VINCOLI CONIUGALI
VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da TIZIANADS »
CHI INDOSSA LA DIVISA DEVE RISPETTARE LE REGOLE DELL'ARMA DEI CARABINIERI CON CONDOTTA SERIA E DECOROSA. I TUTORI DELLA LEGGE DEVONO RISPETTARE PER PRIMI LE REGOLE.
INTEGRITA' MORALE, ONORE, FEDELTA', RISPETTO SONO PAROLE SCOLPITE NEL CUORE.
L'ART. 143 C.C. DICE CHE DAL MATRIMONIO DERIVA L'OBBLIGO DI FEDELTA', ASSISTENZA MORALE E MATERIALE, COLLABORAZIONE NELL'INTERNO DELLA FAMIGLIA E COABITAZIONE.
COME MAI PERMETTETE AL CARABINIERE CONIUGATO (CON FIGLI) DI CONVIVERE CON ALTRA DONNA, IN ALTRO APPARTAMENTO. CI SONO COLLEGHI AL CORRENTE DEI FATTI.
LA CASERMA NON DEVE SAPERE DOVE RECAPITARE LA POSTA O DOVE RINTRACCIARE LA PERSONA?
LA CASERMA NON VUOLE PIU' SAPARE CON CHI VIVE LA PERSONA?
LA CASERMA NON VUOLE PIU' SAPERE DOVE VIENE EVENTUALMENTE CONSERVATA L'ARMA DI ORDINANZA?
ANCHE L'ARMA SI E' ADEGUATA AI CAMBIAMENTI MA CONTINUA A RECITARE LA VIRGO FIDELIS CON LA MANO SUL CUORE.
L'ARMA CONSENTE DI TRASGREDIRE LE LEGGI DEL CODICE CIVILE. NON SI OCCUPA PIU' DELLA VITA PRIVATA DELLA PERSONA (ANCHE DISONOREVOLE) CHE INDOSSA LA DIVISA PURCHE' QUANDO E' IN DIVISA ABBIA CONTEGNO E CONTINUI A SVOLGERE CORRETTAMENTE IL PROPRIO LAVORO.
INTEGRITA' MORALE, ONORE, FEDELTA', RISPETTO SONO PAROLE SCOLPITE NEL CUORE.
L'ART. 143 C.C. DICE CHE DAL MATRIMONIO DERIVA L'OBBLIGO DI FEDELTA', ASSISTENZA MORALE E MATERIALE, COLLABORAZIONE NELL'INTERNO DELLA FAMIGLIA E COABITAZIONE.
COME MAI PERMETTETE AL CARABINIERE CONIUGATO (CON FIGLI) DI CONVIVERE CON ALTRA DONNA, IN ALTRO APPARTAMENTO. CI SONO COLLEGHI AL CORRENTE DEI FATTI.
LA CASERMA NON DEVE SAPERE DOVE RECAPITARE LA POSTA O DOVE RINTRACCIARE LA PERSONA?
LA CASERMA NON VUOLE PIU' SAPARE CON CHI VIVE LA PERSONA?
LA CASERMA NON VUOLE PIU' SAPERE DOVE VIENE EVENTUALMENTE CONSERVATA L'ARMA DI ORDINANZA?
ANCHE L'ARMA SI E' ADEGUATA AI CAMBIAMENTI MA CONTINUA A RECITARE LA VIRGO FIDELIS CON LA MANO SUL CUORE.
L'ARMA CONSENTE DI TRASGREDIRE LE LEGGI DEL CODICE CIVILE. NON SI OCCUPA PIU' DELLA VITA PRIVATA DELLA PERSONA (ANCHE DISONOREVOLE) CHE INDOSSA LA DIVISA PURCHE' QUANDO E' IN DIVISA ABBIA CONTEGNO E CONTINUI A SVOLGERE CORRETTAMENTE IL PROPRIO LAVORO.
Re: VINCOLI CONIUGALI
Scrivere in maiuscolo equivale ad urlare.
Nel momento in cui la persona (e non solo il Carabiniere), decide di porre fine ad un matrimonio ed inoltra al Giudice territorialmente competente (anche tramite il proprio legale di fiducia qualora non vi fosse accordo) istanza di separazione, cessano i vincoli matrimoniali, ovvero da quel momento, la coppia unita già unita in matrimonio, può intraprendere nuova relazione di convivenza.
