transito nel ruolo civile
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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transito nel ruolo civile
Salve sono un ex Maresciallo Capo che da poco sono transitato nel ruolo civile perchè non più idoneo allo SMI in modo permanente. Premessa: sono stato congedato il 21 Novembre del 2007 lo stesso giorno ho fatto domanda per transitare nel ruolo civile,causa di servizio riconosciuta, dopo 18 mesi di aspettativa mi hanno assegnato ad un nuovo reparto ed ho firmato contratto il 15/06/2009.
La mie domande sono queste: mi hanno liquidato la buona uscita a maggio corrente anno, la cassa sottufficiale idem da quello che ho capito la licenza ordinaria che ho maturato in forza potenziale non si sa come posso recuperarla ed in più i 18 mesi che ho aspettato per il contratto per il ruolo civile nessuno sa dirmi come verranno considerati, rendo noto che ho sempre percepito lo stipendio e nello stesso tempo ho continuato a vere le stesse trattenute fiscali da Maresciallo Capo. Avrei bisogno di chiarimenti.
La mie domande sono queste: mi hanno liquidato la buona uscita a maggio corrente anno, la cassa sottufficiale idem da quello che ho capito la licenza ordinaria che ho maturato in forza potenziale non si sa come posso recuperarla ed in più i 18 mesi che ho aspettato per il contratto per il ruolo civile nessuno sa dirmi come verranno considerati, rendo noto che ho sempre percepito lo stipendio e nello stesso tempo ho continuato a vere le stesse trattenute fiscali da Maresciallo Capo. Avrei bisogno di chiarimenti.
Re: transito nel ruolo civile
Gentile utente,
la sua richiesta credo abbia bisogno di un chiarimento: lei afferma di aver firmato il contratto in data 15/06/2009 ma afferma nel contempo di aver già ricevuto la buonuscita. Non mi risulta che al passaggio nel ruolo civile della Difesa venga corrisposta la buonuscita, a meno che nel frattempo sia stato posto in quiescienza per aver maturato i requisiti.
Potrebbe spiegare meglio la sua situazione?
Per quanto riguarda la maturazione delle ferie durante l'aspettativa, la tesi corrente della giustizia amministrativa sviluppa l’opzione ermeneutica che ha portato a considerare maturate le ferie anche nel periodo di infermità per malattia, e cioè pur in assenza di attività di servizio, affermando che quando il mancato godimento delle ferie non è imputabile all’interessato non preclude neppure l’insorgenza del diritto alla percezione dell’emolumento sostitutivo. (Cons. Stato Sez,VI n.2520 del 7 maggio 2001).
Aspettiamo in ogni caso la risposta dell'avv. Carta.
la sua richiesta credo abbia bisogno di un chiarimento: lei afferma di aver firmato il contratto in data 15/06/2009 ma afferma nel contempo di aver già ricevuto la buonuscita. Non mi risulta che al passaggio nel ruolo civile della Difesa venga corrisposta la buonuscita, a meno che nel frattempo sia stato posto in quiescienza per aver maturato i requisiti.
Potrebbe spiegare meglio la sua situazione?
Per quanto riguarda la maturazione delle ferie durante l'aspettativa, la tesi corrente della giustizia amministrativa sviluppa l’opzione ermeneutica che ha portato a considerare maturate le ferie anche nel periodo di infermità per malattia, e cioè pur in assenza di attività di servizio, affermando che quando il mancato godimento delle ferie non è imputabile all’interessato non preclude neppure l’insorgenza del diritto alla percezione dell’emolumento sostitutivo. (Cons. Stato Sez,VI n.2520 del 7 maggio 2001).
Aspettiamo in ogni caso la risposta dell'avv. Carta.
Re: transito nel ruolo civile
Cerco di spiegarmi meglio in merito alle mie domande.
Sono entrato in servizio il 11/07/1990 nel 2005 ho avuto un incidente in moto in itinere la quale mi è stata riconosciuta la causa di servizio.
dopo molteplici interventi chirurcigi e di conseguenza assenze per malattia, il 21/11/ del 2007 sono stato riformato perchè non IDONEO IN MANIERA PERMANENTE ALLO SMI MA IDONEO AL TRANSITO ALLE AREE FUNZIONALI DEL MINISTERO DIFESA. In base al nuovo contratto di lavoro del personale militare del ottobre 2007 ho chiesto di transitare e nello stesso tempo ho mantenuto in maniera continuativa lo stipendio che percepivo da Maresciallo Capo.
