Rivalutazione 2024

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mauri64
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da mauri64 »

Ciao Salmod62,
leggi attentamente i commenti dell'esperto sasabl e poi valuta tu stesso.


sasabl
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da sasabl »

Ciao!
La faccenda pare stuzzicare molti ma mi sa che dovremo aspettare la nota del MEF per vedere dove sta la ragione. Io non sono un economista né tantomeno ho lauree in economia o affini… però ti posso dire che:
L’articolo 4 della legge n.81 del 5 febbraio 1992 ha stabilito che “i tabacchi lavorati sono esclusi dall'elenco dei beni che rilevano ai fini della determinazione degli indici dei prezzi al consumo e dell'indice sindacale per la contingenza”. Da quel momento l’ISTAT ha iniziato a pubblicare l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (FOI) al netto dei tabacchi e lo stesso viene utilizzato per l’adeguamento periodico dei valori monetari. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è fatta ai sensi dell’art. 81 della legge n. 392 del 27 luglio 1978.
L’inflazione è un processo di aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un aumento dell’inflazione corrisponde ad una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione dell’inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur essendo in aumento, crescono a una velocità minore.
L’inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.
L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice armonizzato europeo (IPCA).
I tre indici dei prezzi al consumo hanno finalità differenti:
• il NIC misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche;
• il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). È l’indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti, le pensioni o gli assegni dovuti al coniuge separato;
• l’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione monetaria.

Tu ti stai chiedendo se l'esperto youtuber abbia ragione o meno a dire che l’indice definitivo per le rivalutazioni delle pensioni sia il 5,7% mentre nel forum ho detto che è il 5,4. Seguendo l’attuale normativa il tasso inflazionistico da utilizzare per le rivalutazioni è quello riferibile all’indice FOI.
Lascio a te però valutare la faccenda riportando dal 2016 ad oggi i dati relativi all’inflazione pubblicata dall’ISTAT in base agli indici NIC e FOI. Ti aggiungo solo, come ho già indicato in altri post, che il calcolo della variazione percentuale tra indici medi annui inflattivi aventi medesima base di riferimento, è pari al rapporto degli indici medi annui messi a confronto, moltiplicando il risultato per 100 ed infine sottraendo 100; il risultato finale è arrotondato a 1 decimale. Ad esempio, in base all’indice NIC nel 2023, il tasso di inflazione risultante è dato dalla formula 119,6/113,2*100-100=5,6537 che viene arrotondato a una cifra e diventa quindi 5,7%. Nello stesso anno, in base all’indice FOI il tasso risultante, utilizzando la stessa formula, diventa 118,7/112,6*100-100=5,4174 che, arrotondato ad una cifra, diventa 5,4%.

Con indice NIC
anno Indice medio Tasso
2016 99,9
2017 101,1 1,2
2018 102,3 1,2
2019 102,9 0,6
2020 102,7 -0,2
2021 104,7 1,9
2022 113,2 8,1
2023 119,6 5,7

Con indice FOI
anno Indice medio Tasso
2016 99,9
2017 101,0 1,1
2018 102,1 1,1
2019 102,6 0,5
2020 102,3 -0,3
2021 104,2 1,9
2022 112,6 8,1
2023 118,7 5,4

I dati sono quelli ufficiali pubblicati dall’ISTAT nel proprio sito. Come puoi vedere non sempre il tasso risultante è risultato uguale nelle due tabelle. Pertanto, come esercizio, nell’attesa della pubblicazione del MEF dell’apposito decreto, prenditi lo sfizio di reperire i tassi di rivalutazione definitivi utilizzati per la perequazione delle pensioni dal 2017 ad oggi e confrontali con quelli delle due tabelle. Dopo mi dirai da quale delle due tabelle il MEF ha preso i tassi che ha comunicato tenendo presente che qualora il tasso sia risultato inferiore allo zero, per norma, lo stesso si pone a zero.
Se ti stai chiedendo perché i due indici, pur avendo lo stesso paniere, abbiano dato risultati diversi ti consiglio la lettura dell’allegato documento redatto dall’ISTAT. :D :D :D
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Sempreme064
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Grazie Sansabi per la spiegazione...
Da studiarci bene , "poi ti dirò mia considerazione" aspettiamo Febbraio ..
di fatto sta che il tonno è aumentato da 2 euro a 6 euro e così il salmone
Per citare giusto due alimenti..

