Riconoscimento status vittima del dovere
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
Regole del forum
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Riconoscimento status vittima del dovere
Buonasera, mi sono appena iscritta al sito e vorrei porre un quesito all'avvocato o a chi vorrà rispondermi: anni fa, mentre ero in servizio di volante, mi fu detto raggiungere il luogo in cui si era verificato un sinistro con feriti per attività di soccorso e controllo della viabilità. Durante il tragitto un'automobilista con una manovra azzardata ha causato l'uscita fuori strada del nostro mezzo e poi è scappato senza soccorrerci. Fortunatamente dietro di noi un altro automobilista aveva visto tutto e ci ha dato i primi soccorsi. Nonostante le numerose fratture riportate e due interventi chirurgici il ministero mi ha riconosciuto solo una tabella b. Potrebbero esserci i presupposti per chiedere lo status di vittima del dovere visto che ho avuto l'incidente mentre mi recavo su un sinistro per attività di soccorso? O magari ho interpretato la legge in maniera troppo estensiva? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
L'incidente causale in servizio,in modo accidentale tra due autoveicoli di cui uno della PS,ritengo non sia tra quelle per il riconoscimento di vittima del dovere- avendo letto copiosa giurisprudenza in merito, per fatti analoghi al suo,i ricorrenti hanno perso tutti i ricorsi,avverso il diniego del riconoscimento di "vittima del dovere "angeln76 ha scritto:Buonasera, mi sono appena iscritta al sito e vorrei porre un quesito all'avvocato o a chi vorrà rispondermi: anni fa, mentre ero in servizio di volante, mi fu detto raggiungere il luogo in cui si era verificato un sinistro con feriti per attività di soccorso e controllo della viabilità. Durante il tragitto un'automobilista con una manovra azzardata ha causato l'uscita fuori strada del nostro mezzo e poi è scappato senza soccorrerci. Fortunatamente dietro di noi un altro automobilista aveva visto tutto e ci ha dato i primi soccorsi. Nonostante le numerose fratture riportate e due interventi chirurgici il ministero mi ha riconosciuto solo una tabella b. Potrebbero esserci i presupposti per chiedere lo status di vittima del dovere visto che ho avuto l'incidente mentre mi recavo su un sinistro per attività di soccorso? O magari ho interpretato la legge in maniera troppo estensiva? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.
Può provarci, tanto nulla costa, chissa mai ????????????
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Grazie per la risposta.
Quindi, nel caso, mi preparo a combattere una nuova battaglia contro i mulini a vento come con la cmo per il riconoscimento delle infermità!
A nulla conta, quindi, il fatto che eravamo in attività di soccorso? Certo sul posto non ci siamo mai arrivati! Io speravo si potesse far rientrare il pirata della strada nei casi di maggiore pericolo, imprevisto ed imprevedibile, rispetto al normale servizio.
Grazie ancora!
Quindi, nel caso, mi preparo a combattere una nuova battaglia contro i mulini a vento come con la cmo per il riconoscimento delle infermità!
A nulla conta, quindi, il fatto che eravamo in attività di soccorso? Certo sul posto non ci siamo mai arrivati! Io speravo si potesse far rientrare il pirata della strada nei casi di maggiore pericolo, imprevisto ed imprevedibile, rispetto al normale servizio.
Grazie ancora!
-
- Sostenitore
- Messaggi: 3216
- Iscritto il: sab ago 24, 2013 9:23 am
Re: R: Riconoscimento status vittima del dovere
Messaggio da christian71 »
Benvenuta angeln76… in attesa che ti risponda l'avvocato provo a dirti la mia…angeln76 ha scritto:Buonasera, mi sono appena iscritta al sito e vorrei porre un quesito all'avvocato o a chi vorrà rispondermi: anni fa, mentre ero in servizio di volante, mi fu detto raggiungere il luogo in cui si era verificato un sinistro con feriti per attività di soccorso e controllo della viabilità. Durante il tragitto un'automobilista con una manovra azzardata ha causato l'uscita fuori strada del nostro mezzo e poi è scappato senza soccorrerci. Fortunatamente dietro di noi un altro automobilista aveva visto tutto e ci ha dato i primi soccorsi. Nonostante le numerose fratture riportate e due interventi chirurgici il ministero mi ha riconosciuto solo una tabella b. Potrebbero esserci i presupposti per chiedere lo status di vittima del dovere visto che ho avuto l'incidente mentre mi recavo su un sinistro per attività di soccorso? O magari ho interpretato la legge in maniera troppo estensiva? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.
