Dichiarazione mendace involontaria.

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Phoenix
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Dichiarazione mendace involontaria.

Messaggio da Phoenix »

Buonasera Sign. Avvocato,
scrivo a nome di un mio collega Vfp1 dell'Esercito. Ieri ha ricevuto una relata di notifica riguardante l'avvio del procedimento di decadenza dalla ferma prefissata di un anno nell'Esercito, per effetto di quanto disposto dall'articolo 7, comma 4 del bando di reclutamento poichè è stata prodotta una dichiarazione mendace in merito al possesso dell'autorizzazione a montare per sport olimpici. Pertanto, risulta carente del requisito previsto all'articolo 7, comma 1, lettera d) del bando di reclutamento. Il provvedimento finale sarà predisposto dalla Direzione Generale (PersoMil, 1°Reparto, 2^Divisione) entro 30 giorni dalla data di notifica. Tuttavia, ha la possibilità di produrre al riguardo, entro 10 giorni dalla data di notifica, eventuali memorie scritte e documenti. Preciso che, il mio collega è in possesso della patente equestre di tipo B/AC regolarmente registrata e rilasciata da un'associazione affiliata alla Federazione Italiana Sport Equestri (F.I.S.E.). Al momento della compilazione della domanda di arruolamento è stata inserita tra le voci relative ai brevetti/patenti utili per l'incremento del punteggio totale, certo che la patente in questione fosse quella richiesta dalla Forza Armata e assicurato della correttezza della stessa, dall'associazione che ha rilasciato l'attestazione. In realtà, la tipologia di patente richiesta dalla F.A. risulta essere, dal bando di reclutamento, di tipo B ovvero B/DR e quindi diversa da quella rilasciata dall'associazione ed in possesso del mio collega per cui, a seguito delle opportune verifiche effettuate da PersoMil, è stata prodotta una dichiarazione errata/mendace. Sottolineo che, il mio collega non avrebbe avuto il bisogno di commettere illeciti al fine di incrementare il punteggio, in quanto avrebbe avuto complessivamente 16 punti che gli sarebbero bastati, in ogni caso, a risultare vincitore di concorso. A questo punto vorrei porre dei quesiti: qual è il modo migliore per fronteggiare la questione?Ci sono gli estremi per denunciare l'associazione, che ha rilasciato l'attestazione, per il danno procurato?E' necessario esporre denuncia al Ministero della Difesa? Oppure basta produrre delle memorie difensive da parte dell'avvocatura per evidenziare che non si tratta di dichiarazione mendace, bensì di un errore involontario?Rimango in attesa di chiarimenti. Grazie per l'attenzione, buona serata.


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Avv. Giorgio Carta
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Re: Dichiarazione mendace involontaria.

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

il problema che lei solleva è davvero assai diffuso, forse per colpa della scarsa chiarezza dei bandi.
Fin troppi ragazzi sono caduti nello stesso errore ed alcuni sono perfino finiti sotto processo penale.
Ad ogni modo, sul piano penale, vista la diffusione dell'errore, è abbastnza agevole provare la scusabilità e, quindi, la mancanza di dolo.
Sotto il profilo amministrativo, poi, il DPR n. 445/2000 imporrebbe di non invalidare la partecipazione al concorso, ma solo di decurtare il punteggio erroneamente assegnato per effetto della dichiarazione fatta.
Di conseguenza, se il punteggio risultante dalla predetta decurtazione dovesse comunque assicurare l'utile posizionamento in graduatoria, non dovrebbe farsi luogo alla decadenza.
Ad ogni modo, le suggerisco di ricolgersi quanto prima ad un avvocato che conosca la materia militare.
In bocca al lupo al suo amico [anche se qualcosa mi dice che sia lei l'interessato. ;) ].
Avv. Giorgio Carta
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