Chiedo scusa per l'intervento del post.. pensavo fosse al 80% invece è al 25% ..va bhe sì cancella senza spiegazione...mi sono documentato da solo..
Aquila libera
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Aquila libera »

sasabl ha scritto: mar gen 16, 2024 4:45 pm
Spacey ha scritto: mar gen 16, 2024 4:38 pm (se poi Istat/sole 24 ore e Ansa sbagliano e tu no, non aggiungo altro...)
Ciao!

La questione non è di chi sbaglia, semplicemente l'Ansa ed il Sole 24 ore ti hanno dato il tasso di inflazione in base al NIC e non in base al FOI. Avrebbero anche potuto darlo in base all'IPCA che ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici perchè si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie; il paniere esclude, in quest'ultimo caso, sulla base di un accordo comunitario, le lotterie il lotto e i concorsi a pronostico. E' tutta una questione di relatività..... :D
…..Buongiorno Sasabi, hai ragione su…tutto e’ relativo e nulla è…come appare.

Premesso che l’inflazione è, 1 ulteriore tassa occulta, considerato che c’è 1 disegno per..livellare le pensioni , abbassando le più alte , premiando coloro che hanno versato meno e…tagliando a coloro che hanno versato di più , il problema maggiore resta che…non è tanto importante il FOI che applicano alla rivalutazione, quanto il fatto che …il danno creato dall’inflazione sul potere d’acquisto delle pensioni,..viene esacerbato dal taglio aberrante, sulla rivalutazione delle pensioni maggiori di….2200 euro…LORDI, che porterà…danni esponenziali. :mrgreen:

Nelle more, giova precisare che la pensione che doveva essere la metà finale verso 1 vita tranquilla, dopo decenni di servizio con orari sregolati, sta diventando 1 …falsa certezza.


Quali sono i danni? :?:
La rivalutazione non è un aumento, ma lo strumento principale per conservare nel tempo il valore delle pensioni.

La Legge di bilancio 2023, invece, alle pensioni di importo superiore a 4 volte il Trattamento minimo taglia la rivalutazione con percentuali che vanno dal 15% al 68%.

Questo comporta perdite significative sugli importi delle pensioni. Una pensione netta di circa 2.500 euro mensili, ad esempio, perde circa 1.500 euro nel solo 2023.

Il danno, inoltre, è permanente, perché si ripercuote in tutti gli anni successivi.



https://uilpensionati.it/news/ricorso-c ... -facciamo/



L’arte di conoscere è sapere cosa ignorare… ignora quelli che ti rendono timoroso e triste e ti degradano verso malattia e morte.
Rumi
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Spacey »

Cari Sasabi, hai stilato un papello che vuol dire tutto e niente. L'inflazione definitiva per il 2023 è 5.7%. Poi ripeto, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E non c'è bisogno di alcuna nota del Mef.
È tutto chiaro,tranne per te. Saluti.
lino
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da lino »

Ok lo abbiamo capito , speriamo sia il 5,7% e non il 5,4%.
La sostanza non cambia.
Per Aspera ad Astra!!!!
Sempreme064
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Il carrello della spesa è oltre il 9% lo dice l'ISTAT... E in certe regioni oltre il 15% e io dico 20% .
Poi non so cosa intendono per carrello della spesa..
I prodotti da prendere in considerazione quanti possono essere 30? 40? Cosa mettete nel carrello?
Gli altri 1700 prodotti, sono tutti vizi e non c'entrano nulla con la pagnotta. La pagnotta è quello che importa .. :shock:
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Aumenta l'alcol? Non bevi .. sigarette? Non fumi .aumenta il gas diminuisce? Ti metti la calza maglia...o ne fai l'uso che ne vuoi...

Diminuisce il viaggio InterContinental? Ma chi se ne frega.
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Comunque tanto per capirci, se aumenta il gas certo aumenta tutto ..sopra ho scritto di fretta ..
Oltre la spesa ci mettiamo i carburanti solidi liquidi etc etc.. più spesa alimenti... Il resto a me sinceramente non mi riguarda .. si trovano soluzioni ai vizi ..

