Egregi Dirigenti, volevo solo esprimervi il mio personalissimo parere sulla vostra nuova circolare riguardante i militari in attesa di transito nelle corrispondenti aree funzionali, e segnatamente per quello che attiene il termine “strumentalizzazione” in essa contenuto.
Per circa 25 anni ho indossato l’uniforme e svolto il mio lavoro in maniera diligente e coscienziosa e mai risparmiando energie. Ma aimè, come per tanti militari il tempo passa, la vita ti segna di più problematiche e soprattutto considerata la vita lavorativa che noi militari abbiamo svolto (sicuramente non sempre dietro una scrivania), anche le patologie aumentano (siamo esseri umani quindi anche noi soggetti all’usura del tempo).
Detto ciò non riesco a concepire l’uso di quel termine “strumentalizzare” a cosa si riferisce, forse a patologie inesistenti ( quindi siamo tutti simulatoti o ancora peggio truffatori) o forse ad una associazione a delinquere di medici militari volta a licenziare i militari per ridurre l’esubero o altresì alla innata volontà di molti i militari con patologie “gravi” (e mi riferisco anche a quelle psichiatriche) di andare via da una forza armata a cui hanno dato anni di sacrifici (pensiamo a carabinieri che hanno rischiato la vita quotidianamente per assolvere i loro compiti).
I medici delle strutture militari da me conosciuti, godono a mio parere, della massima stima ed onestà, solo loro, di fatto, possono capire e valutare realmente “senza strumentalizzare un bel niente” le reali condizioni psicofisiche di una persona, ma forse a voi burocrati (non in senso dispregiativo si intende) sfugge questo concetto.
Egregi dirigenti, destinare ex militari con anni di onorato servizio alle spalle, lontano dai propri affetti, dopo già anni di sacrificio alle spalle e soprattutto con patologie addosso, non vi fa proprio onore, pensate solo a quanti carabinieri e militari sono occorsi almeno una volta in vostro soccorso e riflettete solo per un momento, che a quelle stesse persone Voi state di fatto consegnando una pensione da fame costringendoli a rifiutare di continuare a lavorare con onore e dignità come impiegati civili destinandoli a molti km di distanza dalle proprie mogli e dai propri figli.
Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana di osservare la Costituzione e le Leggi…..................
Questo per me avrà sempre un valore qualsiasi lavoro svolga o che non svolga, militari si è dentro sempre, forse a voi Dirigenti Civili è sfuggito questo aspetto.
p.s. se qualcuno è di parere opposto sarò felice di comprendere ed eventualmente cambiare idea e qualora qualche dirigente si offende per quanto detto e vuole le mie generalità sarò ben lieto di fornirle (basta scrivere nel post privato).
Lettera aperta ai dirigenti di Persociv (o Persomil).
Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
-
- Affidabile
- Messaggi: 205
- Iscritto il: dom nov 21, 2010 1:06 pm
Re: Lettera aperta ai dirigenti di Persociv (o Persomil).
Messaggio da domus »
Il termine "strumentalizzazione " significa letteralmente:
"servirsi di qualcuno o di qualcosa, di un evento, di un fatto, di una situazione, esclusivamente come mezzo per conseguire un proprio particolare fine, non dichiarato ed estraneo al carattere intrinseco di ciò di cui ci si serve".
Pertanto dichiarare esplicitamente che si è di fronte ad una esponenziale crescita quantitativa del fenomeno, dovuta anche alla strumentalizzazione del ricorso alla legge 266/99 quale canale preferenziale rispetto al trasferimento, costituisce una gravissima accusa verso il personale militare affetto da inidoneità.
La particolarità che sfugge alla "distratta" Direzione Generale per il Personale Civile è che i militari possono adire alla L.266/99 esclusivamente nel rispetto del D.M.18/04/2002 e pertanto atteso che possono anche esistere dei militari "furbi" che strumentalizzano il testo di legge per ottenere un famigerato trasferimento, dichiarando condizioni di salute appositamente aggravate o addirittura simulate, tale stato di salute deve essere valutato dalle apposite C.M.O. le quali esprimono l'eventuale giudizio di non idoneità al s.m.i. e la relativa idoneità al reimpiego civile.
