Addizionale regionale e comunale

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mariochianci
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da mariochianci »

Assegno + 27 ancora nulla il nurp dice al prossimo fine mese.
Per gli arretrati invece forse ad Aprile.
Quindi anche il prox mese ancora fame.
Finché non finisco di pagare quel che resta, ma sicuramente dopo ci sarà qualche altra cosa.


melo

Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da melo »

é una vergogna questo foraggiare i comuni e regioni.......ma scherziamo togliere su una busta paga media bassa come la nostra 200 euro ti fa saltare i nervi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!prima con i mezzi pubblici ti ritornava il 19% ora da più anni non puoi scaricare,spendo 150 al mese al meseeee di abbonamenti per i figli al meseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e altro di qua e altro di laaaaaaaaa ma andate a........................
mariochianci
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da mariochianci »

Lasciamo perdere le spese per la scuola, ho sempre pagato tutto per intero!!!!! Credevo che fossi uno tra i più ricchi del Comune dove abito. Purtroppo ho anche casa di proprietà, anche lei fa reddito ,, ma sto ancora pagando cavolo ,mi mancano ancora 5 anni ma sinceramente sto pensando di vendere da un po di tempo e andare via .
Sempreme064
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da Sempreme064 »

mariochianci ha scritto:Assegno + 27 ancora nulla il nurp dice al prossimo fine mese.
Per gli arretrati invece forse ad Aprile.
Quindi anche il prox mese ancora fame.
Finché non finisco di pagare quel che resta, ma sicuramente dopo ci sarà qualche altra cosa.
Mariochianci scusa se chiedo ma da quando sei in pensione? per il resto Signori se non mi adeguano la pensione come dovrebbe essere con tutte le voci mancanti in Italia non ci spendo nemmeno 50 centesimi..
melo

Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da melo »

esatto siamo dei ricchi per loro,casa,reddito da lavoro ecc.ecc.,invece hai solo da vivere e lo sanno Loro,i nostri figli per studiare noi genitori dobbiamo fare i salti mortali e deve andare tutto liscio,è sempre la solita storia,studiano i figlli dei benestanti in su.......
Seguendo una trasmissione sulla Rai,si affermava che i giudici devono guadagnare bene per non dar da pensare ei loro averi,e per evitare tentativi di corruzione,or bene,anche tutti gli appartenenti delle Forza Pubblica e delle Forze Armate,VVFF devono prendere uno stipendio che li faccia stare sereni durante il servizio,cosi in servizio non parli sempre di quanto prendi e quanto spendiamo, e non tentano di corromperti e ci pensi e cosi o noooo? azz.
Ma noi stiamo bene,siamo dei piannugoloni,possiamo pagare le addizionali regionali e comunali,a voglia....
mariochianci
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da mariochianci »

marco064 ha scritto:
mariochianci ha scritto:Assegno + 27 ancora nulla il nurp dice al prossimo fine mese.
Per gli arretrati invece forse ad Aprile.
Quindi anche il prox mese ancora fame.
Finché non finisco di pagare quel che resta, ma sicuramente dopo ci sarà qualche altra cosa.
Mariochianci scusa se chiedo ma da quando sei in pensione? per il resto Signori se non mi adeguano la pensione come dovrebbe essere con tutte le voci mancanti in Italia non ci spendo nemmeno 50 centesimi..
Marco ancora non ci sono in pensione mi dovrebbe mancare poco circa un sessantina di GG.
In altri vite ci conoscevamo!!!! Poi in seguito ti spieghero'
Attualmente vago sono indeciso non so che fare ma sto proseguendo book speriamo non sbagli e' da tanto che penso e ripenso, secondo m'è sono più di un po esaurito perche non so, proseguo ?????? Se proseguo sarà positivo? Se ritorno ? Migliorerà? I ???? Sono tanti non so manco io cosa fare. Ituoi post li seguo da tanto e mi accomunano a te le domande che vorrei fare? Ma a chi?
PS la pubblicità e' tanta vero? ricordi!
gino59
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da gino59 »