Lo stesso dicasi per un Carabiniere.
Se poi subentrano da parte di quest'ultimo comportamenti censurabili sotto il profilo disciplinare, adeguatamente da valutare, allora potranno essere intrapresi su costui (o su colei qualora il Carabiniere fosse donna), anche eventuali più gravi provvedimenti, ivi compresi, naturalmente, quelli finalizzati ad un cambio di sede.
Siamo nel 2014 e non nel 1814: l'Arma tra breve compie 200 anni e di acqua sotto i ponti ne è passata.
Eventualmente si abbia il coraggio di inoltrare alla competente A.G. una denuncia, assumendosi la responsabilità, qualificandosi, di quello che si scrive.
O si taccia per sempre!
Cordialmente
Nel momento in cui la persona (e non solo il Carabiniere), decide di porre fine ad un matrimonio ed inoltra al Giudice territorialmente competente (anche tramite il proprio legale di fiducia qualora non vi fosse accordo) istanza di separazione, cessano i vincoli matrimoniali, ovvero da quel momento, la coppia unita già unita in matrimonio, può intraprendere nuova relazione di convivenza.
Lo stesso dicasi per un Carabiniere.
Se poi subentrano da parte di quest'ultimo comportamenti censurabili sotto il profilo disciplinare, adeguatamente da valutare, allora potranno essere intrapresi su costui (o su colei qualora il Carabiniere fosse donna), anche eventuali più gravi provvedimenti, ivi compresi, naturalmente, quelli finalizzati ad un cambio di sede.
Siamo nel 2014 e non nel 1814: l'Arma tra breve compie 200 anni e di acqua sotto i ponti ne è passata.
Eventualmente si abbia il coraggio di inoltrare alla competente A.G. una denuncia, assumendosi la responsabilità, qualificandosi, di quello che si scrive.
O si taccia per sempre!
Cordialmente
Re: VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da ForzeArmate »
Non si può e non si deve entrare nelle dinamiche di un matrimonio. Nessuno ne ha facoltà. Detto questo posso testimoniare di aver visto tanti e tanti colleghi accompagnati gentilmente alla porta. Nulla era fonte di chiacchiere ma eventi accertati, per i quali è stato doveroso un provvedimento di sospensione dal servizio. Come già detto dal collega ogni organo ha la sua competenza. Si rivolga a chi di competenza e lasciamo stare i colleghi di lavoro o i comandanti di stazione, che nulla possono difronte ad un matrimonio al capolinea.
Buona giornata.
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Re: VINCOLI CONIUGALI
Nella maggior parte dei casi della separazione coniugale, "la colpa" si attribuisce ad entrambi.
Le motivazioni possono essere diverse:
- infedeltà;
- non saper rispettare l'altra parte;
- mancati rapporti sessuali coniugali, questo fa si che l'amore di un tempo svanisce ed ecco che nasce in un'altra persona;
- umiltà, sincerità e non superbia;
- ignorare i rapporti parentali dell'altra parte;
- non concordare le spese famigliari "coniugali e familiari" in anticipo, poiché diversamente ciò porta la famiglia all'indebitamento perché uno tiro a dx e l'altro a sx, quindi i bilanci vanno a rotoli;
- non sapere educare i figli facendogli passare tutti i vizzi e fregarsene del proprio coniuge che in qualche modo frena le spese non "urgenti";
- usare bestemmie e cattivi linguaggi col proprio coniuge;
A queste cose sopra se ne possono aggiungere altre.
La colpa non è mai di una persona.
Le motivazioni possono essere diverse:
- infedeltà;
- non saper rispettare l'altra parte;
- mancati rapporti sessuali coniugali, questo fa si che l'amore di un tempo svanisce ed ecco che nasce in un'altra persona;
- umiltà, sincerità e non superbia;
- ignorare i rapporti parentali dell'altra parte;
- non concordare le spese famigliari "coniugali e familiari" in anticipo, poiché diversamente ciò porta la famiglia all'indebitamento perché uno tiro a dx e l'altro a sx, quindi i bilanci vanno a rotoli;
- non sapere educare i figli facendogli passare tutti i vizzi e fregarsene del proprio coniuge che in qualche modo frena le spese non "urgenti";
- usare bestemmie e cattivi linguaggi col proprio coniuge;
A queste cose sopra se ne possono aggiungere altre.