Personalmente critico esclusivamente l'operato delle C.M.O. difatti è molto più semplice emanare un giudizio di non idoneità, piuttosto che assolvere responsabilmente al proprio incarico valutando la reali condizioni di salute degli interessati.
Lo dimostra il fatto che antecedentemente all'entrata in vigore della L.266/99 i casi di congedo per inidoneità al servizio era minimi (ancora oggi sono in servizio militari con evidenti problemi di salute che però risultano inspiegabilmente idonei ) mentre oggi siamo in presenza di migliaia di malati o presunti tali.
Ritengo altresì valida l'ipotesi di un occulta volontà di favorire il transito alfine di ridurre il personale militare poichè dichiaratamente in esubero, e non di meno risparmiare sul trattamento economico a loro corrisposto.
In definitiva anziche accusare di strumentalizzazione i militari si pensi meglio di avviare delle procedure per valutare l'operato delle C.M.O. vere responsabili dell'avvio della procedura di transito.
Nonostante siano trascorsi diversi anni dall'emanazione della L.266/99 - D.M.18/04/2002 la loro applicazione risulta ancora oggi lacunosa e causa di complicazioni estremamente gravi:
-tempi di reintegro in qualità di impiegato civile lunghissimi;
-per alcuni, riduzione o addirittura la totale negazione del trattamento economico durante l'attesa del transito;
-l'obbligo di sottoporsi preventivamente ad una visita medica e ad una prova teorico/pratica non prevista dalle norme sul transito;
-l'accetazione di una qualsiasi destinazione di servizio;
-un trattamento economico sfavorevole;
-la riduzione degli sviluppi di carriera;
e in generale un atteggiamento di superficialità, distacco e disinteresse da parte della stessa Persociv.
Ringrazio gli ideatori di questo forum per la possibilità a noi concessa di poter realizzare il confronto, ma rammento a tutti che questo è solo un forum e che l'unica via per ottenere giustizia è quella del ricorso giudiziario.
Vento in poppa tutti !!!
Domus
"servirsi di qualcuno o di qualcosa, di un evento, di un fatto, di una situazione, esclusivamente come mezzo per conseguire un proprio particolare fine, non dichiarato ed estraneo al carattere intrinseco di ciò di cui ci si serve".
Pertanto dichiarare esplicitamente che si è di fronte ad una esponenziale crescita quantitativa del fenomeno, dovuta anche alla strumentalizzazione del ricorso alla legge 266/99 quale canale preferenziale rispetto al trasferimento, costituisce una gravissima accusa verso il personale militare affetto da inidoneità.
La particolarità che sfugge alla "distratta" Direzione Generale per il Personale Civile è che i militari possono adire alla L.266/99 esclusivamente nel rispetto del D.M.18/04/2002 e pertanto atteso che possono anche esistere dei militari "furbi" che strumentalizzano il testo di legge per ottenere un famigerato trasferimento, dichiarando condizioni di salute appositamente aggravate o addirittura simulate, tale stato di salute deve essere valutato dalle apposite C.M.O. le quali esprimono l'eventuale giudizio di non idoneità al s.m.i. e la relativa idoneità al reimpiego civile.
Personalmente critico esclusivamente l'operato delle C.M.O. difatti è molto più semplice emanare un giudizio di non idoneità, piuttosto che assolvere responsabilmente al proprio incarico valutando la reali condizioni di salute degli interessati.
Lo dimostra il fatto che antecedentemente all'entrata in vigore della L.266/99 i casi di congedo per inidoneità al servizio era minimi (ancora oggi sono in servizio militari con evidenti problemi di salute che però risultano inspiegabilmente idonei ) mentre oggi siamo in presenza di migliaia di malati o presunti tali.
Ritengo altresì valida l'ipotesi di un occulta volontà di favorire il transito alfine di ridurre il personale militare poichè dichiaratamente in esubero, e non di meno risparmiare sul trattamento economico a loro corrisposto.
