai fini della maturazione anticipata dei quaranta anni di anzianità contributiva necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia senza fare riferimento ad altre tipologie di pensione.
Alla luce di quanto detto si chiede cortesemente a Codesta Direzione Centrale di verificare la corretta applicazione della normativa da parte della mia ex Amministrazione e, qualora possibile, di emettere una circolare/nota chiarificatrice o quant’altro possa tornare utile a fugare ogni dubbio per tutti coloro che si trovano nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e che hanno maturato delle maggiorazioni di servizio successivamente al 31/12/1995.
....omissis...
Per loro anche le maggiorazioni di servizio post 1995 risulterebbero utili ai fini del trattamento, come recita la legge di riferimento (o utili a pensione come è riportato nella circolare del Ministero del Tesoro)
Questo per l'avvocato Vitelli non sarebbe già sufficente per imporsi in un ricorso ?
In allegato la risposta dell'INPS, in cui si capisce che fa confusione in quanto, non attribuire aumenti di valutazione nella quota c, comporterebbe un aumento del bonus...
....omissis...
1) La Circolare n. 57 del 24/06/1998 del Ministero del Tesoro e del Bilancio menzionata col riferimento a) nel paragrafo “MISURA E MODALITÁ DI CALCOLO DELLA PENSIONE DI INABILITÁ” riporta che la misura della pensione di inabilità è calcolata aumentando i periodi di servizio utili a pensione, posseduti alla data della risoluzione del rapporto di lavoro, di un ulteriore periodo, pari al numero degli anni necessari per raggiungere il 60° anno di età e che tale aumento ha lo scopo di garantire l’anzianità contributiva che l’interessato avrebbe totalizzato se la permanenza in servizio si fosse protratta fino al raggiungimento dei predetti limiti, fino ad un massimo di 40 anni.
Considerando che con il sistema contributivo le maggiorazioni di servizio maturate dopo il 31/12/1995 non sono utili al trattamento della pensione, in quanto non recano nessun beneficio economico, per logica, non dovrebbero essere considerate nel calcolo della quota c. ; non seguendo tale logica, invece, la mia ex Amministrazione, (Direzione Commissariato M.M. di Roma) ha calcolato una pensione riferita a circa 37 anni di contributi effettivi ed utili al trattamento (8 anni e 3 mesi fino al 31/12/1995, 20 anni e 9 mesi dal 01/01/1996 alla data della riforma, 8 anni di ulteriore periodo, cosiddetto bonus).
2) Considerando che al 60° anno di età avrei maturato 42 anni di contributi effettivi ed utili a pensione, senza considerare le maggiorazioni di servizio post 1995, non è chiaro per quale motivo nella quota c si privilegia la scelta di contributi figurativi senza beneficio economico (tali sono le suddette maggiorazioni) anziché contributi effettivi che aumentano il montante contributivo.
L’articolo 12 della Legge 335/95 recita “…..omissis….. In ogni caso non potrà essere computata un’anzianità utile ai fini del trattamento di pensione superiore a 40 anni …omissis….
Le maggiorazioni di servizio post-1995 dovrebbero ritenersi inutili ai fini del trattamento di pensione.
3) La circolare INPS n° 157 del 01/08/2001, al CAPITOLO VII paragrafo 2.2.B), per il calcolo della quota c) della pensione di inabilità riporta: “ E’ utile precisare che ai fini della liquidazione delle pensioni o quote di pensione calcolate secondo il sistema contributivo, non si attribuiscono aumenti di valutazione dei servizi effettivi”.
Questo lascerebbe poco spazio ad interpretazioni, ma non si capisce per quale motivo queste maggiorazioni di servizio sono state valorizzate anche nella mia quota c) di pensione con conseguente decremento del bonus.
4) In merito al D. Lgs. 165/97 citato con lettera in riferimento a), si deduce chiaramente che le maggiorazioni di servizio post-1995 restano valide ai fini della maturazione anticipata dei quaranta anni di anzianità contributiva necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia senza fare riferimento ad altre tipologie di pensione.
Alla luce di quanto detto si chiede cortesemente a Codesta Direzione Centrale di verificare la corretta applicazione della normativa da parte della mia ex Amministrazione e, qualora possibile, di emettere una circolare/nota chiarificatrice o quant’altro possa tornare utile a fugare ogni dubbio per tutti coloro che si trovano nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e che hanno maturato delle maggiorazioni di servizio successivamente al 31/12/1995.
....omissis...
Per loro anche le maggiorazioni di servizio post 1995 risulterebbero utili ai fini del trattamento, come recita la legge di riferimento (o utili a pensione come è riportato nella circolare del Ministero del Tesoro)
Questo per l'avvocato Vitelli non sarebbe già sufficente per imporsi in un ricorso ?
