Disagio da Prima assegnazione VSP

[salvatore.fragale89@gmail.com]

Buonasera Avvocato,
il mio nome è Salvatore, sono un Graduato dell'Esercito Italiano e la mia situazione è la seguente:
Nel 2019, a seguito di concorso interno riservato a vfp4 per l'aviazione esercito, frequentai il corso basico di specializzazione a Viterbo quale tecnico di aeromobile di 1°livello. Una volta completato l'iter formativo, ed essendomi posizionato utilmente in graduatoria finale di merito, ebbi la possibilità di scegliere con esito positivo la mia sede di destinazione, ovvero Casarsa della Delizia (PN), presso la quale fui, con soddisfazione, trasferito d'autorità sempre da vfp4 a fine anno 2020.
A Settembre dell'anno 2022, finalmente dopo 9 anni, uscì il decreto con il quale fui immesso quale VSP dell'Esercito Italiano collocandomi 4° in graduatoria.
In sede di prima assegnazione, però arrivò la sorpresa: Trasferimento da Casarsa a Rimini!
Allarmato da ciò, e vedendomi crollare tutti gli sforzi fatti, venni a conoscenza che, parimenti alla mia stessa situazione, un altro collega, anch'egli tecnico di aeromobile di 1°livello e arrivato a Rimini per meriti di graduatoria due corsi dopo il mio, è stato destinato da Rimini a Casarsa. Il risultato è stato solo un mero scambio di persone non giustificato neanche dal cosiddetto "per esigenze di forza armata".
Tutto ciò ha creato in entrambi un senso di grande disagio avendo noi stabilito la nostra vita nei rispettivi luoghi con le proprie consorti.
Nella fattispecie io acquistai casa (per totale indisponibilità di affitti) con bonus under36 nel novembre 2021 e la mia compagna è in attesa di un bambino che nascerà a luglio e che si troverà a crescere praticamente da sola avendo noi le rispettive famiglie a Roma ed in Sicilia.
Adesso, alla luce di ciò, e nonostante la presenza di un dispaccio di prima assegnazione, sarebbe possibile fare in modo di eseguire un semplice scambio di personale come in origine senza alterare così gli organici e l'organizzazione dei reparti avendo comunque noi due praticamente quasi la stessa età (33 e 30) e la stessa specializzazione?

Nel caso non fosse possibile, sarebbe mia intenzione far valere l'art. 42bis del D.Lgs 151/2001.
A tal proposito la mia domanda è: essendo la mia compagna un'incaricata alla vendita diretta presso una nota società di network marketing, avendo stipulato un contratto nel rispetto del "Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e riconosciuta come "lavoratrice autonoma", la quale opera nella provincia di residenza (Pordenone), ci sarebbe abbastanza probabilità di accoglimento dell'istanza una volta che io mi sarò trasferito e che sia nato il bambino, cosicchè, una volta che siano trascorsi 3 anni poter fare domanda di trasferimento con quello stesso collega?

Mi scuso per essermi dilungato troppo e spero che possa rispondermi quanto prima.
Nel ringraziarla infinitamente per la possibilità di poterle scrivere le porgo i miei più sentiti e Cordiali Saluti.

Salvatore

[Avv. Giorgio Carta]

Certamente, al momento della nascita del bimbo, potrà presentare un'istanza di trasferimento ex art. 42 bis, ma, al posto suo, presenterei già ora un'istanza di riesame del provvedimento di riassegnazione, meglio se accompagnata da una dichiarazione (o da autonoma simmetrica domanda) del collega assegnato alla sua sede, recante una dichiarazione di disponibilità a scambiare la sede.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta