Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

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Spazio1999
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Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

Salve colleghi, Dopo diversi mesi sono costretto ad aprire un ulteriore tavolo di discussione in merito a quanto in argomento.
Il primo motivo di discussione è avere un parere dagli esperti, il secondo è capire quanto sia ampio il problema tra gli amministrati delle tre FF.AA, riformati in questi ultimi anni.
Faccio una premessa sono un ex contabile dell’Esercito (riformato il 21/12/2020) che ha corrisposto ai propri colleghi in Forza assente (in seguito riformati) i tre ratei in argomento gestendo la F.A. di tutto il Lazio dal 2001 al 2007. In tale periodo chi transitava in F.A. veniva perso di Forza Organica ed inviato (flusso stipendiale e d’impiego) al D.M. di appartenenza. Da luglio 2007 con la riconfigurazione della Forza Assente, ogni Ente ha continuato ad amministrare il proprio personale in F.A..
Come ben sapete al personale militare riformato viene concesso un beneficio economico, ai sensi dell’art 58 del DPR n. 1092/73, ovvero tre mesi di assegni pari a quelli di attività, che danno diritto anche a tre ratei di 13^ mensilità.
A partire da novembre 2019, da quanto dichiarato dal Centro Amministrativo dell’Esercito, i tre ratei, fino a quel momento corrisposti senza problemi dal citato Ente, a detta sia dell’Ente Militare che dell’Inps, ai sensi dell’art. 94 (stesso DPR di cui sopra) devono essere corrisposti dall’Ente previdenziale, che però, a tutt’oggi, non risulta stia provvedendo a corrispondere (a nessuno) i tre ratei in oggetto (i motivi sono sconosciuti).
Per esperienza so che molti colleghi non hanno dimestichezza con la busta paga (che tra le altre cose risulta poco trasparente) e che non è facile capire quanti ratei o quali arretrati vengono corrisposti in busta e soprattutto come si arriva a certi importi.
Per cui probabile che i nostri collegi, magari riformati per malattie importanti come infarto, ictus, tumori… non siano nelle condizioni di accorgersi, di approfondire ed ottenere il dovuto. Oppure, pensate alle vedove o gli orfani che ancor meno sono in grado di capire se una pensione o un arretrato siano corretti o meno, se non con l’aiuto di volenterosi colleghi del “de cuius”.
Tornando al nocciolo della questione ci sono da aggiungere due considerazioni, la prima: stiamo parlando di un diritto dei lavoratori, anche se è un beneficio di cui solo i militari usufruiscono; la seconda è che i ratei devono essere corrisposti entro l’anno in cui sono stati maturati, questo perché DEVONO far parte dei redditi di quell’anno ed tassati a tassazione corrente, che fino al 2021 era del 38% ed successivamente passata al 35%.
Il mancato pagamento entro i termini di legge comporta dunque un danno erariale certo, pari alla differenza tra tassazione corrente e tassazione separata ovvero tra aliquota massima ed aliquota media, per esempio nel mio caso 38% - 26,35% = 11,65 punti percentuali che lo Stato non incasserà, a mio vantaggio, quando avranno la compiacenza di corrispondere il dovuto.
A questi andrebbero aggiunti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria ed eventuali spese legali qualora fossero necessarie per aver riconosciuto il diritto maturato.
Moltiplicando questa situazione per tutti quelli che dal 2019 in poi non hanno ricevuto i tre ratei in pagamento (anni 2019, 2020 e 2021) ci si rende conto che la cosa è abbastanza seria.
Ora mi chiedo quanti sono in questa situazione?
Cosa ne pensano gli esperti dell’art. 94 del D.P.R. 1092 del 1973 (allegato in copia)?
A me sembra che l’interpretazione dell’art 94 sia forzata e si basa sulla convinzione che la parola “calcolare” e “corrispondere” siano sinonimi, ma in realtà non lo sono ed il legislatore, attento e preciso nel promulgare una legge, un comma, se avesse voluto intendere ciò che presumono CNAEI ed INPS avrebbe utilizzato la parola “corrispondere”.
Infatti, a mio parere, calcolare un rateo è stabilire QUANTO è dovuto all’amministrato di 13^, corrispondere i ratei è moltiplicare il dovuto (13^) per il totale dei mesi per i quali si è maturato il diritto.
I militari riformati, nel momento in cui ci vengono corrisposti le tre mensilità di assegni interi, pari a quelli di attività, maturano il diritto a tre ratei di tredicesima… per ogni voce stipendiale percepita:
Tre di Stipendi tabellare/dirigenziale, tre ratei di Indennità Integrativa Speciale, tre di Operativa, tre di Assegno Pensionabile e addirittura tre di una eventuale Vacanza Contrattuale…
Può l’Inps corrispondere tali specifiche voci? Secondo me non può, dato che sono capitoli di spesa specifici delle FFAA, al massimo può corrispondere i tre ratei calcolandoli sulla base della pensione annua lorda, ma la regola di calcolo della 13^ ci dice che il rateo vanno calcolato sulla base del reddito corrisposto… ovvero sui tre mesi di assegni interi percepiti dal riformato.
Resto in attesa di ogni utile commento in merito.
Buone Feste e Buon Anno Nuovo
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mauri64
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da mauri64 »