La colpa non è mai di una persona.
Re: VINCOLI CONIUGALI
Dimenticavo di dire anche che una buona moglie fa un buon marito.
Il vincolo coniugale non è quello che sta scritto nel codice civile, ma sono proprio i propri comportamenti che legano o sfasciano un legame matrimoniale.
L'unione la facciamo noi di comune accordo e in casa non si può comandare entrambi (marito e moglie), bisogna che si coopera per il bene della famiglia e dei figli.
Cmq. un "perno fermo" ci deve essere, altrimenti i figli capiscono che possono fare leva sui propri genitori in tutti i sensi e quello che asseconda l'uno acconsente l'altro coniuge.
Quindi bisogna farsi un esame di coscienza è mettere le proprie colpe avanti, chiedendosi perché è successo tutto ciò? Esistono dei rimedi per ritornare insieme?
Ma se si è fieri di aver trattato il proprio marito male (c.d.: gli ho messo la gonna) allora c'è poco da sperare.
Alcuni marito dicono che a casa propria comanda la moglie; la moglie aggiusta e sfascia la casa ma poi, quando accadono certe cose non bisogna prendersela col marito.
Basta una telefonata anonima, un msg. di un amico, un incontro occasionale che può scatenare una gelosia enorme e allora il danno è ormai fatto, almeno che non si "permettono" alcuni comportamenti "furbetti" poiché già perpetrati dall'altra parte.
Il vincolo coniugale non è quello che sta scritto nel codice civile, ma sono proprio i propri comportamenti che legano o sfasciano un legame matrimoniale.
L'unione la facciamo noi di comune accordo e in casa non si può comandare entrambi (marito e moglie), bisogna che si coopera per il bene della famiglia e dei figli.
Cmq. un "perno fermo" ci deve essere, altrimenti i figli capiscono che possono fare leva sui propri genitori in tutti i sensi e quello che asseconda l'uno acconsente l'altro coniuge.
Quindi bisogna farsi un esame di coscienza è mettere le proprie colpe avanti, chiedendosi perché è successo tutto ciò? Esistono dei rimedi per ritornare insieme?
Ma se si è fieri di aver trattato il proprio marito male (c.d.: gli ho messo la gonna) allora c'è poco da sperare.
Alcuni marito dicono che a casa propria comanda la moglie; la moglie aggiusta e sfascia la casa ma poi, quando accadono certe cose non bisogna prendersela col marito.
Basta una telefonata anonima, un msg. di un amico, un incontro occasionale che può scatenare una gelosia enorme e allora il danno è ormai fatto, almeno che non si "permettono" alcuni comportamenti "furbetti" poiché già perpetrati dall'altra parte.
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Re: R: VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da christian71 »
Ciao panorama, concordo pienamente in tutto purtroppo...panorama ha scritto:Dimenticavo di dire anche che una buona moglie fa un buon marito.
Il vincolo coniugale non è quello che sta scritto nel codice civile, ma sono proprio i propri comportamenti che legano o sfasciano un legame matrimoniale.
L'unione la facciamo noi di comune accordo e in casa non si può comandare entrambi (marito e moglie), bisogna che si coopera per il bene della famiglia e dei figli.
Cmq. un "perno fermo" ci deve essere, altrimenti i figli capiscono che possono fare leva sui propri genitori in tutti i sensi e quello che asseconda l'uno acconsente l'altro coniuge.
Quindi bisogna farsi un esame di coscienza è mettere le proprie colpe avanti, chiedendosi perché è successo tutto ciò? Esistono dei rimedi per ritornare insieme?
Ma se si è fieri di aver trattato il proprio marito male (c.d.: gli ho messo la gonna) allora c'è poco da sperare.
Alcuni marito dicono che a casa propria comanda la moglie; la moglie aggiusta e sfascia la casa ma poi, quando accadono certe cose non bisogna prendersela col marito.
