Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

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Angelo1
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Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

Messaggio da Angelo1 »

Vds. Precedenti post sull’argomento a questo indirizzo:
http://forum.grnet.it/polizia-penitenzi ... 75-15.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Dopo aver visto la puntata di ieri sera di “Non è l’arena” condotta da Massimo Giletti su La7, sono costretto a riprendere l’argomento perché non sopporto questa colossale presa in giro. Mi riferisco agli ospiti Massimo Giannini e Mario Giordano che, come loro abitudine, aggrediscono tutti coloro che provano a farli ragionare sul tema dei “vitalizi”, trascinando anche tutto il pubblico presente in studio.
Premetto che anch’io, come tutti, detesto questi personaggi politici che, grazie a delle Leggi da loro stessi promulgate, si godono pensioni di svariate migliaia di euro (a volte anche decine di migliaia di euro) prese dopo pochissimi anni di “lavoro”. SU QUESTO PENSO CHE SIAMO TUTTI D’ACCORDO!!!
Detto questo, però, dobbiamo, seppur con dispiacere e solo per il passato, accettare questa situazione poiché i politici non hanno fatto altro che beneficiare di Leggi dello Stato senza “rubare” nulla.
D’ora in avanti, per evitare tutto questo, basterebbe che i politici vengano considerati lavoratori al pari di tutti noi e quindi si dovrebbero:
- abolire tutti questi privilegi che consentono di beneficiare di un vitalizio (per giunta cospicuo) dopo solo un giorno, un mese, un anno od una Legislatura;
- consentire loro l’accesso alla pensione dopo 42 anni e passa di lavoro oppure al compimento del 67/esimo anno di età;
- considerare i contributi versati pro-rata e cioè se, per esempio, un soggetto ha svolto venti anni di lavoro come bancario (che poniamo prevederebbe al termine una pensione di 2.000 euro) ed altri venti anni come politico (che poniamo prevederebbe al termine una pensione di 3.000 euro) lo stesso verrà “pensionato” con un rateo mensile di 2.500!!!
Ecco basterebbero queste semplici Leggi senza dover ogni volta riprendere l’argomento sui diritti acquisiti che è il vero oggetto del desiderio di Tito Boeri e di tutti i “sinistri” di turno. Spero di sbagliarmi ma sono convintissimo che il vero intendimento di Boeri e del M5S non sia tanto quello di risparmiare qualche milione di euro dai vitalizi dei politici ma in realtà quello di “riformulare” tutte le pensioni con il sistema totalmente contributivo. Questa sciagurata ipotesi porterebbe ad una “sforbiciatina” dei vitalizi dei politici, che comunque continuerebbero a campare ugualmente molto bene MA ANCHE E SOPRATTUTTO UN DECREMENTO SOSTANZIOSO DI TUTTE LE PENSIONI OGGI IN ESSERE CON UN RISPARMIO DI MOLTI MILIARDI DI EURO DA PARTE DELL’INPS.
QUESTO E’ IL VERO OBIETTIVO.
Ricordatevelo prima di applaudire (e votare) questi soggetti …


costauno
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Re: Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

Messaggio da costauno »

Ogni politico da la colpa delle scelte in tema di pensione, ai suoi predecessori. La tecnica dello scarica barile insegna. Detto ciò ed andando al nocciolo del problema, prima di affrontare eventuali modifiche al sistema, si dovranno considerare l'abnorme debito pubblico, la prospettiva di vita molto lunga (grazie a Dio!) ed il peso attuale delle pensioni stesse. Non esistono formule magiche per risolvere l'arcano. Bisogna riequilibrare i conti, evitare gli sprechi, favorire le politiche occupazionali evirando la corruzione ed i privilegi. I vitalizi sono il frutto scellerato di mancata politica, di interessi individuali che hanno sin ora prevalso su quelli pubblici. Nessuno vorrebbe lavorare sino la soglia dei 70 anni, ma attualmente come si potrebbe ovviare a tutto ciò? Non ci sono risorse, quindi diffidare dai postulatori. Governare è già difficile da se, figuriamoci farlo nell'attuale situazione politica italiana, con soggetti non all'altezza della situazione e con poco senso dello stato...
Angelo1
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Re: Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

