PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

Tanto per continuare sul tema, stamani ho contattato il mio ufficio pensioni a Roma dopo aver mandato alla Dirigente dello stesso (e NON all'impiegata) TUTTA la documentazione postata anche qua (circolare INPS, chiarimento del Dipartimento di PS, ecc. ecc.) ebbene la risposta è stata: premesso che ad oggi TUTTE le persone in quelle condizioni a cui è già stata liquidata una pensione, la stessa NON è ancora stata ricalcolata, quindi ancora in "modalità provvisoria" per quanto mi è dato sapere in virtù della Legge di stabilità e della circolare emessa, INPS NON liquiderà pensioni superiori all'80% e quindi qualsiasi interpretazione diversa da ciò è errata.

A voi le considerazioni.


Biofa
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da Biofa »

Quando l’Inps liquida la pensione, sul cedolino di pagamento pone la seguente dizione «In considerazione dei tempi tecnici necessari all’attuazione dell’art. 1, comma 707, della legge n. 190/2014, la presente liquidazione è da considerarsi “provvisoria”». Il perché l’Inps metta questa postilla nonostante esistano delle Ministeriali e Circolari (già pubblicate in questi post) emanate da loro stessi, che indicano la procedura corretta per il doppio calcolo, è un mistero. Ufficialmente l’istituto dà colpa ai “tempi tecnici necessari all’attuazione”. Il sospetto è un altro: odore d’incostituzionalità di quel limite, specialmente nella parte in cui è applicabile anche alle pensione già liquidate al 1° gennaio 2015. Infatti, parrebbe che il Legislatore (forse troppo giovane per ricordare) non abbia tenuto conto che, per quanto concerne i criteri peggiorativi sulle pensioni con un effetto retroattivo, la Corte costituzionale ha riconosciuto (al Legislatore) la possibilità d’intervenire con scelte discrezionali, purché non in maniera troppo irrazionale e, in particolare, senza frustrare in modo eccessivo l’affidamento del Cittadino nella sicurezza giuridica (sicurezza in relazione a situazioni sostanziali fondate su normative precedenti (tra le altre: sentenze n. 349/1985, n. 173/1986, n. 822/1988, n. 211/1997 e n. 416/1999). Riguardo alla natura dei contributi previdenziali, poi, la stessa Corte, pur osservando che «i contributi non vanno a vantaggio del singolo che li versa, ma di tutti i lavoratori», ha altresì evidenziato che, per quanto (i contributi) trascendano gli interessi dei singoli che li versano «essi danno sempre vita al diritto del lavoratore di conseguire corrispondenti prestazioni previdenziali». Morale della favola il Legislatore non può prescindere dal principio di proporzionalità tra contributi versati e prestazioni previdenziali (sentenza n. 173/1986, n. 501/1988 e n. 96/1991). Il che potrebbe significare che il nuovo limite è illegittimo, non tanto per l’imposizione retroattiva, quando soprattutto per la mancata valorizzazione dei contributi versati improduttivamente (cioè versati oltre i 40 anni che, in virtù della regola retributiva, non possono essere valutati ai fini del calcolo della pensione).
Alla fine della fiera quello che dico io, è questo: mi costringi a restare per altri sei anni? Bene allora mi dai fuori tutti i contributi versati dal 2012, oppure mi mandi a casa, ma così è una truffa bella e buona, tra l’altro sibillina, perché da una parte pubblicano ministeriali che ti fanno capire che la tua pensione si incrementa (meno di prima ma si incrementa) e dall’altra invece stanno incassando contributi (i nostri) a fondo perduto. Mi sa che partirà un bel ricorso!

P.S. I riferimenti sulle sentenze li ho trovati su internet.
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angri62
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da angri62 »