Basta una telefonata anonima, un msg. di un amico, un incontro occasionale che può scatenare una gelosia enorme e allora il danno è ormai fatto, almeno che non si "permettono" alcuni comportamenti "furbetti" poiché già perpetrati dall'altra parte.
Si ha la tendenza a vedere il tradimento, anche occasionale, come un qualcosa di inammissibile, imperdonabile e "unica" grave mancanza di rispetto che giustifichi una separazione coniugale...
Mentre poi, con la scusa che è normale litigare tra moglie e marito, è consuetudine considerare come "normalità" anche le "quotidiane e ricorrenti" mancanze di rispetto (dovute alla incontrollabile voglia di comandare e gestire la vita degli altri), nei confronti del marito o della moglie e dei figli che poi sfociano puntualmente in liti a volte anche molto animate (a meno che lui non acconsenta a farsi mettere la museruola) che con il ripetersi nel tempo sfasciano la famiglia... E poi se uno cede e cerca un po di serenità altrove appare come il mostro della situazione...
Basterebbe guardarsi indietro e farsi un esame di coscienza...ma non quando è troppo tardi...
Saluti
Christian
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Re: VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da TIZIANADS »
La società moderna non si scandalizza più e accetta tutto.
Regolamenti e leggi vengono emanati per occupare il tempo!
Rimaniamo nel silenzio e non creiamo ostacoli all'individuo che ha trovato compagnia con un'altra donna. Ogni persona su questa terra ha diritto di essere felice.
Concediamo a questo uomo di vivere la sua nuova storia d'amore rigenerante ed appagante.
Dall'altro lato c'è una donna che gli aveva dato la vita, che ora si vede costretta ad avviare la richiesta di separazione, che continua da sola a seguire i figli.
Avvolta nel silenzio di tutti quelli che sanno ma non commentano, questa donna ha deciso di recarsi al Comando dei Carabinieri (con coraggio si qualificherà alla competente A.G.) almeno per segnalare che l'uomo non vive più a casa da tanto tempo.
La sentenza di separazione è lontana.
Questa donna deve comunicare che l'uomo non può più essere considerato facente parte il nucleo familiare per poter ottenere l'assegno familiare, la detrazione per figlio a carico, le agevolazioni fiscali per basso reddito, magari l'esenzione del ticket sanitari, agevolazioni per la scuola e i trasporti, riduzione della bolletta enel e gas, riduzione della tassa sui rifiuti, sconto sulla spesa alimentare...
Quali saranno le conseguenze per il vostro collega? Quali saranno le conseguenze per me?
Gradirei risposta da personale competente in materia.
Cordiali saluti
Regolamenti e leggi vengono emanati per occupare il tempo!
Rimaniamo nel silenzio e non creiamo ostacoli all'individuo che ha trovato compagnia con un'altra donna. Ogni persona su questa terra ha diritto di essere felice.
Concediamo a questo uomo di vivere la sua nuova storia d'amore rigenerante ed appagante.
Dall'altro lato c'è una donna che gli aveva dato la vita, che ora si vede costretta ad avviare la richiesta di separazione, che continua da sola a seguire i figli.
Avvolta nel silenzio di tutti quelli che sanno ma non commentano, questa donna ha deciso di recarsi al Comando dei Carabinieri (con coraggio si qualificherà alla competente A.G.) almeno per segnalare che l'uomo non vive più a casa da tanto tempo.
La sentenza di separazione è lontana.
Questa donna deve comunicare che l'uomo non può più essere considerato facente parte il nucleo familiare per poter ottenere l'assegno familiare, la detrazione per figlio a carico, le agevolazioni fiscali per basso reddito, magari l'esenzione del ticket sanitari, agevolazioni per la scuola e i trasporti, riduzione della bolletta enel e gas, riduzione della tassa sui rifiuti, sconto sulla spesa alimentare...
Quali saranno le conseguenze per il vostro collega? Quali saranno le conseguenze per me?
Gradirei risposta da personale competente in materia.