Ciao Spazio1999,
così facendo eventuali risposte si disperdono, hai postato lo stesso quesito in tre diverse sezioni.
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

L'argomento riguarda il personale riformato delle tre FF.AA. ho ritenuto corretto postare in tutte e tre le categorie. Ogni collega potrebbe essere interessato unicamente alla propria sezione ed ho pensato che postarlo solo su ESERCITO poteva essere limitante per i colleghi della MARINA e dell'AERONAUTICA che avrebbero potuto non visionarlo. Se tale procedure non era necessaria me ne scuso, spero che uno dei moderatore possa cancellare i due post di troppo.
mauri64
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da mauri64 »

@ Spazio1999,
non ti preoccupare era solamente a titolo informativo.
Spazio1999
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

Salve colleghi, scusate se insisto, ma non c'è stato nessun riscontro in merito alla problematica segnalata in questo post. Eppure, ad oggi, i riformati (almeno quelli dell'esercito) continuano a non percepire i tre ratei di tredicesima. E' vero è una problematica risibile, ma sinceramente non mi aspettavo che nessuno avesse nulla da segnalare in merito dato che tale situazione, come detto, si trascina da fine 2019, e di riformati ce ne sono stati a centinaia. Possibile che nessuno si sia accorto di non aver ottenuto i tre ratei riferiti ai tre mesi di assegni interi di cui all'art 58 del DPR summenzionato? Vi ringrazio, sperando in un riscontro. Pietro
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antoniomlg
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da antoniomlg »

Buongiorno,
io ho la possibilità di interessare per tramite di un dei pochi Sindacati militari
il ministero della difesa.
ed approfondire la cosa portandola alla attenzione nel modo più ampio possibile,
se ti interessa ho bisogno di approfondire lal cosa..

Lgt (EI) Meligeni
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Bigon »

Spazio1999 ha scritto: mar gen 10, 2023 8:07 pm Salve colleghi, scusate se insisto, ma non c'è stato nessun riscontro in merito alla problematica segnalata in questo post. Eppure, ad oggi, i riformati (almeno quelli dell'esercito) continuano a non percepire i tre ratei di tredicesima. E' vero è una problematica risibile, ma sinceramente non mi aspettavo che nessuno avesse nulla da segnalare in merito dato che tale situazione, come detto, si trascina da fine 2019, e di riformati ce ne sono stati a centinaia. Possibile che nessuno si sia accorto di non aver ottenuto i tre ratei riferiti ai tre mesi di assegni interi di cui all'art 58 del DPR summenzionato? Vi ringrazio, sperando in un riscontro. Pietro
Buongiorno, ne avevamo già discusso di questa problematica e a tutt'oggi nonostante l'INPS nell'ottobre 2022 mi abbia contattato telefonicamente per avere più chiara la situazione e trasmesso la mia richiesta alla diretta funzionaria che ha lavorato la mia pratica di pensione della sede di Viterbo, tutto tace senza nessun riscontro. Saluti
Spazio1999
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

antoniomlg ha scritto: mer gen 11, 2023 7:52 am Buongiorno,
io ho la possibilità di interessare per tramite di un dei pochi Sindacati militari
il ministero della difesa.
ed approfondire la cosa portandola alla attenzione nel modo più ampio possibile,
se ti interessa ho bisogno di approfondire lal cosa..