In definitiva anziche accusare di strumentalizzazione i militari si pensi meglio di avviare delle procedure per valutare l'operato delle C.M.O. vere responsabili dell'avvio della procedura di transito.
Nonostante siano trascorsi diversi anni dall'emanazione della L.266/99 - D.M.18/04/2002 la loro applicazione risulta ancora oggi lacunosa e causa di complicazioni estremamente gravi:
-tempi di reintegro in qualità di impiegato civile lunghissimi;
-per alcuni, riduzione o addirittura la totale negazione del trattamento economico durante l'attesa del transito;
-l'obbligo di sottoporsi preventivamente ad una visita medica e ad una prova teorico/pratica non prevista dalle norme sul transito;
-l'accetazione di una qualsiasi destinazione di servizio;
-un trattamento economico sfavorevole;
-la riduzione degli sviluppi di carriera;
e in generale un atteggiamento di superficialità, distacco e disinteresse da parte della stessa Persociv.
Ringrazio gli ideatori di questo forum per la possibilità a noi concessa di poter realizzare il confronto, ma rammento a tutti che questo è solo un forum e che l'unica via per ottenere giustizia è quella del ricorso giudiziario.
Vento in poppa tutti !!!
Domus
-
- Affidabile
- Messaggi: 205
- Iscritto il: dom nov 21, 2010 1:06 pm
Re: Lettera aperta ai dirigenti di Persociv (o Persomil).
Messaggio da vedovonardecchia »
Grazie .Domus per il tuo parere, e come ho detto ad altri lo scopo di una lettera aperta, seppur non formalmente recitata e quella di indurre a riflessione qualche Dirigente di competenza (cioè che tratta l’argomento a Persociv), che involontariamente in una serata noiosa, si possa imbattere per errore, navigando in internet, sui vari post che questo forum ci ha concesso, e per pura curiosità possa leggere quanto noi scriviamo. Personalmente giudico tutto egregiamente esatto quello che hai scritto , a parte il complotto dei medici militari che purtroppo per esperienza diretta, non condivido con te. Secondo me il fatto che oggi a differenza di ieri ci siano più militari malati, non dipende dai medici militari, che riformano anziché accertare validamente l’infermità, ma bensì dal fatto che prima del 1995 con la riforma Prodi 335, noi militari se riformati non avremmo percepito un bel niente, fermo restando il diritto alla pensione che avremmo maturato dopo 15 anni di servizio previsto dallo statuto dei dipendenti pubblici del 1973 e dalla 599/54 che conosciamo tutti.
La 266/99 ha voluto ulteriormente tutelare i militari e uniformarli alla polizia di stato in caso di infermità che non permettevano il servizio. Sicuramente l’esigenza della 266 e maturata grazie al fatto che i carabinieri erano di fatto un corpo dell’esercito prima di diventare forza armata comandata da propri generali e che non avevano tutela a differenza dei loro colleghi di polizia. Credo che se doveva essere fatta solo per noi E.I.-M.M:-A.M: forse la legge oggi non ci sarebbe, ma questa e solamente una mia idea (chi si ricorda nel 1991 come abbiamo ottenuto l’aumento dei livelli dei militari “solo grazie alle accese proteste dei carabinieri”).
Comunque tornando a noi, penso che oggi a differenza di ieri ci sentiamo (almeno o solo sulla carta) un po’ più tutelati e perciò veniamo anche allo scoperto, se poi aggiungiamo l’inesorabile trascorrere del tempo ed il fatto che le F.A. non trasferiscono più il personale costringendolo a decenni di pendolarismo con conseguente aggravio di stress psicofisico e di spese in un contesto familiare già carente a livello economico, la frittata e fatta.. Che ci sia qualche furbo ben organizzato che di fatto rovina lo spirito di questa legge ed indirettamente danneggia tutti quelli che veramente stanno male, questo è un dato di fatto ma non penso sia colpa della totalità dei medici militari che purtroppo non sono dotati di chiaroveggenza.
Grazie di nuovo a te ed a quanti scrivono su questo forum, ed anche se, come ha scritto giustamente “prepertytagdell” ci troviamo tutti su una stessa barca che fa acqua da tutte le parti, forse per una volta veramente ci sentiamo uniti in un unico “Corpo” senza differenze di uniformi.(anche perché non le abbiamo più).