Cordiali saluti
Re: VINCOLI CONIUGALI
Penso che ogni cosa succeda per una precisa ragione. L'uomo che lascia la moglie non lo fa mai per l'amante ma solo per una sua condizione personale, vale a dire prima di tutto stare bene con se stesso e non si può concedere una facile assoluzione a un genitore che, per seguire un richiamo dei sensi o del cuore, abbandona i figli, rendendoli come "orfani" già da piccoli.
In merito al suo ultimo post: Quali saranno le conseguenze per il vostro collega? Quali saranno le conseguenze per me?
Le conseguenze per il nostro collega potrebbe essere abbandono del tetto coniugale prima della separazione e potrebbe essere punito in base al regolamento disciplina militare.
In merito alla Sua domanda: Quali saranno le conseguenze per me? Le dico questo:
Perché i suoi figli possano affrontare in maniera positiva la separazione, è infatti necessario che i genitori siano in grado di gestire le proprie emozioni e il proprio dolore, mettendo al primo posto le esigenze dei figli (non dice l’età di essi) e la loro serenità evitando di esporli facendoli divenire un proprio alleato in opposizione all’altro genitore. Il genitore che ha realmente a cuore il benessere e la felicità di un figlio non dovrà mai ostacolare l’accesso del figlio all’altro genitore poiché deve sentirsi libero di provare lo stesso affetto per entrambi. I figli (in generale) prima che la coppia arrivi alla decisione di separarsi, sono già stati testimoni della crisi famigliare. E’ molto importante far comprendere a loro che, seppur l’amore tra genitori finisce, quello per loro non avrà mai fine, poiché l’amore e il rispetto per i propri figli, il modo migliore per far funzionare una separazione ed evitare che esso abbia sugli stessi effetti negativi. Si rivolga come giustamente detto da fox62 ad un avvocato matrimonialista, ha tutto l’interesse e le leggi dalla sua parte.
In merito al suo ultimo post: Quali saranno le conseguenze per il vostro collega? Quali saranno le conseguenze per me?
Le conseguenze per il nostro collega potrebbe essere abbandono del tetto coniugale prima della separazione e potrebbe essere punito in base al regolamento disciplina militare.
In merito alla Sua domanda: Quali saranno le conseguenze per me? Le dico questo:
Perché i suoi figli possano affrontare in maniera positiva la separazione, è infatti necessario che i genitori siano in grado di gestire le proprie emozioni e il proprio dolore, mettendo al primo posto le esigenze dei figli (non dice l’età di essi) e la loro serenità evitando di esporli facendoli divenire un proprio alleato in opposizione all’altro genitore. Il genitore che ha realmente a cuore il benessere e la felicità di un figlio non dovrà mai ostacolare l’accesso del figlio all’altro genitore poiché deve sentirsi libero di provare lo stesso affetto per entrambi. I figli (in generale) prima che la coppia arrivi alla decisione di separarsi, sono già stati testimoni della crisi famigliare. E’ molto importante far comprendere a loro che, seppur l’amore tra genitori finisce, quello per loro non avrà mai fine, poiché l’amore e il rispetto per i propri figli, il modo migliore per far funzionare una separazione ed evitare che esso abbia sugli stessi effetti negativi. Si rivolga come giustamente detto da fox62 ad un avvocato matrimonialista, ha tutto l’interesse e le leggi dalla sua parte.
Chi dà retta al cervello degli altri, butta via il suo (anonimo)
Re: VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da Antonio_1961 »
Fa bene a segnalarlo al Comando, dopodichè si rivolga da un legale. Le conseguenze ? lui deve per legge sostenere le spese di mantenimento. per lei nessuna conseguenza.
Re: VINCOLI CONIUGALI
Ma come si fa a commentare questo post se non si sa veramente cosa è successo in questa famiglia?
Che sappiamo noi se ci sono stati tradimenti: "senza offesa per nessuno"?
Cosa c'entra il comando con i fatti familiari?
Come si fa ad essere sicuri che la signora non ha colpe?
A chi dei 2 va addebitata la separazione?
I problemi di famiglia vanno risolti in Tribunale e non in caserma raccontando i fatti ai Superiori che nulla possono fare difronte ad una separazione coniugale.
