Disturbo dell'adattamento e paura delle conseguenze

[AntonioB]

Sono un Ufficiale dell'EI con 9 anni di anzianità di servizio. Purtroppo sento che la mia professione mi sta logorando: il carico di lavoro è diventato veramente eccessivo, la notte fatico a dormire, mi sveglio ogni giorno sperando che l'ora di tornare a letto arrivi il prima possibile ed in più mi rendo conto che anche fisicamente ne sto risentendo, poiché vivo costantemente con una sensazione di malessere generale...
Sono estremamente sconfitto da questa situazione, perché ho rinunciato a tutto per puntare a questa carriera che pensavo fosse il mio sogno, però vedo che tutto ciò mi sta letteralmente consumando...
Mi sono informato per chiedere il congedo ma non mi è permesso perché devono passare ancora degli anni affinché finiscano gli obblighi di ferma... motivo per cui ho cominciato ad informarmi sul transito ai ruoli civili... In modo da rimanere sempre a contatto con la forza armata, ma da un altro punto di vista che spero mi possa far trovare un po' di serenità mentale...
Ho cominciato da poco ad informarmi sul transito, ma ho ancora moltissimi dubbi:
- Qual è il primo passo che dovrei fare? Devo chiedere un periodo di convalescenza?
- Dopodiché a quanto ho capito dopo un certo numero di giorni si passa in aspettativa nel caso in cui si continui ad essere temporaneamente non idonei... Ma chi decide se si è ancora temporaneamente non idonei? (Il proprio medico di base o la CMO)?
- Quale sarebbe il ventaglio di possibilità che si aprirebbe una volta avviato questo iter?
- L'aspettativa come/per quanto tempo viene retribuita? Per quanto tempo si può rimane in aspettativa prima di arrivare al congedo?
- Ho letto che talvolta, a seconda della patologia che può emergere, si rischia di finire sotto psico-farmaci e talvolta si rischia di perdere la patente... Io volevo riprendere ad effettuare delle visite con il mio psicologo di fiducia per vedere se riesco a trovare un po' di serenità, però non vorrei mai arrivare a tanto... Avete qualche consiglio per evitare di arrivare a tale situazione?
- Quali sono i tempi per riuscire a transitare e/o a congedarsi con un disturbo dell'adattamento tipo quello che vi ho descritto?

Vorrei sapere se qualcun altro di voi, come me, si è trovato nella stessa situazione... <Se può raccontarmi come si sentiva, se è riuscito a risolvere e se ha qualsiasi consiglio da dare per uscire da questa situazione...
Grazie in anticipo

[Alessandra DAlessio]

Buongiorno,
innanzitutto se sta così male credo valga proprio la pena che lei presenti un certificato e stia a riposo medico per un periodo.

La riforma è la conseguenza di una "mancata guarigione" ed il tempo massimo di aspettativa è di 730 giorni (nel quinquennio).

Cerchi di non precipitare le cose e faccia dei passaggi con calma. Riprenda serenamente i colloqui con il suo terapeuta e si faccia seguire da un esperto di psicologia militare per quanto attiene la questione riforma/patologia/aspettativa ecc... insomma la questione relativa alla sua idoneità psicologica al servizio Militare Incondizionato.
La sento tanto confuso.

Consideri che dopo un anno di spettativa si va in decurtazione stipendiale del 30% ma un anno è sufficiente a capire, a curarsi, a produrre certificazione.

Se ha bisogno non esiti a contattarmi, in questi casi consiglio sempre un colloqui preliminare prima della convalescenza che, ripeto, è uno strumento di aiuto molto valido.