trasferimenti

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
Feed - L'Avv. Giorgio Carta risponde

Moderatore: Avv. Giorgio Carta

Regole del forum
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Rispondi
FRANSISCO

trasferimenti

Messaggio da FRANSISCO »

Salve Sig. Avvocato,
sono un volontario in servizio permanente dell'esercito, presto servizio in lombardia e sono pugliese.
Vorrei sapere se la mia situazione famigliare può far si che mi trasferissi vicino alla stessa.
In parole povere vorrei sapere se posso aiutare e avvicinarmi a mio padre visto che da pochi mesi è rimasto solo, a causa della perdita improvvisa di mia madre. Lui ha 74 anni, vive in un momento di crisi depressive gravi, certificato da uno psichiatra del CELIO. Ho due sorelle sposate con figli e residenti a roma entrambe. Inoltre lui vive ed è residente nella mia casa di proprietà dove risiedo anch'io in qualità di capo famiglia perchè il mio reddito e superiore a quello suo.
Nell'attesa di una sua risposta

la saluto cordialmente


FRANSISCO

fogli di viaggio

Messaggio da FRANSISCO »

Salve Sig. Avvocato,

il mio collega vorrebbe una delucidazione riguardante il suo foglio di viaggio:
Egli è stato aggregato in un altro reggimento 180 giorni per gravi motivi famigliari e vorrebbe sapere se, il foglio di viaggio pagarebbe oltre le spese di trasferimento anche i giorni trascorsi al reparto.

in attesa di una sua risposta la saluto cordialmente
Avatar utente
Avv. Giorgio Carta
Professionista
Professionista
Messaggi: 2230
Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am

Re: trasferimenti

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Di per sè, la sua situazione non rientra in nessuna delle ipotesi che possa vincolare l'Amministrazione ad accogliere o a riconoscere priorità alla sua istanza.
Le faccio solo osservare che, ai fini e per gli effetti della legge n. 104/1992, non è sufficiente la residenza anagrafica nello stesso luogo del congiunto handicapato, ma è necessaria la (previa) sussistenza di un rapporto di assistenza continua che, ovviamente, è esclusa nel suo caso, per effetto della notevole distanza tra la sua sede di servizio (lombardia) e quella della residenza di suo padre.
Resta ovviamente salva la possibilità di presentare un'istanza motivata di tarsferimento ed affidarsi alla coscienzq e alla sensibilità dei superiori.

in bocca al lupo,

Avv. Giorgio Carta
Rispondi