mmmm… purtroppo la vedo un po dura… ho anche letto di colleghi della Polstrada decretati VdD per essere stati involontariamente investiti durante i rilievi di un incidente… e volendo, in teoria, forse, il tuo evento potrebbe anche essere analogo a quello dei colleghi di cui sopra… come ha detto avt8 ci si potrebbe provare, ma di questi tempi penso che sarebbe veramente difficile… stanno respingendo le richieste di colleghi rimasti gravemente feriti a seguito di aggressioni da parte di melviventi… quindi a seguito di azioni criminise… è un periodo particolarmente difficile…
Casomai, mentre attendiamo anche il parere di altri utenti e dell'avvocato, se non lo hai già fatto, ti consiglio intanto di chiedere un aggravamento di quelle lesioni, preferibilmente entro 5 anni dalla notifica del decreto di equo indennizzo relativo alla Tab. B che ti era stata riconosciuta… Ovviamente fai prima una serie di mirati accertamenti sanitari e strumentali con lo scopo di individuare eventuali patologie a carico dell'apparato locomotore (visto che parlavi di fratture)… e poi chiedi che ti vengano riconosciute come aggravamento/interdipendenza delle patologie già decretate…
Per ulteriori chiarimenti in merito siamo quà…
Saluti e buona serata
Christian
Inviato dal mio SM-N910F
-
- Sostenitore
- Messaggi: 3216
- Iscritto il: sab ago 24, 2013 9:23 am
Re: R: Riconoscimento status vittima del dovere
Messaggio da christian71 »
"Il pirata della strada"… "maggior pericolo, imprevisto ed imprevedibile, rispetto al normale servizio"... giusto!!!… perchè no!!!… secondo me c'è da impostare la domanda in modo da evidenziare questi dettagli… e mettere in conto la battaglia contro quei mulini a vento di cui parlavi…angeln76 ha scritto:Grazie per la risposta.
Quindi, nel caso, mi preparo a combattere una nuova battaglia contro i mulini a vento come con la cmo per il riconoscimento delle infermità!
A nulla conta, quindi, il fatto che eravamo in attività di soccorso? Certo sul posto non ci siamo mai arrivati! Io speravo si potesse far rientrare il pirata della strada nei casi di maggiore pericolo, imprevisto ed imprevedibile, rispetto al normale servizio.
Grazie ancora!
Secondo me sono tutte giuste le tue considerazioni… ;-)...
In bocca al lupo
Christian
Inviato dal mio SM-N910F
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Grazie Christian! Mi hai dato un pò di coraggio per intraprendere questo percorso che, a quanto pare, sarà pieno di ostacoli.
Per l'aggravamento sono un pò scoraggiata. Dopo che mi hanno riconosciuto una tabella B quando le lesioni erano minimo da settima A, non so cos'altro andare ad aggravargli. Per il momento sto solo ricorrendo al tar contro tale giudizio con la speranza che riequilibri un pò le cose.
Per l'aggravamento sono un pò scoraggiata. Dopo che mi hanno riconosciuto una tabella B quando le lesioni erano minimo da settima A, non so cos'altro andare ad aggravargli. Per il momento sto solo ricorrendo al tar contro tale giudizio con la speranza che riequilibri un pò le cose.
