VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

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ugottolo

VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

Messaggio da ugottolo »

Ciao a tutti ,
premetto che è da un po' che sono iscritto su questo forum, ma ho dovuto iscrivermi di nuovo avendo perso la mia password , leggendo pero' nel tempo tra i vari problemi non mi è parso di trovare sufficienti notizie sulla rendita vitalizia, quindi ho deciso di evideniare il mio problema , sperando che le risposte possano essere utili ad altri e quindi:.
"sono un Isp. Sups con 31 anni 6 mesi 20 giorni di servizio più anni 1 e 8 mesi esterno che ho terminato questo mese di ricongiungere (piu' naturalemente i previsti 5 di maggiorazioni) Il problema è che mi manca poco più di 6 mesi per rientrare nel sistema retributivo e che , cercando bene negli archivi delle camera del lavoro ove lavoravo da ragazzo, ho potuto constatare che mi risulta inserita una data di inizio lavoro presso una ditta , ma non una fine, Ora io ricordo di aver terminato quel lavoro per un altro che è iniziato esattamente 7 mesi dopo , ma come già detto non sono in grado di provarlo (data di inizio a parte ) in quanto non esiste altra documentazione e i titolari sono deceduti almeno 15 anni fa (anche gli altri che lavoravamo con me) .
Ho intenzione quindi di chiedere la rendita vitalizia art- 13 L. 1338/62 e pagare i relativi contributi, ma so gia' che non sara' facile farsi riconoscere i 7 mesi. Inizio quindi questo argomento al fine di scambiare esperienze con persone che gia' hanno a che fare o hanno avuto esperienze passate con questo argomento. Chiedo gentilmente a quelli che non hanno esperienze o conoscenze sul problema di astenersi ( non perchè il loro parere non è importante , ma solo per evitare di perdere tutti tempo , dato che di pareri l' INPS non sa che farsene ) da dare sentenze ".
Grazie a chi collaborerà


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angri62
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Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da angri62 »

ugottolo ha scritto:Ciao a tutti ,
premetto che è da un po' che sono iscritto su questo forum, ma ho dovuto iscrivermi di nuovo avendo perso la mia password , leggendo pero' nel tempo tra i vari problemi non mi è parso di trovare sufficienti notizie sulla rendita vitalizia, quindi ho deciso di evideniare il mio problema , sperando che le risposte possano essere utili ad altri e quindi:.
"sono un Isp. Sups con 31 anni 6 mesi 20 giorni di servizio più anni 1 e 8 mesi esterno che ho terminato questo mese di ricongiungere (piu' naturalemente i previsti 5 di maggiorazioni) Il problema è che mi manca poco più di 6 mesi per rientrare nel sistema retributivo e che , cercando bene negli archivi delle camera del lavoro ove lavoravo da ragazzo, ho potuto constatare che mi risulta inserita una data di inizio lavoro presso una ditta , ma non una fine, Ora io ricordo di aver terminato quel lavoro per un altro che è iniziato esattamente 7 mesi dopo , ma come già detto non sono in grado di provarlo (data di inizio a parte ) in quanto non esiste altra documentazione e i titolari sono deceduti almeno 15 anni fa (anche gli altri che lavoravamo con me) .
Ho intenzione quindi di chiedere la rendita vitalizia art- 13 L. 1338/62 e pagare i relativi contributi, ma so gia' che non sara' facile farsi riconoscere i 7 mesi. Inizio quindi questo argomento al fine di scambiare esperienze con persone che gia' hanno a che fare o hanno avuto esperienze passate con questo argomento. Chiedo gentilmente a quelli che non hanno esperienze o conoscenze sul problema di astenersi ( non perchè il loro parere non è importante , ma solo per evitare di perdere tutti tempo , dato che di pareri l' INPS non sa che farsene ) da dare sentenze ".
Grazie a chi collaborerà
===purtroppo se non hai buste paga del periodo, libretto di lavoro comprovante l'effettiva mancanza del datore di lavoro nel versare i contributi e dura, il mio non vuole essere un parere, ma cose che mi sono capitate, ho fatto diversi reclami e parlato con responsabili inps, nulla da fare,i periodi tra l'altro erano indicati nel libretto di lavoro con date. mi hanno risposto che le date avrei potuto benissimo aggiungerle io. quindi senza buste paga o testimoni non cera verso di farmeli riconoscere. ho lasciato perdere. premetto che questi contributi mi permettevano di andare in pensione con 41aa 3mesi.
siccome e anche colpa loro se non ti hanno versato i contributi, in quanto dovevano controllare le aziende e tutelare i dipendenti. penso che le hai già provate tutte.