Lo scorso gennaio sono stato avertito dalla amministrazione del mio ex reparto che mi liquidavano el cosa mi sarebbe convenuta perchè altrimenti da civile avrei preso molto meno. Mi e stata anche liquidata la Cassa sottoufficiali, ma mi e nato un grande dubbio. Fino alla busta paga di Maggio ho avuto delle trattenute che a mio avviso non dovrei più avere tipo la cassa sottoufficiali ed tutte le trattennute inerenti la previdenza.La mia domanda e questa per 18 mesi sono stato in aspettativa ma per l'appunto come verranno considerati questi mesi che io sono stato a casa?
Sono entrato in servizio il 11/07/1990 nel 2005 ho avuto un incidente in moto in itinere la quale mi è stata riconosciuta la causa di servizio.
dopo molteplici interventi chirurcigi e di conseguenza assenze per malattia, il 21/11/ del 2007 sono stato riformato perchè non IDONEO IN MANIERA PERMANENTE ALLO SMI MA IDONEO AL TRANSITO ALLE AREE FUNZIONALI DEL MINISTERO DIFESA. In base al nuovo contratto di lavoro del personale militare del ottobre 2007 ho chiesto di transitare e nello stesso tempo ho mantenuto in maniera continuativa lo stipendio che percepivo da Maresciallo Capo.
Lo scorso gennaio sono stato avertito dalla amministrazione del mio ex reparto che mi liquidavano el cosa mi sarebbe convenuta perchè altrimenti da civile avrei preso molto meno. Mi e stata anche liquidata la Cassa sottoufficiali, ma mi e nato un grande dubbio. Fino alla busta paga di Maggio ho avuto delle trattenute che a mio avviso non dovrei più avere tipo la cassa sottoufficiali ed tutte le trattennute inerenti la previdenza.La mia domanda e questa per 18 mesi sono stato in aspettativa ma per l'appunto come verranno considerati questi mesi che io sono stato a casa?
Re: transito nel ruolo civile
Gentile Gaetano,gaetano31 ha scritto:Cerco di spiegarmi meglio in merito alle mie domande.
Sono entrato in servizio il 11/07/1990 nel 2005 ho avuto un incidente in moto in itinere la quale mi è stata riconosciuta la causa di servizio.
dopo molteplici interventi chirurcigi e di conseguenza assenze per malattia, il 21/11/ del 2007 sono stato riformato perchè non IDONEO IN MANIERA PERMANENTE ALLO SMI MA IDONEO AL TRANSITO ALLE AREE FUNZIONALI DEL MINISTERO DIFESA. In base al nuovo contratto di lavoro del personale militare del ottobre 2007 ho chiesto di transitare e nello stesso tempo ho mantenuto in maniera continuativa lo stipendio che percepivo da Maresciallo Capo.
Lo scorso gennaio sono stato avertito dalla amministrazione del mio ex reparto che mi liquidavano el cosa mi sarebbe convenuta perchè altrimenti da civile avrei preso molto meno. Mi e stata anche liquidata la Cassa sottoufficiali, ma mi e nato un grande dubbio. Fino alla busta paga di Maggio ho avuto delle trattenute che a mio avviso non dovrei più avere tipo la cassa sottoufficiali ed tutte le trattennute inerenti la previdenza.La mia domanda e questa per 18 mesi sono stato in aspettativa ma per l'appunto come verranno considerati questi mesi che io sono stato a casa?
cerchiamo di ricapitolare: lei afferma che nel 2005 ha subito un infortunio che le è stato riconosciuto dipendente da causa di servizio. Per tale motivo lei aveva il diritto a percepire l'intera retribuzione stipendiale per un massimo di due anni nel quinquennio. Innanzi tutto bisognerebbe sapere se i due anni sono stati superati perche lei non precisa la data dell'infortunio, indicando genericamente l'anno 2005. Se per ipotesi il lasso di tempo dalla data dell'infortunio alla data della riforma (21/11/2007) è inferiore ai due anni, ne deduco che lei ha percepito il suo stipendio per intero senza alcuna decurtazione stipendiale.