- antoniomlg
- Sostenitore
- Messaggi: 3641
- Iscritto il: ven set 03, 2010 10:18 am
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Messaggio da antoniomlg »
concordo con l'ultimo post di Christian.angeln76 ha scritto:Grazie Christian! Mi hai dato un pò di coraggio per intraprendere questo percorso che, a quanto pare, sarà pieno di ostacoli.
Per l'aggravamento sono un pò scoraggiata. Dopo che mi hanno riconosciuto una tabella B quando le lesioni erano minimo da settima A, non so cos'altro andare ad aggravargli. Per il momento sto solo ricorrendo al tar contro tale giudizio con la speranza che riequilibri un pò le cose.
c'è da impostare bene la domanda per fare ciò è indispensabile
che ti assista un legale quindi con una tabella "B", e la percentuale o parcella
dell'avvocato cosa ti rimarrebbe??????
non avere fretta la legge è questa. e non cambia.
fai prima l'aggravamento che se alle cmo non sanno di essere interessato
al discorso vittima potrebbero aggravarti e poi parti con vittime del dovere
ciao
-
- Sostenitore
- Messaggi: 3216
- Iscritto il: sab ago 24, 2013 9:23 am
Re: R: Riconoscimento status vittima del dovere
Messaggio da christian71 »
Buongiorno angeln76, ma quanto tempo è trascorso dall'evento traumatico???… perchè può essere normale che dopo un po di anni compaiano precocemente delle patologie artosiche a carico delle articolazioni colpite da un trauma…angeln76 ha scritto:Grazie Christian! Mi hai dato un pò di coraggio per intraprendere questo percorso che, a quanto pare, sarà pieno di ostacoli.
Per l'aggravamento sono un pò scoraggiata. Dopo che mi hanno riconosciuto una tabella B quando le lesioni erano minimo da settima A, non so cos'altro andare ad aggravargli. Per il momento sto solo ricorrendo al tar contro tale giudizio con la speranza che riequilibri un pò le cose.
Io per esempio, ho riportato la frattura di un femore nel 1996 e 10 anni dopo mi hanno riconosciuto senza problemi la coxartrosi (artrosi alle anche)… in questo caso parliamo ovviamente di patologia interdipendente non proprio di aggravamento… se poi, come nel mio caso, la frattura ha comportato anche un lieve accorciamento dell'arto, è normale che compaiano precocemente anche patologie a carico della colonna (spondiloartrosi, discopatie, scoliosi, radicolopatie, ecc… )… tutte patologie che mi sono state già riconosciute nel tempo, a più riprese, l'ultima lo scorso anno… ad oggi sono in 6^ Cat. + riforma parziale… + altri aggravamenti in corso…
Non trascurare queste possibilità…
In bocca la lupo per il ricorso al TAR e per tutto il resto…
Saluti e buona giornata
Christian
Inviato dal mio SM-N910F
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Sono passati 10 anni dall'incidente e due anni dal riconoscimento della causa di servizio con Tab b. Non mi fu fatto modella c all'epoca ed ho seguito la trafila normale per il riconoscimento. Ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili per dimostrare che la mia situazione si è aggravata dall'evento, ma in cmo hanno continuato a dire che le fratture si sono composte senza lasciare esiti e che pertanto più della tabella b non mi riconoscono. Per questo sono arrivata al tar, ho prodotto la medesima documentazione e voglio vedere se lì si mettono una mano sulla coscienza.
Allora da quanto ho capito, mi conviene aspettare il giudizio del tar per provare a fare questa domanda, perchè con la Tab b non vado da nessuna parte.
Grazie Avt8 e Christian!
Allora da quanto ho capito, mi conviene aspettare il giudizio del tar per provare a fare questa domanda, perchè con la Tab b non vado da nessuna parte.
Grazie Avt8 e Christian!