http://www.inps.it/docallegati/Configur ... L_0107.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
ugottolo

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da ugottolo »

Grazie Angri62, ma io ci devo provare e se mi rispondono che non è possibile saro' costretto a portarli in tribunale. Insomma non posso lasciare stare e arrendermi ad un loro rifiuto. Poi magari trovo il giudice giusto e...
Grazie comunque Angri62 !!!

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Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da avt8 »

ugottolo ha scritto:Grazie Angri62, ma io ci devo provare e se mi rispondono che non è possibile saro' costretto a portarli in tribunale. Insomma non posso lasciare stare e arrendermi ad un loro rifiuto. Poi magari trovo il giudice giusto e...
Grazie comunque Angri62 !!!

Altre esperienze simili tra i frequentatori del Forum???
Caro collega da come ti sei presentato non meriteresti alcun contributo-
Se hai da buttare soldi fai pure causa, cosa che io non penso che tu fai perchè sai che già in partenza hai perso la causa- Ti faccio presente che il mancato versamento dei contributi si prescrive in 10 anni-
Come non puoi chiederli tu all'ex datore di lavoro,cosi neanche l'INPS può chiedere tale versamento ,essendo questi sottoposti alla prescrizione decennale-
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Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da gino59 »

avt8 ha scritto:
ugottolo ha scritto:Grazie Angri62, ma io ci devo provare e se mi rispondono che non è possibile saro' costretto a portarli in tribunale. Insomma non posso lasciare stare e arrendermi ad un loro rifiuto. Poi magari trovo il giudice giusto e...
Grazie comunque Angri62 !!!

Altre esperienze simili tra i frequentatori del Forum???
Caro collega da come ti sei presentato non meriteresti alcun contributo-
Se hai da buttare soldi fai pure causa, cosa che io non penso che tu fai perchè sai che già in partenza hai perso la causa- Ti faccio presente che il mancato versamento dei contributi si prescrive in 10 anni-
Come non puoi chiederli tu all'ex datore di lavoro,cosi neanche l'INPS può chiedere tale versamento ,essendo questi sottoposti alla prescrizione decennale-
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Contribuzione omessa e caduta in prescrizione
HOME > INFORMAZIONI> APPROFONDIMENTI > CONTRIBUTI > CONTRIBUTI INDIVIDUALI > CONTRIBUTI DA RISCATTO > PERIODI AMMESSI AL RISCATTO > CONTRIBUZIONE OMESSA E CADUTA IN PRESCRIZIONE


I collaboratori e i coadiuvanti di imprese artigiane e commerciali possono chiedere, con le modalità previste dall’art. 13 della Legge 1338/62 , la costituzione di una rendita vitalizia se vi è stata omissione contributiva da parte del titolare dell’azienda (Circ. 31 del 1.2.2002).

La richiesta di riscatto per contribuzione omessa può essere presentata:
senza limiti temporali, anche dopo la concessione di un trattamento pensionistico;
per coprire parzialmente il periodo durante il quale vi è stata omissione contributiva (es.: solo i mesi necessari per il perfezionamento dei requisiti a pensione).
I contributi omessi possono essere accreditati solo dopo il pagamento di un onere di riscatto e sono utili per il diritto e per la misura di tutte le pensione, la concessione delle cure termali e per il diritto alla prosecuzione volontaria.

CHI PUÒ FARE DOMANDA


La costituzione della rendita vitalizia (riscatto) può essere richiesta:
dal titolare dell’impresa (datore di lavoro);
dal coadiuvante (lavoratore) in sostituzione del titolare dell’impresa solo nel caso in cui quest’ultimo non voglia o non possa avanzare la richiesta;
dai superstiti del coadiuvante (Circ. 31 del 1.2.2002).
N.B.: Il lavoratore ha diritto di rivalersi, a titolo di risarcimento, sul titolare dell’impresa responsabile del mancato versamento dei contributi chiamandolo in giudizio per la restituzione della somma pagata per il riscatto.