Lgt (EI) Meligeni
Sarebbe auspicabile un intervento deciso da parte del MD, intanto Antonio ti accenno la questione:
Al personale militare riformato viene concesso un beneficio economico, ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. n. 1092/73, ovvero tre mesi di assegni pari a quelli di attività, che danno diritto anche a tre ratei di 13^ mensilità. A partire da novembre 2019, da quanto dichiarato dal Centro Amministrativo dell’Esercito Italiano, i tre ratei, non vengono più corrisposti dal citato Ente militare.
Sia l’Ente Militare che l’Inps sono concordi nell’affermare che detti tre ratei, ai sensi dell’art. 94 (del citato D.P.R.) devono essere corrisposti dall’Ente Previdenziale che però, a tutt’oggi, non risulta abbia mai provveduto o stia provvedendo a corrispondere i tre ratei in oggetto.
Ci sono da fare due considerazioni, la prima: riguarda un diritto dei lavoratori violato, anche se è un beneficio di cui solo i militari riformati usufruiscono; la seconda è che i ratei devono essere corrisposti entro l’anno in cui sono stati maturati, questo perché fanno parte dei redditi di quell’anno e devono essere soggetti a tassazione corrente, che fino al 2021 era del 38%, successivamente passata al 35%.
Il mancato pagamento entro i termini di legge comporta dunque un danno erariale certo, pari alla differenza tra tassazione corrente e tassazione separata ovvero tra aliquota massima ed aliquota media nel mio caso, per esempio, 38% - 26,35% = 11,65 punti percentuali che lo Stato non incasserà, a mio vantaggio, quando avranno la compiacenza di corrispondere il dovuto. A questi andrebbero aggiunti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria per il ritardo accumulato nel tempo, sottolineando che a tutt’oggi nessuno sta provvedendo a corrispondere questi tre ratei di tredicesima, il cui diritto è soggetto a cadere in prescrizione dopo tre anni, inoltre, ulteriore danno erariale scaturirà da eventuali spese legali sostenute qualora quest’ultime fossero necessarie per aver riconosciuto il diritto maturato.
Moltiplicando questa situazione per tutti i militari riformati, che dal 2019 in poi non hanno ricevuto i tre ratei in pagamento (anni 2019, 2020 e 2021) ci si rende conto della gravità della situazione che continua a perdurare ad oggi.

A parere dello scrivente, l’interpretazione dell’art 94 apparirebbe forzata, si basa sulla convinzione che la parola “calcolo” (indicata nell’ultimo comma dell’art. 94) e “corresponsione” vengono erroneamente considerati sinonimi.
Il legislatore, infatti, attento e preciso nel promulgare una legge, un comma, se avesse voluto intendere ciò che presumono CNAEI ed INPS anziché utilizzare l’espressione:
“il rateo della tredicesima mensilità è calcolato in rapporto al trattamento di quiescenza anche per il periodo durante il quale il trattamento stesso è sospeso”.
avrebbe utilizzato la seguente frase:
“i ratei di tredicesima mensilità sono corrisposti in rapporto al trattamento di quiescenza anche per il periodo durante il quale il trattamento stesso è sospeso”.

Infatti, da ex contabile agli assegni, ritengo che “calcolare il rateo” è stabilire quanto è dovuto all’amministrato di 13^ (reddito/pensione a.l. diviso 12), “corrispondere i ratei” è moltiplicare il dovuto (1/12 di 13^) per il totale dei mesi per i quali si è maturato il diritto, ponendo una netta distinzione tra i due sostantivi e tenendo nel dovuto conto l’utilizzo da parte del legislatore, in questo caso, del sostantivo singolare.