Detto questo, è normale che le abbiano rimborsato la cassa sottufficiali ma non c'è nessuna ragione la quale possa giustificare che la sua amministrazione le abbia liquidato pure la buonuscita stante il fatto che il suo rapporto di lavoro con l'amministrazione della Difesa non si è affatto concluso. Priva di fondamento appare pure la giustificazione addotta dal suo ex reparto perchè non è assolutamente vero che da civile avrebbe preso molto meno, posto che la norma specifica che il suo stipendio rimane inalterato e che le eventuali voci stipendiali "militari", vengono accorpate in una sola chiamata "emolumento ad personam".
Per quanto riguarda il periodo trascorso in aspettativa a casa in attesa dell'impiego nei ruoli civili, il Consiglio di Stato ha stabilito che tale lasso di tempo è da considerarsi a tutti gli effetti prestato in servizio permanente effettivo, e quindi con diritto a percepire gli eventuali aumenti stipendiali nel frattempo intervenuti. (Cons. Stato Sez.IV n.6825 del 31 dicembre 2007 che allego a questo post).
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Re: transito nel ruolo civile
La volevo ringraziare per la cortesia comunque l'incidente lo ho avuto il 18 luglio del 2005 mi scuso per non averlo citato prima in ogni caso i dubbi che avevo penso di averli sciolti. La mia faccenda spero ch si concluda al più presto,l'ignoranza che gira nel nostro ambiente e spaventosa.Le rinnovo i miei più cordiali saluti.
Latino Gaetano.
Latino Gaetano.
Re: transito nel ruolo civile
In bocca al lupo Sig. Gaetano, e se ha ancora qualche dubbio, non esiti a scrivere.gaetano31 ha scritto:La volevo ringraziare per la cortesia comunque l'incidente lo ho avuto il 18 luglio del 2005 mi scuso per non averlo citato prima in ogni caso i dubbi che avevo penso di averli sciolti. La mia faccenda spero ch si concluda al più presto,l'ignoranza che gira nel nostro ambiente e spaventosa.Le rinnovo i miei più cordiali saluti.
Latino Gaetano.
Re: transito nel ruolo civile
salve, volevo avere delucidazioni sul mio caso. sono un ex sergente dell'esercito italiano e sto transitando nel ruolo civile, però chiedo: se nel caso la sede di destinazione non dovesse essere consona alle mie esigenze, posso rifiutare? Se si qual'è la legge ?
Re: transito nel ruolo civile
Può rifiutare, e l'Amministrazione la collocherà in congedo ma dalla data della sua rinuncia, e non dalla data della dichiarazione di non idoneità al SMI.
Le riporto alcuni passi di una sentenza del Consiglio di Stato che potrà leggere per intero nell'allegato a questo post.
Con d.m. 24 novembre 2005 è stato disposto il transito nei ruoli civili di un folto gruppo di personale militare, fra cui l’odierno appellante, con la conferma del collocamento in aspettativa fino alla data dell’effettiva assunzione in servizio quale impiegato civile.
Con decreto della Direzione generale del personale civile del 6 dicembre 2005 il signor XXXXX è stato assegnato, quale “assistente amministrativo”, a Maristat.
Il 30 gennaio 2006 l’appellante ha rinunciato al transito nei ruoli civili, non essendo stato assegnato ad una sede di proprio gradimento.
Il 6 febbraio 2006 la Direzione generale del personale civile ha preso atto della rinuncia ed ha considerato annullata l’intera procedura (cfr. nota in pari data).
Con nota del 26 aprile 2006 la Direzione generale del personale militare ha ridefinito la posizione amministrativa ed economica del Xxxxx, collocandolo in congedo, categoria della riserva navale, con decorrenza 23 giugno 2004
Avverso tale ultimo provvedimento è insorto l’odierno appellante.......
Si costituiva il Ministero della difesa concludendo per l'infondatezza del gravame in fatto e diritto....
La tesi di fondo da cui muove l’amministrazione è che la rinuncia al transito nei ruoli civili sia da intendersi come revoca in senso proprio della domanda di transito, con effetti caducatori retroattivi dell’intero procedimento e del tempo trascorso dal militare in posizione di aspettativa.