I REQUISITI AMMINISTRATIVI


La richiesta di costituzione di rendita vitalizia in relazione alla contribuzione omessa e caduta in prescrizione può essere avanzata anche se il collaboratore dell’impresa artigiana o commerciale non risulta mai assicurato presso l’Inps.

LA DOMANDA


Deve essere presentata alla sede Inps territorialmente competente per residenza, compilando:
il mod. RVR/1 in caso che la costituzione della rendita vitalizia sia richiesta dal titolare dell’impresa;
il mod. RVR/1Bis se la richiesta è avanzata dal collaboratore o da un suo superstite.
Può essere presentata anche tramite uno degli Enti di Patronato, che assistono gratuitamente per legge.

LA DOCUMENTAZIONE


Alla domanda, deve essere allegata documentazione di data certa utile per provare l’effettiva esistenza del rapporto di lavoro (Circ. 183 del 30.7.1990).

È considerata documentazione di data certa:
l’atto costitutivo dell’impresa familiare;
la dichiarazione dei redditi dalla quale risulti la denuncia di redditi da partecipazione a seguito della costituzione dell’impresa familiare;
le attestazioni rilasciate dalla Camera di Commercio dalle quali si possa rilevare l’iscrizione del coadiuvante o del collaboratore familiare,
i dati presenti negli archivi dell’Inps da cui risulti l’iscrizione (Circ. 31 del 1.2.2002).
Deve essere inoltre comprovata la durata del rapporto di lavoro.

A tale scopo, se dimostrata l’esistenza del rapporto di lavoro, sono considerate utile documentazione:
le testimonianze (Circ. 31 del 1.2.2002);
le dichiarazioni rese "ora per allora", se rilasciate da pubbliche amministrazioni e sottoscritte dai funzionari responsabili in quanto rilevate da atti d’ufficio (Circ. 183 del 30.7.1990).
NORME


Contributi da riscatto per CONTRIBUZIONE OMESSA E CADUTA IN PRESCRIZIONE
Coadiuvanti di imprese artigiane e commerciali
Legge 1338/62 Legge 12 agosto 1962, n. 1338
(in Gazz. Uff., 11 settembre, n. 229). -
Disposizioni per il miglioramento dei trattamenti di pensione dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti.
Circ. 183 del 30.7.1990 Circolare n. 183 del 30 luglio 1990
Oggetto: Sentenza della Corte Costutizione n. 568/1989.
Parziale illegittimità costituzionale dell’art. 13, 4 e 5 comma, della legge 12.8.1962, n. 1338.
Circ. 31 del 1.2.2002 Circolare n. 31 del 1 febbraio 2002
Oggetto: Costituzione di rendita vitalizia ex art. 13 legge 12 agosto 1962, n. 1338 a favore dei familiari coadiuvanti e coadiutori dei titolari di imprese artigiane e commerciali.
mod. RVR/1
mod. RVR/1Bis



L'ONERE DI RISCATTO

È determinato sulla differenza tra l’importo della pensione che spetterebbe al richiedente sulla base dei contributi complessivamente accreditati, compresi quelli oggetti di riscatto, e l’importo della pensione determinato sulla base della contribuzione effettivamente accreditata nel fondo in cui si chiede il riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).

Per stabilire se l’importo della pensione debba essere determinato con il calcolo retributivo o con il calcolo contributivo si deve tener conto della collocazione temporale dei periodi considerati compresi quelli oggetto di riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).

