Gentile avvocato,
come avrà ben intuito dall'oggetto, la questione che voglio porle è abbastanza complessa. Il mio fidanzato, era un vfb (esercito) raffermato per due anni dopo la ferma triennale. Giudizi sempre eccellenti, sempre negatività ai drug test.
Un pò per serie difficoltà familiare, un pò per lo sconforto di vivere una vita precaria, si è lasciato prendere dalla depressione, e quasi allo scadere del quinto anno, è stato trovato positivo ai drug test (si è trattato di un evento singolo e occasionale, un gesto stupidissimo e ingenuo - a mio parere nn casuale, dato che era in compagnia di "colleghi" e che è stato chiamato per le visite il giorno successivo...coincidenza?... purtroppo ciò non è dimostrabile - comunque sia non è questa la mia questione, so che ha sbagliato, e so che questa anche se esagerata e la "punzione" prevista dalla legge!)
Dopo cinque giorni lo hanno congedato. parliamo del luglio 2008.
la notifica del congedo, però, è arrivata solo a marzo 2009. dal luglio 2008 a marzo 2009, quindi lui è stato fermo, a casa, senza percepire stipendio alcuno, e senza avere la possibilità di trovare un altro impiego, dato che risultava ancora alle dipendenze dello Stato.
subito dopo la notifica del congedo, ha fatto ricorso al tar, ricorso che è stato respinto.
ho due questioni da porle:
1) un unico episodio può davvero essere così distruttivo? Secondo il titolo IX del TESTO UNICO SUGLI STUPEFACENTI D.P.R. 309/1990, capo II art. 109 (coordinato ed aggiornato con le modifiche introdotte dalla Legge 16 gennaio 2003, n. 3, dalla Legge 24 dicembre 2003, n. 350, dalla Legge 5 dicembre 2005, n. 251, dal Decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2006, n. 49),
l'amministrazione prima di procedere al proscioglimento istantaneo avrebbe dovuto attuare dei provvedimenti di recupero, porre il raffermato in aspettativa e poi ripetere gli accertamenti diagnostici per verificare l'idoneità del soggetto.
perchè è stato deciso su due piedi? è giusto che sia così? cosa si può fare ora? qual è il suo status? So che ha perso i requisiti morali e pertanto non potrà più partecipare ad alcun concorso nelle forze armate e di polizia. perchè? c'è un modo per recuperare? se si, quale? se no, a quali concorsi può partecipare?
2) è giusto che per 7/8 mesi è stato senza stipendio e senza lavoro per un congedo che non arrivava mai?
si può fare ricorso al consiglio di stato? ci sono le condizioni o è un'inutile perdita di tempo? perchè questa disparità tra i vsp (un suo collega è stato solo trasferito d'ufficio dopo un'aspettativa di 6 mesi) e i raffermati? capisco i vfb ed i 3 anni di prova, ma dopo 5 anni di servizio sempre eccellente (le note lo testimoniano) perchè non si possono equiparare le punizioni? perchè la legge non è uguale per tutti?
grazie davvero...sia che si possa far qualcosa, sia che non si possa far più nulla.
prosciolgimento ai sensi dell'art 14 comma c dl 215/ 2001
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: prosciolgimento ai sensi dell'art 14 comma c dl 215/ 2001
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Il suo caso è complesso e semplice allo stesso tempo.
I tribunali amministrativi si sono pronunciati numerose volte sul problema delle conseguenze giuridiche del consumo occasionale di sostanza stupefcente.
Ciò che sconcerta è che casi assolutamente identici vengono risolti con soluzioni assai divergenti, positive e negative.
Ovviamente, non conosco il caso che riguarda il suo fidanzato né le sue modalità.
La sentenza (o ordinanza?) che la riguarda è astrattamente impugnabile, ma per fare una previsione seria sui possibili esiti di un appello, bisognerebbe esaminare la documentazione.
Due sole precisazioni: la severità che lei ha evidenziato è riscontrabile di olito nel solo ambito delle forze di polizia (per quanto, nell'ambito della Polizia di Stato, l'uso occasionale comporti esclusivamente una sospensione dal servizio.
Qaunto ai ricorsi futuri, posso dirle che numerose sentenze dei giudici ammettono un uso lontano e occasionale di stupefacente PRIMA del concorso.
Ripeto, la materia non è regolata dalla legge, quindi ogni giudice dice la sua.
In base agli elementi disponibili, non mi sento di poter aggiungere altro.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
I tribunali amministrativi si sono pronunciati numerose volte sul problema delle conseguenze giuridiche del consumo occasionale di sostanza stupefcente.
Ciò che sconcerta è che casi assolutamente identici vengono risolti con soluzioni assai divergenti, positive e negative.
Ovviamente, non conosco il caso che riguarda il suo fidanzato né le sue modalità.
La sentenza (o ordinanza?) che la riguarda è astrattamente impugnabile, ma per fare una previsione seria sui possibili esiti di un appello, bisognerebbe esaminare la documentazione.
Due sole precisazioni: la severità che lei ha evidenziato è riscontrabile di olito nel solo ambito delle forze di polizia (per quanto, nell'ambito della Polizia di Stato, l'uso occasionale comporti esclusivamente una sospensione dal servizio.
Qaunto ai ricorsi futuri, posso dirle che numerose sentenze dei giudici ammettono un uso lontano e occasionale di stupefacente PRIMA del concorso.
Ripeto, la materia non è regolata dalla legge, quindi ogni giudice dice la sua.
In base agli elementi disponibili, non mi sento di poter aggiungere altro.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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