I militari riformati, nel momento in cui ci vengono corrisposti le tre mensilità di assegni interi, pari a quelli di attività, maturano il diritto a tre ratei di tredicesima… per ogni voce stipendiale percepita: Tre di Stipendi tabellare/dirigenziale, tre ratei di Indennità Integrativa Speciale, tre di Operativa, tre di Assegno Pensionabile e addirittura tre di una eventuale Vacanza Contrattuale.
Trattasi di capitoli di spesa specifici dell’Esercito e relativi alla “Spesa Corrente”, pare dubbia la decisione di poter scorporare i ratei dalle competenze che li hanno generati e considerarli spese previdenziali che vanno a gravare sulla Spesa Previdenziale Nazionale anche se non è stata corrisposta pensione, come precisato dal citato art. 58. (non competono le rate del trattamento di quiescenza nei tre mesi) - sarebbe interessante conoscere il parere degli esperti al riguardo.

L’INPS inoltre afferma che il diritto alla tredicesima decorre dalla decorrenza giuridica, come se fosse quest’ultima a dare diritto a tale retribuzione anziché i redditi corrisposti dal datore di lavoro. Tra le altre cose è la prima volta che sento che da una decorrenza giuridica scaturisce un beneficio economico. Si presume che l’INPS intenda corrispondere (quando non si sa) i tre ratei calcolandoli sulla base della pensione annua lorda, ma la regola di calcolo della 13^ ci dice che il rateo va calcolato sulla base del reddito corrisposto ovvero, nel caso in argomento, sui tre mesi di assegni interi percepiti dal riformato.
Da evidenziare, infine, che lo scrivente si è visto rilasciare dal Centro Unico Stipendiale Interforze un CU/2022 a parte con indicato n. 80 gg di lavoro dipendente a fronte di un secondo CU/2022 dall’INPS con n. 285 gg di pensione, i due periodi sono nettamente separati e distinti,

A prescindere da chi ha l’obbligo di corrispondere i ratei in argomento, il mancato pagamento dei ratei di tredicesima entro il 31 dicembre dell’anno in essere sta comportando (da novembre 2019), un danno erariale certo che avrei intenzione di rappresentare alla Procura della Corte dei Conti con un esposto (non so però se posso farlo da privato cittadino o tramite un avvocato).

Stando cosi la situazione occorre individuare al più presto il responsabile di tale disservizio e provvedere affinché possa corrispondere il dovuto e rispondere dei danni economici arrecati allo Stato ed agli amministrati.
Questa situazione l'ho già rappresentata circa un anno fa nel seguente post:
riforma-3-mesi-di-assegni-interi-e-i-3- ... 94#p254091
Spero che questi elementi siano sufficienti, resto comunque a disposizione. Pietro
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da NavySeals »

avrei intenzione di rappresentare alla Procura della Corte dei Conti con un esposto (non so però se posso farlo da privato cittadino o tramite un avvocato).
Diciamo che ne ho fatti alcuni, sono gratuiti, puoi farli da solo, non hai conseguenze...in internet trovi la procedura ben descritta, anche con fac simili.
Qualcuno archiviato, qualcuno andato a buon segno, nel senso che a chi di dovere ho fatto sborsare un pò di soldini dalla tasca :P
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

Navyseals grazie... lo preparo in un attimo... :D
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antoniomlg
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da antoniomlg »

Spazio1999 ha scritto: mer gen 11, 2023 5:40 pm
antoniomlg ha scritto: mer gen 11, 2023 7:52 am Buongiorno,
io ho la possibilità di interessare per tramite di un dei pochi Sindacati militari
il ministero della difesa.
ed approfondire la cosa portandola alla attenzione nel modo più ampio possibile,
se ti interessa ho bisogno di approfondire lal cosa..