-
- Sostenitore
- Messaggi: 3216
- Iscritto il: sab ago 24, 2013 9:23 am
Re: R: Riconoscimento status vittima del dovere
Messaggio da christian71 »
Be!!!… 10 anni è il numero giusto secondo me… se non chiedo troppo, cosa ti sei fratturata???...angeln76 ha scritto:Sono passati 10 anni dall'incidente e due anni dal riconoscimento della causa di servizio con Tab b. Non mi fu fatto modella c all'epoca ed ho seguito la trafila normale per il riconoscimento. Ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili per dimostrare che la mia situazione si è aggravata dall'evento, ma in cmo hanno continuato a dire che le fratture si sono composte senza lasciare esiti e che pertanto più della tabella b non mi riconoscono. Per questo sono arrivata al tar, ho prodotto la medesima documentazione e voglio vedere se lì si mettono una mano sulla coscienza.
Allora da quanto ho capito, mi conviene aspettare il giudizio del tar per provare a fare questa domanda, perchè con la Tab b non vado da nessuna parte.
Grazie Avt8 e Christian!
Per quanto riguarda la richiesta dello status di VdD, io la farei già adesso anche con la Tab.B perchè, "IN TEORIA" e se tutto andrà bene, potrà farti raggiungere comunque una % di invalitità permanente (IP) compreasa tra l'11% e il 20%… (da 20.000€ a 40.000€ circa) e non è poco… certo non ti darà, per ora, la possibilità di raggiungere il famoso 25% che da diritto anche agli assegni vitalizi, ma successivamente, una volta ottenuto il riconoscimento o di un aggravamento o di patologie interdipendenti e quindi una categoria della tabella A, potrai chiedere la revisione della % dell'invalidità già riconosciuta per intercorso aggravamento fisico e si potrebbe anche superare la soglia del 25%…
Anzi, forse potrebbe essere meno difficoltoso ottenere lo status di VdD con la Tab.B visto che costerà meno alle casse dello Stato… e poi si chiederà il resto…
Considera anche che, se tutto va bene, ci vorrà circa un anno prima che ti visiterà la CMO-VdD e quindi qualsiasi integrazione potrà essere fatta…
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Ciao Christian, felice di risponderti.
Ti riporto di seguito il giudizio della cmo e poi ti dico la mia:
esiti ben consolidati di fratture multiple al bacino; frattura del radio ed apofisi stiloide ulnare sinistra; frattura della 7-10-11 costa emitorace sx e 6-7 emitorace dx; frattura emisacro a sinistra, in atto senza significativa incidenza funzionale. Pregresso trauma addominale, cervicale, polso dx e ginocchio dx, contusione spalla dx e sx: ferite lacero contuse cuopio capelluto, attendibilmente secondaria con vasculopatia arti inferiori trattata a sx con safenectomia e flebectomie multiple, in atto di non significativo rilievo invalidante.
Tutto questo vale una bella tabella B e 540euro di equo indennizzo.
Il trauma cervicale non invalidante si e' trasformato in un'ernica cervicale e due protusioni discali.
Quella che loro definiscono semplicemente come frattura del radio e' documentata dal primo all'ultimo certificato che ho prodotto come: frattura gravemente scomposta e pluriframmentata dell'agofisi stiloide ulnare e radiale sx.
Le fratture ben consolidate hanno causato un dislivello del bacino che, quindi (come nel tuo caso) non e' piu' in asse, ma loro, quelli della cmo, dicono di si' anche se ho prodotto documentazione che dice il contrario; le flebectomie multiple in atto non invalidanti si riferiscono all'intervento chirurgico a cui mi sono sottoposta circa 3 anni dopo l'incidente per rimuovere un trombo che si era fermato a meta' coscia e che era diventato grande quasi quanto una noce con il passare del tempo e ovviamente mi aveva ostruito una collaterale della safena che e' stata rimossa.
Soffro perennemente di lombosciatalgia (tre protusioni discali da l3 fino a s1); prodotta documentazione, presentate risonanze magnetiche e la cmo non le ha neanche elencate.
Non so cos'altro andare ad aggiungere o a peggiorare del mio quadro clinico.