In bocca al lupo a tutti
La 266/99 ha voluto ulteriormente tutelare i militari e uniformarli alla polizia di stato in caso di infermità che non permettevano il servizio. Sicuramente l’esigenza della 266 e maturata grazie al fatto che i carabinieri erano di fatto un corpo dell’esercito prima di diventare forza armata comandata da propri generali e che non avevano tutela a differenza dei loro colleghi di polizia. Credo che se doveva essere fatta solo per noi E.I.-M.M:-A.M: forse la legge oggi non ci sarebbe, ma questa e solamente una mia idea (chi si ricorda nel 1991 come abbiamo ottenuto l’aumento dei livelli dei militari “solo grazie alle accese proteste dei carabinieri”).
Comunque tornando a noi, penso che oggi a differenza di ieri ci sentiamo (almeno o solo sulla carta) un po’ più tutelati e perciò veniamo anche allo scoperto, se poi aggiungiamo l’inesorabile trascorrere del tempo ed il fatto che le F.A. non trasferiscono più il personale costringendolo a decenni di pendolarismo con conseguente aggravio di stress psicofisico e di spese in un contesto familiare già carente a livello economico, la frittata e fatta.. Che ci sia qualche furbo ben organizzato che di fatto rovina lo spirito di questa legge ed indirettamente danneggia tutti quelli che veramente stanno male, questo è un dato di fatto ma non penso sia colpa della totalità dei medici militari che purtroppo non sono dotati di chiaroveggenza.
Grazie di nuovo a te ed a quanti scrivono su questo forum, ed anche se, come ha scritto giustamente “prepertytagdell” ci troviamo tutti su una stessa barca che fa acqua da tutte le parti, forse per una volta veramente ci sentiamo uniti in un unico “Corpo” senza differenze di uniformi.(anche perché non le abbiamo più).
In bocca al lupo a tutti
Vai a
- GENERALE
- ↳ Annunci e Regole importanti
- CONSULENZA LEGALE PER I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA
- ↳ L'Avv. Giorgio Carta risponde
- CONSULENZA LEGALE SU CONTENZIOSI CIVILI
- ↳ L'Avv. Giovanni Carta risponde
- PREVIDENZA SOCIALE
- ↳ CALCOLI PENSIONISTICI
- ↳ ASPETTATIVA - CAUSE DI SERVIZIO - EQUO INDENNIZZO - PENSIONE PRIVILEGIATA ORDINARIA E TABELLARE
- ↳ VITTIME DEL TERRORISMO, DOVERE E CRIMINALITÀ
- ↳ ISTRUZIONI PER LA CONCESSIONE DELLA SPECIALE ELARGIZIONE PREVISTA PER LE VITTIME DEL SERVIZIO
- SALUTE E BENESSERE FORZE ARMATE E FORZE DI POLIZIA
- ↳ Psicologia
- ↳ La Dott.ssa Alessandra D'Alessio risponde
- LEXETICA - ASSISTENZA LEGALE E MEDICO LEGALE
- ↳ IL LEGALE RISPONDE
- ↳ IL MEDICO LEGALE RISPONDE
- FORZE DI POLIZIA
- ↳ CARABINIERI
- ↳ POLIZIA DI STATO
- ↳ News Polizia di Stato
- ↳ GUARDIA DI FINANZA
- ↳ POLIZIA PENITENZIARIA
- ↳ Attività di Polizia Giudiziaria
- MILITARI
- ↳ ESERCITO
- ↳ MARINA
- ↳ AERONAUTICA
- ↳ CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
- ↳ DONNE MILITARI
- ↳ UFFICIALI
- ↳ MARESCIALLI
- ↳ SERGENTI
- ↳ VSP
- ↳ VFP
- Trasferimenti all'Estero
- ↳ Tunisia
- ↳ Tenerife - Canarie
- DIPARTIMENTO VIGILI DEL FUOCO
- ↳ CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
- IMPIEGO CIVILE
- GUARDIE PARTICOLARI GIURATE