Messaggio da Angelo1 »

costauno ha scritto:Ogni politico da la colpa delle scelte in tema di pensione, ai suoi predecessori. La tecnica dello scarica barile insegna. Detto ciò ed andando al nocciolo del problema, prima di affrontare eventuali modifiche al sistema, si dovranno considerare l'abnorme debito pubblico, la prospettiva di vita molto lunga (grazie a Dio!) ed il peso attuale delle pensioni stesse. Non esistono formule magiche per risolvere l'arcano. Bisogna riequilibrare i conti, evitare gli sprechi, favorire le politiche occupazionali evirando la corruzione ed i privilegi. I vitalizi sono il frutto scellerato di mancata politica, di interessi individuali che hanno sin ora prevalso su quelli pubblici. Nessuno vorrebbe lavorare sino la soglia dei 70 anni, ma attualmente come si potrebbe ovviare a tutto ciò? Non ci sono risorse, quindi diffidare dai postulatori. Governare è già difficile da se, figuriamoci farlo nell'attuale situazione politica italiana, con soggetti non all'altezza della situazione e con poco senso dello stato...
Sono d’accordo ma il problema sta nell’auspicata (DA TANTI) abolizione del concetto di diritto acquisito. Come ho già detto in altri post TUTTO è regolato dalle Leggi in vigore in quel preciso momento storico; compri una casa o un’automobile, riscatti un periodo ai fini contributivi, paghi una multa od un condono ebbene devi pagare sulla base delle Leggi in vigore in quel frangente e non può accadere che dopo un po’ di tempo Ti cercano per farti pagare la differenza perché magari le norme sono cambiate ed allora vi sarebbe un trattamento diverso per chi è arrivato dopo!
Questo a mio avviso vale anche per le nostre pensioni!
Con la scusa di colpire i privilegi nella sostanza il vero obiettivo è quello di fregare tutti noi, compresi quelli che ancora non sono in congedo ma che quando ci andranno si vedrebbero conteggiata la pensione tutta con il sistema contributivo.
Quanto al concetto di diritto acquisito, secondo me, si concretizza nel momento in cui si acquisisce il diritto alla pensione e non prima. E’ stato sempre così ed anche noi abbiamo dovuto aspettare “il nostro turno” vedendo i nostri colleghi più anziani man mano andare in quiescenza nel corso degli anni.
gino59
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Re: Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

Messaggio da gino59 »

Angelo1 ha scritto:
costauno ha scritto:Ogni politico da la colpa delle scelte in tema di pensione, ai suoi predecessori. La tecnica dello scarica barile insegna. Detto ciò ed andando al nocciolo del problema, prima di affrontare eventuali modifiche al sistema, si dovranno considerare l'abnorme debito pubblico, la prospettiva di vita molto lunga (grazie a Dio!) ed il peso attuale delle pensioni stesse. Non esistono formule magiche per risolvere l'arcano. Bisogna riequilibrare i conti, evitare gli sprechi, favorire le politiche occupazionali evirando la corruzione ed i privilegi. I vitalizi sono il frutto scellerato di mancata politica, di interessi individuali che hanno sin ora prevalso su quelli pubblici. Nessuno vorrebbe lavorare sino la soglia dei 70 anni, ma attualmente come si potrebbe ovviare a tutto ciò? Non ci sono risorse, quindi diffidare dai postulatori. Governare è già difficile da se, figuriamoci farlo nell'attuale situazione politica italiana, con soggetti non all'altezza della situazione e con poco senso dello stato...
Sono d’accordo ma il problema sta nell’auspicata (DA TANTI) abolizione del concetto di diritto acquisito. Come ho già detto in altri post TUTTO è regolato dalle Leggi in vigore in quel preciso momento storico; compri una casa o un’automobile, riscatti un periodo ai fini contributivi, paghi una multa od un condono ebbene devi pagare sulla base delle Leggi in vigore in quel frangente e non può accadere che dopo un po’ di tempo Ti cercano per farti pagare la differenza perché magari le norme sono cambiate ed allora vi sarebbe un trattamento diverso per chi è arrivato dopo!
Questo a mio avviso vale anche per le nostre pensioni!
Con la scusa di colpire i privilegi nella sostanza il vero obiettivo è quello di fregare tutti noi, compresi quelli che ancora non sono in congedo ma che quando ci andranno si vedrebbero conteggiata la pensione tutta con il sistema contributivo.
Quanto al concetto di diritto acquisito, secondo me, si concretizza nel momento in cui si acquisisce il diritto alla pensione e non prima. E’ stato sempre così ed anche noi abbiamo dovuto aspettare “il nostro turno” vedendo i nostri colleghi più anziani man mano andare in quiescenza nel corso degli anni.
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Angelo1
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Re: Pensioni: attenzione al populismo dilagante.

Messaggio da Angelo1 »

Ho già scritto che detesto anch'io queste situazioni incredibili (seppur permesse dalle Leggi in vigore) il problema, scusate la volgarità, e che non é che stiamo facendo la fine di quel marito che per fare dispetto alla moglie si é tagliato i maroni ...
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