Anzi, forse potrei aggiungere che dopo l'incidente sono diventata claustrofobica, ho difficolta' a salire sulle autovetture con colori di istituto e qualche volta mi prendono crisi di panico, ma queste ultime cose non le ho mai documentate perche', malgrado tutto, ancora ci tengo al mio lavoro e non vorrei correre il rischio di passare ai ruoli civili.
Mi rendo conto di aver colto l'occasione per sfogarmi oggi.
Ti riporto di seguito il giudizio della cmo e poi ti dico la mia:
esiti ben consolidati di fratture multiple al bacino; frattura del radio ed apofisi stiloide ulnare sinistra; frattura della 7-10-11 costa emitorace sx e 6-7 emitorace dx; frattura emisacro a sinistra, in atto senza significativa incidenza funzionale. Pregresso trauma addominale, cervicale, polso dx e ginocchio dx, contusione spalla dx e sx: ferite lacero contuse cuopio capelluto, attendibilmente secondaria con vasculopatia arti inferiori trattata a sx con safenectomia e flebectomie multiple, in atto di non significativo rilievo invalidante.
Tutto questo vale una bella tabella B e 540euro di equo indennizzo.
Il trauma cervicale non invalidante si e' trasformato in un'ernica cervicale e due protusioni discali.
Quella che loro definiscono semplicemente come frattura del radio e' documentata dal primo all'ultimo certificato che ho prodotto come: frattura gravemente scomposta e pluriframmentata dell'agofisi stiloide ulnare e radiale sx.
Le fratture ben consolidate hanno causato un dislivello del bacino che, quindi (come nel tuo caso) non e' piu' in asse, ma loro, quelli della cmo, dicono di si' anche se ho prodotto documentazione che dice il contrario; le flebectomie multiple in atto non invalidanti si riferiscono all'intervento chirurgico a cui mi sono sottoposta circa 3 anni dopo l'incidente per rimuovere un trombo che si era fermato a meta' coscia e che era diventato grande quasi quanto una noce con il passare del tempo e ovviamente mi aveva ostruito una collaterale della safena che e' stata rimossa.
Soffro perennemente di lombosciatalgia (tre protusioni discali da l3 fino a s1); prodotta documentazione, presentate risonanze magnetiche e la cmo non le ha neanche elencate.
Non so cos'altro andare ad aggiungere o a peggiorare del mio quadro clinico.
Anzi, forse potrei aggiungere che dopo l'incidente sono diventata claustrofobica, ho difficolta' a salire sulle autovetture con colori di istituto e qualche volta mi prendono crisi di panico, ma queste ultime cose non le ho mai documentate perche', malgrado tutto, ancora ci tengo al mio lavoro e non vorrei correre il rischio di passare ai ruoli civili.
Mi rendo conto di aver colto l'occasione per sfogarmi oggi.
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Christian, non avevo letto la seconda parte della tua risposta prima di rispondere e sono partita in quarta elencandoti le mie fratture, scusa.
Faro' come mi consigli, partiro' subito con la richiesta, pero' anche qui ho bisogno di aiuto.
Ho scoperto da un paio di settimane la legge sulle vittime del dovere e non so ancora bene come muovermi per fare al domanda, sperando che la tipologia del mio incidente per come l'ho descritta possa rientrare.
Mi sembra di aver capito, anche leggendo i commenti precedenti, che dovrei farmi aiutare da un legale fin da subito per impostare bene la richiesta. So che devo indirizzarla al ministero, ma consegnarla al mio ufficio per farla partire (correggetemi se sbaglio).
Che altro devo fare?
Grazie ancora per l'aiuto!
Faro' come mi consigli, partiro' subito con la richiesta, pero' anche qui ho bisogno di aiuto.
Ho scoperto da un paio di settimane la legge sulle vittime del dovere e non so ancora bene come muovermi per fare al domanda, sperando che la tipologia del mio incidente per come l'ho descritta possa rientrare.