Se i contributi da riscatto si collocano anteriormente all’1.1.1996, la pensione deve essere calcolata con il sistema retributivo nel caso in cui:

i contributi da riscatto sommati a quelli già accreditati determinano il superamento dei 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995;
i contributi da riscatto sommati a quelli già accreditati non determinano il superamento dei 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995 anche se, in questo caso, l’importo della pensione dovrebbe essere determinato con il sistema misto . In questo caso, però, non assume rilevanza la quota contributiva che prima dovrebbe essere considerata per determinare l’importo della pensione complessiva e, poi, sottratta dall’importo della pensione relativa ai soli contributi da riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).
N.B.: L’importo dell’onere varia in relazione all’età e al sesso del lavoratore, alla retribuzione percepita all’atto della domanda, al numero delle settimane riscattate e all’anzianità contributiva maturata con i contributi versati regolarmente.
Varia altresì se il richiedente è già titolare di pensione.

Se i contributi da riscatto si collocano successivamente al 31.12.1995, la pensione deve essere calcolata con il sistema contributivo (Circ. 162 del 19.7.1997).

N.B.: L’importo dell’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto, nella misura prevista per il versamento della contribuzione obbligatoria dovuta nella gestione pensionistica dove viene effettuato il riscatto.
ugottolo

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da ugottolo »

avt8 ha scritto:
ugottolo ha scritto:Grazie Angri62, ma io ci devo provare e se mi rispondono che non è possibile saro' costretto a portarli in tribunale. Insomma non posso lasciare stare e arrendermi ad un loro rifiuto. Poi magari trovo il giudice giusto e...
Grazie comunque Angri62 !!!

Altre esperienze simili tra i frequentatori del Forum???
Caro collega da come ti sei presentato non meriteresti alcun contributo-
Se hai da buttare soldi fai pure causa, cosa che io non penso che tu fai perchè sai che già in partenza hai perso la causa- Ti faccio presente che il mancato versamento dei contributi si prescrive in 10 anni-
Come non puoi chiederli tu all'ex datore di lavoro,cosi neanche l'INPS può chiedere tale versamento ,essendo questi sottoposti alla prescrizione decennale-
Caro collega, avevo chiesto informazioni da parte di gente preparata, ma nonostante cio' incontro te che mi scrivi che non merito risposte, ma nonostante cio' affermi "che il mancato versamento dei contributi si prescrive in 10 anni" . Non sei preparato caro collega , lo so anche io quello , ma c'è dell' altro e tu non lo sai quindi...
ugottolo

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da ugottolo »

gino59 ha scritto:
avt8 ha scritto:
ugottolo ha scritto:Grazie Angri62, ma io ci devo provare e se mi rispondono che non è possibile saro' costretto a portarli in tribunale. Insomma non posso lasciare stare e arrendermi ad un loro rifiuto. Poi magari trovo il giudice giusto e...
Grazie comunque Angri62 !!!

Altre esperienze simili tra i frequentatori del Forum???
Caro collega da come ti sei presentato non meriteresti alcun contributo-
Se hai da buttare soldi fai pure causa, cosa che io non penso che tu fai perchè sai che già in partenza hai perso la causa- Ti faccio presente che il mancato versamento dei contributi si prescrive in 10 anni-
Come non puoi chiederli tu all'ex datore di lavoro,cosi neanche l'INPS può chiedere tale versamento ,essendo questi sottoposti alla prescrizione decennale-
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Si grazie GINO59 , la conosco la circolare , ma purtroppo il proplema è che ho difficoltà a definire il periodo di lavoro pur avendo una data certa di inizio lavoro e volevo avere conforto da altre persone per conoscere le varie esperienze qualora io decidessi di portare a giudizio l' inps . Come già detto è pacifico che io abbia lavorato a partire da una certa data presso un' azienda (la data è depositata presso l' ufficio provinciale del lavoro e ha valore di legge) ma non vi è data di fine . Nulla importa se i versamenti da parte del titolare siano prescritti , cio' significa solo che non è sanzionabile (fonte inps ) ma se lui è deceduto li posso versare io. Saluti .
Contribuzione omessa e caduta in prescrizione
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I collaboratori e i coadiuvanti di imprese artigiane e commerciali possono chiedere, con le modalità previste dall’art. 13 della Legge 1338/62 , la costituzione di una rendita vitalizia se vi è stata omissione contributiva da parte del titolare dell’azienda (Circ. 31 del 1.2.2002).