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Al personale militare riformato viene concesso un beneficio economico, ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. n. 1092/73, ovvero tre mesi di assegni pari a quelli di attività, che danno diritto anche a tre ratei di 13^ mensilità. A partire da novembre 2019, da quanto dichiarato dal Centro Amministrativo dell’Esercito Italiano, i tre ratei, non vengono più corrisposti dal citato Ente militare.
Sia l’Ente Militare che l’Inps sono concordi nell’affermare che detti tre ratei, ai sensi dell’art. 94 (del citato D.P.R.) devono essere corrisposti dall’Ente Previdenziale che però, a tutt’oggi, non risulta abbia mai provveduto o stia provvedendo a corrispondere i tre ratei in oggetto.
Ci sono da fare due considerazioni, la prima: riguarda un diritto dei lavoratori violato, anche se è un beneficio di cui solo i militari riformati usufruiscono; la seconda è che i ratei devono essere corrisposti entro l’anno in cui sono stati maturati, questo perché fanno parte dei redditi di quell’anno e devono essere soggetti a tassazione corrente, che fino al 2021 era del 38%, successivamente passata al 35%.
Il mancato pagamento entro i termini di legge comporta dunque un danno erariale certo, pari alla differenza tra tassazione corrente e tassazione separata ovvero tra aliquota massima ed aliquota media nel mio caso, per esempio, 38% - 26,35% = 11,65 punti percentuali che lo Stato non incasserà, a mio vantaggio, quando avranno la compiacenza di corrispondere il dovuto. A questi andrebbero aggiunti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria per il ritardo accumulato nel tempo, sottolineando che a tutt’oggi nessuno sta provvedendo a corrispondere questi tre ratei di tredicesima, il cui diritto è soggetto a cadere in prescrizione dopo tre anni, inoltre, ulteriore danno erariale scaturirà da eventuali spese legali sostenute qualora quest’ultime fossero necessarie per aver riconosciuto il diritto maturato.
Moltiplicando questa situazione per tutti i militari riformati, che dal 2019 in poi non hanno ricevuto i tre ratei in pagamento (anni 2019, 2020 e 2021) ci si rende conto della gravità della situazione che continua a perdurare ad oggi.

A parere dello scrivente, l’interpretazione dell’art 94 apparirebbe forzata, si basa sulla convinzione che la parola “calcolo” (indicata nell’ultimo comma dell’art. 94) e “corresponsione” vengono erroneamente considerati sinonimi.
Il legislatore, infatti, attento e preciso nel promulgare una legge, un comma, se avesse voluto intendere ciò che presumono CNAEI ed INPS anziché utilizzare l’espressione:
“il rateo della tredicesima mensilità è calcolato in rapporto al trattamento di quiescenza anche per il periodo durante il quale il trattamento stesso è sospeso”.
avrebbe utilizzato la seguente frase:
“i ratei di tredicesima mensilità sono corrisposti in rapporto al trattamento di quiescenza anche per il periodo durante il quale il trattamento stesso è sospeso”.

Infatti, da ex contabile agli assegni, ritengo che “calcolare il rateo” è stabilire quanto è dovuto all’amministrato di 13^ (reddito/pensione a.l. diviso 12), “corrispondere i ratei” è moltiplicare il dovuto (1/12 di 13^) per il totale dei mesi per i quali si è maturato il diritto, ponendo una netta distinzione tra i due sostantivi e tenendo nel dovuto conto l’utilizzo da parte del legislatore, in questo caso, del sostantivo singolare.

I militari riformati, nel momento in cui ci vengono corrisposti le tre mensilità di assegni interi, pari a quelli di attività, maturano il diritto a tre ratei di tredicesima… per ogni voce stipendiale percepita: Tre di Stipendi tabellare/dirigenziale, tre ratei di Indennità Integrativa Speciale, tre di Operativa, tre di Assegno Pensionabile e addirittura tre di una eventuale Vacanza Contrattuale.
Trattasi di capitoli di spesa specifici dell’Esercito e relativi alla “Spesa Corrente”, pare dubbia la decisione di poter scorporare i ratei dalle competenze che li hanno generati e considerarli spese previdenziali che vanno a gravare sulla Spesa Previdenziale Nazionale anche se non è stata corrisposta pensione, come precisato dal citato art. 58. (non competono le rate del trattamento di quiescenza nei tre mesi) - sarebbe interessante conoscere il parere degli esperti al riguardo.