Addizionali comunali Irpef 2015 e regionali sono imposte sul reddito che vanno versate a Regioni e Comuni da tutti i contribuenti sia residenti che non residenti, per i quali, nell’anno di riferimento, risulta dovuta l’Irpef.
Per i contribuenti che non sono tenuti al versamento dell’Irpef grazie a detrazioni o crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero non sono tenuti neanche a versamento delle addizionali regionali e comunali. Non sono obbligati al pagamento delle addizionali i contribuenti che possiedono soltanto:
Redditi esenti dall’Irpef.
Redditi soggetti a imposta sostitutiva dell’Irpef.
Redditi soggetti a tassazione separata: fatta eccezioni per chi ha facoltativamente scelto la tassazione ordinaria.

Addizionali comunali Irpef Roma 2015:
Il Consiglio regionale del Lazio ha provveduto ad approvare la Legge di stabilità regionale 2015 e il Bilancio di previsione 2015-2017, fissando così la nuova addizionale regionale Irpef 2015 che inciderà su quella comunale. Tale aliquota, a partire dal 1° gennaio 2015 è aumentata dell'1,60% rispetto al 2013, attestandosi così al 3,33% ma solo per i cittadini con redditi sopra i 35 mila euro.
Entro il prossimo aprile, il Consiglio si riunirà per confermare il non aumento dell'aliquota per i redditi sotto i 28.000 euro per i quali rimarrà ferma all'1,73% come nel 2014 e una riduzione per i redditi tra i 28 e 35 mila euro che dal 2015 pagheranno un'aliquota irpef pari a 1,73% anzichè al 2,33% del 2014. Stessa aliquota anche per i contribuenti con un reddito fino a 50 mila euro con almeno tre figli a carico.

Aliquote Irpef Milano
Il Comune di Milano per fronteggiare le minore entrate nelle casse comunali previste per il 2013 e 2014, ha provveduto a deliberare un nuovo aumento addizionali comunali Irpef 2014, andando a ridurre inizialmente la platea dei redditi dei contribuenti esentati Irpef da 33.500 euro del 2012 a 15.000 euro, poi invece confermata via definitiva a 21 mila euro.
Riguardo invece, ai contribuenti tenuti al pagamento IRPEF 2014, la novità introdotta da Palazzo Marino è l'abolizione degli scaglioni progressivi dello 0,1% allo 0,7% del 2012 per optare su scaglione unico massimo allo 0,8%.
Ma cosa significa veramente? I nuovi scaglioni addizionali Irpef 2014 prevedono un nuovo meccanismo di calcolo dell'aliquota Irpef da applicare sul reddito complessivo. tale meccanismo si basa sul calcolo delle addizionali Irpef e l'esenzione per redditi fino a 21.000 euro. Dal momento che l'esenzione non è una franchigia, il calcolo delle addizionali da applicare sui scaglioni di reddito è il seguente:
scaglioni di reddito da 21 mila ai 28 mila euro: sia applica l'aliquota dello 0,67% per la parte di reddito che va da 0 a 21.000 euro, a tale importo va poi aggiunto lo 0,77% per ogni euro che supera la soglia dei 21 mila fino ad arrivare ai 28 mila euro.
scaglione di reddito dai 28 mila euro a 55 mila euro: l'aliquota addizionale comunale Irpef da applicare è dello 0,78%.
scaglione reddito dai 55 ai 75 mila: l'aliquota addizionale comunale Irpef da applicare è pari allo 0,79%.
scaglione reddito dai 75 mila e oltre: l'aliquota da applicare e calcolare è lo 0,8%.
L’approvazione definitiva da parte della Giunta circa l’aumento addizionale Irpef, consentirebbe di al Comune di incassare 173 milioni di euro, in quanto l’esenzione Irpef spetterà solo a 513 mila contribuenti, pari al 53,6% mentre nel 2012 era del 75%.
ADDIZIONALE regionale IRPEF 2015 Lombardia:
Scaglione di reddito da 0 a 15.000,00 euro: aliquota 1,23%
da oltre 15.000,00 euro a 28.000,00 euro: 1,58%
da oltre 28.000,00 euro a 55.000,00 euro: 1,72%
da oltre 55.000,00 euro a 75.000,00 euro: 1,73%
oltre 75.000,00 euro: 1,74%

Come si calcolano?