In allegato la risposta dell'INPS, in cui si capisce che fa confusione in quanto, non attribuire aumenti di valutazione nella quota c, comporterebbe un aumento del bonus...
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da aledeo1971 »
Ciao Dolphin, la tua mi sembra un'ottima analisi.
Forse un esempio ancor piu chiarificatore sarebbe quello di riportare - in termini economici - quanto descritto nella tua tabella comparando in tal senso le due carriere.
La risposta dell'inps non poteva che essere quella e l'unico modo per rivendicare i propri diritti rimane la Corte dei Conti.
Saluti.
Forse un esempio ancor piu chiarificatore sarebbe quello di riportare - in termini economici - quanto descritto nella tua tabella comparando in tal senso le due carriere.
La risposta dell'inps non poteva che essere quella e l'unico modo per rivendicare i propri diritti rimane la Corte dei Conti.
Saluti.
dolphin69 ha scritto:Vi riporto la mia richiesta di chiarimenti inviata alla Direzione Centrale dell'INPS:
....omissis...
1) La Circolare n. 57 del 24/06/1998 del Ministero del Tesoro e del Bilancio menzionata col riferimento a) nel paragrafo “MISURA E MODALITÁ DI CALCOLO DELLA PENSIONE DI INABILITÁ” riporta che la misura della pensione di inabilità è calcolata aumentando i periodi di servizio utili a pensione, posseduti alla data della risoluzione del rapporto di lavoro, di un ulteriore periodo, pari al numero degli anni necessari per raggiungere il 60° anno di età e che tale aumento ha lo scopo di garantire l’anzianità contributiva che l’interessato avrebbe totalizzato se la permanenza in servizio si fosse protratta fino al raggiungimento dei predetti limiti, fino ad un massimo di 40 anni.
Considerando che con il sistema contributivo le maggiorazioni di servizio maturate dopo il 31/12/1995 non sono utili al trattamento della pensione, in quanto non recano nessun beneficio economico, per logica, non dovrebbero essere considerate nel calcolo della quota c. ; non seguendo tale logica, invece, la mia ex Amministrazione, (Direzione Commissariato M.M. di Roma) ha calcolato una pensione riferita a circa 37 anni di contributi effettivi ed utili al trattamento (8 anni e 3 mesi fino al 31/12/1995, 20 anni e 9 mesi dal 01/01/1996 alla data della riforma, 8 anni di ulteriore periodo, cosiddetto bonus).
2) Considerando che al 60° anno di età avrei maturato 42 anni di contributi effettivi ed utili a pensione, senza considerare le maggiorazioni di servizio post 1995, non è chiaro per quale motivo nella quota c si privilegia la scelta di contributi figurativi senza beneficio economico (tali sono le suddette maggiorazioni) anziché contributi effettivi che aumentano il montante contributivo.
L’articolo 12 della Legge 335/95 recita “…..omissis….. In ogni caso non potrà essere computata un’anzianità utile ai fini del trattamento di pensione superiore a 40 anni …omissis….
Le maggiorazioni di servizio post-1995 dovrebbero ritenersi inutili ai fini del trattamento di pensione.
3) La circolare INPS n° 157 del 01/08/2001, al CAPITOLO VII paragrafo 2.2.B), per il calcolo della quota c) della pensione di inabilità riporta: “ E’ utile precisare che ai fini della liquidazione delle pensioni o quote di pensione calcolate secondo il sistema contributivo, non si attribuiscono aumenti di valutazione dei servizi effettivi”.
Questo lascerebbe poco spazio ad interpretazioni, ma non si capisce per quale motivo queste maggiorazioni di servizio sono state valorizzate anche nella mia quota c) di pensione con conseguente decremento del bonus.
4) In merito al D. Lgs. 165/97 citato con lettera in riferimento a), si deduce chiaramente che le maggiorazioni di servizio post-1995 restano valide ai fini della maturazione anticipata dei quaranta anni di anzianità contributiva necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia senza fare riferimento ad altre tipologie di pensione.
Alla luce di quanto detto si chiede cortesemente a Codesta Direzione Centrale di verificare la corretta applicazione della normativa da parte della mia ex Amministrazione e, qualora possibile, di emettere una circolare/nota chiarificatrice o quant’altro possa tornare utile a fugare ogni dubbio per tutti coloro che si trovano nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e che hanno maturato delle maggiorazioni di servizio successivamente al 31/12/1995.
....omissis...
