Richiesta di transito ai ruoli civili oltre i 30 giorni.

[panorama]

1) - Espone il ricorrente di essere stato posto in congedo assoluto dal 12.12.2006, a seguito di giudizio di inidoneità permanente allo svolgimento del servizio militare espresso dalla Commissione medica ospedaliera e di avere ricevuto immediatamente il relativo verbale, firmando, oltre che la presa visione, anche l’atto di rinuncia ad esercitare il diritto di opzione ex art. 1, comma 2 d.P.R. 24 aprile 1982, n. 339, per il transito alle funzioni civili.

2) - Riferisce di avere presentato, in data 9 marzo 2009, istanza di inserimento nei ruoli civili, affermando di non aver avuto, all’epoca, la minima cognizione della rinuncia effettuata, date le sue condizioni di particolare fragilità psico-fisica.

Il resto potete leggerlo qui sotto.

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11/01/2013 201003925 Definitivo 2 Adunanza di Sezione 17/10/2012

Numero 00039/2013 e data 11/01/2013


REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda

Adunanza di Sezione del 17 ottobre 2012


NUMERO AFFARE 03925/2010

OGGETTO:
Ministero della difesa.

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da A. P. per l’annullamento del diniego sulla richiesta di transito alle funzioni civili;

LA SEZIONE
Vista la nota di trasmissione della relazione prot. n. 66323 07/07/2010 in data 31/08/2010 con la quale il Ministero della difesa direzione generale personale civile ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull' affare consultivo in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Francesca Quadri;

Premesso:
Con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, il maresciallo aiutante A. P., cessato dal servizio, ha impugnato la nota n. 57093 del 25.8.2009, con cui è stata respinta la sua istanza del 9.3.2009, volta ad ottenere il transito nelle aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa ai sensi della legge 28.7.1999, n. 266.

Espone il ricorrente di essere stato posto in congedo assoluto dal 12.12.2006, a seguito di giudizio di inidoneità permanente allo svolgimento del servizio militare espresso dalla Commissione medica ospedaliera e di avere ricevuto immediatamente il relativo verbale, firmando, oltre che la presa visione, anche l’atto di rinuncia ad esercitare il diritto di opzione ex art. 1, comma 2 d.P.R. 24 aprile 1982, n. 339, per il transito alle funzioni civili.

Riferisce di avere presentato, in data 9 marzo 2009, istanza di inserimento nei ruoli civili, affermando di non aver avuto, all’epoca, la minima cognizione della rinuncia effettuata, date le sue condizioni di particolare fragilità psico-fisica.

Assume l’illegittimità del diniego per la violazione dell’art. 1 d.P.R. n. 339/1982 e dell’art. 14 della legge n. 266/1999, nonché per violazione dei principi di buona fede, correttezza e di buon andamento e per eccesso di potere per manifesta ingiustizia ed inadeguata considerazione dell’incapacità di esprimere, al momento della visita medico collegiale, una reale volontà di abbandonare il servizio.

Considerato:

Il ricorso è infondato.

Lo stato soggettivo di incapacità, a causa delle gravi e dolorose circostanze descritte nel ricorso, all’epoca della visita medica da parte della Commissione medico ospedaliera, invocato dal ricorrente al fine di dimostrare l’inefficacia della rinuncia al passaggio ai ruoli civili, previsto, a domanda, dall’art. 1 d.P.R. n. 339/1982 e dall’art. 14 legge n. 266/1999, non può essere in ogni caso idoneo a superare la motivazione del diniego, fondata sulla circostanza che il provvedimento di collocamento in congedo assoluto – a seguito dell’accertamento dell’inidoneità permanente al servizio militare – risale all’8 febbraio 2007 e fa decorrere la cessazione dal servizio dal 12.12.2006.