La richiesta di riscatto per contribuzione omessa può essere presentata:
senza limiti temporali, anche dopo la concessione di un trattamento pensionistico;
per coprire parzialmente il periodo durante il quale vi è stata omissione contributiva (es.: solo i mesi necessari per il perfezionamento dei requisiti a pensione).
I contributi omessi possono essere accreditati solo dopo il pagamento di un onere di riscatto e sono utili per il diritto e per la misura di tutte le pensione, la concessione delle cure termali e per il diritto alla prosecuzione volontaria.

CHI PUÒ FARE DOMANDA


La costituzione della rendita vitalizia (riscatto) può essere richiesta:
dal titolare dell’impresa (datore di lavoro);
dal coadiuvante (lavoratore) in sostituzione del titolare dell’impresa solo nel caso in cui quest’ultimo non voglia o non possa avanzare la richiesta;
dai superstiti del coadiuvante (Circ. 31 del 1.2.2002).
N.B.: Il lavoratore ha diritto di rivalersi, a titolo di risarcimento, sul titolare dell’impresa responsabile del mancato versamento dei contributi chiamandolo in giudizio per la restituzione della somma pagata per il riscatto.

I REQUISITI AMMINISTRATIVI


La richiesta di costituzione di rendita vitalizia in relazione alla contribuzione omessa e caduta in prescrizione può essere avanzata anche se il collaboratore dell’impresa artigiana o commerciale non risulta mai assicurato presso l’Inps.

LA DOMANDA


Deve essere presentata alla sede Inps territorialmente competente per residenza, compilando:
il mod. RVR/1 in caso che la costituzione della rendita vitalizia sia richiesta dal titolare dell’impresa;
il mod. RVR/1Bis se la richiesta è avanzata dal collaboratore o da un suo superstite.
Può essere presentata anche tramite uno degli Enti di Patronato, che assistono gratuitamente per legge.

LA DOCUMENTAZIONE


Alla domanda, deve essere allegata documentazione di data certa utile per provare l’effettiva esistenza del rapporto di lavoro (Circ. 183 del 30.7.1990).

È considerata documentazione di data certa:
l’atto costitutivo dell’impresa familiare;
la dichiarazione dei redditi dalla quale risulti la denuncia di redditi da partecipazione a seguito della costituzione dell’impresa familiare;
le attestazioni rilasciate dalla Camera di Commercio dalle quali si possa rilevare l’iscrizione del coadiuvante o del collaboratore familiare,
i dati presenti negli archivi dell’Inps da cui risulti l’iscrizione (Circ. 31 del 1.2.2002).
Deve essere inoltre comprovata la durata del rapporto di lavoro.

A tale scopo, se dimostrata l’esistenza del rapporto di lavoro, sono considerate utile documentazione:
le testimonianze (Circ. 31 del 1.2.2002);
le dichiarazioni rese "ora per allora", se rilasciate da pubbliche amministrazioni e sottoscritte dai funzionari responsabili in quanto rilevate da atti d’ufficio (Circ. 183 del 30.7.1990).
NORME


Contributi da riscatto per CONTRIBUZIONE OMESSA E CADUTA IN PRESCRIZIONE
Coadiuvanti di imprese artigiane e commerciali
Legge 1338/62 Legge 12 agosto 1962, n. 1338
(in Gazz. Uff., 11 settembre, n. 229). -
Disposizioni per il miglioramento dei trattamenti di pensione dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti.
Circ. 183 del 30.7.1990 Circolare n. 183 del 30 luglio 1990
Oggetto: Sentenza della Corte Costutizione n. 568/1989.
Parziale illegittimità costituzionale dell’art. 13, 4 e 5 comma, della legge 12.8.1962, n. 1338.
Circ. 31 del 1.2.2002 Circolare n. 31 del 1 febbraio 2002
Oggetto: Costituzione di rendita vitalizia ex art. 13 legge 12 agosto 1962, n. 1338 a favore dei familiari coadiuvanti e coadiutori dei titolari di imprese artigiane e commerciali.
mod. RVR/1
mod. RVR/1Bis



L'ONERE DI RISCATTO

È determinato sulla differenza tra l’importo della pensione che spetterebbe al richiedente sulla base dei contributi complessivamente accreditati, compresi quelli oggetti di riscatto, e l’importo della pensione determinato sulla base della contribuzione effettivamente accreditata nel fondo in cui si chiede il riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).