Per loro anche le maggiorazioni di servizio post 1995 risulterebbero utili ai fini del trattamento, come recita la legge di riferimento (o utili a pensione come è riportato nella circolare del Ministero del Tesoro)
Questo per l'avvocato Vitelli non sarebbe già sufficente per imporsi in un ricorso ?
In allegato la risposta dell'INPS, in cui si capisce che fa confusione in quanto, non attribuire aumenti di valutazione nella quota c, comporterebbe un aumento del bonus...
Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da warcraft3 »
Buonasera cari colleghi ad un collega molto efferato in materia a cui ho fatto dare un occhiata alla mia determina (dove l'Inps mi ha affibiato una PAL di 15.726 euro) mi ha risposto gentilmente questo:
Da un ricalcolo approssimato che ho fatto calcolandoti i 5 anni di scivolo (sono un po' meno ma a spanne siamo lì) la tua pal sarebbe di € 16.500,00. Poi sulla quota c l'INPS fa un'altra furbata, ovvero divide per 13 e moltiplica per 12, di fatto non dandoti la tredicesima quale assegno in più, ma prendendoli dai tuoi contributi e anche anticipata, mentre te la versa a dicembre con vantaggio ipotetico d'interessi. Questo giochetto viene fatto a tutti indistintamente i pensionati che abbiano una quota "C" (questo giochetto porterebbe la tua PAL a € 17.671,00 circa). A questo punto, fare un ricorso all'INPS sarebbe, a mio parere, una perdita di tempo e bisogna adire la Corte dei Conti.
N.B: come mai l'INPS applica questo tipo di conteggio per tutti (sulla quota C...divide per 13 e moltiplica per 12 ...autofinanziandosi la tredicesima)se non è corretto?? ...ci sono allora fondati motivi (oltre agli anni di maggiorazione inutili inseriti nel bonus della 335 ) per fare un bel ricorso alla Corte dei Conti??
Da un ricalcolo approssimato che ho fatto calcolandoti i 5 anni di scivolo (sono un po' meno ma a spanne siamo lì) la tua pal sarebbe di € 16.500,00. Poi sulla quota c l'INPS fa un'altra furbata, ovvero divide per 13 e moltiplica per 12, di fatto non dandoti la tredicesima quale assegno in più, ma prendendoli dai tuoi contributi e anche anticipata, mentre te la versa a dicembre con vantaggio ipotetico d'interessi. Questo giochetto viene fatto a tutti indistintamente i pensionati che abbiano una quota "C" (questo giochetto porterebbe la tua PAL a € 17.671,00 circa). A questo punto, fare un ricorso all'INPS sarebbe, a mio parere, una perdita di tempo e bisogna adire la Corte dei Conti.
N.B: come mai l'INPS applica questo tipo di conteggio per tutti (sulla quota C...divide per 13 e moltiplica per 12 ...autofinanziandosi la tredicesima)se non è corretto?? ...ci sono allora fondati motivi (oltre agli anni di maggiorazione inutili inseriti nel bonus della 335 ) per fare un bel ricorso alla Corte dei Conti??
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da vince enzo »
ti sbagli, ad un collega congedato ad ottobre con 32 anni effettivi gli hanno dato 3 anni x la 335 e per la precisione 930€naturopata ha scritto:Mi permetto di ribadire che nei miei casi non è stato così. Innanzitutto non si maturano automaticamente 40 anni di contributi (già vi è giurisprudenza consolidatissima in tal senso di Corte dei Conti di ogni ordine e grado), ma gli anni che mancano a raggiungere l'età massima pensionabile e se solo al raggiungimento di tale data si superano i 40 anni, allora il tutto verrà ragguagliato a 40 anni. Dai prospetti da me esaminati chi aveva le contribuzioni, ad esempio di 20 anni, aveva tutte le contribuzioni dei 20 anni realmente versate e poi la differenza del cosiddetto "bonus anni" fino al raggiungimento dell'età pensionabile (ad esempio 57 anni), senza alcun anno "buio". Spero di aver chiarito.
