CARI COLLEGHI DA VOCI DI CORRIDOIO SI VOCIFERA CHE IL GOVERNO MONTI NEL MESE DI GIUGNO CON LA NUOVA RIFORMA AUMENTERà DI UN ANNO (PRIMA 35 + 1 ORA INVECE 36+1 PER QUANTO RIGUARDA LE PENSIONI) GLI ANNI PER ANDARE IN PENSIONE...SE QUALCUNO DI VOI è PIù INFORMATA A PROPOSITO PUò MANDARMI UN E-MAIL
CIAO GRAZIE
FRANCESCO
RIFORME DELLE PENSIONI
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Re: RIFORME DELLE PENSIONI
Messaggio da vincenzocannas »
Ciao francesco, ti mando uno stralcio prelevato dalla proposta del governo in merito alla riforma delle pensioni riguardante i comparti sicurezza/difesa/vigili del fuoco e soccorso pubblico, al momento ripeto ciò è ancora una proposta, anche se, secondo il mio parere è molto probabile che diventi legge.
Articolo 4
Pensioni anticipate
A decorere dal 01 gennaio 2013 e con riferimenlo ai soggetli dl cui all'articolo 1
maturano i requisiti a partire dalla medesima data, I'accesso alla pensione anticipata
indipendentemente dal possesso dei requisili anagrafici di cui all'articolo 3 è consentito se
risulta maturala un'anzianità contributiva minima dì 42 anni e tre mesi.
il diritto alla pensione si conscgue, altresì, al raggiungimento di un valore somma di età ed
anzianità contdbutiva non inferiore a novantasei in presenza di un'età anagrafica non
inferiore a cinquantanove anni e di un requisito di anzianità contributiva non inferiore a 36
anni-
I requisiti di cui al prcsente articolo tengono conto dell adeguamento alla speranza di vita
stabilito con decrelo 6 dicembre 2011 del Minislero dell'economia e delle finanze
pubblicato nelia Gazzetra ufficiale n.289 del 13dicembre2011.
Articolo 4
Pensioni anticipate
A decorere dal 01 gennaio 2013 e con riferimenlo ai soggetli dl cui all'articolo 1
maturano i requisiti a partire dalla medesima data, I'accesso alla pensione anticipata
indipendentemente dal possesso dei requisili anagrafici di cui all'articolo 3 è consentito se
risulta maturala un'anzianità contributiva minima dì 42 anni e tre mesi.
il diritto alla pensione si conscgue, altresì, al raggiungimento di un valore somma di età ed
anzianità contdbutiva non inferiore a novantasei in presenza di un'età anagrafica non
inferiore a cinquantanove anni e di un requisito di anzianità contributiva non inferiore a 36
anni-
I requisiti di cui al prcsente articolo tengono conto dell adeguamento alla speranza di vita
stabilito con decrelo 6 dicembre 2011 del Minislero dell'economia e delle finanze
pubblicato nelia Gazzetra ufficiale n.289 del 13dicembre2011.
Re: RIFORME DELLE PENSIONI
Quindi, se si maturano 37 anni effettivi a 55 anni si puo andare in pensione anticipata, ma con penalità dell'1 % ogni anno fino ai 59 anni di età anagrafica (visto che si parla di pensione anticipata)?
Oppure per le forze dell'ordine non se ne parla di penalità?
Oppure per le forze dell'ordine non se ne parla di penalità?
Nemo propheta in patria
Re: RIFORME DELLE PENSIONI
Messaggio da vincenzocannas »
come ho già scritto nel post precedente, al momento stiamo parlando della proposta del governo in merito alla riforma delle pensione che riguarda i comparti, quindi allo stato attuale dobbiamo solo aspettare e sperare. vediamo cosa succede visto che i sindacati di polizia stanno cercando di coinvolgere i segretari dei partiti che sostengono l'attuale governo al fine di apportare eventuali modifiche a quanto proposto dai ministri Fornero e di Paola.
Re: RIFORME DELLE PENSIONI
Consiglio d’Europa: in Italia pensioni minime inadeguate
Pensioni minime: Italia bocciata dal Consiglio d’Europa. Secondo il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, in Italia l’ammontare delle pensioni minime è “inadeguato” e non c’è una legislazione in grado di garantire alle persone anziane lo stesso livello di vita del resto della popolazione. Per il Codacons è una conferma di quanto denunciato da tempo: l’associazione propone un aumento immediato di 100 euro per le pensioni minime.