La base imponibile per il calcolo delle addizionali comunali Irpef viene determinata dal reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili e della rendita dell’abitazione principale.
Per calcolare gli importi delle addizionali che il contribuente deve pagare occorre applicare al reddito imponibile l’aliquota fissata dalla Regione e dal Comune di residenza
L'aliquota addizionale comunale può essere stabilita dai Comuni fino allo 0,8. Ogni Comune può quindi fissare in base a specifici requisiti reddituali, una soglia di esenzione
Per i Comuni che hanno rispettato il “Patto di stabilità” l’aliquota applicabile deve essere maggiorata dello 0,3%, anche se nel Comune è stata deliberata l’aliquota massima dello 0,8%.
I provvedimenti con i quali le Regioni determinano le aliquote dell’addizionale hanno effetto dall’anno successivo a quello nel corso del quale il provvedimento viene adottato. Tuttavia, le Regioni possono disporre che la variazione deliberata, se più favorevole al contribuente, si applichi anche al periodo d’imposta nel quale è intervenuta la delibera.
Per Calcolare le Addizionali Comunali Irpef

Come e quando si pagano?
L’addizionale regionale all’Irpef è dovuta alla Regione nella quale il contribuente ha il domicilio fiscale al 31 dicembre dell’anno cui si riferisce l’imposta
Le addizionali comunali Irpef è dovuta al Comune nel quale il contribuente ha il domicilio fiscale a partire dal 1° gennaio dell’anno cui si riferisce l’imposta
Importante: Per l’addizionale comunale è dovuto anche un acconto per l’anno successivo nella misura del 30%, che si calcola sull’addizionale dovuta sull’imponibile dell’anno precedente, in base alle aliquote stabilite dal Comune nel quale si ha la residenza al 1° gennaio dell’anno cui si riferisce l’acconto.

Lavoratori dipendenti e pensionati
Per i contribuenti con redditi da lavoro dipendente e assimilati, e di pensioni, le addizionali comunali Irpef vengono calcolate direttamente dai sostituti d’imposta, datore di lavoro o ente pensionistico, nel momento in cui vengono elaborate le operazioni di conguaglio relative a tali redditi.
Il saldo delle imposte dovute. è trattenuto sulla busta paga o assegno della pensione:
su un numero massimo di 11 rate mensili entro il mese di novembre
oppure in un’unica soluzione alla cessazione del rapporto di lavoro, se antecedente alla fine del periodo d’imposta
L’acconto dell’addizionale comunale è trattenuto a partire dal mese di marzo in un numero massimo di 9 rate mensili.

Pagamento addizionali con modello F24:
Per i contribuenti con redditi diversi da quelli prodotti da lavoro dipendente o pensionati, la determinazione e il pagamento delle addizionali avviene in sede di dichiarazione dei redditi, per calcolare l’imposta, il contribuente deve verificare la Regione e il Comune a cui effettuare il versamento, in base al proprio domicilio fiscale.
Il pagamento delle addizionali comunali si paga con modello f24 da parte dei contribuenti titolari di partita IVA come liberi professionisti, imprese individuali ecc deve essere effettuato direttamente all’ente interessato mediante il modello F24 Agenzia Entrate. Il termine per effettuare il versamento è lo stesso di quello previsto per il pagamento dell’Irpef.