La tesi non è accoglibile
Scendendo all’esame della questione di diritto sottesa al presente giudizio la sezione rileva, sulla scorta dell’analisi meramente letterale della disciplina in commento, che la rinuncia effettuata dall’interessato, in assenza di una espressa previsione in tal senso, non possa qualificarsi come revoca della domanda di transito, esprimendo invece, sulla scorta di quanto illustrato in precedenza, un autentico negozio abdicativo di un diritto soggettivo già entrato nel patrimonio del disponente e come tale produttivo di effetti ex nunc (da quel momento in poi) e non già ex tunc (ora per allora).
Le riporto alcuni passi di una sentenza del Consiglio di Stato che potrà leggere per intero nell'allegato a questo post.
Con d.m. 24 novembre 2005 è stato disposto il transito nei ruoli civili di un folto gruppo di personale militare, fra cui l’odierno appellante, con la conferma del collocamento in aspettativa fino alla data dell’effettiva assunzione in servizio quale impiegato civile.
Con decreto della Direzione generale del personale civile del 6 dicembre 2005 il signor XXXXX è stato assegnato, quale “assistente amministrativo”, a Maristat.
Il 30 gennaio 2006 l’appellante ha rinunciato al transito nei ruoli civili, non essendo stato assegnato ad una sede di proprio gradimento.
Il 6 febbraio 2006 la Direzione generale del personale civile ha preso atto della rinuncia ed ha considerato annullata l’intera procedura (cfr. nota in pari data).
Con nota del 26 aprile 2006 la Direzione generale del personale militare ha ridefinito la posizione amministrativa ed economica del Xxxxx, collocandolo in congedo, categoria della riserva navale, con decorrenza 23 giugno 2004
Avverso tale ultimo provvedimento è insorto l’odierno appellante.......
Si costituiva il Ministero della difesa concludendo per l'infondatezza del gravame in fatto e diritto....
La tesi di fondo da cui muove l’amministrazione è che la rinuncia al transito nei ruoli civili sia da intendersi come revoca in senso proprio della domanda di transito, con effetti caducatori retroattivi dell’intero procedimento e del tempo trascorso dal militare in posizione di aspettativa.
La tesi non è accoglibile
Scendendo all’esame della questione di diritto sottesa al presente giudizio la sezione rileva, sulla scorta dell’analisi meramente letterale della disciplina in commento, che la rinuncia effettuata dall’interessato, in assenza di una espressa previsione in tal senso, non possa qualificarsi come revoca della domanda di transito, esprimendo invece, sulla scorta di quanto illustrato in precedenza, un autentico negozio abdicativo di un diritto soggettivo già entrato nel patrimonio del disponente e come tale produttivo di effetti ex nunc (da quel momento in poi) e non già ex tunc (ora per allora).
Re: transito nel ruolo civile
Messaggio da coleopi »
Salve, sono un maresciallo dell'esercito a cui per motivi di salute è stato proposto un eventuale passaggio nel ruolo civile, la patologia non è dipendente da causa di servizio, vorrei sapere se possibile in caso si verificasse questa condizione, di poter scegliere l'eventuale sede di servizio, e nello specifico attualmente lavorando a Bari ed essendo residente nella provincia di Lecce, la mia paura che mi possano destinare fuori da quest'ultima, ci sono delle leggi che mettano in condizione l'amministrazione di impiegare il personale nelle sedi facenti parti della provincia di residenza? il mio attuale incarico di infermiere professionale potrebbe essere una limitazione nell'assegnazione del futuro impiego? Sicuro di una Vostra risposta porgo cordiali saluti.
- Avv. Giorgio Carta
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- Messaggi: 2212
- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: transito nel ruolo civile
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
In caso di transito nei ruoli civili, non è previsto alcun diritto di scegliere la sede di lavoro.
Tuttavia, la tendenza dell'Amministrazione è quella di assegnare il lavoratore in una sede nel luogo di residenza dell'interessato o vicina ad essa.
Tenga altresì presente che il transito è sempre rinunciabile, con l'effetto di divenire un pensionato del Ministero difesa.
La sua qualifica di infermiere potrà solo avvantaggiarla nel tipo di mansioni cui verrà adibito.
In bocca al lupo per tutto,
Avv. Giorgio Carta
Tuttavia, la tendenza dell'Amministrazione è quella di assegnare il lavoratore in una sede nel luogo di residenza dell'interessato o vicina ad essa.