Biofa ha scritto:Quando l’Inps liquida la pensione, sul cedolino di pagamento pone la seguente dizione «In considerazione dei tempi tecnici necessari all’attuazione dell’art. 1, comma 707, della legge n. 190/2014, la presente liquidazione è da considerarsi “provvisoria”». Il perché l’Inps metta questa postilla nonostante esistano delle Ministeriali e Circolari (già pubblicate in questi post) emanate da loro stessi, che indicano la procedura corretta per il doppio calcolo, è un mistero. Ufficialmente l’istituto dà colpa ai “tempi tecnici necessari all’attuazione”. Il sospetto è un altro: odore d’incostituzionalità di quel limite, specialmente nella parte in cui è applicabile anche alle pensione già liquidate al 1° gennaio 2015. Infatti, parrebbe che il Legislatore (forse troppo giovane per ricordare) non abbia tenuto conto che, per quanto concerne i criteri peggiorativi sulle pensioni con un effetto retroattivo, la Corte costituzionale ha riconosciuto (al Legislatore) la possibilità d’intervenire con scelte discrezionali, purché non in maniera troppo irrazionale e, in particolare, senza frustrare in modo eccessivo l’affidamento del Cittadino nella sicurezza giuridica (sicurezza in relazione a situazioni sostanziali fondate su normative precedenti (tra le altre: sentenze n. 349/1985, n. 173/1986, n. 822/1988, n. 211/1997 e n. 416/1999). Riguardo alla natura dei contributi previdenziali, poi, la stessa Corte, pur osservando che «i contributi non vanno a vantaggio del singolo che li versa, ma di tutti i lavoratori», ha altresì evidenziato che, per quanto (i contributi) trascendano gli interessi dei singoli che li versano «essi danno sempre vita al diritto del lavoratore di conseguire corrispondenti prestazioni previdenziali». Morale della favola il Legislatore non può prescindere dal principio di proporzionalità tra contributi versati e prestazioni previdenziali (sentenza n. 173/1986, n. 501/1988 e n. 96/1991). Il che potrebbe significare che il nuovo limite è illegittimo, non tanto per l’imposizione retroattiva, quando soprattutto per la mancata valorizzazione dei contributi versati improduttivamente (cioè versati oltre i 40 anni che, in virtù della regola retributiva, non possono essere valutati ai fini del calcolo della pensione).
Alla fine della fiera quello che dico io, è questo: mi costringi a restare per altri sei anni? Bene allora mi dai fuori tutti i contributi versati dal 2012, oppure mi mandi a casa, ma così è una truffa bella e buona, tra l’altro sibillina, perché da una parte pubblicano ministeriali che ti fanno capire che la tua pensione si incrementa (meno di prima ma si incrementa) e dall’altra invece stanno incassando contributi (i nostri) a fondo perduto. Mi sa che partirà un bel ricorso!

P.S. I riferimenti sulle sentenze li ho trovati su internet.
===non servono 40 anni per maturare l'80% ne bastano 36 come nel mio caso e solo per motivi di data di nascita si è costretti ad accumulare contributi che non ti verranno riconosciuti anzi decurtati dalla pensione.
una truffa? una rapina (non quella dell'orto), pensione di 39,2 anni decurtata a 37,7 con 1 anno e 7 mesi ancora da decurtare come versamento contributivo.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

angri62 ha scritto: ===non servono 40 anni per maturare l'80% ne bastano 36 come nel mio caso e solo per motivi di data di nascita si è costretti ad accumulare contributi che non ti verranno riconosciuti anzi decurtati dalla pensione.
una truffa? una rapina (non quella dell'orto), pensione di 39,2 anni decurtata a 37,7 con 1 anno e 7 mesi ancora da decurtare come versamento contributivo.
Angri a seguito della riforma Fornero NON è più così...nonostante quello continua a sostenere qualcuno e quello di cui ero convinto anch'io sino a qualche giorno fa l'ex limite max dell'80% che per qualcuno corrispondeva a 40 anni di contributi è superabile, quindi più lavori, più versi contributi e più percepirai di pensione.

Se poi mi dici che il calcolo per tutti coloro interessati, ovvero gli ex retributivi verrà fatto con doppio sistema e quindi ricevendo la pensione relativa al risultato inferiore tra i due trattamenti, probabilmente qualcosa ci rimetterai allora è un discorso, ma ormai mi sono convinto che più lavori e più (anche se di poco) percepirai di pensione.

E la circolare del Dipartimento di PS mi ha tolto ogni dubbio.

Credo che l'errore di fondo da parte di tutti sia stato quello di dare per scontato che il limite dell'80% NON fosse superabile ma INPS NON ha scritto questo e NON parla di limiti.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

E per questo devo ringraziare penultimo che mi ha aperto gli occhi!

