Buonasera,
anzitutto complimenti per il sito, che non conoscevo e di cui sono diventato convintamente sostenitore.
Provo a chiarire la mia domanda, se può ricevere un Vs. autorevole aiuto:
- mi sono congedato a 39 anni dal 1 febbraio u.s. con 23 anni e 4 mesi di servizio pari a 26 e 11 mesi ai fini pensionistici, nel grado di Ten. Col. CC, passando ad altro impiego civile;
- ho una causa di servizio ascritta a Tab. A 7^ cat. e un'altra ascritta a Tab. B.
Posso quindi richiedere la PPO e l'indennità una tantum?
In tal caso che dati occorrerebbero per capire l'ammontare della PPO? Tanto perché rimane da valutare se chiedere subito la PPO "dilapidando" il tesoretto dei 26 anni e 11 mesi ma avendo davanti circa altri 30 alla pensione di vecchiaia, oppure non richiederla ora e aspettare la pensione di vecchiaia e quindi il +10%?
Poi ho tutta una serie di altri dubbi: ma arrivati a un certo ammontare pensionistico non sarebbe comunque "inutile" l'accumulo di altri contributi? e a questo punto non è meglio avere da subito una rendita pensionistica?
Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte
Passaggio a impiego civile. PPO e indennità una tantum
Re: Passaggio a impiego civile. PPO e indennità una tantum
Ciao Paolo,
ho spostato l'argomento nell'apposita sezione.
ho spostato l'argomento nell'apposita sezione.
Re: Passaggio a impiego civile. PPO e indennità una tantum
Ciao, nel tuo grado e anzianità, una A7 dovrebbe portare a circa 1.400 euro mensili di ppo. Pui comunque chiedere il conteggio a Inps e poi valuterai con numeri certi alla mano se cumulare o meno.
Le scelte sono personali e troverai vari post in merito. Dunque, parto dal presupposto non per farti i conti in tasca (magari non è così perché preferisci lavorare sotto casa) che lo stipendio che sei andato a percepire sia di almeno 3.000 euro al mese, altrimenti saresti rimasto militare. Quindi sommeresti i due redditi. Attenzione però: siccome non sei stato riformato e non sei transitato nei ruoli civili ma ti sei prosciolto per altra attività, avrai la decurtazione del 50% della parte eccedente il trattamento minimo della pensione (30% se sei autonomo e non dipendente). Anche per questo, cerca con la lente.
Mio personale parere, supponendo quanto detto sopra, non cumulerei. Ma appunto, sono scelte personali.
Buona scelta.
Le scelte sono personali e troverai vari post in merito. Dunque, parto dal presupposto non per farti i conti in tasca (magari non è così perché preferisci lavorare sotto casa) che lo stipendio che sei andato a percepire sia di almeno 3.000 euro al mese, altrimenti saresti rimasto militare. Quindi sommeresti i due redditi. Attenzione però: siccome non sei stato riformato e non sei transitato nei ruoli civili ma ti sei prosciolto per altra attività, avrai la decurtazione del 50% della parte eccedente il trattamento minimo della pensione (30% se sei autonomo e non dipendente). Anche per questo, cerca con la lente.
Mio personale parere, supponendo quanto detto sopra, non cumulerei. Ma appunto, sono scelte personali.
Buona scelta.
Re: Passaggio a impiego civile. PPO e indennità una tantum
Grazie Navy Seals per l'approfondimento.
Non ti preoccupare, anzi ti ringrazio, perché in realtà conti in tasca cerco proprio qualcuno che me li faccia per le valutazioni che hai fatto tu.
Anche tu quindi quando dici "non cumulerei" intendi che non cumuleresti contributi giusto? e che sarebbe preferibile percepire da subito la pensione, ho capito bene?
Non ti preoccupare, anzi ti ringrazio, perché in realtà conti in tasca cerco proprio qualcuno che me li faccia per le valutazioni che hai fatto tu.
Anche tu quindi quando dici "non cumulerei" intendi che non cumuleresti contributi giusto? e che sarebbe preferibile percepire da subito la pensione, ho capito bene?
Re: Passaggio a impiego civile. PPO e indennità una tantum
Ciao, intendo dire che io NON chiederei la ppo oggi, per il semplice motivo del taglio al 50%.
A braccio, abbiamo ipotizzato 1.500 lordi al mese, quindi pal 18.000. C'è la franchigia pari al trattamento minimo annuo, che per il 2024 è 7.700. Quindi la tua pensione sarà di (18.000 - 7.700)/2 cioè 5.150, più 7.700, ovvero 12.850. Diciamo 800 euro nette al mese.
Solo tu sai se per te è meglio l'uovo oggi della gallina domani. Se questi 800 euro ti servono per un mutuo, per mantenere un figlio agli studi ecc può aver senso, ma se puoi campare bene con il solo stipendio pensaci bene perchè andrai via a 67 anni (o chissà, 70..72..75?), con una pensione piùù bassa di quella che prenderesti, se oggi non cumuli, andando via tra 17/18 anni.
D'altra parte, se oggi guadagni davvero bene, può anche aver senso prendere pure questi 800 euro anche se non ti servono, perchè maturerai comunque, visto il reddito alto, una buona pensione. Quindi, la scriminante principale è: vuoi andare via il prima possibile e goderti una vita da pensionato, o puoi/vuoi anche "rischiare" di lavorare circa 15 anni in più? Solo a te l'ardua sentenza.
A braccio, abbiamo ipotizzato 1.500 lordi al mese, quindi pal 18.000. C'è la franchigia pari al trattamento minimo annuo, che per il 2024 è 7.700. Quindi la tua pensione sarà di (18.000 - 7.700)/2 cioè 5.150, più 7.700, ovvero 12.850. Diciamo 800 euro nette al mese.
Solo tu sai se per te è meglio l'uovo oggi della gallina domani. Se questi 800 euro ti servono per un mutuo, per mantenere un figlio agli studi ecc può aver senso, ma se puoi campare bene con il solo stipendio pensaci bene perchè andrai via a 67 anni (o chissà, 70..72..75?), con una pensione piùù bassa di quella che prenderesti, se oggi non cumuli, andando via tra 17/18 anni.
D'altra parte, se oggi guadagni davvero bene, può anche aver senso prendere pure questi 800 euro anche se non ti servono, perchè maturerai comunque, visto il reddito alto, una buona pensione. Quindi, la scriminante principale è: vuoi andare via il prima possibile e goderti una vita da pensionato, o puoi/vuoi anche "rischiare" di lavorare circa 15 anni in più? Solo a te l'ardua sentenza.