Mi sembra di aver capito, anche leggendo i commenti precedenti, che dovrei farmi aiutare da un legale fin da subito per impostare bene la richiesta. So che devo indirizzarla al ministero, ma consegnarla al mio ufficio per farla partire (correggetemi se sbaglio).
Che altro devo fare?
Grazie ancora per l'aiuto!
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Le faccio un'esempio- in puglia una pattuglia della Guardia di finanza, nel corso di un'inseguimento a dei contrabbandieri, a folle velocità un camion gli ha tagliato la strada e sono andati a sbattere contro altri veicoli,rimanendo molto gravemente feriti.-Hanno avuto il riconoscimento della causa di servizio-hanno fatto istanza per vittima del dovere- respinta- Hanno fatto ricorso per il riconoscimento di vittima del dovere-angeln76 ha scritto:Grazie per la risposta.
Quindi, nel caso, mi preparo a combattere una nuova battaglia contro i mulini a vento come con la cmo per il riconoscimento delle infermità!
A nulla conta, quindi, il fatto che eravamo in attività di soccorso? Certo sul posto non ci siamo mai arrivati! Io speravo si potesse far rientrare il pirata della strada nei casi di maggiore pericolo, imprevisto ed imprevedibile, rispetto al normale servizio.
Grazie ancora!
RISULTATO RESPINTO-appena riesco a reperire le sentenze le posto cosi Lei può rendersi conto-
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Come promesso le allego lo stralcio della sentenza di una fatto che ritengo che doveva essere decretato vittima del dovere ma e stato negato-angeln76 ha scritto:Christian, non avevo letto la seconda parte della tua risposta prima di rispondere e sono partita in quarta elencandoti le mie fratture, scusa.
Faro' come mi consigli, partiro' subito con la richiesta, pero' anche qui ho bisogno di aiuto.
Ho scoperto da un paio di settimane la legge sulle vittime del dovere e non so ancora bene come muovermi per fare al domanda, sperando che la tipologia del mio incidente per come l'ho descritta possa rientrare.
Mi sembra di aver capito, anche leggendo i commenti precedenti, che dovrei farmi aiutare da un legale fin da subito per impostare bene la richiesta. So che devo indirizzarla al ministero, ma consegnarla al mio ufficio per farla partire (correggetemi se sbaglio).
Che altro devo fare?
Grazie ancora per l'aiuto!
FATTO e DIRITTO
Il ricorrente, brigadiere della Guardia di Finanza, ha presentato istanza per la concessione dei benefici previsti dall’art. 1, comma 563, l. 266/2005 con riguardo alle vittime del dovere, deducendo di aver riportato delle lesioni durante l’espletamento di un servizio finalizzato al contrasto alla criminalità, in quanto, mentre era alla guida di un auto di servizio, durante un inseguimento, restava coinvolto in un incidente stradale.
Con provvedimento 14 gennaio 2014, l’Amministrazione ha comunicato il preavviso di diniego, ritenendo che per il riconoscimento dei benefici i questione fosse necessario che, in base a quanto statuito dalla giurisprudenza, “il rischio affrontato vada oltre quello connesso all’attività di istituto”.
Avverso questo provvedimento, e avverso la determinazione della commissione medica che ha escluso la sussistenza del requisito della invalidità permanente, è stato proposto il presente ricorso per i seguenti motivi: 1. Violazione e falsa applicazione di legge; erronea presupposizione in fatto e di diritto; travisamento dei fatti; carenza di istruttoria; manifesta illogicità. 2. Eccesso di potere per sviamento; contraddittorietà; violazione d.P.R. 181/2009.
Deduce il ricorrente: che l’evento dannoso e le conseguenze riportate sono causalmente riconducibili all’evento di contrasto ad ogni tipo di criminalità; che il contesto ambientale era connotato da particolare pericolosità; che al ricorrete sono state riconosciute dipendenti da causa di servizio tutte le infermità contratte durante l’attività di servizio.