Poi, siccome INPS come ricordava il collega prima continua ancora oggi ad erogare pensioni provvisorie e quindi quando sarà disattenderà quello che aveva scritto nella circolare dell'Aprile del 2015 allora è un altro discorso....ma credo che a quel punto gli Avvocati avranno pane per i loro denti.
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angri62
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da angri62 »

firefox ha scritto:E per questo devo ringraziare penultimo che mi ha aperto gli occhi!

Poi, siccome INPS come ricordava il collega prima continua ancora oggi ad erogare pensioni provvisorie e quindi quando sarà disattenderà quello che aveva scritto nella circolare dell'Aprile del 2015 allora è un altro discorso....ma credo che a quel punto gli Avvocati avranno pane per i loro denti.
===caro mio, stai tranquillo che appena mettono mano per aggiornare di qualcosa la pensione, la prima cosa che fà l'inps e togliere il contributivo, prenderti gli arretrati e poi darti quello che ti spetta se rimane qualcosa, del tipo accessorie o ppo. di questo ne ho le prove con rideterminazioni alla mano.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

angri62 ha scritto: ===caro mio, stai tranquillo che appena mettono mano per aggiornare di qualcosa la pensione, la prima cosa che fà l'inps e togliere il contributivo, prenderti gli arretrati e poi darti quello che ti spetta se rimane qualcosa, del tipo accessorie o ppo. di questo ne ho le prove con rideterminazioni alla mano.
Quando INPS rideterminerà le pensioni di coloro interessati alla questione NON potrà far altro che applicare alla lettera quello che lo stesso INPS ha sancito con apposita circolare e che, a mio avviso, si riassume come sotto:

- interessati TUTTI coloro al 31/12/11 si trovavano in regime RETRIBUTIVO e per ragioni legate ad età o contributi NON sono ancora andati in pensione oppure ci sono già andati

- possibile superamento del fatidico 80%

- doppio sistema di calcolo per determinare importo della pensione

- importo della pensione erogato quello di MINORE importo tra i due sistemi di calcolo adottati

- calcolo TUTTO retributivo sino alla cessazione dal servizio

- calcolo retributivo/misto, ovvero retributivo sino al 31/12/11 e contributivo per il restante periodo sino alla cessazione dal servizio

Ovviamente NON mi sto inventando nulla ma riprendendo la circolare INPS e quella di chiarimento della Direzione Risorse Finanziarie del Dipartimento di PS.

Ora l'oggetto del contendere che a mio avviso ha generato TUTTI i dubbi del caso e che lascia adito ad interpretazioni e se vi sia o meno convenienza a restare in servizio il più possibile (magari optando per la pensione di vecchiaia) per avere un importo della pensione più alto.

Ebbene tutti anche in questa sede hanno speso fiumi di parole in merito (sottoscritto compreso) fornendo le loro personali interpretazioni od avvalendosi delle informazioni fornite dai vari patronati od uffici pensioni delle loro amministrazioni cui si sono rivolti.

Io ritengo che la verità sia molto semplice e colga un po il pensiero espresso da molti, ovvero:

- il periodo di riferimento per il doppio calcolo di cui sopra, in TUTTI i casi terminerà alla prima data utile in cui il dipendente, secondo le regole vigenti al momento, potrà percepire l'assegno pensionistico e quindi ogni ulteriore periodo derivante dal fatto che il dipendente sceglierà di posticipare oltre tale data NON sarà conteggiato ed i relativi contributi saranno stati versati per nulla.


Questo significa che se il dipendente oggi ha maturato ben oltre l'80% della sua base pensionabile ma deve attendere 58 AA + 7 MM per andare in pensione e percepire il relativo assegno pensionistico, fino a tale data continuerà ad implementare l'importo dello stesso che verrà cmq calcolato al "ribasso" come indicato sopra.

Se arrivato a 58 AA + 7 MM il dipendente sceglie di rimanere sino alla max età ordinamentale NON avrà più nessun beneficio sull'assegno pensionistico.