Cos'è l'IRPEF imposta sui redditi persone fisiche?
L’Irpef è un’imposta sui redditi persone fisiche e varia e aumenta proporzionalmente al crescere del reddito imponibile del contribuente. Per effettuare il calcolo dell’Irpef annuale, l’Agenzia delle Entrate fissa determinate aliquote diverse a seconda dello scaglione in cui si colloca il reddito del persona.
L’Irpef è un’Imposta sui redditi delle persone fisiche, che la riforma del 2003 ne aveva modificato il nome con IRE, ovvero, Imposta sul Reddito di fatto però il cambiamento non è mai diventato effettivo e ancora oggi sia su documenti ufficiali compresi i modelli di dichiarazione come il Modello 730 o Unico, continuano a contenere la parola IRPEF.

Per chi è obbligatorio pagare l'Irpef?
L’Irpef 2015 è obbligatoria per tutti i contribuenti siano essi lavoratori dipendenti o pensionati, così come definito dall’Articolo 6 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, i redditi a cui assoggettare l’IRPEF sono quei redditi prodotti da:
redditi da lavoro dipendente
redditi da lavoro autonomo
redditi d’impresa
di partecipazione in società personali
Redditi di capitale
Redditi diversi
Redditi terreni se superiori a 185,92 euro
Riassumendo chi deve pagare l’Irpef sono:
Le persone fisiche residenti in Italia, per tutti i redditi posseduti
Le persone fisiche non residenti, per i soli redditi prodotti in Italia
Tutti questi contribuenti devono pagare l’Irpef calcolata sul reddito imponibile in base a determinate aliquote riferite ai diversi scaglioni, sulle addizionali regionali e comunali fissate sempre sugli scaglioni.

Chi è escluso dal pagamento di Irpef e addizionali?
L’Irpef e le addizionali comunali e regionali non sono dovute dai contribuenti il cui reddito complessivo è composto da:
redditi di pensione fino a 7.500 euro (7.750 euro per i contribuenti di età pari o superiore a 75 anni), se goduti per l’intero anno
redditi di lavoro dipendente o assimilato fino a 8.000 euro (per un periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni)
redditi di pensione fino a 7.500 euro, goduti per l’intero anno, redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze
redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro
rendita catastale dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze
redditi dominicali dei terreni, redditi agrari e redditi dei fabbricati per un importo complessivo non superiore a 500 euro
compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino 7.500 euro
assegni periodici corrisposti dal coniuge fino a 7.500 euro
redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente o altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro, fino a 4.800 euro

Quali sono gli scaglioni Irpef aliquote e limiti reddito?
Gli scaglioni Irpef 2015 sono:
1° SCAGLIONE: Redditi fino a 15.000 euro: Aliquota è del 23% e Irpef al 23% del reddito
2° SCAGLIONE: Redditi oltre 15.000 e fino a 28.000 euro: Aliquota del 27% e Irpef 3.450 + 27% sulla parte eccedente 15.000 euro
3° SCAGLIONE: Redditi oltre 28.000 e fino a 55.000 euro: Aliquota del 38% e Irpef 6.960 + 38% sulla parte eccedente 28.000 euro
4° SCAGLIONE: Redditi oltre 55.000 e fino a 75.000 euro: Aliquota del 41% e Irpef 17.220 + 41% sulla parte eccedente 55.000 euro
5° SCAGLIONE: Redditi oltre 75.000 euro: Aliquota del 43% e Ipef 25.420 + 43% sulla parte eccedente 75.000 euro