L’Amministrazione, con memoria del 12 gennaio 2015, ha rilevato che il 26 giugno 2014 la CMO ha effettuato nuovi accertamenti sanitari finalizzati alla richiesta di elargizione in favore delle vittime del dovere e ha espresso una nuova valutazione della percentuale di danno biologico e danno morale.
L’Amministrazione, con memoria del 27 marzo 2015, ha eccepito l’inammissibilità del ricorso perché sono stati impugnati atti endoprocedimentali. Nel merito ha rilevato che il provvedimento è adeguatamente motivato.
Il ricorrente, con motivi aggiunti del 2 aprile 2015, ha impugnato il provvedimento del 29 settembre 2014 di diniego della concessione dei benefici in materia di vittime del dovere deducendo il seguente motivo: violazione e falsa applicazione della normativa sullo status di vittima del dovere.
Nella pubblica udienza del 29 aprile 2015 il ricorso è stato trattenuto in decisione.
Il ricorso originario deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse posto che i provvedimenti ivi impugnati risultano superati dall’adozione di nuovi provvedimenti.
Il ricorso per motivi aggiunti è infondato.
La giurisprudenza è concorde nel ritenere che la condizione di soldato (ma anche di agente delle forze dell’ordine) è di per sé una condizione connotata ordinariamente da un maggior coefficiente di rischio, per cui il concetto di “vittima del dovere” presenta caratteristiche speciali rispetto a quelle necessarie per l’ottenimento della causa di servizio (Consiglio di Stato, IV, 31 gennaio 2012, n. 480).
Perché sorga il diritto alla speciale elargizione prevista dalla legge per le vittime del dovere, non basta che l’evento letale sia genericamente connesso all’espletamento di funzioni d’istituto, ma è indispensabile che sia anche dipendente “da rischi specificamente attinenti a operazioni di polizia preventiva o repressiva o all’espletamento di attività di soccorso” (Consiglio Stato, IV, 12 marzo 2001, n. 1404); e che il rischio stesso vada oltre quello ordinario (Consiglio Stato, VI, 24 giugno 2006, n. 4042).
Il concetto di “missione di qualunque natura” sta a significare che le norme invocate dagli appellanti, implicano non tanto una prestazione genericamente al di fuori della ordinaria sede di servizio, quanto piuttosto che l’evento lesivo si sia comunque verificato nell’ambito di speciali iniziative di difesa, di polizia, di soccorso, di ordine pubblico, di sostegno sociale, temporalmente limitate e direttamente correlate con gli obiettivi specificamente assegnati ed approvati dal Comando.
Pertanto se, in linea generale, è vero che i commi 563 e 564 dell’art. 1 della legge n. 266/2005, avevano provveduto ad ampliare la nozione di “vittime del dovere” originariamente prevista dalla legge 13 agosto 1980 n. 466, deve concludersi che anche successivamente alla detta novella, è comunque necessario, per l’erogazione dello speciale beneficio, che l’evento sia avvenuto nell’ambito di attività estranee alla normale attività addestrativa o operativa. (Consiglio di Stato, 480/2012, cit.).
Perché il pubblico dipendente abbia diritto alla speciale elargizione prevista dall'art. 3 comma 2, l. 27 ottobre 1973 n. 629, aggiunto dall'art. 1, l. 13 agosto 1980 n. 466, per le vittime del dovere, non basta che l'evento letale o invalidante sia connesso all'espletamento di funzioni d'istituto, ma occorre pure che sia dipendente da rischi specificamente attinenti a operazioni di polizia preventiva o repressiva o all'espletamento di attività di soccorso; presuppone cioè che il fatto lesivo, da cui si origina la relativa pretesa, si connoti per un quid pluris rispetto all'ordinario adempimento dei compiti di istituto da parte del pubblico dipendente atteso che, diversamente opinando, si arriverebbe alla conclusione che qualsiasi lesione riportata dal pubblico dipendente nell'adempimento dei propri compiti istituzionali, anche in contesti ambientali non connotati da una particolare pericolosità, purché eziologicamente connessa al servizio prestato, legittimi il soggetto leso a richiedere, oltre al riconoscimento della dipendenza della lesione da causa di servizio (ai fini della concessione dell'equo indennizzo e del trattamento pensionistico), la speciale elargizione prevista per le vittime del dovere, con una ingiustificata duplicazione delle forme di risarcimento (Tar Perugia, sez. I, 16 gennaio 2015, n. 30).