“Finalmente una conferma di quanto va sostenendo il Codacons, che dal 2002, ininterrottamente, denuncia come i pensionati abbiano avuto in questi anni un’inflazione da doppia a tripla rispetto alla media delle famiglie italiane e di come sia indispensabile un indice ad hoc appositamente costituito per loro, per rivalutare, almeno le pensioni più basse, alla loro inflazione reale – afferma l’associazione – Se, infatti, vengono date pensioni da fame, almeno si abbia il pudore di mantenerle costanti in termini di potere d’acquisto”.
Per il Codacons gli ultimi Governi si sono dimostrati tutti inadeguati perché non hanno attuato una redistribuzione della ricchezza e non hanno combattuto la povertà, con il risultato che i poveri (dati Istat) sono ormai il 15,8% della popolazione. Per l’associazione “la cosa più sensata e doverosa sarebbe aumentare immediatamente le pensioni minime di 100 euro netti al mese”.
“Il monito che ci arriva oggi dall’Europa rappresenta l’ennesima conferma dell’inadeguatezza dell’attuale legge in materia pensionistica – afferma invece Massimo Vivoli, presidente di Fipac Confesercenti – Nelle 50 pagine di documento viene chiaramente spiegato che nel nostro Paese non c’è una legislazione in grado di garantire alle persone anziane lo stesso livello di vita del resto della popolazione.
Una palese violazione della Carta sociale europea, così come evidenziato nel rapporto del Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, che dimostra l’incompatibilità della nostra situazione nazionale in materia rispetto a quanto indicato nella Carta del 1961.
Un ulteriore richiamo – conclude Vivoli – sulla tenuta sociale ed economica del nostro Paese, nonché uno stimolo a rivedere l’attuale Legge Fornero”.
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Speriamo che adesso l'Italia recepisce immediatamente questa bacchettata del Consiglio d'Europa in favore dei pensionati al minimo oppure saranno SORDI?
Pensioni minime: Italia bocciata dal Consiglio d’Europa. Secondo il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, in Italia l’ammontare delle pensioni minime è “inadeguato” e non c’è una legislazione in grado di garantire alle persone anziane lo stesso livello di vita del resto della popolazione. Per il Codacons è una conferma di quanto denunciato da tempo: l’associazione propone un aumento immediato di 100 euro per le pensioni minime.
“Finalmente una conferma di quanto va sostenendo il Codacons, che dal 2002, ininterrottamente, denuncia come i pensionati abbiano avuto in questi anni un’inflazione da doppia a tripla rispetto alla media delle famiglie italiane e di come sia indispensabile un indice ad hoc appositamente costituito per loro, per rivalutare, almeno le pensioni più basse, alla loro inflazione reale – afferma l’associazione – Se, infatti, vengono date pensioni da fame, almeno si abbia il pudore di mantenerle costanti in termini di potere d’acquisto”.
Per il Codacons gli ultimi Governi si sono dimostrati tutti inadeguati perché non hanno attuato una redistribuzione della ricchezza e non hanno combattuto la povertà, con il risultato che i poveri (dati Istat) sono ormai il 15,8% della popolazione. Per l’associazione “la cosa più sensata e doverosa sarebbe aumentare immediatamente le pensioni minime di 100 euro netti al mese”.
“Il monito che ci arriva oggi dall’Europa rappresenta l’ennesima conferma dell’inadeguatezza dell’attuale legge in materia pensionistica – afferma invece Massimo Vivoli, presidente di Fipac Confesercenti – Nelle 50 pagine di documento viene chiaramente spiegato che nel nostro Paese non c’è una legislazione in grado di garantire alle persone anziane lo stesso livello di vita del resto della popolazione.
Una palese violazione della Carta sociale europea, così come evidenziato nel rapporto del Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, che dimostra l’incompatibilità della nostra situazione nazionale in materia rispetto a quanto indicato nella Carta del 1961.
Un ulteriore richiamo – conclude Vivoli – sulla tenuta sociale ed economica del nostro Paese, nonché uno stimolo a rivedere l’attuale Legge Fornero”.
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Speriamo che adesso l'Italia recepisce immediatamente questa bacchettata del Consiglio d'Europa in favore dei pensionati al minimo oppure saranno SORDI?
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