Raccontando i fatti ai Superiori NULLA POSSONO FARE se un uomo ha deciso di lasciare la moglie né possono obbligare ha vivere per forza con la moglie.
Che sappiamo noi se ci sono stati tradimenti: "senza offesa per nessuno"?
Cosa c'entra il comando con i fatti familiari?
Come si fa ad essere sicuri che la signora non ha colpe?
A chi dei 2 va addebitata la separazione?
I problemi di famiglia vanno risolti in Tribunale e non in caserma raccontando i fatti ai Superiori che nulla possono fare difronte ad una separazione coniugale.
Raccontando i fatti ai Superiori NULLA POSSONO FARE se un uomo ha deciso di lasciare la moglie né possono obbligare ha vivere per forza con la moglie.
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- Iscritto il: sab ago 24, 2013 9:23 am
Re: R: VINCOLI CONIUGALI
Messaggio da christian71 »
Buongiorno panorama, sono assolutamente d'accordo con te...panorama ha scritto:Ma come si fa a commentare questo post se non si sa veramente cosa è successo in questa famiglia?
Che sappiamo noi se ci sono stati tradimenti: "senza offesa per nessuno"?
Cosa c'entra il comando con i fatti familiari?
Come si fa ad essere sicuri che la signora non ha colpe?
A chi dei 2 va addebitata la separazione?
I problemi di famiglia vanno risolti in Tribunale e non in caserma raccontando i fatti ai Superiori che nulla possono fare difronte ad una separazione coniugale.
Raccontando i fatti ai Superiori NULLA POSSONO FARE se un uomo ha deciso di lasciare la moglie né possono obbligare ha vivere per forza con la moglie.
Saluti
Christian
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Re: VINCOLI CONIUGALI
per l'armonia dell'argomento connesso.
-----------------------------------------------------------
ottima sentenza
-------------------------------------------------------
La Suprema Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 3810/2015, basandosi sul principio che viene sanzionato il genitore che ostacola il diritto visita al figlio da parte dell’altro coniuge, ha respinto il ricorso proposto da una madre che era stata condannata al pagamento di mille euro, per aver ostacolato il diritto dell’ex marito a far visita alle figlie minorenni.
Il Tribunale Civile di Messina nel pronunciare la separazione personale dei coniugi, aveva previsto l’affido congiunto delle figlie minorenni, fissando la domiciliazione presso la madre. Inoltre, in considerazione dei rapporti non armoniosi tra i due coniugi, ai sensi dell’art. 709 ter c.p.c. “ ammoniva entrambe le parti ad agevolare il rapporto delle bambine con l’altro genitore, scongiurando atteggiamenti che potessero ostacolare il corretto svolgimento delle modalità del loro affidamento”.
In Appello, la Corte aveva accertato che l’ex moglie aveva ostacolato in più occasioni il diritto di visita alle figlie dell’ex coniuge, pertanto, condannava la donna al pagamento di mille euro in favore della Cassa delle ammende con «funzione disincentivante rispetto alla commissione di ulteriori violazioni».
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ottima sentenza
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La Suprema Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 3810/2015, basandosi sul principio che viene sanzionato il genitore che ostacola il diritto visita al figlio da parte dell’altro coniuge, ha respinto il ricorso proposto da una madre che era stata condannata al pagamento di mille euro, per aver ostacolato il diritto dell’ex marito a far visita alle figlie minorenni.
Il Tribunale Civile di Messina nel pronunciare la separazione personale dei coniugi, aveva previsto l’affido congiunto delle figlie minorenni, fissando la domiciliazione presso la madre. Inoltre, in considerazione dei rapporti non armoniosi tra i due coniugi, ai sensi dell’art. 709 ter c.p.c. “ ammoniva entrambe le parti ad agevolare il rapporto delle bambine con l’altro genitore, scongiurando atteggiamenti che potessero ostacolare il corretto svolgimento delle modalità del loro affidamento”.
In Appello, la Corte aveva accertato che l’ex moglie aveva ostacolato in più occasioni il diritto di visita alle figlie dell’ex coniuge, pertanto, condannava la donna al pagamento di mille euro in favore della Cassa delle ammende con «funzione disincentivante rispetto alla commissione di ulteriori violazioni».
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