Salve Avvocato, mi chiamo Antonio e sono un Ass.te Capo della PS, nel forum ho cercato qualche risposta caso analogo al mio ma niente....ad ogni modo spiego per sommi capi il mio caso..a gennaio 2016 mi viene notificato 415 bis c.p.p. perché sottoposto ad indagine reati art 81cpv,612cpv,594,582 comma 1 610,61 nr 8 e 9(in breve colluttazione con un signore che subisce lesioni gravi in un tempo superiore a gg 40..) ad oggi mi è stato notificato altro 415 bis per il reato art 479 perché trasmettevo annotazione di servizio non corrispondente al vero....e fine mese di maggio c'è udienza preliminare davanti al giudice del tribunale...
I fatti sono accaduti nel settembre 2014, a gennaio 2015 il Questore mi infligge la punizione della pena pecunaria di 5/30 solo sulla scorta dei fatti trasmessi con la mia annotazione di servizio e sulla denuncia a mio carico.
da valutazione legale fatta pare che non sono messo bene, seppure disposto a risarcire la persona il PM è disposto ad un patteggiamento a due anni ma solo se risarcisco la parte offesa....caso contrario dovrò subire un processo con tutti e tre i gradi di giudizio...
La domanda è: atteso che ho gia subito procedimento disciplinare e punizione, l'amministrazione della PS adotterà ulteriori provvedimenti sia in caso di patteggiamento che di condanna definitiva?
Rischio con un patteggiamento a due anni di essere destituito dopo circa 30 anni di servizio? Grazie e attendo sua risposta..
richiesta di aiuto
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: richiesta di aiuto
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Se davvero l'Amministrazione ha sanzionato diciplinarmente proprio il fatto che le contestano nel processo penale, il principio del ne bis in idem preclude l'irrogazione di una nuova sanzione.
Mi pare, però, strano che l'Amministarzione - con il processo penale ancora pendente - l'abbia sanzionata disciplinarmente proprio per gli stessi fatti, così precludendosi la possibilità di irrogare sanzioni più gravi.
Ad ogni modo, premesso il mio consueto suggerimento di valutare attentamente se accettare un pèatteggiamento anziché battersi come leoni per sperare in un'assoluzione, la condanna patteggiata di due anni per i reati che le contestano non è di per sè tale da obbligare l'Amministrazione a destituirla, specie considerato che il patteggiamento normalmente esclude l'applicazione della pene accessorie.
Riterrei più probabile una sospensione dal servizio.
Ad ogni modo, le suggerisco di far seguire il suo procedimento disicplinare ad un avvocato che conosca la materia.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Mi pare, però, strano che l'Amministarzione - con il processo penale ancora pendente - l'abbia sanzionata disciplinarmente proprio per gli stessi fatti, così precludendosi la possibilità di irrogare sanzioni più gravi.
Ad ogni modo, premesso il mio consueto suggerimento di valutare attentamente se accettare un pèatteggiamento anziché battersi come leoni per sperare in un'assoluzione, la condanna patteggiata di due anni per i reati che le contestano non è di per sè tale da obbligare l'Amministrazione a destituirla, specie considerato che il patteggiamento normalmente esclude l'applicazione della pene accessorie.
Riterrei più probabile una sospensione dal servizio.
Ad ogni modo, le suggerisco di far seguire il suo procedimento disicplinare ad un avvocato che conosca la materia.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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