Copertura contributiva anni discontinui

[PaoloY]

Buongiorno a tutti mi presento mi chiamo Paolo. Sono un Sovrintendente Capo della P. di S., classe 1974. Anni età attuale 50. Arruolato come ausiliario nei primi mesi del 1995.
Chiedo informazioni e aiuto ai più esperti in materia e a tutti quelli che vogliano leggere, ascoltare, condividere e dipanare i miei dubbi. Ho cominciato a lavorare all'età di 17 anni come "fattorino" in maniera saltuaria nei periodi estivi durante il conseguimento del diploma. Prima data di inserimento nel mondo del lavoro (tutto rigorosamente in regola) giugno 1991. Dopo il diploma, ovvero da agosto 1994 fino ai primi mesi del 1995 (data di arruolamento) ho lavorato presso un'azienda privata arrivando così a maturare ulteriori 12 mesi totali (somma dei periodi estivi più periodi post diploma). Anni attuali di servizio in Polizia 29 effettivi. Mi scuso anticipatamente se non uso i termini corretti ma cercherò di essere il più preciso possibile.
Primo quesito: posso (anche a titolo oneroso), coprire i "buchi" contributivi da giugno 1991 ad agosto 1994 avendo lavorato in regola ma in maniera saltuaria durante le estati? Se si, avrebbe secondo voi e secondo i più esperti una valenza economica favorevole?
Secondo quesito: nel caso riuscissi a "coprire", anche pagando, tali vuoti, riuscirei ad acquisire le agevolazioni per i così detti 'lavoratori precoci' nel caso ce ne fossero?
Terzo quesito: sono stato operato a seguito di una patologia oncologica. Fortunatamente mi è stata assegnata una classe di rischio 1 in una scala da 0 a 5, dove 0 rappresenta la bassissima gravità e 5 invece gravi rischi di vita. Ogni 6 mesi mi devo recare in ospedale per accertamenti. Non ho chiesto causa di servizio in quanto fino ad ora, sono riuscito a tenere la massima riservatezza nonostante sia sottoposto a sorveglianza sanitaria annuale presso i nostri uffici Sanitari. Quindi, al di là di una ristrettissima cerchia obbligatoria di persone informate, nessuno fra i nostri colleghi sa niente. Ma mi va bene così, quando mi sono operato, il decorso operatorio l'ho fatto in congedo ordinario per non dover presentare ulteriori certificati. Non è stato facile in quanto ho vissuto tale operazione come una colpa mia. Negli ultimi mesi di servizio (circa 6) ho affrontato una durissima battaglia contro una lieve forma di depressione. Mi sto facendo aiutare da uno specialista il quale sono sicuro, mi aiuterà a vedere sempre il lato azzurro del cielo. Ho una primissima invalidità accertata presso ASL (chiesta da me senza tanto impegno (ma non presentata in ufficio)) del 34%. Senza scendere nei centesimi e premesso che in data odierna darò il mio certo contributo volontario economico a questo forum, secondo voi, nel caso decidessi di raccogliere tutte le mie fragilità, ed intraprendere la strada della riforma, a quanto ammonterebbe circa, a "spanne", una ipotetica pensione? Mi conviene secondo voi stringere i denti ed andare via con 35 anni effettivi per ricevere ulteriori benefici?
Non mi resta che ringraziarvi per la pazienza e per l'ascolto.
Paolo.

[firefox]

Primo quesito: posso (anche a titolo oneroso), coprire i "buchi" contributivi da giugno 1991 ad agosto 1994 avendo lavorato in regola ma in maniera saltuaria durante le estati?

NO

Secondo quesito: nel caso riuscissi a "coprire", anche pagando, tali vuoti, riuscirei ad acquisire le agevolazioni per i così detti 'lavoratori precoci' nel caso ce ne fossero?

NON sono agevolazioni applicabili ai nostri comparti

[mauri64]

Ciao Paolo,
in merito ad una previsione pensionistica per eventuale riforma, devi avanzare richiesta nella sezione CALCOLI PENSIONISTICI.

[PaoloY]

Grazie per le risposte. Provvederò a chiedere nell'apposita sezione una ipotetica proiezione pensionistica. Ma almeno l'anno di lavoro effettivamente svolta nel privato, riesco secondo voi in qualche modo ad agganciarlo ai 29 anni effettivi in Amministrazione? Così almeno facciamo conto pari e arrivo a 30
Vi abbraccio
Paolo