Ritengo che fino a prova contraria quanto sopra rispecchi in toto quanto indicato da INPS e mal interpretato da molti.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da Zenmonk »

Se uno chiede se conviene restare in servizio fino a 60 anni e' perché forse non accetta l'idea di andare in pensione, in quanto è ovvio che - con l'aria che tira - convenga "realizzare" appena possibile. Mi spiace che la situazione non voluta (il pensionamento) e' destinato a ripresentarsi a breve e chissà con quali novità penalizzanti...nascondere la testa sotto la sabbia non aiuta...
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angri62
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da angri62 »

firefox ha scritto:
angri62 ha scritto: ===caro mio, stai tranquillo che appena mettono mano per aggiornare di qualcosa la pensione, la prima cosa che fà l'inps e togliere il contributivo, prenderti gli arretrati e poi darti quello che ti spetta se rimane qualcosa, del tipo accessorie o ppo. di questo ne ho le prove con rideterminazioni alla mano.
Quando INPS rideterminerà le pensioni di coloro interessati alla questione NON potrà far altro che applicare alla lettera quello che lo stesso INPS ha sancito con apposita circolare e che, a mio avviso, si riassume come sotto:

- interessati TUTTI coloro al 31/12/11 si trovavano in regime RETRIBUTIVO e per ragioni legate ad età o contributi NON sono ancora andati in pensione oppure ci sono già andati

- possibile superamento del fatidico 80%

- doppio sistema di calcolo per determinare importo della pensione

- importo della pensione erogato quello di MINORE importo tra i due sistemi di calcolo adottati

- calcolo TUTTO retributivo sino alla cessazione dal servizio

- calcolo retributivo/misto, ovvero retributivo sino al 31/12/11 e contributivo per il restante periodo sino alla cessazione dal servizio

Ovviamente NON mi sto inventando nulla ma riprendendo la circolare INPS e quella di chiarimento della Direzione Risorse Finanziarie del Dipartimento di PS.

Ora l'oggetto del contendere che a mio avviso ha generato TUTTI i dubbi del caso e che lascia adito ad interpretazioni e se vi sia o meno convenienza a restare in servizio il più possibile (magari optando per la pensione di vecchiaia) per avere un importo della pensione più alto.

Ebbene tutti anche in questa sede hanno speso fiumi di parole in merito (sottoscritto compreso) fornendo le loro personali interpretazioni od avvalendosi delle informazioni fornite dai vari patronati od uffici pensioni delle loro amministrazioni cui si sono rivolti.

Io ritengo che la verità sia molto semplice e colga un po il pensiero espresso da molti, ovvero:

- il periodo di riferimento per il doppio calcolo di cui sopra, in TUTTI i casi terminerà alla prima data utile in cui il dipendente, secondo le regole vigenti al momento, potrà percepire l'assegno pensionistico e quindi ogni ulteriore periodo derivante dal fatto che il dipendente sceglierà di posticipare oltre tale data NON sarà conteggiato ed i relativi contributi saranno stati versati per nulla.


Questo significa che se il dipendente oggi ha maturato ben oltre l'80% della sua base pensionabile ma deve attendere 58 AA + 7 MM per andare in pensione e percepire il relativo assegno pensionistico, fino a tale data continuerà ad implementare l'importo dello stesso che verrà cmq calcolato al "ribasso" come indicato sopra.

Se arrivato a 58 AA + 7 MM il dipendente sceglie di rimanere sino alla max età ordinamentale NON avrà più nessun beneficio sull'assegno pensionistico.


Ritengo che fino a prova contraria quanto sopra rispecchi in toto quanto indicato da INPS e mal interpretato da molti.
===con gli stipendi bloccati, come fà l'insps ad integrare la quota contributiva nel retributivo se nel 2011 avevi già raggiunto l'80% ? il ricalcolo considerando la quota "C" significa che automaticamente al ribasso ti verrà cancellata. questa è la sacrosanta verità.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

angri62 ha scritto: ===con gli stipendi bloccati, come fà l'insps ad integrare la quota contributiva nel retributivo se nel 2011 avevi già raggiunto l'80% ? il ricalcolo considerando la quota "C" significa che automaticamente al ribasso ti verrà cancellata. questa è la sacrosanta verità.
Questa NON è la sacrosanta verità...è solo una tua interpretazione....una delle tante.

Ovvio ed è scritto che il ricalcolo è al ribasso, ma cmq andando in pensione alla prima data utile, anche avendo già maturato 80% la pensione implementa.....mentre se scegli di restare oltre allora regali contributi ad INPS.