Per stabilire se l’importo della pensione debba essere determinato con il calcolo retributivo o con il calcolo contributivo si deve tener conto della collocazione temporale dei periodi considerati compresi quelli oggetto di riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).

Se i contributi da riscatto si collocano anteriormente all’1.1.1996, la pensione deve essere calcolata con il sistema retributivo nel caso in cui:

i contributi da riscatto sommati a quelli già accreditati determinano il superamento dei 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995;
i contributi da riscatto sommati a quelli già accreditati non determinano il superamento dei 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995 anche se, in questo caso, l’importo della pensione dovrebbe essere determinato con il sistema misto . In questo caso, però, non assume rilevanza la quota contributiva che prima dovrebbe essere considerata per determinare l’importo della pensione complessiva e, poi, sottratta dall’importo della pensione relativa ai soli contributi da riscatto (Circ. 162 del 19.7.1997).
N.B.: L’importo dell’onere varia in relazione all’età e al sesso del lavoratore, alla retribuzione percepita all’atto della domanda, al numero delle settimane riscattate e all’anzianità contributiva maturata con i contributi versati regolarmente.
Varia altresì se il richiedente è già titolare di pensione.

Se i contributi da riscatto si collocano successivamente al 31.12.1995, la pensione deve essere calcolata con il sistema contributivo (Circ. 162 del 19.7.1997).

N.B.: L’importo dell’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto, nella misura prevista per il versamento della contribuzione obbligatoria dovuta nella gestione pensionistica dove viene effettuato il riscatto.
lillo58
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Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da lillo58 »

E vero hai pienamente ragione Ugolotto,per mia esperienza personale ti posso garantire che dopo ben 30 anni,e dopo aver riscattato nel 1986 ben anni 2 mesi 10 giorni 25, sono riuscito a farmi accreditare dall'INPS ulteriori 34 settimane ( 8 otto mesi ) che sto pagando mensilmente, con la cifra di euro "37,50",l'unica cosa che ti consiglio se riesci a farti accreditare le settimane che ti mancano e di pagare subito tutta la cifra, perchè l'INPS ti conteggerà le settimane mancanti solo quando avrai finito il pagamento.
ugottolo

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da ugottolo »

lillo58 ha scritto:E vero hai pienamente ragione Ugolotto,per mia esperienza personale ti posso garantire che dopo ben 30 anni,e dopo aver riscattato nel 1986 ben anni 2 mesi 10 giorni 25, sono riuscito a farmi accreditare dall'INPS ulteriori 34 settimane ( 8 otto mesi ) che sto pagando mensilmente, con la cifra di euro "37,50",l'unica cosa che ti consiglio se riesci a farti accreditare le settimane che ti mancano e di pagare subito tutta la cifra, perchè l'INPS ti conteggerà le settimane mancanti solo quando avrai finito il pagamento.
Ecco, questa era la risposta relativa ad una esperienza personale che mi aspettavo . Grazie , se ti va di darmi qualche consiglio, anche in mess privato mi farebbe piacere .
Patrik1965
Appena iscritto
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Iscritto il: mar ott 07, 2014 10:07 pm

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da Patrik1965 »

lillo58 ha scritto:E vero hai pienamente ragione Ugolotto,per mia esperienza personale ti posso garantire che dopo ben 30 anni,e dopo aver riscattato nel 1986 ben anni 2 mesi 10 giorni 25, sono riuscito a farmi accreditare dall'INPS ulteriori 34 settimane ( 8 otto mesi ) che sto pagando mensilmente, con la cifra di euro "37,50",l'unica cosa che ti consiglio se riesci a farti accreditare le settimane che ti mancano e di pagare subito tutta la cifra, perchè l'INPS ti conteggerà le settimane mancanti solo quando avrai finito il pagamento.
Buongiorno, scusami lillo58 se mi intrometto nella discussione, ma la domanda per riscattare i periodi di lavoro di cui sopra si fa on-line? come si chiama l'argomento nel sito dell'INPS grazie una saluto Patrik1965
Domenico61
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Iscritto il: lun set 26, 2011 4:37 pm