32 anni di servizio effettivo + 5 di confine + 3 di 335
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da naturopata »
In base a quello che scrivi mi stai dando ragione, ovvero 32 anni di servizio effettivo (e non utile) + 5 di confine e la differenza di 3 anni 335 per raggiungere i 40 anni, in quanto con 40 anni di contributi non raggiunge l'età massima pensionabile all'epoca applicabile. Sperando di aver chiarito.vince enzo ha scritto:ti sbagli, ad un collega congedato ad ottobre con 32 anni effettivi gli hanno dato 3 anni x la 335 e per la precisione 930€naturopata ha scritto:Mi permetto di ribadire che nei miei casi non è stato così. Innanzitutto non si maturano automaticamente 40 anni di contributi (già vi è giurisprudenza consolidatissima in tal senso di Corte dei Conti di ogni ordine e grado), ma gli anni che mancano a raggiungere l'età massima pensionabile e se solo al raggiungimento di tale data si superano i 40 anni, allora il tutto verrà ragguagliato a 40 anni. Dai prospetti da me esaminati chi aveva le contribuzioni, ad esempio di 20 anni, aveva tutte le contribuzioni dei 20 anni realmente versate e poi la differenza del cosiddetto "bonus anni" fino al raggiungimento dell'età pensionabile (ad esempio 57 anni), senza alcun anno "buio". Spero di aver chiarito.
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da aledeo1971 »
State dicendo la stessa cosa. Il buio di cui parli è rappresentato dal fatto che i nostri 5 anni sono figurativi. Io ho 28 aa effettivi + 5 aa figurativi. Il bonus di inabilita sara di 7 e non di 12 come per qualsiasi altro dipendente civile.
naturopata ha scritto:In base a quello che scrivi mi stai dando ragione, ovvero 32 anni di servizio effettivo (e non utile) + 5 di confine e la differenza di 3 anni 335 per raggiungere i 40 anni, in quanto con 40 anni di contributi non raggiunge l'età massima pensionabile all'epoca applicabile. Sperando di aver chiarito.vince enzo ha scritto:ti sbagli, ad un collega congedato ad ottobre con 32 anni effettivi gli hanno dato 3 anni x la 335 e per la precisione 930€naturopata ha scritto:Mi permetto di ribadire che nei miei casi non è stato così. Innanzitutto non si maturano automaticamente 40 anni di contributi (già vi è giurisprudenza consolidatissima in tal senso di Corte dei Conti di ogni ordine e grado), ma gli anni che mancano a raggiungere l'età massima pensionabile e se solo al raggiungimento di tale data si superano i 40 anni, allora il tutto verrà ragguagliato a 40 anni. Dai prospetti da me esaminati chi aveva le contribuzioni, ad esempio di 20 anni, aveva tutte le contribuzioni dei 20 anni realmente versate e poi la differenza del cosiddetto "bonus anni" fino al raggiungimento dell'età pensionabile (ad esempio 57 anni), senza alcun anno "buio". Spero di aver chiarito.
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da naturopata »
[quote="aledeo1971"]State dicendo la stessa cosa. Il buio di cui parli è rappresentato dal fatto che i nostri 5 anni sono figurativi. Io ho 28 aa effettivi + 5 aa figurativi. Il bonus di inabilita sara di 7 e non di 12 come per qualsiasi altro dipendente civile.
Quello che tu dici è corretto ma in base a quello scritto da vince enzo lui afferma che un collega con 32 anni di servizio effettivo+ 5 di confine......
Gli anni effettivi sono quelli effettivamente prestati altrimenti il collega doveva avere 27 effettivi più 5 di scivolo e quindi 32 utili. I due concetti sono diversi. se poi voleva intendere che i 5 anni di confine non sono rientrati nel bonus 335, questo è un aspetto, seppur simile, ma diverso. Inoltre bisogna anche tener conto per quali periodi sono stati effettuati i riscatti, in particolar modo ante 1995 che non sono figurativi. Quindi bisogna vedere un po' di cose. Magari nel caso rappresentato, all'INPS parevo troppo sporca decurtare di 10 anni il bonus 335 e lo ha fatto solo per le maggiorazioni riguardanti gli anni di confine.
Puntualizzo non per filosofeggiare ma per maggior chiarezza, così che ognuno verifichi per bene, perché non è assolutamente scontato che tutti siano sulla stessa barca e magari si parta per nulla.
Quello che tu dici è corretto ma in base a quello scritto da vince enzo lui afferma che un collega con 32 anni di servizio effettivo+ 5 di confine......
Gli anni effettivi sono quelli effettivamente prestati altrimenti il collega doveva avere 27 effettivi più 5 di scivolo e quindi 32 utili. I due concetti sono diversi. se poi voleva intendere che i 5 anni di confine non sono rientrati nel bonus 335, questo è un aspetto, seppur simile, ma diverso. Inoltre bisogna anche tener conto per quali periodi sono stati effettuati i riscatti, in particolar modo ante 1995 che non sono figurativi. Quindi bisogna vedere un po' di cose. Magari nel caso rappresentato, all'INPS parevo troppo sporca decurtare di 10 anni il bonus 335 e lo ha fatto solo per le maggiorazioni riguardanti gli anni di confine.
