Buonasera Egregio Avvocato Carta. Le scrivo per potere avere un Suo parere.
Sono un maresciallo capo dei carabinieri in quiescenza. Sono stato sottoposto dal mese di Marzo 2011 fino a tutto il 2020 a procedimento penale dove mi sono dovuto difendere in tre gradi di giudizio. Dal 01.06.2012 fino al 22.06.2012 e dal 20.05.2019 al 28.10.2020 sono stato sottoposto a misura cautelare interdittiva della sospensione cautelare. Può ben immagginare, con un mutuo sulle spalle e due figli da mantenere all'università, quanto mi è stato difficile riuscire ad arrivare a fine mese con il solo stipendio tabellare. in data 29.10.2020, essendo in licenza di convalescenza, la CMO dell'ospedale militare di Taranto, mi riformava. In data 03.11.2020, avendo proposto ricorso in cassazione, quei giudici riconoscevano la mia innocenza ed estraneità ai fatti contestatomi assolvendomi con la formula più ampia "perchè il fatto non sussiste".
Il mio quesito ora è questo. Sono stato promosso maresciallo capo in data 02.09.2000 e sono andato in pensione in data 28.10.2020 (venti anni nel grado di maresciallo capo), già valutato idoneo al grado superiore negli anni precedenti la sospensione dalle aliquote di avanzamento poichè imputato. Il ministero della difesa, sentito il superiore comando Generale che stante l'assoluzione con formula piena, ha inteso definire il mio caso senza l'adozione di alcun provvedimento disciplinare, revocava retroattivamente i periodi di sospensione cautelare. Mi venivano corrisposti pertanto la parte stipendiale mancante. Ho avanzato istanza al Comando generale dell'Arma dei carabinieri, per potere ottenere il mio giusto dovuto ovvero l'attribuzione del grado e del parametro stipendiale poichè la differenza è sostanziale da Mar. Capo 137,5 a Luogotenente c.s. 148. Il comando generale mi rispondeva che essendo stato riformato prima dell'intervenuto decreto di revoca del ministero della difesa, non potevano portarmi in avanzamento quindi mi dovevo accontentare del maresciallo capo con il rispettivo parametro. A mero titolo onorifico, mi proponevano al ministero della difesa per la promozione al grado di maresciallo maggiore, senza corresponsione di alcun emolumento stipendiale o pensionistico. Inutile dirLe che questa non è una situazione che ho vouto io e che purtroppo ho dovuto affrontare durante il mio onorato percorso lavorativo. Possibile chenon ci sarebbe una soluzione a ciò? Avvocato, mi risponda se può
Avanzamento negato dopo la riammissione in servizio da sospensione cautelare.
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
- Professionista
- Messaggi: 2213
- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: Avanzamento negato dopo la riammissione in servizio da sospensione cautelare.
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
purtroppo la risposta dell'Amministrazione è corretta. Difatti, numerose sentenze dei giudici amministrativi hanno ribadito il principio che l'avanzamento può essere fatto solo per il personale ancora in servizio, non potendosi ricostruire la carriera "ora per allora" col grado che si sarebbe maturato se non si fosse stati sospesi.
Mi spiace.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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Avv. Giorgio Carta
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