L’INPS inoltre afferma che il diritto alla tredicesima decorre dalla decorrenza giuridica, come se fosse quest’ultima a dare diritto a tale retribuzione anziché i redditi corrisposti dal datore di lavoro. Tra le altre cose è la prima volta che sento che da una decorrenza giuridica scaturisce un beneficio economico. Si presume che l’INPS intenda corrispondere (quando non si sa) i tre ratei calcolandoli sulla base della pensione annua lorda, ma la regola di calcolo della 13^ ci dice che il rateo va calcolato sulla base del reddito corrisposto ovvero, nel caso in argomento, sui tre mesi di assegni interi percepiti dal riformato.
Da evidenziare, infine, che lo scrivente si è visto rilasciare dal Centro Unico Stipendiale Interforze un CU/2022 a parte con indicato n. 80 gg di lavoro dipendente a fronte di un secondo CU/2022 dall’INPS con n. 285 gg di pensione, i due periodi sono nettamente separati e distinti,

A prescindere da chi ha l’obbligo di corrispondere i ratei in argomento, il mancato pagamento dei ratei di tredicesima entro il 31 dicembre dell’anno in essere sta comportando (da novembre 2019), un danno erariale certo che avrei intenzione di rappresentare alla Procura della Corte dei Conti con un esposto (non so però se posso farlo da privato cittadino o tramite un avvocato).

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Spero che questi elementi siano sufficienti, resto comunque a disposizione. Pietro
ho la necessità, per, poter affrontare al meglio il discorso della problematica di avere alcune delucidazioni, cortesemente in privato forniscimi il numero di telefono per sentirci a voce.

grazie
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

Ciao Antonio, insieme ad un ex collega riformato ad agosto dello scorso anno stiamo vedendo di risolvere privatamente questa problematica. Lui si è già rivolto all'assistenza legale del suo CAF e hanno presentato all'Inps una richiesta un "accesso agli atti", io lo farò il mese entrante.
Prima di muovere il sindacato ed il MD, a questo punto è preferibile muoversi privatamente ed acquisire ulteriori elementi di valutazione, vista anche la significativa assensa di riscontri oggettivi qui sul forum (sinceramente non me l'aspettavo), pare, quasi, che il problema non esista o sia del tutto marginale, certo è che quei pochi riformati che conosco lamentano anch'essi il mancato pagamento dei ratei in argomento.
Per me era importante sapere se il problema era comune a molti altri e riferibile a tutte le FF.AA. (così non sembra e ne prendo atto).
Da parte mia ho già esposto tutto quanto era in mio possesso, non ho ulteriori elementi da aggiungere, grazie comunque della tua disponibilità e interessamento.
Il prossimo passo sarà un esposto alla Procura della CdC (in merito al danno erariale) ed in ultima analisi una citazione in giudizio all'Inps per ottenere quanto dovuto (più per una questione di principio... visto l'esiguo interesse economico).
Renderò comunque partecipi i colleghi del Forum sugli sviluppi della questione.
Un saluto a tutti
Pietro
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da NavySeals »

Ciao, argomento interessante, da un resoconto AM di un collega riformato 2016 che mi ha appena inviato da visionare, ti confermo che non hanno pagato i ratei di 13sima (nè il Ministero, nè Inps), ma solo i 3 stipendi (il MInistero). Ora lui farà istanza indirizzata a entrambi i carrozzoni, l'atto di pagamento è del 2019 quindi dovrebbe rientrare nella prescrizione dei 5 anni. Seguiranno aggiornamenti.
Spazio1999
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da Spazio1999 »

Ciao Navyseals, A tal proposito, è bene sapere che il diritto alla tredicesima mensilità si prescrive in 3 anni, come chiarito dalla Corte di Cassazione - sezione Lavoro - con la sentenza 4687/2019. cito da una ricerca fatta su Google.. (presumo che il collega sia stato riformato nel 2019 non 2016)
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Re: Riforma del personale militare, tre mesi di assegni e mancata corresponsione dei relativi tre ratei di tredicesima

Messaggio da NavySeals »

Spazio1999 ha scritto: sab gen 14, 2023 3:24 pm Ciao Navyseals, A tal proposito, è bene sapere che il diritto alla tredicesima mensilità si prescrive in 3 anni, come chiarito dalla Corte di Cassazione - sezione Lavoro - con la sentenza 4687/2019. cito da una ricerca fatta su Google.. (presumo che il collega sia stato riformato nel 2019 non 2016)
Hai assolutamente ragione. Invito tutti coloro che vi rientrano a controllare e a muoversi in tal senso. Il collega era riformato nel 2016 e già non gli era stata riconosciuta dal Comando Logistico AM. Ma il pagamento con decreto, dal quale ha potuto appurare la mancanza, è del 2019. In ogni caso, è prescritto.
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