Puntualizzo non per filosofeggiare ma per maggior chiarezza, così che ognuno verifichi per bene, perché non è assolutamente scontato che tutti siano sulla stessa barca e magari si parta per nulla.
Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da warcraft3 »
In poche parole parlando papale papale senza fare troppi giri di parole....sembra che l' Inps faccia il bello e cattivo tempo.... per quale motivo in alcune 335 fa rientrare nel bonus gli anni farlocchi e invece in altre no...nel mio caso mi hanno inserito quasi tutti i 5 anni farlocchi di maggiorazione sui 15 anni del bonus 335 per arrivare ai 40 anni utili a pensione....naturopata ha scritto:aledeo1971 ha scritto:State dicendo la stessa cosa. Il buio di cui parli è rappresentato dal fatto che i nostri 5 anni sono figurativi. Io ho 28 aa effettivi + 5 aa figurativi. Il bonus di inabilita sara di 7 e non di 12 come per qualsiasi altro dipendente civile.
Quello che tu dici è corretto ma in base a quello scritto da vince enzo lui afferma che un collega con 32 anni di servizio effettivo+ 5 di confine......
Gli anni effettivi sono quelli effettivamente prestati altrimenti il collega doveva avere 27 effettivi più 5 di scivolo e quindi 32 utili. I due concetti sono diversi. se poi voleva intendere che i 5 anni di confine non sono rientrati nel bonus 335, questo è un aspetto, seppur simile, ma diverso. Inoltre bisogna anche tener conto per quali periodi sono stati effettuati i riscatti, in particolar modo ante 1995 che non sono figurativi. Quindi bisogna vedere un po' di cose. Magari nel caso rappresentato, all'INPS parevo troppo sporca decurtare di 10 anni il bonus 335 e lo ha fatto solo per le maggiorazioni riguardanti gli anni di confine.
Puntualizzo non per filosofeggiare ma per maggior chiarezza, così che ognuno verifichi per bene, perché non è assolutamente scontato che tutti siano sulla stessa barca e magari si parta per nulla.
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da vince enzo »
certo, ma cosi ci perdi, dovevano dargli 8 anni di legge 335 per avere una PAL maggiorenaturopata ha scritto:In base a quello che scrivi mi stai dando ragione, ovvero 32 anni di servizio effettivo (e non utile) + 5 di confine e la differenza di 3 anni 335 per raggiungere i 40 anni, in quanto con 40 anni di contributi non raggiunge l'età massima pensionabile all'epoca applicabile. Sperando di aver chiarito.vince enzo ha scritto:ti sbagli, ad un collega congedato ad ottobre con 32 anni effettivi gli hanno dato 3 anni x la 335 e per la precisione 930€naturopata ha scritto:Mi permetto di ribadire che nei miei casi non è stato così. Innanzitutto non si maturano automaticamente 40 anni di contributi (già vi è giurisprudenza consolidatissima in tal senso di Corte dei Conti di ogni ordine e grado), ma gli anni che mancano a raggiungere l'età massima pensionabile e se solo al raggiungimento di tale data si superano i 40 anni, allora il tutto verrà ragguagliato a 40 anni. Dai prospetti da me esaminati chi aveva le contribuzioni, ad esempio di 20 anni, aveva tutte le contribuzioni dei 20 anni realmente versate e poi la differenza del cosiddetto "bonus anni" fino al raggiungimento dell'età pensionabile (ad esempio 57 anni), senza alcun anno "buio". Spero di aver chiarito.
32 anni di servizio effettivo + 5 di confine + 3 di 335
Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da warcraft3 »
Collega vince enzo non me ne volere ..ma è dall'inizio dell'argomento del forum che stiamo dicendo che se l'Inps ci aggiunge nella sezione C della determina le maggiorazioni 1/5 altri non fa che crearci un vero e proprio danno.. poichè dopo il 31/12/1994 questi anni sono solo figurativi cioè che non contribuiscono minimamente all'incrementare della nostra benedetta PAL.
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Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
Messaggio da aledeo1971 »
Forse voleva dire 32 effettivi di cui 5 di CONFINE, credo maggiorazioni di 1/3 e non di 1//5
warcraft3 ha scritto:Collega vince enzo non me ne volere ..ma è dall'inizio dell'argomento del forum che stiamo dicendo che se l'Inps ci aggiunge nella sezione C della determina le maggiorazioni 1/5 altri non fa che crearci un vero e proprio danno.. poichè dopo il 31/12/1994 questi anni sono solo figurativi cioè che non contribuiscono minimamente all'incrementare della nostra benedetta PAL.
Re: Delusione importo pensione inabilità 335/95 art 2 c 12
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