Poi INPS può anche disattendere quello che ha scritto, ma allora, come dicevo i vari Avvocati avranno che da divertirsi.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da angri62 »

firefox ha scritto:
angri62 ha scritto: ===con gli stipendi bloccati, come fà l'insps ad integrare la quota contributiva nel retributivo se nel 2011 avevi già raggiunto l'80% ? il ricalcolo considerando la quota "C" significa che automaticamente al ribasso ti verrà cancellata. questa è la sacrosanta verità.
Questa NON è la sacrosanta verità...è solo una tua interpretazione....una delle tante.

Ovvio ed è scritto che il ricalcolo è al ribasso, ma cmq andando in pensione alla prima data utile, anche avendo già maturato 80% la pensione implementa.....mentre se scegli di restare oltre allora regali contributi ad INPS.

Poi INPS può anche disattendere quello che ha scritto, ma allora, come dicevo i vari Avvocati avranno che da divertirsi.
===mi sono incartato, al ribasso di cosa?
sto ribasso da dove lo prendono. bho!!!!!
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

angri62 ha scritto: ===mi sono incartato, al ribasso di cosa?
sto ribasso da dove lo prendono. bho!!!!!
Magari uso termini impropri e NON tecnici e me ne scuso....al ribasso significa l'importo minore tra TUTTO calcolo retributivo e calcolo retributivo + contributivo....questo è chiaramente scritto!
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da Biofa »

Caro Zenmonk, qui non si tratta di mettere la testa sotto la sabbia, si tratta semplicemente di non farsi prendere per i fondelli dall’Inps. E l’atteggiamento che quasi tutti abbiamo in questo periodo è proprio quello che tu hai espresso nel tuo post “realizzare appena possibile” ed è dovuto al terrorismo psicologico creato con queste ultime finanziarie. Se l’Inps ha emanato una circolare con cui viene spiegato il metodo del doppio calcolo non vedo il motivo per cui la stessa non debba rispettarlo! E’ passato più di un anno da quando è stata fatta la finanziaria, non è ammissibile che ancora oggi liquidino le pensioni in maniera provvisoria, il metodo ce l’hanno i computer pure e allora che facessero i conteggi giusti. La liquidazione ce la danno dopo 27 mesi, e neanche tutta, perché dobbiamo aspettare anche ulteriori ratifiche della pensione? Ce le vogliono dare quando abbiamo 80 anni? Figuriamoci poi i controlli per vedere se sono giuste o no. Per quanto riguarda la domanda se rimanere o no fino a 60 anni, trovo legittimo che tutti i colleghi sappiano, prima di andarci, quanto percepiranno di pensione, poi la scelta rimane individuale. Siccome poi nessuno sa dirti niente succede quello che hai detto tu, si scappa prima possibile per paura. Non mi sembra giusto.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da firefox »

A quanto pare TUTTE le interpretazioni circa l'oggetto date in questa sede decadono perchè INPS, al quale avevo inoltrato preciso quesito allegando loro circolare e nota del Dipartimento d PS, risponde così:


"Buongiorno, la suddetta circolare è stata successivamente chiarita ribadendo che per le anzianità successive al 1/1/2012 si adotta esclusivamente il sistema contributivo. In ogni caso la pensione da erogarsi non potrà essere maggiore di quella che si sarebbe avuta con l'aliquota massima"

Quindi parrebbe che nemmeno più il doppio calcolo sia più previsto?
sarebbe interessante sapere a quale circolare facciano riferimento visto che se ne sono ben guardati da indicarmene gli estremi.
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Re: PENSIONE A 60 ANNI CONVIENE ?

Messaggio da lino »

firefox ha scritto:A quanto pare TUTTE le interpretazioni circa l'oggetto date in questa sede decadono perchè INPS, al quale avevo inoltrato preciso quesito allegando loro circolare e nota del Dipartimento d PS, risponde così:


"Buongiorno, la suddetta circolare è stata successivamente chiarita ribadendo che per le anzianità successive al 1/1/2012 si adotta esclusivamente il sistema contributivo. In ogni caso la pensione da erogarsi non potrà essere maggiore di quella che si sarebbe avuta con l'aliquota massima"

Quindi parrebbe che nemmeno più il doppio calcolo sia più previsto?
sarebbe interessante sapere a quale circolare facciano riferimento visto che se ne sono ben guardati da indicarmene gli estremi.
Inutile firefox, piu' dell'80% non danno.....
Per Aspera ad Astra!!!!
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