Tenga altresì presente che il transito è sempre rinunciabile, con l'effetto di divenire un pensionato del Ministero difesa.
La sua qualifica di infermiere potrà solo avvantaggiarla nel tipo di mansioni cui verrà adibito.
In bocca al lupo per tutto,
Avv. Giorgio Carta
Re: transito nel ruolo civile
Messaggio da nico7 »
Buongiorno.
A proposito delle considerazioni che state svolgendo in questo topic, mi chiedevo:
se alla proposta di sede di servizio segue la rinuncia al transito cosa succede?
nella risposta a COLEOPI si diceva che la rinuncia al transito porta al pensionamento.Questo solo nel caso in cui l'infermità dipenda da causa di servizio o anche negli altri casi?
A questo punto che tipo di pensionamento?
Essendo i non idonei, di solito, anche beneficiari della Legge 104, non sarebbe previsto alla luce di quella legge un vero e proprio obbligo dell'amministrazione di assegnare il dipendente ad una sede dove questo possa ricevere la necessaria assistenza da parte dei suoi famigliari e soprattutto le cure sanitarie più opportune?
Ma se questo diritto non viene azionato al momento del transito, con conseguente assegnazione a sede poco idonea, può essere azionato successivamente, aggiungerei con successo e tempestività?
Altrimenti questo transito cosa diventerebbe?
Grazie per le cortesi risposte.
A proposito delle considerazioni che state svolgendo in questo topic, mi chiedevo:
se alla proposta di sede di servizio segue la rinuncia al transito cosa succede?
nella risposta a COLEOPI si diceva che la rinuncia al transito porta al pensionamento.Questo solo nel caso in cui l'infermità dipenda da causa di servizio o anche negli altri casi?
A questo punto che tipo di pensionamento?
Essendo i non idonei, di solito, anche beneficiari della Legge 104, non sarebbe previsto alla luce di quella legge un vero e proprio obbligo dell'amministrazione di assegnare il dipendente ad una sede dove questo possa ricevere la necessaria assistenza da parte dei suoi famigliari e soprattutto le cure sanitarie più opportune?
Ma se questo diritto non viene azionato al momento del transito, con conseguente assegnazione a sede poco idonea, può essere azionato successivamente, aggiungerei con successo e tempestività?
Altrimenti questo transito cosa diventerebbe?
Grazie per le cortesi risposte.
- Avv. Giorgio Carta
- Professionista
- Messaggi: 2212
- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: transito nel ruolo civile
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Cercherò di rispondere nell'ordine alle sue domande.
Se la proposta di servzio è seguita dalla rinuncia al transito, si deventa definitivamente pensionati del Ministero.
Si acquisisce lo status di pensionato a prescindere dal fatto che la patologia che ha determinato la permanente inidoneità al servizio militare incondizionato sia o meno dipendente da causa di servizio.
La dipendenza da causa di servizio influisce sulla sola misura del trattamento pensionistico, privilegiato o no.
La legge 104/1992 continua ad avere efficacia, essendo applicabile anche nei ruoli civili dell'Amministrazione.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Se la proposta di servzio è seguita dalla rinuncia al transito, si deventa definitivamente pensionati del Ministero.
Si acquisisce lo status di pensionato a prescindere dal fatto che la patologia che ha determinato la permanente inidoneità al servizio militare incondizionato sia o meno dipendente da causa di servizio.
La dipendenza da causa di servizio influisce sulla sola misura del trattamento pensionistico, privilegiato o no.
La legge 104/1992 continua ad avere efficacia, essendo applicabile anche nei ruoli civili dell'Amministrazione.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Re: transito nel ruolo civile
Vorrei avere delle delucidazioni dopo aver letto attentamente questo forum visto che mi trovo in una condizione simile a quella di molti utenti. se ho capito bene dopo essere stato riformato per motivi di salute (sia malattia dipendente che no da causa di servizio) ed essere stato giudicato idoneo al transito ai ruoli civi, rimango a casa fino al reimpiego da parte del Ministero della Difesa e nel frattempo percepisco per intero lo stipendio e maturo anzianità di servizio? Una volta transitato nel ruolo civile del Ministero, il mio stipendio rimane sempre quello di quando ero militare?. grazie anticipatamente per la risposta.
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