Come si calcola IRPEF? Reddito e aliquote:
Il primo passo per poter calcolare l’Irpef è necessario determinare il reddito imponibile sottraendo dal reddito complessivo gli oneri deducibili e la deduzione per l’abitazione principale (e sue pertinenze).
Gli oneri deducibili che si possono detrarre dall’Irpef sono quelli indicati dall’Articolo 10 del Tiur e riguardano le spese sostenute nel periodo d’imposta da parte del contribuente, sono Oneri Deducibili e spese detraibili dichiarazione dei redditi:
i canoni, affitti, censi ed altri oneri gravanti sui redditi degli immobili che concorrono a formare il reddito complessivo, compresi i contributi ai consorzi obbligatori per legge o in dipendenza di provvedimenti della pubblica amministrazione; sono in ogni caso esclusi i contributi agricoli unificati
le spese mediche e quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione. E’ deducibile la spesa sanitaria relativa all’acquisto di medicinali che deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario, mediante presentazione Tessera Sanitaria.
Non sono deducibili invece le spese rimborsate per effetto di contributi o di premi di assicurazione versati dal contribuente
Gli assegni periodici corrisposti al coniuge, ad esclusione di quelli destinati all'assegno di mantenimento dei figli, in conseguenza di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili, nella misura in cui risultano da provvedimenti dell’autorità giudiziaria
Gli assegni periodici corrisposti in forza di testamento o di donazione modale e, nella misura in cui risultano da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, gli assegni alimentari corrisposti a persone indicate nell’articolo 433 del codice civile
le somme restituite al soggetto erogatore, se hanno concorso a formare il reddito in anni precedenti
I contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, nonche’ quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi.
I contributi versati al fondo di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 565. I contributi di cui all’articolo 30, comma 2, della legge 8 marzo 1989, n. 101, sono deducibili alle condizioni e nei limiti ivi stabiliti
I contributi versati alle forme pensionistiche complementari istituite negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo che sono inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis;
contributi versati, fino ad un massimo di euro 3.615,20, ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale istituiti o adeguati che erogano prestazioni negli ambiti di intervento stabiliti con decreto del Ministro della salute da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione. Ai fini del calcolo del predetto limite si tiene conto anche dei contributi di assistenza sanitaria versati ai sensi dell’articolo 51, comma 2, lettera a). Per i contributi versati nell’interesse delle persone indicate nell’articolo 12, che si trovino nelle condizioni ivi previste, la deduzione spetta per l’ammontare non dedotto dalle persone stesse, fermo restando l’importo complessivamente stabilito;
somme corrisposte ai dipendenti, chiamati ad adempiere funzioni presso gli uffici elettorali
Le Donazioni e le oblazioni erogati in favore delle organizzazioni non governative idonee per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo dichiarato
Indennità per perdita dell’avviamento corrisposte per disposizioni di legge al conduttore in caso di cessazione della locazione di immobili urbani adibiti ad usi diversi da quello di abitazione
Donazioni liberali in denaro, fino all’importo di 2 milioni di lire, a favore dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana
Donazioni liberali in denaro
il 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura di adozione
Donazioni liberali in denaro per il pagamento degli oneri difensivi dei soggetti ammessi al patrocinio a spese dello Stato, anche quando siano eseguite da persone fisiche
Donazioni liberali in denaro effettuate a favore di università fondazioni universitarie, Fondo per il merito degli studenti universitari, e di istituzioni universitarie pubbliche, degli enti di ricerca pubblici, ovvero degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ivi compresi l’Istituto superiore di sanità e l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, nonche’ degli enti parco regionali e nazionali.
Le spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi anche se sono state sostenute per le persone fiscalmente a carico e per oneri versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare
Gli oneri sostenuti dalle società semplici, si deducono dal reddito complessivo dei singoli soci nella stessa proporzione prevista nel medesimo articolo 5 ai fini della imputazione del reddito. Nella stessa proporzione e’ deducibile, per quote costanti nel periodo d’imposta in cui avviene il pagamento e nei quattro successivi, l’imposta di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643, corrisposta dalle società stesse
Abitazione principale e quello delle relative pertinenze, si deduce un importo fino all’ammontare della rendita catastale dell’unita’ immobiliare stessa e delle relative pertinenze, rapportato al periodo dell’anno durante il quale sussiste tale destinazione ed in proporzione alla quota di possesso di detta unita’ immobiliare.
Pertanto, per calcolare l’Irpef è sufficiente determinare l’imponibile sul reddito in questo modo: Reddito complessivo - Oneri deducibili - Deduzione per abitazione principale = reddito Imponibile.
Calcolo Irpef Imposta netta: Reddito imponibile x Aliquota Scaglione = Irpef Lorda - Detrazioni d’imposta = Irpef netta
Le Detrazioni d’imposta sull’Irpef sono quelle riconosciute per familiari a carico, per tipologia di reddito posseduto, per spese sostenute, ecc.