Posti questi principi, è da rilevare che le circostanze dedotte dal ricorrente ai fini dell’ottenimento dei benefici in esame, pur riferibili a cause di servizio, non possono però essere ricondotte all’espletamento di incarichi assolti “in particolare condizioni ambientali od operative”, né a rischi ulteriori e diversi rispetto a quello ordinariamente proprio, per così dire “tipico”, del suo lavoro.
In conclusione, il ricorso principale deve essere dichiarato improcedibile mentre il ricorso per motivi aggiunti deve essere respinto.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione delle spese di giudizio.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Lecce - Sezione Seconda
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo dichiara improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.
Respinge il ricorso proposto con i motivi aggiunti.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Lecce nella camera di consiglio del giorno 29 aprile 2015 con l'intervento dei magistrati:
Rosaria Trizzino, Presidente
Ettore Manca, Consigliere
Claudia Lattanzi, Primo Referendario, Estensore
L'ESTENSORE
Re: Riconoscimento status vittima del dovere
Scusa avt8, ma non mi è chiaro dove, in sentenza il TAR, alla fine, dopo P.Q.M., dice "lo dichiara improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse".
Mi/ci puoi spiegare cosa intendono con quell'affermazione?
Grazie.
Mi/ci puoi spiegare cosa intendono con quell'affermazione?
Grazie.
Torna a “L'Avv. Giorgio Carta risponde”
Vai a
- GENERALE
- ↳ Annunci e Regole importanti
- CONSULENZA LEGALE PER I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA
- ↳ L'Avv. Giorgio Carta risponde
- CONSULENZA LEGALE SU CONTENZIOSI CIVILI
- ↳ L'Avv. Giovanni Carta risponde
- PREVIDENZA SOCIALE
- ↳ CALCOLI PENSIONISTICI
- ↳ ASPETTATIVA - CAUSE DI SERVIZIO - EQUO INDENNIZZO - PENSIONE PRIVILEGIATA ORDINARIA E TABELLARE
- ↳ VITTIME DEL TERRORISMO, DOVERE E CRIMINALITÀ
- ↳ ISTRUZIONI PER LA CONCESSIONE DELLA SPECIALE ELARGIZIONE PREVISTA PER LE VITTIME DEL SERVIZIO
- SALUTE E BENESSERE FORZE ARMATE E FORZE DI POLIZIA
- ↳ Psicologia
- ↳ La Dott.ssa Alessandra D'Alessio risponde
- LEXETICA - ASSISTENZA LEGALE E MEDICO LEGALE
- ↳ IL LEGALE RISPONDE
- ↳ IL MEDICO LEGALE RISPONDE
- FORZE DI POLIZIA
- ↳ CARABINIERI
- ↳ POLIZIA DI STATO
- ↳ News Polizia di Stato
- ↳ GUARDIA DI FINANZA
- ↳ POLIZIA PENITENZIARIA
- ↳ Attività di Polizia Giudiziaria
- MILITARI
- ↳ ESERCITO
- ↳ MARINA
- ↳ AERONAUTICA
- ↳ CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
- ↳ DONNE MILITARI
- ↳ UFFICIALI
- ↳ MARESCIALLI
- ↳ SERGENTI
- ↳ VSP
- ↳ VFP
- Trasferimenti all'Estero
- ↳ Tunisia
- ↳ Tenerife - Canarie
- DIPARTIMENTO VIGILI DEL FUOCO
- ↳ CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
- IMPIEGO CIVILE
- GUARDIE PARTICOLARI GIURATE