Le norme invocate consentono il trasferimento ai ruoli civili del personale militare giudicato inidoneo al servizio militare, su domanda, da presentarsi – dato il rinvio contenuto nell’art. 14 alle modalità di cui al d.P.R. n. 339/1982 - entro trenta giorni dalla notifica all’interessato del giudizio di inidoneità.

Pur volendo considerare, pertanto, inefficace, ai fini del decorso del termine di trenta giorni, la notifica avvenuta al termine della visita nonché la rinuncia al transito sottoscritta in pari data, non possono negarsi gli effetti del successivo provvedimento di collocamento in congedo assoluto e di cessazione dal servizio militare, a decorrere quanto meno dal quale l’ interessato avrebbe dovuto adempiere all’onere di presentazione della domanda di passaggio ai ruoli civili.

Un’istanza presentata a distanza di oltre due anni è stata giudicata correttamente, quindi, irricevibile e, conseguentemente, respinta essendo ormai cessato da tempo il rapporto con l’amministrazione.

Alla stregua delle suesposte considerazioni, il ricorso deve essere respinto.
P.Q.M.
Esprime il parere che il ricorso debba essere respinto.



L'ESTENSORE IL PRESIDENTE F/F
Francesca Quadri Roberto Garofoli




IL SEGRETARIO
Tiziana Tomassini

[spikebn]

e se invece avesse fatto ricorso al tribunale del lavoro??

[gianfranco zoppi]

Non so se poteva fare ricorso al tribunale giudice del lavoro perché lui non è mai stato assunto non ha mai sottoscritto il contratto di lavoro

[spikebn]

Un’istanza presentata a distanza di oltre due anni è stata giudicata correttamente, quindi, irricevibile e, conseguentemente, respinta essendo ormai cessato da tempo il rapporto con l’amministrazione.


secondo me invece in ogni caso si trattava di un rapporto in essere con l'amministrazione....quindi il tribunale del lavoro poteva e puo essere competente.....

[gianfranco zoppi]

Io sapevo che la differenza sta nel fatto se il rapporto di lavoro è regolato da norma di diritto pubblico o privato. In sostanza dove il rapporto di lavoro è regolato da un contratto allora puoi fare ricorso al tribunale ufficio giudice del lavoro. Diversamente dove il rapporto di lavoro è regolato da leggi (nello specifico per i militari il d. Lgs. 66 del 2010) allora puoi fare ricorso in via amministrativa al Tar e in seconda istanza al consiglio di stato. Nel caso in esame il transito è regolato da una norma di legge quindi secondo me è stato correttamente presentato ricorso al tar

[spikebn]

scusami gianfranco....nel post del collega sono passati 5 mesi prima di ricevere risposta dal ministero....non dovrebbero rispondere entro 60 giorni??

[gianfranco zoppi]

L amministrazione e' tenuta a prununciarsi entro il termine di 150 giorni dalla data di ricezione. Se non si esprime entro tale termine,l' istanza si intende accolta. Questo in base alla norma che disciplina il transito, ovvero il Decreto Ministero della Difesa del 18.04.2002 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 113 del Maggio del 2002. In particolare leggete l' articolo 2 comma 4 che detta quanto sopra scritto. Nel caso in esame il ricorrente non si e' appellato alla mancata risposta entro i 150 giorni perche' non aveva il presupposto di aver presentato la domanda nel termine dei 30 giorni. Leggendo il ricorso, infatti, si evince che si e' appellato unicamente al fatto che, al momento della riforma, il suo stato di salute psicofisico non gli permetteva di valutare adeguatamente la possibilita' di inotrare istanza di transito. Forse non era stato nemmeno consigliato bene o correttamente informato delle possibilita'. Spesso i riformati vengono "abbandonati" e l' unica fonte di informazione e' il "fai da te". E' per questo che il forum e' uno strumento molto utile. Un ringraziamento a "panorama" per le sue ricerche delle sentenze che sono motivo di discussione e di informazione

[spikebn]

grazie gianfranco......meno male che ci sono persone come te e panorama che ci aiutano nei meandri della burocrazia militare.....