Arretrati Lavoro Dipendente:
Per calcolare l’Imposta sugli arretrati da lavoro dipendente bisogna innanzitutto calcolare il reddito complessivo medio posseduto dal dipendente nei 2 anni precedenti a quello in cui sono percepiti gli arretrati. Il calcolo del reddito complessivo medio si ottiene sommando i redditi complessivi dei 2 anni precedenti e dividere per 2 il risultato.
Su tale risultato, si calcola l’Irpef in base alle aliquote in vigore e, quindi, la percentuale d’imposta sul reddito medio. Tale percentuale, sarà l’aliquota da applicare alle somme percepite.Il calcolo viene comunque effettuato dal sostituto d’imposta, ovvero, il datore di lavoro e sarà poi compito dell’Agenzia delle Entrate controllare e “riliquidare” l’imposta in maniera definitiva, verificando se il sistema di tassazione separata è per il contribuente più favorevole, in caso contrario, l’Agenzia provvederà ad applicare la tassazione ordinaria, restituendo al contribuente le somme pagate in eccesso già trattenute dal sostituto d’imposta.
melo

Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da melo »

Si Gino ho capito è legge,ma debbono toglierla
Sempreme064
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da Sempreme064 »

mariochianci ha scritto:
marco064 ha scritto:
mariochianci ha scritto:Assegno + 27 ancora nulla il nurp dice al prossimo fine mese.
Per gli arretrati invece forse ad Aprile.
Quindi anche il prox mese ancora fame.
Finché non finisco di pagare quel che resta, ma sicuramente dopo ci sarà qualche altra cosa.
Mariochianci scusa se chiedo ma da quando sei in pensione? per il resto Signori se non mi adeguano la pensione come dovrebbe essere con tutte le voci mancanti in Italia non ci spendo nemmeno 50 centesimi..
Marco ancora non ci sono in pensione mi dovrebbe mancare poco circa un sessantina di GG.
In altri vite ci conoscevamo!!!! Poi in seguito ti spieghero'
Attualmente vago sono indeciso non so che fare ma sto proseguendo book speriamo non sbagli e' da tanto che penso e ripenso, secondo m'è sono più di un po esaurito perche non so, proseguo ?????? Se proseguo sarà positivo? Se ritorno ? Migliorerà? I ???? Sono tanti non so manco io cosa fare. Ituoi post li seguo da tanto e mi accomunano a te le domande che vorrei fare? Ma a chi?
PS la pubblicità e' tanta vero? ricordi!
capito grazie.. in altre vite ci conoscevamo? va bene.. poi fammi sapere.. highlander..
Sempreme064
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da Sempreme064 »

p.s. fammi sapere se c'era anche Antonio.. Gino e Angri sono già da tutte le parti...
gino59
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da gino59 »

marco064 ha scritto:p.s. fammi sapere se c'era anche Antonio.. Gino e Angri sono già da tutte le parti...





capito grazie.. in altre vite ci conoscevamo? va bene.. poi fammi sapere.. highlander..


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Gli immortali pieni di acciacchi....eheee
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Re: Addizionale regionale e comunale

Messaggio da Sempreme064 »

hai ragione Gino speriamo che la testa duri ancora.. per Mariochianci scherzavo sopra.. non farti domande se non conosci le risposte..cerca di rimetterti che è la cosa più importante, tanto non decidi tu sulla tua possibile riforma.. poi ci sono gli esperti sulle malattie invalidanti Christian dott. Astore etc se hai bisogno a disposizione.. ciao
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