Nel 5.7 c'è anche che è diminuito lo strabock..etc etc .. sono vizi ..
sasabl
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da sasabl »

Spacey ha scritto: lun gen 22, 2024 2:27 pm Cari Sasabi, hai stilato un papello che vuol dire tutto e niente. L'inflazione definitiva per il 2023 è 5.7%. Poi ripeto, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E non c'è bisogno di alcuna nota del Mef.
È tutto chiaro,tranne per te. Saluti.
Ciao!

Non sono più l'unico a dire che il tasso di rivalutazione definitivo delle pensioni sarà del 5,4%. Lo dicono anche qui https://www.pensionioggi.it/notizie/pre ... imo%20anno. :lol: :lol:

Probabilmente gli influencer, i blogger ed i youtuber e via dicendo, hanno la necessità di rincorrere le notizie che si sa, nel mondo web, viaggiano alla velocità della luce. E se questi signori non vogliono perdere i like non possono di certo indugiare, approfondendo i risvolti della notizia, sui tempi della sua pubblicazione cercando così di rincorrere il primo che l'ha messa in rete. Alle volte, però, sarebbe il caso di analizzare per bene la vicenda....

Allego la circolare INPS nr. 21 dello scorso 25 gennaio. Consiglio di leggere la nota nr.1 dove, in attesa della circolare del MEF che verrà pubblicata a novembre 2024, viene illustrato da dove devono derivare i tassi per gli aumenti a titolo di perequazione automatica delle pensioni.
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Ho scaricato la circolare. .ma io non la capisco mica .. :shock:

Allora siamo al 5,4% ok .. buona serata e grazie ..
Spacey
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Spacey »

Caro sasabi, hai citato uno dei classici siti acchiappaclik che solitamente rincorre le bufale che girano sul web. Quindi secondo te, pensioni oggi è più attendibile del più autorevole quotidiano economico finanziario italiano (il Sole24ore) che correttamente ha ripreso (ed interpretato) il comunicato ISTAT con i dati definitivi dell'inflazione 2024. Come riportato praticamente da tutti i siti (attendibili) che si occupano di economia, il tasso definitivo per il 2023 è 5.7% (ci sono poi tabelle comparative con il tasso 2022, 8.1%) Anche se personalmente non avevo bisogno di conferme, giovedì ho chiamato il dirigente inps che ha trattato la mia pratica art. 54 lo scorso anno, approfittando di una comunicazione che ho ricevuto e gli ho posto la domanda sulla rivalutazione definitiva 2023. Lascio indovinare a te la risposta... Buonanotte...
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da Sempreme064 »

Signori, buongiorno, andate a fare la spesa , vi accorgerete che non ne uno e né l'atro...

A me interessa la spesa, non la portiera dell'auto se la porti dal carrozziere che è ammaccata si spende meno o si spende di più...se è di destra o di sinistra...
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da salmod62 »

sasabl ha scritto: dom gen 21, 2024 8:36 pm Ciao!
La faccenda pare stuzzicare molti ma mi sa che dovremo aspettare la nota del MEF per vedere dove sta la ragione. Io non sono un economista né tantomeno ho lauree in economia o affini… però ti posso dire che:
L’articolo 4 della legge n.81 del 5 febbraio 1992 ha stabilito che “i tabacchi lavorati sono esclusi dall'elenco dei beni che rilevano ai fini della determinazione degli indici dei prezzi al consumo e dell'indice sindacale per la contingenza”. Da quel momento l’ISTAT ha iniziato a pubblicare l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (FOI) al netto dei tabacchi e lo stesso viene utilizzato per l’adeguamento periodico dei valori monetari. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è fatta ai sensi dell’art. 81 della legge n. 392 del 27 luglio 1978.
L’inflazione è un processo di aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un aumento dell’inflazione corrisponde ad una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione dell’inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur essendo in aumento, crescono a una velocità minore.
L’inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.
L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice armonizzato europeo (IPCA).
I tre indici dei prezzi al consumo hanno finalità differenti:
• il NIC misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche;
• il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). È l’indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti, le pensioni o gli assegni dovuti al coniuge separato;
• l’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione monetaria.

