mancata corresponsione "una tantum"

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Ludo62
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mancata corresponsione "una tantum"

Messaggio da Ludo62 »

Spett.le Avv. Carta,
Le volevo chiedere un parere in ordine alla mia situazione che indico di seguito::
Alla fine di aprire 2016 il medico della Questura mi invia in CMO per l'eventuale idoneità al servizio dopo aver effettuato 80 gg. di malattia per crisi ipertensiva (ipertensione arteriosa con retinopatia ipertensiva già riconosciuta come CDS ed assegnata alla ctg 8^, D.M. n.1150 del 18.9.2008, che indico con 1). In CMO entro con la diagnosi di paziente iperteso nonché per spondiloartrosi diffusa avendo accusato nell'ultima settimana problemi all'avambraccio e braccio sx (spondiloartrosi diffusa del rachide con impegno funzionale già riconosciuta come CDS ed assegnata alla ctg 7^, D.M. 2647 del 23.11.2010, che indico con 2 - per cumulo di entrambe alla ctg. 6^). Preciso che ho percepito l' E.I. per entrambe, di cui la seconda con decreto notificato l'8.2.2011, opportunamente decurtato quanto percepito con il primo.
In CMO riscontrano problematiche all'arto superiore sx (peraltro sono mancino per tutte le azioni quotidiane nonché per l'uso dell'arma) e mi invitano ad effettuare alcuni esami. Nulla per la patologia ipertensiva (non voglio aggiungere altro!!!!). Terminato tutto l'iter degli esami e visite specialistiche (naturalmente tutte esterne), in data 6.3.2017 definiscono la mia posizione con la seguente diagnosi:
"Spondiloartrosi diffusa con ernia discale C5/C6, mielopatia e radicolopatia cronica L5/S1 strumentalmente accertare" per effetto preponderante dell'infermità n.2 (sopra indicata), riscontrata aggravata in sede di visita e ascrivibile singolarmente alla 6^ ctg misura massima.
Mi giudicano "permanente non idoneo al servizio d'istituto nei ruoli della P.S., si idoneo al servizio in forma parziale, si controindicano i servizi che siano causa di particolare stress dell'apparato locomotore". Mi dimettono con il relativo verbale e la Questura mi pone in aspettativa speciale.
In data 20.3.2017 inoltro istanza per la concessione dell'indennità speciale "una tantum" prevista dall'art. 7 del D.P.R. 738/81 per il personale giudicato parzialmente idoneo al servizio d'istituto.
Riprendo il servizio il 17.7.2017 (dopo la notifica della specifica commissione che decreta "servizi interni diurni") e in data 6.10.2017 (notificato il 16.10.2017), con decreto del Direttore della Divisione III delle Risorse Uname - Servizio Trattamento di Pensione Previdenza, mi viene respinta l'istanza ad ottenere la corresponsione dell'indennità in quanto la domanda presentata in data 20.3.2017 era da intendersi anche come istanza di aggravamento in quanto avanzata oltre il termine previsto dall'art. 14 c. 4 del D.P.R. 461/01, ovvero oltre cinque anni dall' 8.2.2011 data di notifica del Decreto n.2647 del 23.11.2010, concessivo dell'equo indennizzo per infermità artrosica. Si riscontra nella lettera che ai fini della corresponsione dell'indennità speciale "una tantum" si applica la norma prevista per l'equo indennizzo ad eccezione dell'art. 49 del D.P.R. 686/67 (ora 461/01).
Morale della vicenda non ho percepito nulla nonostante rassicurazioni verbali ricevute in CMO visto che non potevano riformarmi (ad un certo punto ci ho sperato presentandomi alla definizione con un medico legale ).
La ringrazio sin d'ora per un riscontro alla presente.


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