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/196

Messaggio da Domenico61 »

Mi intrometto nella vostra discussione e vi chiedo a voi esperti in merito alla contribuzione volontaria mi spiego meglio un nostro collega per sua sfortuna e stato destituito con "Perdita dello Stato Militare" all'atto della destituzione aveva 31 anni di servizio effettivo e 5 riscattati per un totale di 36 (arruolato nel Febbraio 1980) se vorrebbe versare i rimanenti contributi (contribuzione volontaria) quando ci vorrebbe in soldi più o meno una cifra approssimativa e soprattutto se ne vale la pena . Un altra domanda in caso che avvenga la contribuzione volontaria gli darebbe subito la pensione o dovrà comunque aspettare ( chi dice a 60 anni chi a 62 e addirittura a 67 anni) grazie per un vostro interessamento buona serata.
diablo666
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Iscritto il: lun mar 09, 2015 3:34 pm

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

Messaggio da diablo666 »

Salve a tutti, secondo voi è possibile, e conveniente, chiedere il riconoscimento di due anni di contributi omessi come coadiuvante familiare in impresa agricola?
d41162

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

Messaggio da d41162 »

Ti posso dire la mia esperienza. Mi mancavano 2 mesi per il retributivo. Sul libretto di lavoro ne avevo tre e rotti non messi su INPS nel 77. Ho fatto richiesta di riscatto che mi è stata subito accettata (rendita vitalizia). Mi soffermo un secondo sulla rv. Quest'ultima ti produrrà sulla tua pensione futura 6 mesi in più (un inezia). Torno al mio percorso. Dopo aver chiesto e ottenuto il riscatto, ho chiesto la ricongiunzione presso l'ex inpdap (che mi avrebbe portato al retributivo) e qui sono stati molto meno magnanimi rigettando immediatamente la mia richiesta per motivi troppo lunghi da raccontare. La corte dei conti mi ha dato ragione e sono retributivo. Questo nel 2011 ora, se non è cambiato nulla, con le carte che hai chiedi riscatto e ricongiunzione e aspetta le risposte. Poi deciderai. In bocca al lupo.
diablo666
Sostenitore
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Messaggi: 15
Iscritto il: lun mar 09, 2015 3:34 pm

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

Messaggio da diablo666 »

Ti ringrazio per il tuo contributo, il mio problma é che ho lavorato in azienda agricola familiare per un paio di anni prima di arruolarmi e, non essendoci nulla di scritto, potrei contare solo su testimonianze. Un tempo questa fonte di prova veniva accettata ora non so. Credo di dovermi affidare ad un patronato coi contro cosi.
nicola97

Re: VOSTRA ESPERIENZA SU RENDITA VITALIZIA ART.13 L.1338/1962

Messaggio da nicola97 »

Ciao diablo666, ti parlo della mia esperienza diretta, nonostante che io fossi già sistema retributivo ho ricongiunto 3 anni e 3 mesi di contributi agricoli versati da mio padre. Il costo è stato di € 22453,95 con una maggiorazione sulla pensione di circa 200 € netti, tale importo ti viene frazionato in rate dall'INPS per gli anni riconosciuti. L'importo che ho versato, in unica soluzione, ho recuperato con la dichiarazione dei redditi € 8000 e per non gravarmi di una rata di 575,74 ho fatto un prestito allungando gli anni e abbassando la rata. In tutto questo ti dico che sono andato in pensione il 30.12.2018 (arruolamento 1981) con il grado di Brigadiere capo con qualifica speciale della GdiF (quest'ultima ancora da aggiornare sulla pensione) la mia PAL è di € 40429,56 e sono in attesa che vengo chiamato per le visite della PPO, Covid permettendo, visto che ero stato chiamato il 30.04.2020. Fatto questo preambolo, ti dico che se riesci a dimostrare con testimonianze, che si può fare, fai questo passo visto che tu non sei nel sistema retributivo. L'unica cosa ti devi affidare ad un buon CAF.

In bocca al lupo
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