Tu ti stai chiedendo se l'esperto youtuber abbia ragione o meno a dire che l’indice definitivo per le rivalutazioni delle pensioni sia il 5,7% mentre nel forum ho detto che è il 5,4. Seguendo l’attuale normativa il tasso inflazionistico da utilizzare per le rivalutazioni è quello riferibile all’indice FOI.
Lascio a te però valutare la faccenda riportando dal 2016 ad oggi i dati relativi all’inflazione pubblicata dall’ISTAT in base agli indici NIC e FOI. Ti aggiungo solo, come ho già indicato in altri post, che il calcolo della variazione percentuale tra indici medi annui inflattivi aventi medesima base di riferimento, è pari al rapporto degli indici medi annui messi a confronto, moltiplicando il risultato per 100 ed infine sottraendo 100; il risultato finale è arrotondato a 1 decimale. Ad esempio, in base all’indice NIC nel 2023, il tasso di inflazione risultante è dato dalla formula 119,6/113,2*100-100=5,6537 che viene arrotondato a una cifra e diventa quindi 5,7%. Nello stesso anno, in base all’indice FOI il tasso risultante, utilizzando la stessa formula, diventa 118,7/112,6*100-100=5,4174 che, arrotondato ad una cifra, diventa 5,4%.

Con indice NIC
anno Indice medio Tasso
2016 99,9
2017 101,1 1,2
2018 102,3 1,2
2019 102,9 0,6
2020 102,7 -0,2
2021 104,7 1,9
2022 113,2 8,1
2023 119,6 5,7

Con indice FOI
anno Indice medio Tasso
2016 99,9
2017 101,0 1,1
2018 102,1 1,1
2019 102,6 0,5
2020 102,3 -0,3
2021 104,2 1,9
2022 112,6 8,1
2023 118,7 5,4

I dati sono quelli ufficiali pubblicati dall’ISTAT nel proprio sito. Come puoi vedere non sempre il tasso risultante è risultato uguale nelle due tabelle. Pertanto, come esercizio, nell’attesa della pubblicazione del MEF dell’apposito decreto, prenditi lo sfizio di reperire i tassi di rivalutazione definitivi utilizzati per la perequazione delle pensioni dal 2017 ad oggi e confrontali con quelli delle due tabelle. Dopo mi dirai da quale delle due tabelle il MEF ha preso i tassi che ha comunicato tenendo presente che qualora il tasso sia risultato inferiore allo zero, per norma, lo stesso si pone a zero.
Se ti stai chiedendo perché i due indici, pur avendo lo stesso paniere, abbiano dato risultati diversi ti consiglio la lettura dell’allegato documento redatto dall’ISTAT. :D :D :D
per correttezza segnalo che l'esperto youtuber che affermava aumento del 5,7% ora, in un altro video che linko qui sotto, si è corretto ed ha esperesso quanto da te affermato ma dopo la tua esposizione esaustiva non avevo dubbi ... grazie e saluti

sasabl
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Re: Rivalutazione 2024

Messaggio da sasabl »

salmod62 ha scritto: dom gen 28, 2024 2:48 pm per correttezza segnalo che l'esperto youtuber che affermava aumento del 5,7% ora, in un altro video che linko qui sotto, si è corretto ed ha esperesso quanto da te affermato ma dopo la tua esposizione esaustiva non avevo dubbi ... grazie e saluti
Ciao!

Almeno uno l'avevo convinto... :lol: :lol: :lol: :lol:

Adesso vedremo se nel giro di qualche giorno tutti si adegueranno. Unico appunto nel video che hai allegato, l'esperto sembra dire che l'INPS, a proprio piacimento, abbia scelto per quest'anno l'indice Foi per la rivalutazione mentre il fatto è dovuto ad un semplice articolo di legge risalente al 1992. Anche nel video che ti allego la stessa storia, é l'INPS ad aver scelto l'indice Foi. Chissà se la mancata rivalutazione al 5,7% finirà per essere colpa del governo attuale.

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